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Autore: Lia_the_Blue    19/06/2011    1 recensioni
Un congresso, Seiroon, un abito e Lina e Gourry alle prese con un problema particolare....piccolo progetto prima di mettere un'altra fic sui toni più piccanti delle altre che ho postato e a cui lavoro per ora.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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fic1

In questi giorni che ho poco tempo sono riuscita a preprare questa fic un pò pepata che durerà max 3 capitoli. Ne sto preparando un'altra legata alla fic 'La voglio!' e un'altra ancora. Spero di poter continaure il capitolo di 'I miss you everytime I am Alone' e finalmente emttere online il capitolo di 'tutto per il libro' che mi sta facendo penare perchè no nmi convince mai.....Il titolo di questa fic in verità non mi convince, ma se avete idee migliori, son qui^^

P.S. Questo è diciamo un progettino che sto portando avanti con la fic che sto preparando su 'la voglio!' (e anzi ringrazio Raffychan per l'aiuto^^) perchè saranno due fic un più spinte, se tutto va bene, della altre. Anche 'tutto per il libro' doveva essere tale ma...visot che ho problemi con quella fic, proverò qui, quindi se avete commenti o simili sui capitoli, non fatevi problemi, scrivete anche critiche. Avrei in mente, se queste due fic vanno in porto ocme vorrei, elaborare le scene migliori fra le due e creare uno speciale su Lina e GOurry. Ma vediamo prima come vengono....

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rosso e blue.... o rosa anche?
red and blue .... or pink too?

Avrei potuto dire tranquillamente che i guai mi seguivano....avrei potuto dire senza rimorsi che le avventure erano il mio pane....avrei potuto dire di essere una persona forte, oltre che una maga particolarmente dotata.....ma non potevo dire di essere senza paura o che non vi fosse nulla che mi preoccupasse....

In verità, qualcosa capace di farmi paura esisteva.....ma non volevo capirlo, non volevo trovarmi in quella situazione, non volevo perdere quello che avevo creato e trovato....

CHiamatemi stupida, chiamatemi come volete....ma perfino il genio più potente della penisola e senza timore di demoni e Dark Lords può tremare per qualcosa....

Cosa temevo? Feci finta per anni di non voler vedere, facevo la finta tonta e mi era riuscito benissimo.....fino a un certo punto....quando?? Oh Lon, se ci ripenso, adesso mi sembra tutto così stupido....



Mi trovavo in un mercato, il popoloso mercato di Seiroon, dopo aver accettato con entusiasmo l'invito di Ameria.....l'avevo visitato tanto volte ma quel giorno era speciale. Vi era il congresso di magia delle gilde di tutta la penisola, e ogni anno si sceglieva una città punto chiave sulla magia per ospitare maghi e relatori, ricercatori e maghi avventurieri come la sottoscritta. NOn avrei mai affrontato un viaggio senza cercare oggetti magici a buon prezzo, nuove formule su vecchi diari o pergamene che qualche ladro o rigattiere metteva in vendita in questi mercati o aver assistito al congresso sopratutto dopo aver ricevuto un ufficiale invito dalla gilda di Zephilia che richiede alla grande Lina Inverse la partecipazione......Mi mancava solo l'abito da cerimonia, ma quell'abito odioso lo avevo lasciato a casa e quindi ero salva! Avrei buttato lì la scusa del vestito a casa....e avrei indossato solo il completo nero per le occasioni speciali messo da parte....

Alzai lo sguardo oltre la spalla per vedere Gourry annoiato intento a fissare le bancarelle piene di oggetti magici ma che per lui erano solo strani....e niente altro. Lo vidi curiosare fra pugnali e lame incantate, ma ovviamente noi cercavamo spade, spade incantate....che poteva farci un un pugnale? In mano sua sembravano stuzzicadenti....risi alla cosa, li provava tutti, uno  a uno, ma sembravano tutti troppo piccoli in tutti i sensi. Se in mano mia un paio sembravano grandi come asce, in mano sua sembravano coltelli da tavola.

Tornai ai miei acquisti, trovai una gemma incantata capace di creare illusioni attorno al possessore....so che sono false alcune, ma sapete comè, se non altro la qualità di realizzazione era ottima, somigliava a uno dei talismani di Sangue di Demone e mi sarebbe tornato utile....pagai e andai avanti, chiamando Gourry, che mi fissò pochi secondi e lasciò l'ennesimo pugnale sulla bancarella, con aria delusa. Sapevo cosa stesse pensando, era inutile fare domande....era triste per non aver potuto combattere al pieno delle sue possibilità fino ad ora....avevamo vagato a lungo alla ricerca di un'arma alla sua altezza, visto che la spada di luce era andata persa per uno scambio....ora si portava dietro una spada alla meglio, l'unica che potesse sostituire del quasi la metà, la spada di luce, il mago da cui l'avevamo acquistata dopo giorni di trattativa e vari favori, la chiamava 'Urea's sword'....dedicato a una Ninpha del vento che lui diceva di aver conosciuto anni addietro. La spada utilizzava in vari modi l'aria e il vento per colpi offesa e difesa, ma non era ovviamente adatta per demoni di un certo calibro.....

Avanzammo fra gente e venditori urlanti, poi Gourry mi fece notare che il tramonto stava sporcando il cielo di tinte scure, segno che fra un'ora avrebbero servito la cena al castello. Tuttavia, lui no nsapeva una cosa, non avevo accettato l'offerta di Ameria della cena, volevo approfittare dei festeggiamenti successivi dove vino, birra e cibi a volontà avrebbero riempito i nostri stomaci e i vari gruppi musicali, sempre presenti per questi eventi, avrebbero allietato la serata. I lampioni delle strade furono accesi, anche varie lanterne colorate appese qua e là davano un tocco magico alla manifestazione. Mi stavo divertendo, compravo cibi a ogni bancarella che mi ispirava, guardavo le proposte dei venditori, bevevo pinte di birra fino alla nausea, ridevo dei gruppi musicali più strani e prendevo in giro Gourry ogni volta che una ragazza mezza ubriaca gli saltava addosso pensando che lui ci stesse......a dir la verità erano state solo due e lui aveva gentilmente declinato l'offerta davvero sconcia che avevano fatto al mio compagno di viaggio. IO, al suo posto, avrei declinato in altra maniera, sopratutto se ti toccano certe parti spinte dai fumi dell'alcool....ad ogni modo, finalmente senza prosperose fanciulle appiccicose, continuammo a vagare per le strade addobbate e piene di merci pronte per essere acquistate. Decisi di bere qualcosa di dolce, optammo allora per del vino, qualcosa di dolce per cancellare l'amaro dell'ultima birra ingollata avidamente. Trovai un ottimo vino di Raltirg, regione nota per l'agricoltura e il poco commercio esterno, dato la poca abilità commerciale degli abitanti. Fortunatamente, parecchi commercianti si specializzavano in questo, esportare prodotti e venderli a un ottimo prezzo, per le loro tasche, ovvio. Dal colore però non sembrava essere di ottima qualità, spingendomi a voler trattare quando Gourry mi chiamò da un banchetto poco lontano. Lasciai il vino in attesa di una mia decisione e mi ritrovai vicino a lui a fissare le bottiglie in vendita.

"Lina, questo signore l'ho incontrato anni fa e vende questo vino molto pregiato...."
mi disse facendomi vedere l'etichetta

NOn potevo crederci, era vino di Zephilia....quanto tempo non ne vedevo! Gourry mi passò un bicchiere con tre dita di vino, cosa che mi lasciò perplessa

"Il signore mi ha offerto del vino per festeggiar e il nostro incontro, gli ho parlato di te e dice che vorrebbe farti un'offerta che non puoi rifiutare....."

"Si, e che offerta sarebbe......"
risposi, bevendo un sorso di quel nettare rosso rubino

"Semplice, torni a casa per qualche giorno che sono anni, parecchi, che non ti fai vedere....tua madre è un pò arrabbiata per questo....."

Quando alzai gli occhi, vidi dal fondo del bicchiere una figura a me familiare e messo a fuoco bene, mi strozzai e sputai il vino di colpo. Tossicchiai e mi pulii la bocca, fissando l'uomo davanti a me. Mi sorrideva con la sigaretta in bocca, sistemando altre bottiglie sul banco, l'unica mia opzione fu....pagare e andarmene.

 Presi le prime monete che trovai nella tasca del mantello, le posai sul bancone e mi voltai pronta a scattare per fuggire, ma inciampai in uno dei nastri penzolanti della luminaria sopra il banchetto e rovinai a terra, portando con me anche la tovaglia decorata a mano di mia madre che lui usava sempre quando metteva il banchetto piccolo del mercato, per coprire il legno e una bottiglia mi finì su un piede. Mi tenni la testa ancora confusa, notai che alcune bottiglie erano rotolate a terra e si erano rotte, riversando il liquido porpora sulla strada. Gourry cercò di aiutarmi ma una voce disse

"LIna...possibile che ogni volta combini disastri?? Guarda che hai combinato...."
mentre l'uomo faceva il giro per trovarsi davanti a me

Dalla mia altezza, seduta a terra, vidi colui che mi stava davanti, fissando i suoi capelli scuri, la sigaretta sempre accesa e i modi di fare che io non avevo ereditato, sempre armoniosi ed eleganti. Io invece, sapevo solo distruggere ogni cosa capitasse vicino......

Mi si avvicinò ancora e porse la mano per aiutarmi, io lla fine accettai di malavoglia, ma le persone ci fissavano stupite e volevo andarmene subito. Mi alzai malamente, ringraziando e salutando, preparandomi a un'altra fuga ma lui mi prese per un braccio

"Non mi rispondi neanche, signorinella??"

Lo fissai interdetta, non volevo rivedere la mia famiglia troppo presto....non a questo modo.....Sospirai e mi fermai, rimasi lì ferma a sentire ogni parola che pronunciava fra una sbuffata di fumo e l'altra.

"So bene che scappi per la paura...di tua sorella, ma lei non è qui....non cè alcun problema....abbiamo ricevuto un mese fa un messaggio dalla gilda di Zephilia che ti invitava a Seiroon per il congresso di magia annuale. Ovviamente ho mandato la risposta annunciando che tu eri in viaggio, e immagino che se sei qui ti hanno rintracciata....però nella lettera vi era scritto che era accettata una cosa...."

Il discorso ovviamente iniziò a non piacermi, lo vidi tornare dietro il bancone e prendere la sua sacca da viaggio da cui non si separava mai, prese una cosa e me la porse. Era un fagotto non troppo pesante, lentamente e con il cuore in gola lo aprì, scoprendo cosa contenesse. Mi tremarono le mani, sudai freddo e glieli diedi malamente, andandomene

"Mi spiace, papà, ma non lo voglio...."

"Lina, aspetta. Tua madre mi ha fatto venire qui anche per questo motivo, come farai senza??"

"Me la caverò..."
urlai e mi immersi nella calca che dovette farmi perdere alla vista di mio padre.

per un attimo mi pentii del mio gesto, ero felice di vedere che stesse bene ma non volevo ancora rivedere nessuno di loro. La mia reazione era anche dovuta a ciò che mi aveva portato, non volevo riaverlo in mano ancora, mi dava fastidio rivederlo. Continuai a camminare con la testa fra le nuvole, incurante delle persone attorno a me, del vociare dei venditori, dello schiamazzo di bambini e ragazzi ubriachi e del rumore ticchettante delle armature della guardie incaricate di controllare le strade. Mi sentivo davvero stupida, a rimuginare su cosa avevo fatto solo pochi minuti prima, ma in quell'esatto istante, mi sembrò la reazione, seppur esagerata e egoista, più idonea a fuggire da quella situazione.

Mi spaventai, quando una mano mi toccò, facendomi sobbalzare per lo spavento. Ritrovai Gourry dietro di me, con un'espressione poco amichevole in viso. Era contrariato e capivo benissimo il motivo, ma non avevo voglia di parlare, cosa che invece lui cercava di fare

"LIna, perchè lo hai trattato così?"
come un rimprovero, come un'accusa

NOn lo guardai più, scostai i miei occhi da lui come un istinto di protezione, sapevo bene che i suoi occhi erano un qualcosa di limpido e puro ma anche scuro e pericoloso, sapevano avere molte sfaccettature, sapevano ferirti o carezzarti prima delle parole, sapevano farti male o farti sorridere molto più che la spada o una sua mano. E io, contro i suoi occhi, non sapevo nascondermi. NOn sapevo dibattere....

Alla fine biscicai un 'sono stanca, voglio andare a letto...!' e mi incamminai verso il palazzo. Ameria ovviamente sembrava strana, ma non mi soffermai molto sulle strane idee che quella ragazza sapeva avere in testa ogni cinque secondi, sopratutto se su giustizia e cose simili....Gourry ovviamente, non parlò più ma sentivo come un'aurea attorno che mi opprimeva, sapevo bene che era mia impressione e solo mia, che lui non faceva che fissarmi con gli occhi e basta, ma mi sembrava come se la sua apprensione e.......beh, lui sapeva essere parecchio angosciante quando ci si metteva, sapete??

Ad ogni modo, dovetti deluderlo parecchio per la seconda volta, perchè quando si vide chiudere la porta in faccia, non pareva molto contento del mio modo di dirgli 'buonanotte'. Ma non mi andava proprio di sorbirmi i suoi paternalismi, infondo era mio padre no? Osservai la stanza, solito toni pastello....che gusti! Slacciai il mantello e gli spallacci, tolsi ogni orpello inutile per stare un pò sul letto a controllare gli acquisti fatti prima e mi buttai sul letto con il gruzzolo in mano. Avevo acquistato in verità più gioielli da decorazione per gli abiti che cose realmente utili, ma volevo fare bella figura al congresso l'indomani pomeriggio. NOn erano che una spilla con un rubino tutta d'oro e quattro pietra attorno alla gemma a formare un rombo, un paio di orecchini nuovi pendenti, un bracciale per i guanti del completo nero tutto cesellato e un anello molto fino in filigrana che adornava una pietra cangiante molto bella. NOn volevo apparire come una riccona che ostenta, non fraintendete ma sapete comè, quando senti dire che ti reputano scroccona, avara e tirchia su ogni cosa....meglio far capire che le voci sono false....

Mentre ammiravo i gioielli, qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire nascondendo gli oggetti sotto il cuscino e Ameria, e GOurry si erano materializzati davanti a me, seguiti da una cameriera. Alla loro richiesta di parlarmi, li feci accomodare, vidi la cameriera lasciare una cosa sul letto e uscire via dopo un inchino. AMeria ruppe il silenzio creato in quel frangente

"Lina....vorrei chiederti un favore...."

"DImmi..."

"Vorrei che tu partecipassi domani al congresso..."

"Ameria, io già sono stata invitata...."

"...come mia assistente per il discorso che terrò..."

"Che discorso??"

"COme principessa reale di Seiroon e rappresentante speciale della gilda di Seiroon sulla magia bianca, presenzierò al Congresso e farò un breve discorso di apertura...vorrei che tu, in quanto Maga e maggior rappresentante della magia nera di Zephilia, fossi la seconda che...."

"Mi stai dicendo che dovrei fare un discorso davanti a tutti i maghi della penisola???"

"Si..ma s e non vuoi, basta in caso la tua presenza....ovvio...."

"non lo so...."

"Lina, fallo per me per favore...."

"Ame...dimmi...non è che mi hai invitata qui con così tanti onori come quelli idi ieri al mio arrivo, solo per questo favore????"

La principessa sbiancò, come avevo immaginato, scoprendo che avevo intuito tutto. Lei non parlò oltre, io rimasi a fissare il pavimento mentre riflettevo. Alla fine, pensai, potrei farmi notare....sarebbe un modo per mostrare la vera Lina Inverse e non le squallide storie che si continuavano a raccontare, con odiosi passaparola che poi ingigantivano sempre....

"Ok....ma parli solo tu....spero che non metterai un abito troppo elegante, anche se il mio completo nero è di un certo livello..."
dissi, andando verso il mantello per preparare l'abito, visto che il congresso iniziava la mattina presto

"Lina...non voglio che metti quell'abito...."

La fissai, anzi la squadrai quasi nervosa, non avevo intenzione di mettere i suoi abiti vaporosi e tutti pizzi e merletti, bustini e calze come se dovessi andare al polo nord! Fui categorica, 'NO'.

"LIna....lì cè una cosa che potresti mettere...per favore non fare storie, sono pronta a darti qualcosa per questo favore....voglio che questo Congresso sia memorabile, per la reputazione di Seiroon, non farmi questo! Con noi due, le maggiori rappresentanti della magia nera e della magia bianca, faremo un figurone...."

Mentre parlava, andai a vedere questo vestito. Era chiuso in una scatola color champagne e un nastro dorato. Immaginai un abito elegante e semplice, vista la grandezza della scatola e scoperchiai...

"AAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!"

Mi tirai i capelli dall disperazione, non lui!!!! Mi ritrovai nuovamente quell'abito in mano. Il mio odioso abito da cerimonia della gilda che indossai per il diploma! NOOOO!!!!

I due presenti arretrarono verso la porta mentre io ansimavo e mi disperavo per averlo nuovamente davanti gli occhi! E tremarono quando li fissai ocn sguardo incendiario

"Si può sapere cosa diavolo ci fa questo abito qui!!!????!!!!!"
quasi urlando stridulamente

"Lina calmati....ti ricordi quando eravamo al mercato e ti dissi che conoscevo un uomo e che mi aveva offerto il vino.....????"

Gourry diceva lentamente ogni parola mentre io stringevo a fessura gli occhi sperando di sentire una bugia così convincente da non dovergli scagliare un dire brand addosso. Poi, mentre diceva 'vino', cambiai espressione. Iniziare a pensare, fare 2 + 2.....

"As-aspetta......quando tu lo hai detto, mi hai portata al banchetto...."
ora ero io a diventata di mille colori, ma non per rabbia!

"Quell'uomo lo conobbi prima di incontrare te....ma non sapevo fosse tuo padre. Ricordo che mi aveva parlato di due figle e grazie a lui, non abbandonai la spada di luce...."

"Gourry...abbandonare la spada di luce???"
strillai

"Si...volevo buttarla via....ma ora la questione è un'altra....tuo padre è venuto qui perchè voleva darti il tuo abito da cerimonia. Ce l'hai...indossalo...."

"Gourry....TU hai VISTO il colore di questo vestito???? HAi visto quanto è orrendo???"
sbattendoglielo sotto il naso

"Lina calmati...non è malaccio...forse troppo rosa confetto ma....con un paio di stivali...non è male...."
cercò di giustificarsi lui

No, era troppo! Buttai l'abito sul letto e domandai ad Ameria di rimanere da soli, le dissi che per un piccolo 'bonus' avrei indossato l'abito e la salutai nel corridoio. Poi centrai in camera e sbattei la porta fissando malamente GOurry. Lo fissai incessantemente per un pò, volevo vedere se aveva il coraggio di fronteggiarmi, cosa che fece

"LIna, è solo un abito e lo dovrai indossare solo per un giorno al massimo, anche meno. Che ti costa???"

Non capivo perchè lui cercasse di convincermi, che centrasse mio padre? Cosa si erano detti? Se l'abito era qui, voleva dire che era venuto al palazzo....

"Gourry, domani dovrò indossarlo per Ameria, quindi chiudi il discorso......anzi no, apriamolo perchè noi non avevamo discusso una cosa tempo fa?"

"LIna...."
supplicò

Lo ammetto, era illogico il mio comportamento a causa di un abito. Ma mi faceva innervosire in maniera esponenziale la sua testardaggine.

"Gourry, non voglio discutere....ricordi cosa avevamo detto tempo fa?"

"Si....Lina, so bene che non dovrei essere opprimente ma.....Ok, non guardarmi così....avevamo detto che per rendere le cose tra noi più facili, dovevamo lasciare privacy all'altro...."

"No....Gourry, non lo hai detto bene...." camminando attorno a lui "Avevamo deciso di iniziare a considerarci un pò di più ma per fare questo non dovevamo superare il...."

"No...ora sei tu che sbagli....avevamo detto che per iniziare a considerarci ben altro che semplici compagni di viaggio...dopo quella notte sopratutto aggiungo....dovevamo fare per gradi e lasciare la privacy dell'altro...."

"Glom...Gourry non erano..."

"SI, erano queste le condizioni....Lina, non cambiare le carte in tavola. SOpratutto considerando che quando mi hai baciato no neri ubriaca...."

"Si invece, avevo bevuto..."

"No....Lina non eravamo ubriachi, ammettilo.....il gioco delle carte ci preso troppo e dimmi che è vero che ti sei divertita e ti è anche piaciuto...."

"Gourry sono inciampata e sono finita ...col....posare le mie labbra sulle tue ok???..."

"Si, sei inciampata mentre giocavamo a carte a cavalcioni su un tronco...."
rideva, mentre andava a sedersi sul mio letto

"Gourry che stai facendo???"

"Andiamo LIna...avevamo fatto un discorso?? Visto c he ti sei premurata di aprirlo, siediti  qui...."
battendo la mano sul posto accanto a se

Ok, lo so, ho fatto una stupidaggine aprendo quel discorso. Quella notte? So bene che non ero ubriaca, che mi ero lasciata trascinare dal gioco dell carte spoglie....ossia che ogni volta che il valore di ogni giro era maggiore del tuo, dovevi toglierti qualcosa.....Uff....la verità?? Diciamo che siamo quasi rimasti in mutande tutti e due, e fortunatamente non vi erano Zel e Ame a viaggiare con noi, e che come sfida avevamo deciso che chi perdeva doveva baciare l'altro...ossia IO ho proposto la cosa....e ho perso....e poi......e poi quel bacio è finito, cioè, è continuato con noi due intenti ad aggrovigliarci in abbracci arditi e bollenti, in baci profondi ed eccitanti e i nostri corpi che aderivano in....OK, stop. Basta pensare, anzi raccontare cosa accadde perchè purtroppo nonostante ci fossimo ripresi prima che finisse tutto in un a certa maniera, parlammo e decidemmo di provare a....andare un pò oltre con la vicinanza. Però tornando indietro, se potessi, eviterei visto che certe situazioni non erano per me.

"Gourry, andiamo.....:"

"LIna, vieni...."
ribadì lui tra il serio e il divertito

Io alla fine mi misi vicino a lui, poggiai i pugni sulle ginocchia e cercai di non guardarlo, perchè lo so, ero terribilmente tesa e nervosa. CHe potevo farci??? ANche lui sembrava non dare segni di niente, tanto che mi venne in testa 'ora lo scemo dorme e ha rovinato tutto'.....ma voltai lo sguardo e lo vidi fissarmi ridacchiando, voltai nuovamente lo sguardo e mi concentrai sul quadro davanti a me, una bambina vestita elegante davanti un paesaggio verde. Davvero bello! Poi lo sentii muovere, il letto quasi cigolò al suo movimento e io chiusi gli occhi nervosamente, non sapevo bene cosa accadesse in certi frangenti ma.....anche se volevo, se desideravo, andare oltre con lui, avevo una paura matta, così forte che strinsi le unghie contro le palme delle mani, essendo senza guanti. Una mano, la sua mano sulla mia spalla destra, cingendomi la schiena con il braccio e poi...si avvicinò al mio orecchio e sussurrò

"LIna....calmati, sembri un pezzo di torrone pronto per essere sgranocchiato...."
sorprendendomi per la frase

"Gourry...che razza di..."

"Era per farti calmare, andiamo mica ti uccido....."

Sfiorò leggermente la pelle del mio collo sotto l'orecchio con le labbra per vedere se poteva continuare, io ovviamente mi irrigidì ancora, non sapevo perchè ma ogni volta che lui faceva qualcosa di più 'intimo' secondo la mia scala mentale di vicinanza con un'altra persona, mi venivano brividi lungo la schiena e inconsciamente mi spaventavo per il 'dopo'. NOn ero tipo da baci e carezze, nonostante quella volta, e sentire il corpo toccato provocava in me panico, senza motivo apparente, ma lo avevo. Anche se lui era Gourry,  provavo terrore nel sentire un'altra mano che non fosse la mia sopra di me e tremavo nell'immaginarmi sdraiata sul letto con un uomo sopra di me. NOn potevo farci niente, era nella mia testa lo sapevo troppo bene e anche GOurry in questi mesi di prove solo baci me lo aveva detto e anche ripetuto. Ma purtroppo, non riuscivo a stare con lui così vicino da condividere qualcosa di bello.

Gourry continuò a baciarmi, due o tre baci e poi ocn l'altro braccio mi circondò la vita e mi fece cascare sul letto, portandomi sotto di lui. NOn sapevo dove mettere le mani, cosa fare con le braccia, se baciarlo anche io o no....Paura, il vederlo e sentirlo sopra di me mi causarono un qualche blocco. Iniziai a respirare con affanno, sentivo tutti i muscoli tirati e tesi mentre lui mi baciava il collo e le guance senza una direzione precisa, mi baciava ora su e ora giù senza eccedere mai. Ma non riuscivo a stare tranquilla, iniziai ad agitarmi sopratutto quando lui iniziò ad andare alla base del collo. COn un slancio delle gambe mi ritrovai un pò più giù e spinsi le sue braccia in modo da avere spazio. Scivolai via, verso il pavimento, cadendo con il sedere per terra. Mi alzai velocemente e mi ritrovai sudata e rossa in viso. Alle mie spalle GOurry si era raddrizzato e mi fissava con una maniera che capì subito, non era delusione ma quasi ci mancava. Probabilmente non sarei riuscita a lasciarmi andare come quella notte con quella facilità e lui, nonostante fosse gentile e poco invasivo con le sue attenzioni, non riusciva senza volerlo, a coinvolgermi. O ero io che non volevo lasciarmi andare?

"LIna....perchè sei sgusciata via???"

NOn sapevo in verità perchè, fu una cosa istintiva, d'impeto, ma potevo dirglielo??? Così, buttai lì la prima cosa venuta in testa

"Ecco...non mi sento presentabile, sai, dopo tutta la giornata....non mi pare il caso....."
raccogliendo i capelli fra le mani con fare nervoso

"LIna neanche io.... ma per baciarci non mi sembra tutto questo problema, andiamo....."
disse, allungano una mano verso di me per prendermi un braccio

Lentamente mi avvicinai a lui e mi tirò fra le sue gambe, bloccandomi con le sue. Era strano vederlo quasi allo stesso livello però, ora in piedi, mi sentivo le gambe non reggermi più e incrociai le braccia. Lui credo avesse capito perchè mi diede un lieve bacio sulle labbra e si alzò spostandomi con gentilezza. Sapevo che non dovevo lasciarlo andare, che dovevo fermarlo e baciarlo ma....riuscì solo a chiamare il suo nome, cosa che le lo fece voltare. Ma mi sorrise e mi augurò buonanotte, dicendo che la mattina presto mi avrebbe aspettata per la colazione e poi accompagnarmi con Ameria al Congresso. Mi sentii una stupida, una idiota....quando il meccanismo della porta scattò, dicendomi 'se è andato....brava!' io mi misi a piangere, lì, in piedi con le braccia conserte a darmi della inetta. NON mi cambiai, mi gettai sul letto per come ero e mi avvolsi nella coperta fino a coprirmi, come a nascondermi dal mondo o...forse a nascondermi da me stessa, quella parte di me tropo timorosa della vita vera, non quella delle battaglie.









   
 
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