In questi giorni che ho poco tempo sono riuscita a preprare questa fic un pò pepata che durerà max 3 capitoli. Ne sto preparando un'altra legata alla fic 'La voglio!' e un'altra ancora. Spero di poter continaure il capitolo di 'I miss you everytime I am Alone' e finalmente emttere online il capitolo di 'tutto per il libro' che mi sta facendo penare perchè no nmi convince mai.....Il titolo di questa fic in verità non mi convince, ma se avete idee migliori, son qui^^
P.S. Questo è diciamo un progettino che sto portando avanti con la fic che sto preparando su 'la voglio!' (e anzi ringrazio Raffychan per l'aiuto^^) perchè saranno due fic un più spinte, se tutto va bene, della altre. Anche 'tutto per il libro' doveva essere tale ma...visot che ho problemi con quella fic, proverò qui, quindi se avete commenti o simili sui capitoli, non fatevi problemi, scrivete anche critiche. Avrei in mente, se queste due fic vanno in porto ocme vorrei, elaborare le scene migliori fra le due e creare uno speciale su Lina e GOurry. Ma vediamo prima come vengono....
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rosso e
blue.... o rosa anche?
red
and blue .... or pink too?
Avrei potuto dire
tranquillamente che i guai mi seguivano....avrei
potuto dire senza rimorsi che le avventure erano il mio pane....avrei
potuto
dire di essere una persona forte, oltre che una maga particolarmente
dotata.....ma non potevo dire di essere senza paura o che non vi fosse
nulla
che mi preoccupasse....
In verità, qualcosa capace di farmi paura esisteva.....ma
non volevo capirlo, non
volevo trovarmi in quella situazione, non volevo perdere quello che
avevo
creato e trovato....
CHiamatemi stupida, chiamatemi come volete....ma perfino il genio
più potente
della penisola e senza timore di demoni e Dark Lords può
tremare per qualcosa....
Cosa temevo? Feci finta per anni di non voler vedere, facevo la finta
tonta e
mi era riuscito benissimo.....fino a un certo punto....quando?? Oh Lon,
se ci
ripenso, adesso mi sembra tutto così stupido....
Mi trovavo in un mercato, il popoloso mercato di Seiroon, dopo aver
accettato
con entusiasmo l'invito di Ameria.....l'avevo visitato tanto volte ma
quel
giorno era speciale. Vi era il congresso di magia delle gilde di tutta
la
penisola, e ogni anno si sceglieva una città punto chiave
sulla magia per
ospitare maghi e relatori, ricercatori e maghi avventurieri come la
sottoscritta. NOn avrei mai affrontato un viaggio senza cercare oggetti
magici
a buon prezzo, nuove formule su vecchi diari o pergamene che qualche
ladro o
rigattiere metteva in vendita in questi mercati o aver assistito al
congresso
sopratutto dopo aver ricevuto un ufficiale invito dalla gilda di
Zephilia che
richiede alla grande Lina Inverse la partecipazione......Mi mancava
solo l'abito
da cerimonia, ma quell'abito odioso lo avevo lasciato a casa e quindi
ero
salva! Avrei buttato lì la scusa del vestito a casa....e
avrei indossato solo
il completo nero per le occasioni speciali messo da parte....
Alzai lo sguardo oltre la spalla per vedere Gourry annoiato intento a
fissare
le bancarelle piene di oggetti magici ma che per lui erano solo
strani....e
niente altro. Lo vidi curiosare fra pugnali e lame incantate, ma
ovviamente noi
cercavamo spade, spade incantate....che poteva farci un un pugnale? In
mano sua
sembravano stuzzicadenti....risi alla cosa, li provava tutti, uno
a uno,
ma sembravano tutti troppo piccoli in tutti i sensi. Se in mano mia un
paio
sembravano grandi come asce, in mano sua sembravano coltelli da tavola.
Tornai ai miei acquisti, trovai una gemma incantata capace di creare
illusioni
attorno al possessore....so che sono false alcune, ma sapete
comè, se non altro
la qualità di realizzazione era ottima, somigliava a uno dei
talismani di
Sangue di Demone e mi sarebbe tornato utile....pagai e andai avanti,
chiamando
Gourry, che mi fissò pochi secondi e lasciò
l'ennesimo pugnale sulla
bancarella, con aria delusa. Sapevo cosa stesse pensando, era inutile
fare
domande....era triste per non aver potuto combattere al pieno delle
sue
possibilità fino ad ora....avevamo vagato a lungo alla
ricerca di un'arma alla
sua altezza, visto che la spada di luce era andata persa per uno
scambio....ora
si portava dietro una spada alla meglio, l'unica che potesse sostituire
del
quasi la metà, la spada di luce, il mago da cui l'avevamo
acquistata dopo
giorni di trattativa e vari favori, la chiamava 'Urea's
sword'....dedicato a
una Ninpha del vento che lui diceva di aver conosciuto anni addietro.
La spada
utilizzava in vari modi l'aria e il vento per colpi offesa e difesa, ma
non era
ovviamente adatta per demoni di un certo calibro.....
Avanzammo fra gente e venditori urlanti, poi Gourry mi fece notare che
il
tramonto stava sporcando il cielo di tinte scure, segno che fra un'ora
avrebbero servito la cena al castello. Tuttavia, lui no nsapeva una
cosa, non
avevo accettato l'offerta di Ameria della cena, volevo approfittare dei
festeggiamenti successivi dove vino, birra e cibi a volontà
avrebbero riempito
i nostri stomaci e i vari gruppi musicali, sempre presenti per questi
eventi,
avrebbero allietato la serata. I lampioni delle strade furono accesi,
anche
varie lanterne colorate appese qua e là davano un tocco
magico alla
manifestazione. Mi stavo divertendo, compravo cibi a ogni bancarella
che mi ispirava,
guardavo le proposte dei venditori, bevevo pinte di birra fino alla
nausea,
ridevo dei gruppi musicali più strani e prendevo in giro
Gourry ogni volta che
una ragazza mezza ubriaca gli saltava addosso pensando che lui ci
stesse......a
dir la verità erano state solo due e lui aveva gentilmente
declinato l'offerta
davvero sconcia che avevano fatto al mio compagno di viaggio. IO, al
suo posto,
avrei declinato in altra maniera, sopratutto se ti toccano certe parti
spinte
dai fumi dell'alcool....ad ogni modo, finalmente senza prosperose
fanciulle
appiccicose, continuammo a vagare per le strade addobbate e piene di
merci
pronte per essere acquistate. Decisi di bere qualcosa di dolce, optammo
allora
per del vino, qualcosa di dolce per cancellare l'amaro dell'ultima
birra
ingollata avidamente. Trovai un ottimo vino di Raltirg, regione nota
per
l'agricoltura e il poco commercio esterno, dato la poca
abilità commerciale
degli abitanti. Fortunatamente, parecchi commercianti si
specializzavano in
questo, esportare prodotti e venderli a un ottimo prezzo, per le loro
tasche,
ovvio. Dal colore però non sembrava essere di ottima
qualità, spingendomi a
voler trattare quando Gourry mi chiamò da un banchetto poco
lontano. Lasciai il
vino in attesa di una mia decisione e mi ritrovai vicino a lui a
fissare le
bottiglie in vendita.
"Lina, questo signore l'ho incontrato anni fa e vende questo vino molto
pregiato...."
mi disse facendomi vedere l'etichetta
NOn potevo crederci, era vino di Zephilia....quanto tempo non ne
vedevo! Gourry
mi passò un bicchiere con tre dita di vino, cosa che mi
lasciò perplessa
"Il signore mi ha offerto del vino per festeggiar e il nostro incontro,
gli ho parlato di te e dice che vorrebbe farti un'offerta che non puoi
rifiutare....."
"Si, e che offerta sarebbe......"
risposi, bevendo un sorso di quel nettare rosso rubino
"Semplice, torni a casa per qualche giorno che sono anni, parecchi, che
non ti fai vedere....tua madre è un pò arrabbiata
per questo....."
Quando alzai gli occhi, vidi dal fondo del bicchiere una figura a me
familiare
e messo a fuoco bene, mi strozzai e sputai il vino di colpo.
Tossicchiai e mi
pulii la bocca, fissando l'uomo davanti a me. Mi sorrideva con la
sigaretta in
bocca, sistemando altre bottiglie sul banco, l'unica mia opzione
fu....pagare e
andarmene.
Presi le prime monete che trovai nella tasca del mantello, le
posai sul
bancone e mi voltai pronta a scattare per fuggire, ma inciampai in uno
dei
nastri penzolanti della luminaria sopra il banchetto e rovinai a terra,
portando con me anche la tovaglia decorata a mano di mia madre
che lui
usava sempre quando metteva il banchetto piccolo del mercato, per
coprire il
legno e una bottiglia mi finì su un piede. Mi tenni la testa
ancora confusa,
notai che alcune bottiglie erano rotolate a terra e si erano rotte,
riversando
il liquido porpora sulla strada. Gourry cercò di aiutarmi ma
una voce disse
"LIna...possibile che ogni volta combini disastri?? Guarda che hai
combinato...."
mentre l'uomo faceva il giro per trovarsi davanti a me
Dalla mia altezza, seduta a terra, vidi colui che mi stava davanti,
fissando i suoi
capelli scuri, la sigaretta sempre accesa e i modi di fare che io non
avevo
ereditato, sempre armoniosi ed eleganti. Io invece, sapevo solo
distruggere ogni cosa
capitasse vicino......
Mi si avvicinò ancora e porse la mano per aiutarmi, io lla
fine accettai di
malavoglia, ma le persone ci fissavano stupite e volevo andarmene
subito. Mi
alzai malamente, ringraziando e salutando, preparandomi a un'altra fuga
ma lui
mi prese per un braccio
"Non mi rispondi neanche, signorinella??"
Lo fissai interdetta, non volevo rivedere la mia famiglia troppo
presto....non
a questo modo.....Sospirai e mi fermai, rimasi lì ferma a
sentire ogni parola
che pronunciava fra una sbuffata di fumo e l'altra.
"So bene che scappi per la paura...di tua sorella, ma lei non
è
qui....non cè alcun problema....abbiamo ricevuto un mese fa
un messaggio dalla
gilda di Zephilia che ti invitava a Seiroon per il congresso di magia
annuale.
Ovviamente ho mandato la risposta annunciando che tu eri in viaggio, e
immagino
che se sei qui ti hanno rintracciata....però nella lettera
vi era scritto che
era accettata una cosa...."
Il discorso ovviamente iniziò a non piacermi, lo vidi
tornare dietro il bancone
e prendere la sua sacca da viaggio da cui non si separava mai, prese
una cosa e
me la porse. Era un fagotto non troppo pesante, lentamente e con il
cuore in
gola lo aprì, scoprendo cosa contenesse. Mi tremarono le
mani, sudai freddo e
glieli diedi malamente, andandomene
"Mi spiace, papà, ma non lo voglio...."
"Lina, aspetta. Tua madre mi ha fatto venire qui anche per questo
motivo,
come farai senza??"
"Me la caverò..."
urlai e mi immersi nella calca che dovette farmi perdere alla vista di
mio
padre.
per un attimo mi pentii del mio gesto, ero felice di vedere che stesse
bene ma
non volevo ancora rivedere nessuno di loro. La mia reazione era anche
dovuta a
ciò che mi aveva portato, non volevo riaverlo in mano
ancora, mi dava fastidio
rivederlo. Continuai a camminare con la testa fra le nuvole, incurante
delle
persone attorno a me, del vociare dei venditori, dello schiamazzo di
bambini e
ragazzi ubriachi e del rumore ticchettante delle armature della guardie
incaricate di controllare le strade. Mi sentivo davvero stupida, a
rimuginare
su cosa avevo fatto solo pochi minuti prima, ma in quell'esatto
istante, mi sembrò
la reazione, seppur esagerata e egoista, più idonea a
fuggire da quella
situazione.
Mi spaventai, quando una mano mi toccò, facendomi sobbalzare
per lo spavento. Ritrovai
Gourry dietro di me, con un'espressione poco amichevole in viso. Era
contrariato e capivo benissimo il motivo, ma non avevo voglia di
parlare, cosa
che invece lui cercava di fare
"LIna, perchè lo hai trattato così?"
come un rimprovero, come un'accusa
NOn lo guardai più, scostai i miei occhi da lui come un
istinto di protezione,
sapevo bene che i suoi occhi erano un qualcosa di limpido e puro ma
anche scuro
e pericoloso, sapevano avere molte sfaccettature, sapevano ferirti o
carezzarti
prima delle parole, sapevano farti male o farti sorridere molto
più che la
spada o una sua mano. E io, contro i suoi occhi, non sapevo
nascondermi. NOn
sapevo dibattere....
Alla fine biscicai un 'sono stanca, voglio andare a letto...!' e mi
incamminai
verso il palazzo. Ameria ovviamente sembrava strana, ma non mi
soffermai molto
sulle strane idee che quella ragazza sapeva avere in testa ogni cinque
secondi,
sopratutto se su giustizia e cose simili....Gourry ovviamente, non
parlò più ma
sentivo come un'aurea attorno che mi opprimeva, sapevo bene che era mia
impressione e solo mia, che lui non faceva che fissarmi con gli occhi e
basta,
ma mi sembrava come se la sua apprensione e.......beh, lui sapeva
essere
parecchio angosciante quando ci si metteva, sapete??
Ad ogni modo, dovetti deluderlo parecchio per la seconda volta,
perchè quando
si vide chiudere la porta in faccia, non pareva molto contento del mio
modo di
dirgli 'buonanotte'. Ma non mi andava proprio di sorbirmi i suoi
paternalismi,
infondo era mio padre no? Osservai la stanza, solito toni
pastello....che
gusti! Slacciai il mantello e gli spallacci, tolsi ogni orpello inutile
per
stare un pò sul letto a controllare gli acquisti fatti prima
e mi buttai sul
letto con il gruzzolo in mano. Avevo acquistato in verità
più gioielli da
decorazione per gli abiti che cose realmente utili, ma volevo fare
bella figura
al congresso l'indomani pomeriggio. NOn erano che una spilla con un
rubino
tutta d'oro e quattro pietra attorno alla gemma a formare un rombo, un
paio di
orecchini nuovi pendenti, un bracciale per i guanti del completo nero
tutto
cesellato e un anello molto fino in filigrana che adornava una pietra
cangiante
molto bella. NOn volevo apparire come una riccona che ostenta, non
fraintendete
ma sapete comè, quando senti dire che ti reputano scroccona,
avara e tirchia su
ogni cosa....meglio far capire che le voci sono false....
Mentre ammiravo i gioielli, qualcuno bussò alla porta, andai
ad aprire
nascondendo gli oggetti sotto il cuscino e Ameria, e GOurry si erano
materializzati
davanti a me, seguiti da una cameriera. Alla loro richiesta di
parlarmi, li
feci accomodare, vidi la cameriera lasciare una cosa sul letto e uscire
via
dopo un inchino. AMeria ruppe il silenzio creato in quel frangente
"Lina....vorrei chiederti un favore...."
"DImmi..."
"Vorrei che tu partecipassi domani al congresso..."
"Ameria, io già sono stata invitata...."
"...come mia assistente per il discorso che terrò..."
"Che discorso??"
"COme principessa reale di Seiroon e rappresentante speciale della
gilda
di Seiroon sulla magia bianca, presenzierò al Congresso e
farò un breve
discorso di apertura...vorrei che tu, in quanto Maga e maggior
rappresentante
della magia nera di Zephilia, fossi la seconda che...."
"Mi stai dicendo che dovrei fare un discorso davanti a tutti i maghi
della
penisola???"
"Si..ma s e non vuoi, basta in caso la tua presenza....ovvio...."
"non lo so...."
"Lina, fallo per me per favore...."
"Ame...dimmi...non è che mi hai invitata qui con
così tanti onori come quelli
idi ieri al mio arrivo, solo per questo favore????"
La principessa sbiancò, come avevo immaginato, scoprendo che
avevo intuito
tutto. Lei non parlò oltre, io rimasi a fissare il pavimento
mentre riflettevo.
Alla fine, pensai, potrei farmi notare....sarebbe un modo per mostrare
la vera
Lina Inverse e non le squallide storie che si continuavano a
raccontare, con
odiosi passaparola che poi ingigantivano sempre....
"Ok....ma parli solo tu....spero che non metterai un abito troppo
elegante, anche se il mio completo nero è di un certo
livello..."
dissi, andando verso il mantello per preparare l'abito, visto che il
congresso
iniziava la mattina presto
"Lina...non voglio che metti quell'abito...."
La fissai, anzi la squadrai quasi nervosa, non avevo intenzione di
mettere i
suoi abiti vaporosi e tutti pizzi e merletti, bustini e calze come se
dovessi
andare al polo nord! Fui categorica, 'NO'.
"LIna....lì cè una cosa che potresti
mettere...per favore non fare storie,
sono pronta a darti qualcosa per questo favore....voglio che questo
Congresso
sia memorabile, per la reputazione di Seiroon, non farmi questo! Con
noi due,
le maggiori rappresentanti della magia nera e della magia bianca,
faremo un
figurone...."
Mentre parlava, andai a vedere questo vestito. Era chiuso in una
scatola color
champagne e un nastro dorato. Immaginai un abito elegante e semplice,
vista la
grandezza della scatola e scoperchiai...
"AAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!"
Mi tirai i capelli dall disperazione, non lui!!!! Mi ritrovai
nuovamente
quell'abito in mano. Il mio odioso abito da cerimonia della gilda che
indossai
per il diploma! NOOOO!!!!
I due presenti arretrarono verso la porta mentre io ansimavo e mi
disperavo per
averlo nuovamente davanti gli occhi! E tremarono quando li fissai ocn
sguardo incendiario
"Si può sapere cosa diavolo ci fa questo abito
qui!!!????!!!!!"
quasi urlando stridulamente
"Lina calmati....ti ricordi quando eravamo al mercato e ti dissi che
conoscevo un uomo e che mi aveva offerto il vino.....????"
Gourry diceva lentamente ogni parola mentre io stringevo a fessura gli
occhi
sperando di sentire una bugia così convincente da non
dovergli scagliare un
dire brand addosso. Poi, mentre diceva 'vino', cambiai espressione.
Iniziare a
pensare, fare 2 + 2.....
"As-aspetta......quando tu lo hai detto, mi hai portata al
banchetto...."
ora ero io a diventata di mille colori, ma non per rabbia!
"Quell'uomo lo conobbi prima di incontrare te....ma non sapevo fosse
tuo
padre. Ricordo che mi aveva parlato di due figle e grazie a lui, non
abbandonai
la spada di luce...."
"Gourry...abbandonare la spada di luce???"
strillai
"Si...volevo buttarla via....ma ora la questione è
un'altra....tuo padre è
venuto qui perchè voleva darti il tuo abito da cerimonia. Ce
l'hai...indossalo...."
"Gourry....TU hai VISTO il colore di questo vestito???? HAi visto
quanto è
orrendo???"
sbattendoglielo sotto il naso
"Lina calmati...non è malaccio...forse troppo rosa confetto
ma....con un
paio di stivali...non è male...."
cercò di giustificarsi lui
No, era troppo! Buttai l'abito sul letto e domandai ad Ameria di
rimanere da
soli, le dissi che per un piccolo 'bonus' avrei indossato l'abito e la
salutai
nel corridoio. Poi centrai in camera e sbattei la porta fissando
malamente
GOurry. Lo fissai incessantemente per un pò, volevo
vedere se aveva il
coraggio di fronteggiarmi, cosa che fece
"LIna, è solo un abito e lo dovrai indossare solo per un
giorno al
massimo, anche meno. Che ti costa???"
Non capivo perchè lui cercasse di convincermi, che centrasse
mio padre? Cosa si
erano detti? Se l'abito era qui, voleva dire che era venuto al
palazzo....
"Gourry, domani dovrò indossarlo per Ameria, quindi chiudi
il
discorso......anzi no, apriamolo perchè noi non avevamo
discusso una cosa tempo
fa?"
"LIna...."
supplicò
Lo ammetto, era illogico il mio comportamento a causa di un abito. Ma
mi faceva
innervosire in maniera esponenziale la sua testardaggine.
"Gourry, non voglio discutere....ricordi cosa avevamo detto tempo
fa?"
"Si....Lina, so bene che non dovrei essere opprimente ma.....Ok, non
guardarmi
così....avevamo detto che per rendere le cose tra noi
più facili, dovevamo
lasciare privacy all'altro...."
"No....Gourry, non lo hai detto bene...." camminando attorno a lui
"Avevamo deciso di iniziare a considerarci un pò di
più ma per fare questo
non dovevamo superare il...."
"No...ora sei tu che sbagli....avevamo detto che per iniziare a
considerarci ben altro che semplici compagni di viaggio...dopo quella
notte
sopratutto aggiungo....dovevamo fare per gradi e lasciare la privacy
dell'altro...."
"Glom...Gourry non erano..."
"SI, erano queste le condizioni....Lina, non cambiare le carte in
tavola.
SOpratutto considerando che quando mi hai baciato no neri ubriaca...."
"Si invece, avevo bevuto..."
"No....Lina non eravamo ubriachi, ammettilo.....il gioco delle carte ci
preso troppo e dimmi che è vero che ti sei divertita e ti
è anche
piaciuto...."
"Gourry sono inciampata e sono finita ...col....posare le mie labbra
sulle
tue ok???..."
"Si, sei inciampata mentre giocavamo a carte a cavalcioni su un
tronco...."
rideva, mentre andava a sedersi sul mio letto
"Gourry che stai facendo???"
"Andiamo LIna...avevamo fatto un discorso?? Visto c he ti sei premurata
di
aprirlo, siediti qui...."
battendo la mano sul posto accanto a se
Ok, lo so, ho fatto una stupidaggine aprendo quel discorso. Quella
notte? So
bene che non ero ubriaca, che mi ero lasciata trascinare dal gioco dell
carte
spoglie....ossia che ogni volta che il valore di ogni giro era maggiore
del
tuo, dovevi toglierti qualcosa.....Uff....la verità??
Diciamo che siamo quasi
rimasti in mutande tutti e due, e fortunatamente non vi erano Zel e Ame
a
viaggiare con noi, e che come sfida avevamo deciso che chi perdeva
doveva
baciare l'altro...ossia IO ho proposto la cosa....e ho perso....e
poi......e
poi quel bacio è finito, cioè, è
continuato con noi due intenti ad aggrovigliarci
in abbracci arditi e bollenti, in baci profondi ed eccitanti e i nostri
corpi
che aderivano in....OK, stop. Basta pensare, anzi raccontare cosa
accadde
perchè purtroppo nonostante ci fossimo ripresi prima che
finisse tutto in un
a certa maniera, parlammo e decidemmo di provare a....andare un
pò oltre con la
vicinanza. Però tornando indietro, se potessi, eviterei
visto che certe situazioni
non erano per me.
"Gourry, andiamo.....:"
"LIna, vieni...."
ribadì lui tra il serio e il divertito
Io alla fine mi misi vicino a lui, poggiai i pugni sulle ginocchia e
cercai di
non guardarlo, perchè lo so, ero terribilmente tesa e
nervosa. CHe potevo
farci??? ANche lui sembrava non dare segni di niente, tanto che mi
venne in
testa 'ora lo scemo dorme e ha rovinato tutto'.....ma voltai lo sguardo
e lo
vidi fissarmi ridacchiando, voltai nuovamente lo sguardo e mi
concentrai sul
quadro davanti a me, una bambina vestita elegante davanti un paesaggio
verde.
Davvero bello! Poi lo sentii muovere, il letto quasi cigolò
al suo movimento e
io chiusi gli occhi nervosamente, non sapevo bene cosa accadesse in
certi frangenti
ma.....anche se volevo, se desideravo, andare oltre con lui, avevo una
paura
matta, così forte che strinsi le unghie contro le palme
delle mani, essendo
senza guanti. Una mano, la sua mano sulla mia spalla destra, cingendomi
la
schiena con il braccio e poi...si avvicinò al mio orecchio e
sussurrò
"LIna....calmati, sembri un pezzo di torrone pronto per essere
sgranocchiato...."
sorprendendomi per la frase
"Gourry...che razza di..."
"Era per farti calmare, andiamo mica ti uccido....."
Sfiorò leggermente la pelle del mio collo sotto l'orecchio con le labbra
per vedere se poteva
continuare, io ovviamente mi irrigidì ancora, non sapevo
perchè ma ogni volta
che lui faceva qualcosa di più 'intimo' secondo la mia scala
mentale di
vicinanza con un'altra persona, mi venivano brividi lungo la schiena e
inconsciamente mi spaventavo per il 'dopo'. NOn ero tipo da baci e
carezze,
nonostante quella volta, e sentire il corpo toccato provocava in me
panico,
senza motivo apparente, ma lo avevo. Anche se lui era Gourry,
provavo
terrore nel sentire un'altra mano che non fosse la mia sopra di me e
tremavo
nell'immaginarmi sdraiata sul letto con un uomo sopra di me. NOn potevo
farci niente,
era nella mia testa lo sapevo troppo bene e anche GOurry in questi mesi
di
prove solo baci me lo aveva detto e anche ripetuto. Ma purtroppo, non
riuscivo
a stare con lui così vicino da condividere qualcosa di
bello.
Gourry continuò a baciarmi, due o tre baci e poi ocn l'altro
braccio mi
circondò la vita e mi fece cascare sul letto, portandomi
sotto di lui. NOn sapevo
dove mettere le mani, cosa fare con le braccia, se baciarlo anche io o
no....Paura, il vederlo e sentirlo sopra di me mi causarono un qualche
blocco.
Iniziai a respirare con affanno, sentivo tutti i muscoli tirati e tesi
mentre
lui mi baciava il collo e le guance senza una direzione precisa, mi
baciava ora
su e ora giù senza eccedere mai. Ma non riuscivo a stare
tranquilla, iniziai ad
agitarmi sopratutto quando lui iniziò ad andare alla base
del collo. COn un
slancio delle gambe mi ritrovai un pò più
giù e spinsi le sue braccia in modo
da avere spazio. Scivolai via, verso il pavimento, cadendo con il
sedere per
terra. Mi alzai velocemente e mi ritrovai sudata e rossa in viso. Alle
mie
spalle GOurry si era raddrizzato e mi fissava con una maniera che
capì subito,
non era delusione ma quasi ci mancava. Probabilmente non sarei riuscita
a
lasciarmi andare come quella notte con quella facilità e
lui, nonostante fosse
gentile e poco invasivo con le sue attenzioni, non riusciva senza
volerlo, a
coinvolgermi. O ero io che non volevo lasciarmi andare?
"LIna....perchè sei sgusciata via???"
NOn sapevo in verità perchè, fu una cosa
istintiva, d'impeto, ma potevo
dirglielo??? Così, buttai lì la prima cosa venuta
in testa
"Ecco...non mi sento presentabile, sai, dopo tutta la giornata....non
mi
pare il caso....."
raccogliendo i capelli fra le mani con fare nervoso
"LIna neanche io.... ma per baciarci non mi sembra tutto questo
problema,
andiamo....."
disse, allungano una mano verso di me per prendermi un braccio
Lentamente mi avvicinai a lui e mi tirò fra le sue gambe,
bloccandomi con le
sue. Era strano vederlo quasi allo stesso livello però, ora
in piedi, mi
sentivo le gambe non reggermi più e incrociai le braccia.
Lui credo avesse
capito perchè mi diede un lieve bacio sulle labbra e si
alzò spostandomi con
gentilezza. Sapevo che non dovevo lasciarlo andare, che dovevo fermarlo
e
baciarlo ma....riuscì solo a chiamare il suo nome, cosa che
le lo fece voltare.
Ma mi sorrise e mi augurò buonanotte, dicendo che la mattina
presto mi avrebbe
aspettata per la colazione e poi accompagnarmi con Ameria al Congresso.
Mi sentii
una stupida, una idiota....quando il meccanismo della porta
scattò, dicendomi
'se è andato....brava!' io mi misi a piangere,
lì, in piedi con le braccia
conserte a darmi della inetta. NON mi cambiai, mi gettai sul letto per
come ero
e mi avvolsi nella coperta fino a coprirmi, come a nascondermi dal
mondo
o...forse a nascondermi da me stessa, quella parte di me tropo timorosa
della
vita vera, non quella delle battaglie.