Oltre Me
-Oltremare-
«Sai,-»
Le parole di Naruto colmano il silenzio, sostituendosi al
cigolio appena accennato delle giunture della porta.
Non ha bussato prima di entrare, ora se ne va senza
salutare.
«-forse
non sono la persona adatta a dirtelo,
però…»
Le
tinte calde del tramonto definiscono la sua ombra sul tappeto; si
gratta
indolentemente il retro del collo guardando un punto che Sai non riesce
a
definire, tra il tatami all’ingresso ed il comodino dei kunai
in soggiorno.
«Cambiare fa
bene.»
Si lascia un sorriso e la porta aperta alle spalle; Sakura è
ormai avanti. Se n’è andata porgendogli una
boccetta cilindrica dal tappo
svitabile tra le mani.
«Servono
più colori ai tuoi quadri,» gli ha detto con una
luce particolare, enigmatica
quasi, negli occhi, prima di agitarlo di fronte al suo sguardo
smarrito, vago
ma incuriosito.
Per la prima volta, non é stata la violenza ad unire le loro mani.
Non sa bene come comportarsi, una volta rimasto solo: svita il tappo
rosso,
merlettato, e lo solleva con attenzione.
Delle bolle trasparenti e della schiuma bianca ricoprono
un’asticella alla cui fine si erge un cerchietto seghettato.
«Soffia
dentro al cerchio…» ascolta il suggerimento di
Sakura ripetuto dalle sue stesse
labbra chiare e sottili, prima di tramutare le perplessità e
il respiro in un
soffio leggero.
Appare
una bolla––si sgonfia ad una sua esitazione. Poi
riprende… con calma.
E
appare di nuovo.
È
perfetta… direbbe bellissima,
se
sapesse esprimere la propria opinione.
Nel
silenzio del proprio appartamento, Sai scorge una bolla di sapone
fluttuare
leggera verso la porta, verso l’uscita che Naruto non ha
chiuso, per
dimenticanza o forse di proposito.
Quando
si avvicina alle luci del giorno che trapelano dall’uscio
silenzioso, la sua
trasparenza si trasforma in un fascio multicolore ricco di sfumature;
è in
netto contrasto coi disegni appesi al muro o col suo stesso
abbigliamento privo di
alcun elemento cromatografico diverso dal bianco e nero.
«Cambiare
fa bene,» ripete assorto.
La
bolla trasforma i riflessi arancione pastello del tramonto in un colore
totalmente diverso; prevale sugli altri una tinta scura e brillante, un
blu di
cui ha già letto il nome e che sente voler associare alla
persona che si sente
di dover imitare per il bene dei suoi nuovi compagni di Team.
«Blu
oltremare.»
Note:
Ecco cosa succede quando parto con la voglia di scrivere una
SaiNaru; non voglio dilungarmi: sapevo che il titolo da me
scelto era ostico, ho dovuto arrangiarmi.
In ogni caso, la vedete? Questa immagine qui sopra non è
mia, ma di Piero; rimane tale, nessuno se ne assuma i diritti o pensi
di poterla far passare per propria.
Detto questo, dico solo che la fanfiction è dedicata ad
enameru, anche se con un disdicevole ritardo.
Sappi che io e Sai non spartiamo nulla, che non mi piace il SaiNaru nè mi è uscito, alla fine. Però, l'idea di partenza, cioè di colorare un attimo la sua esistenza futile ed incolore con le bolle di sapone, sì... ed è tutta per te. Spero ti piaccia, anche se non conosco bene i tuoi gusti. E tieni sempre presente che non dico frasi a caso, quando scrito: considera seriamente le parole di Naruto xD
La
noiosissima, rompipalle, imperscrutabile e debosciatissima
per
non dire altro, sennò finiamo nello sconcio...
Any
Ikisy