TREASURE AND RUM
CAP I
La
rotta della Perla Nera venne frenata dal fondale marino ormai troppo alto per
essere navigato. Le onde bagnavano la sottilissima sabbia e l’acqua cristallina
permetteva anche ad un occhio poco attento di ammirare cosa si celava sotto di
essa. L’isolotto tanto bramato era finalmente stato raggiunto.
Con un
balzo Jack atterrò sul bagnasciuga, inzuppandosi gli stivali sino alla caviglia
e facendo ciondolare, con un acuto tintinnio, le cianfrusaglie che spuntavano
da sotto il cappello.
Incurante
di essersi bagnato, estrasse dalla giacca la sua adorata bussola, la quale non
indicava il Nord, bensì ciò che chi la possedeva desiderava di più al mondo.
Con
l’indice e il pollice si accarezzò una delle due treccine che, ormai, ornavano
il suo pizzetto da anni. Osservò l’ago della sua bussola, poi alzò gli occhi
sull’isola, dirigendoli nella medesima direzione. Davanti a lui si estendeva
un’insidiosa foresta e, al di là di questa, si ergeva un monte. La sua innata
curiosità lo spingeva ad addentrarsi tra la fitta vegetazione: gli sembrava di
sentire una vocina sussurrare –Si può sapere che aspetti? Magari
troviamo un tesoro! -, ma per quanto cercasse di ignorare quella stupida voce,
sapeva meglio di chiunque altro che, alla fine, le avrebbe dato ascolto.
<<
Ormai è fatta, non me lo porterà via nessuno! >> esclamò correndo
ondeggiando dove indicava la bussola.
Percorsi
una ventina di metri s'inginocchiò sulla sabbia e, impaziente, cominciò a
scavare.
Dopo
non molto il suo anello scontrò contro qualcosa di duro, facendo delineare sul
viso del Capitano un sorrisino sghembo.
Senza
indugiare dissotterrò una bottiglia di vetro verde ricolma di liquido.
<<
Mi auguro che sia rum o è la volta buona che butto via la bussola… >> borbottò stappando la bottiglia. Bevve
un lungo sorso, staccando poi il vetro dalle labbra. Sì, era proprio rum. Sicuro che
sotterrate ci fossero altre decine di bottiglie, riprese a scavare,
riempiendone un sacco intero.
Era
più che soddisfatto. Aveva fatto un rifornimento abbondante di rum che,
sperava, sarebbe durato fino alla tappa successiva.
Bene!
Ora poteva dirigersi verso Tortuga e recuperare tutta la sua ciurma.
Sì,
esatto, Jack Sparrow era attualmente senza marinai.
Anche
il primo ufficiale Joshamee Gibbs era rimasto a terra, lasciando che il suo
Capitano si avventurasse da solo per i mari, proprio come egli aveva
esplicitamente richiesto.
<<
Ho fatto bene a partire da solo, se avessi portato con me quei cani rognosi il
mio rum sarebbe finito nel giro di tre giorni! >> borbottò trascinando il
sacco ricolmo di bottiglie verso la nave. Giunto davanti alla Perla si accorse,
però, di essersi dimenticato di lasciare appesa la scaletta per risalire.
Ragionò
sulla situazione non poco, non trovando tuttavia una soluzione al problema. Di
scatto afferrò il collo di una bottiglia.
<<
Vediamo un po’, magari se la lancio atterrerà intatta >> senza pensarci
ulteriormente scagliò l’oggetto in aria, ma questo colpì un gabbiano. Il
malcapitato volatile precipitò in acqua, mentre la bottiglia si sfracellò sul
ponte della Perla Nera, facendo intuire al povero Jack il triste esito. Nel
silenzio assoluto e, dopo la tragica fine del pennuto, l’unico rumore che si
udì fu quello di vetro infranto.
<<
Oh, mannaggia! Ora ho sulla coscienza una bottiglia di rum e uno stupido
uccello! >> si portò nuovamente una mano sul mento, quando una folata di
vento gli portò via il suo adorato cappello.
<<
No! Quello no! >> goffamente iniziò a correre -come se sotto ai piedi
avesse dei carboni ardenti- all’inseguimento dell’inseparabile cappello. Mise
un piede su una roccia e, datosi lo slancio, saltò. Le sue dita sfiorarono
appena la pelle del copricapo, quando questo volò via, spinto da un’altra
corrente d’aria.
Imprecando,
Jack andò a sbattere contro il tronco di una palma. Cadde rovinosamente
all’indietro ma, non soddisfatto, il fato gli fece cadere sul viso una noce di
cocco
<<
Ah!! Ma che succede oggi?! Sembra quasi che qualcuno stia cercando di
contrastarmi… Ma
chi mai potrebbe essere? >> si mise seduto pensieroso
<<
Beh, chiunque sia credo che di motivi ne abbia eccome, dopotutto sono un
pirata! Un Capitano pirata! >> rialzatosi si spolverò i vestiti
<<
Ma certo! Dev’essere sicuramente quel dannatissimo sacco di pulci! Odio quella
scimmia! >> esclamò raccogliendo poi l’amato cappello a pochi metri di
distanza. Se lo calzò bene sul capo ricoperto da una bandana rossa, voltandosi
poi verso il sacc…
<<
Il mio rum! Dov’è il mio rum?! >> si guardò intorno allarmato, quando
vide il sacco in questione sparire tra gli alberi. Senza pensarci due volte
riprese a correre, con la sua classica andatura, per riportare in salvo le
bottiglie che con fatica era riuscito a trovare.
… To be continued…
Spazio autrice:
Spero
che come primo capitolo non sia poi tanto malvagio, è la mia prima fiction su
Jack Sparrow, ma da brava fan dei “Pirati
dei Caraibi”, ma
specialmente del Capitano Sparrow, ho visto tutti i film^^
Ringrazio
anche solo chi legge e se vi fa piacere, lasciate un commento:)