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Autore: Shannonwriter    20/06/2011    5 recensioni
Questa storia è ambientata a New York circa due anni dopo la fine della serie. Ora Rory vive lì ed ha un nuovo lavoro. Tuttavia le cose non sono andate esattamente come sperava e il ritorno di una persona del suo passato la aiuterà a rimettere ordine nella sua vita...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io, New York e...Tu

Era stata una giornata particolarmente noisa. A dir la verità, erano anche stati quattro mesi particolarmente noiosi. Rory sedeva alla sua scrivania coperta di documenti e cianfrusaglie accumulate lì da quando aveva cominciato a lavorare al New York Story, supplemento del New York Journal dove aspirava da tempo di poter trovare impiego. Aveva accettato quel lavoro come “temporaneo”, uno stage retribuito che le avrebbe fatto acquisire esperienza e contatti nel settore fino a portarla alla sua destinazione, il NY Journal appunto. E poi quanto sarebbe stato bello vivere a New York? Quel poco che aveva visto anni prima non le era bastato e dopo un anno e mezzo a Washington non si sentiva ancora pronta a tornare a Stars Hollow, così aveva deciso di tentare l’avventura nella Grande Mela. Infondo voleva vedere il mondo e New York ne faceva assolutamente parte, una parte anche molto importante. E fu così che Rory si ritrovò seduta alla sua scrivania, in un angolo del quinto piano del palazzo tra la quinta e la sesta, cercando di non apparire troppo annoiata e ripensando a tutti gli eventi che l’avevano condotta lì.

- << Gilmore! Hai già finito quell’articolo? >> La distrasse il suo superiore, il signor Nichols.

- << è già sulla sua scrivania, signore >> rispose la ragazza senza scomporsi, indicando con il dito la postazione dell’uomo.

L’uomo, bassotto, corporatura grassoccia e baffetti neri, diede un’occhiata al cumulo di cartelle e articoli di cancelleria sistemati alla rinfusa sul suo tavolo e con un verso di disapprovazione prese il foglio che cercava.

Mentre Nichols cominciava a leggere l’articolo Rory tornò nel suo mondo, ormai abituata a scene come quelle ogni santo giorno. Infatti quello stage si era rivelato totalmente diverso da ciò che aveva immaginato. Nichols era un uomo scorbutico, ormai disincantato dalla vita di New York e trattava Rory quasi come se fosse solo un’assistente o una segretaria senza laurea né titoli. Nei primi tempi le faceva portare il caffè e fotocopiare i documenti. Solo più tardi Rory si era decisa a far valere il suo talento e aveva imposto a Nichols e agli altri responsabili del giornale le sue storie, raccolte in giro per New York, tra la gente. Erano questi gli argomenti su cui si basava il NY Story. E alla fine ce l’aveva fatta a far capire ai suoi capi che era una vera giornalista. Voleva che le fossero assegnati degli articoli e non la revisione di quelli degli altri. Ma purtroppo la crisi incalzava. I fondi del New York Journal non erano più abbastanza per sostenere anche il supplemento per cui lavorava Rory e le soluzioni potevano essere soltanto due: chiudere il giornale o cambiarlo completamente. Quando la seconda opzione venne messa in atto il New York Story non era più quello di una volta ma le vendite si erano alzate e il fallimento era ormai un pensiero lontano, come lontani erano anche i tempi in cui Rory sperava di scrivere per un giornale serio. Il nuovo Story non conteneva più i racconti di gente che vive per strada, che fa fortuna nonostante avesse tutto e tutti contro ma parlava di…gossip. Certo, Rory avrebbe potuto andarsene e tentare un’altra avventura ma si era rivelato più difficile del previsto e alla fine era rimasta.

- << Gilmore! A nessuno interessa se pensi che Suri Cruise è troppo giovane per i tacchi! Io a 6 anni sparavo col fucile! >>

Rory alzò gli occhi al cielo di fronte all’ennesimo commento di Nichols. Non riusciva mai a capire quanto ci fosse di ironico nelle sue parole.

- << Questo lo tagliamo… >> borbottò l’uomo tra sé mentre faceva una riga nera su una frase di Rory.

La ragazza si alzò e cominciò a raccogliere alcune delle sue cose nella sua borsa. << Io vado. Ci vediamo domani. >> disse verso il suo capo.

- << Ma che diavolo dici Gilmore?? Non sono ancora le cinque e tu finisci alle cinque in punto! >> si innervosì Nichols alzando la voce.

Rory si avvicinò a lui e con un cenno del capo gli indicò l’orologio. << Veramente sono già le cinque e un quarto. >>

L’uomo si voltò e si sforzò di mettere a fuoco l’orologio mentre Rory prendeva la porta. Si ritrovò davanti all’ascensore e premette il bottone per chiamarlo e andarsene finalmente a casa, o meglio, al suo appartamento. Mentre aspettava sentì dei passi dietro di lei. Una donna sicuramente, perché erano ovviamente dei tacchi quelli che sentiva avvicinarsi.

- << Rory! Eccoti qui! Vai già via? >> chiese Vanessa, mentre combatteva col fiatone provocato sicuramente dal fatto che fumava un sacco e non certo dal suo peso (era più magra di Rory).

- << Sono le cinque passate >> Nessuno sembrava sapere che ore fossero in quell’ufficio.

- << Già! probabilmente hai ragione! Ascolta, domani abbiamo il tuo compito preferito e dovevo dirtelo prima che te ne andassi, visto che è il tuo giorno libero. >> spiegò Vanessa entusiasta. La magrissima e biondissima donna era una veterana lì dentro e benché non fosse rintronata come Nichols non era nemmeno quella che si dice una persona ordinaria.

- << Ma…appunto, è il mio giorno libero. >> cercò di rispondere il più tranquillamente possibile Rory.

- << Si tesoro, ma è il tuo compito preferito! Non si può rimandare! È come…fare lezione al parco invece che in classe! >> annunciò del tutto convinta ed entusiasta di ciò che stava dicendo.

Rory rimase zitta per un attimo per analizzare quello che aveva appena sentito. << Quindi mi stai dicendo che domani avrò un incontro con un autore? >> chiese alla fine poco convinta.

- << Oh, no! L’Incontro Con L’Autore! >>

Rory era confusa. << è quello che ho detto… >>

- << No, tu hai detto “un incontro con un autore” e questo è L’Incontro Con L’Autore! >> spiegò ponendo particolare enfasi sugli articoli.

- << Aaah…certo. >> la assecondò Rory.

- << E allora?? Non sei contenta? È il tuo compito preferito! >>

Prima di tutto c’era bisogno di mettere in chiaro un paio di cose: quello non era più il suo compito preferito da un bel pezzo ossia da quando il giornale era diventato sciatto e gli autori che andava a incontrare avevano scritto biografie non ufficiali di celebrità o racconti-verità su presunte relazioni con personaggi famosi.

- << Contentissima! Dove, quando e con chi? >> chiese la ragazza sfoggiando un sorriso di circostanza.

- << Te l’ho scritto qui. >> rispose la donna porgendole un foglietto che Rory si mise in tasca.

- << Grazie Vanessa, ci vediamo venerdì, ok? >>

- << Certo! E portami un bell’articolo! >> la incitò mentre Rory entrava nell’ascensore. Una volta che le porte si chiusero Rory cancellò finalmente il suo sorriso finto che per altro non faceva nemmeno tanto bene, e si lasciò andare contro la parete dietro di lei.

Tutto questo dovrà migliorare prima o poi.

Note: Ingenuamente credevo che il New York Journal esistesse ancora. Sbagliavo. Il New York Story invece l'ho proprio inventato.

   
 
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