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Autore: HarryJo    23/06/2011    17 recensioni
Avete mai pensato che l'epilogo della Rowling non fosse poi così meraviglioso? Avete mai pensato di provare a scrivere un capitolo diverso dal "Diciannove anni dopo"? Io sì.
Si trovavano alla Tana, finalmente, dopo un anno passato a girare per i boschi. Le cose non erano molto cambiate; Harry e Ron dormivano ancora insieme nella stessa stanza, mentre Hermione dormiva con Ginny. Il demone che aveva finto di essere Ron per tutto quell’anno era ritornato normale e ora infestava di nuovo la soffitta con le sue grida raccapriccianti.
Attenzione: l'epilogo è semplicemente spostato a livello temporale e non cambia nessuna idea dell'autrice sul finale.
Prima classificata al "Raccontami il tuo epilogo!" di jaybree e roxy_xyz.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Nickname: Erica Weasley sul forum, HarryJo su EFP

Ho deciso di dedicare questa storia a un bel po’ di persone.

A Sephora, perché ha detto che ha bisogno delle mie storie per commuoversi, e che se smetto di scrivere viene a cercarmi ed allora saranno guai.

A MedusaNoir, che mi è stata accanto quando sembravo aver perso ogni speranza, e che mi ha detto “scrivere ti fa stare bene”.

A Somochu e a Missblackspot, perché con i loro discorsi dementi mi hanno risollevato il morale ed insieme ad AlexBlack, l’ascoltatrice di buona musica, a Bethpotter, a Roxanne Potter, a Sbuccia_, a Eralery e ad innumerevoli altre hanno continuato a ripetermi che sono brava.

A jaybree88 e a roxy_xyz, che ringrazio di cuore per il loro giudizio, che mi ha fatto saltare di gioia; mi hanno ridato speranza.

Ad Alessandro, che anche se non è iscritto a EFP, si legge tutte le mie storie, e mi ha sopportata di continuo.

 

 

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Everything was fine.

 

 

 

LA BATTAGLIA DI HOGWARTS: TUTTI I DUBBI TROVERANNO RISPOSTA?

 

 

Dopo Vita e menzogne di Albus Silente, il best-seller che ha registrato vendite record sulla biografia del ben più noto preside di Hogwarts, Rita Skeeter ritorna con un nuovo libro lampo, scritto in soli tre mesi dalla celeberrima battaglia che ha visto scendere il tramonto sul mago più oscuro di tutti i tempi. Ma a quanto pare il tempo per lei non è un fattore importante, e sembra di riuscire già a dare risposta a tutti gli innumerevoli quesiti che ognuno di noi si è posto su quella notte. PERCHÉ ben più noti e capaci maghi ed Auror che avevano tentato nell’impresa non erano riusciti a sconfiggere Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, mentre Harry Potter, di soli diciassette anni, ha portato a termine l’impresa? QUALE è stato il motivo che ha spinto Voi-Sapete-Chi alla conquista del mondo magico, a discapito dei Nati Babbani? QUANTO ha influito il Ministero della Magia in tutto ciò? COSA successe veramente di così fenomenale quel giorno? COME ha fatto il signor Potter, che più voci avevano proclamato morto, a ritornare in vita per uccidere il Signore Oscuro?

Il nuovo libro La battaglia di Hogwarts: fortuna e segreti sembra esaurire ogni dubbio possibile. Intervista di Betty Braithwaite all’autrice a pagina 7.

 

 

Harry Potter ripiegò il giornale, indeciso se ridere o piangere.

« Ehi, io voglio sapere che dice nell’intervista, dai forza, leggi! » lo rimbeccò Ron contrariato.

Si trovavano alla Tana, finalmente, dopo un anno passato a girare per i boschi. Le cose non erano molto cambiate; Harry e Ron dormivano ancora insieme nella stessa stanza, mentre Hermione dormiva con Ginny. Il demone che aveva finto di essere Ron per tutto quell’anno era ritornato normale e ora infestava di nuovo la soffitta con le sue grida raccapriccianti.

Era una calda mattina d’agosto, e tutti i Weasley della casa erano riuniti attorno al tavolo in cucina mentre mangiavano del pane tostato che Molly aveva cucinato per tutti loro. Leotordo era planato qualche minuto prima sul tavolo portando la Gazzetta del Profeta che era grande il doppio di lui. Harry l’aveva slegata dalla sua zampa e, vedendo il titolo e scorgendo la foto dell’ormai nota giornalista, non aveva potuto fare a meno di ridere e di leggere ad alta voce a tutti l’introduzione dell’articolo.

« Dai, Harry, leggi un po’, magari ci facciamo qualche risata » aggiunse George, che stava bevendo il the tenendo il cucchiaino sul buco dell’orecchio.

Harry in realtà moriva dalla voglia di leggere l’articolo, ma era un po’ titubante dal farlo davanti agli altri; chissà che cosa Rita Skeeter era venuta a sapere dopo la battaglia.

Lo sguardo impaziente di Ron però non gli lasciò altra scelta e quindi riaprì il giornale a pagina sette e cominciò a leggere ad alta voce l’intervista.

 

Io e Rita Skeeter abbiamo già avuto modo di conoscerci con l’uscita del suo ultimo best-seller, e quindi quando vado a casa sua per farle qualche domanda sul suo ancora azzeccatissimo tempismo nel voler dare a tutti i costi una risposta ai milioni di maghi e streghe che si stanno ancora crucciando per i singolari avvenimenti accaduti negli anni di terrore di Voi-Sapete-Chi, si presenta disponibilissima ed alquanto gentile. Mi fa sedere su un divanetto molto comodo e mi offre un pacco di Zenzerotti insieme a dell’ottima Acquaviola, pronta a dar fuoco alle polveri e a svelarci qualcosa del suo nuovo libro.

Un’altra impresa lampo, eh, Rita?

« Oh, Betty cara, ormai mi conosci! Dovresti saperlo che a me piacciono le cose veloci, e che appena sento l’odore di una buona notizia devo scriverci qualcosa! E cosa meglio della Battaglia di Hogwarts? Un evento epico che verrà segnato in tutti i libri di Storia della Magia! »

Su questo nessuno di noi porta alcun dubbio. E questa volta chi è che l’ha aiutata a raccogliere le informazioni necessarie per dare tutte le risposte ai quesiti dei lettori?

« La mia vecchia amicizia con il signor Potter ha sicuramente dato i suoi frutti… »

 

Ron scoppiò in una fragorosa risata.

« Vecchia amicizia, eh Harry? » lo schernì.

« Ma taci » lo rimbeccò Ginny, che però stava trattenendo a sua volta una risata. « Continua a leggere, Harry ».

 

« … ha sicuramente dato i suoi frutti, siamo riusciti a creare un legame che pochi riescono ad avere. Ho ascoltato i suoi sfoghi dopo la Battaglia, e sentissi che racconti, Betty! Quel ragazzo ha dovuto passarne di tutti i colori, così tanto peso gravava sulle sue spalle… Ma troverai tutto scritto nel libro! Spero vivamente che Harry apprezzi quel che è venuto fuori dalla nostra collaborazione ».

 

« Certo che l’apprezzi, vero? » interruppe la lettura George. « Un buon sostituto alla carta igienica, quel libro! »

Harry scoppiò a ridere, per poi tornare a leggere, quasi divertito.

 

Ed è vero allora? Quello che si vocifera a proposito di un potere che Tu-Sai-Chi non possedeva rispetto ad Harry? Si sentono voci anche a proposito di una certa profezia…

« Ma quanto sei curiosa! Come ho già detto, c’è tutto nel libro. Un intero capitolo dedicato al problema del Prescelto! A quanto pare Harry poteva non essere l’unico ad uccidere il Signore Oscuro, ma è stato ben facilitato, rispetto agli altri. Silente aveva rivelato a lui cose che si era ben tenuto dal riferire a chiunque altro… Povero ragazzo! Di soli diciassette anni, ha pensato di dover portare tutto il fardello per sé! Nessuno gli aveva detto che poteva scaricare il compito su qualcuno di più competente. Ma ormai il danno è fatto ».

Data la tua confidenza col signor Potter, sai se per caso tornerà ad Hogwarts per affrontare il settimo anno?

« Ma certamente! Tornerà assolutamente, Harry considera Hogwarts la sua unica vera casa, non potrebbe non tornare. Pensa che sta addirittura pensando di intraprendere una carriera come insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure! »

 

« Harry! Lo dici a lei e non al tuo migliore amico? Lo sai che mi sono offeso, vero? Da quel che sapevo solo Hermione sarebbe tornata a spaccarsi la schiena sui libri, noi dovevamo stare a casa a rimpinzarci di cibo! » sbuffò indignato Ron.

« Eh, sai… La cosa più buffa è che non lo sapevo nemmeno io che avevo queste intenzioni… » mormorò Harry divertito.

« E questo è un bel problema » rispose Hermione.

 

E per quanto riguarda Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato? Puoi dirci nulla o è tutto top secret?

« Oh, una cosa ve la dico: lui stesso era un Mezzosangue! Ebbene sì, un Mezzosangue come tutti coloro che condannava, non più puro di te, Betty! » dice, e scoppia in una fragorosa risata. « La sua invincibilità era tutta apparenza. Ma è stato furbo, molto furbo a nasconderlo. Quando era a Hogwarts, ed era conosciuto con il nome di Tom Riddle, era uno degli studenti più brillanti del suo anno. Qualcuno lo dava come il prossimo Ministro della Magia, fa un po’ tu! Le apparenze ingannano… Ha avuto modo di trovare tutti gli spunti necessari per fingere la sua immortalità tra le mura del castello. Ma vi ho già detto troppo! »

Non si lascia sfuggire null’altro e la conversazione divaga sul nuovo vestito che si comprerà per l’uscita del libro.

Non ci spetta altro che attendere l’uscita del romanzo, cari lettori, e sperare che Rita sia riuscita a creare quell’elettrizzante mix di verità e segreti che dice d’aver scoperto.

 

Finita la lettura, Harry aveva solo voglia di ridere.

Non aveva mai avuto tanta voglia di sghignazzare negli ultimi mesi, ma attorno a lui, tutti si stavano rotolando dalle risate. Rita Skeeter aveva colpito ancora; aspettavano da tempo di leggere quell’articolo.

« È un po’ mal informata, eh? » chiese Ginny.

« Giusto un po’ » sorrise Harry, stringendola a sé.

Dopo la Battaglia erano riusciti a ricongiungersi. Nessuno li avrebbe mai più divisi. Se non c’era riuscito il mago più oscuro di tutti i tempi, chi altro poteva essere in grado di adempiere ad una simile impresa?

Anche Ron e Hermione si erano messi insieme, ed erano finalmente felici. I battibecchi tra loro continuavano alla grande, ma erano diversi; finalmente sapevano di essere l’uno il completamento dell’altra, e le loro incertezze erano crollate.

Tutto era quasi tornato alla normalità. George aveva riaperto il Tiri Vispi Weasley chiedendo l’aiuto momentaneo di Ron per gestire le cose, che aveva accettato di buon grado. Fred era come se aleggiasse ancora tra loro, la sua presenza era tangibile in ogni momento. All’inizio il vuoto che tutti sentivano dovuto alla sua mancanza scendeva pesante nello stomaco come se avessero ingoiato un boccone di cibo troppo grande, ma poi tutti avevano ripreso la loro routine, ed ora pensare a Fred era motivo di gioia, di bei ricordi, non di sconforto. La sua vita era finita, ma la sua leggenda sarebbe continuata ancora a lungo.

Avevano ricevuto, poi, le lettere per Hogwarts qualche giorno prima. All’inizio Molly aveva cercato di convincere sia Ron che George a tornare per finire la scuola, ma loro si erano rifiutati con decisione. Harry, d’altro canto, non sarebbe mai più tornato lì come studente. Già cominciava ad essere difficile uscire un attimo senza che le persone lo accerchiassero per anche solo vederlo; a scuola sarebbe stato del tutto impossibile vivere.

« Non so voi, ma io vado a fare l’abbonamento per il Cavillo » disse George. « Luna mi aveva parlato di alcuni strani esseri, i Disgesti1 mi pare fossero. Stando a quel che dice le loro lacrime se bevute riescono a farti diventare gli occhi tutti blu e per qualche secondo riesci a diventare un abile contorsionista, mentre se mangi un loro capello vomiti tutto quello che hai mangiato negli ultimi tre giorni. O forse era il contrario… » si strofinò il mento con la mano sovrappensiero e tutti scoppiarono in una sonora risata.

« Chissà come sta Luna, a proposito » disse Hermione.

« L’ho sentita io. A quanto pare è partita, non tornerà ad Hogwarts. È con suo papà a cercare qualche animale strano che si trova solo in Norvegia » le rispose Ginny.

« E c’è anche Rolf con lei? » chiese Ron con un sorrisetto maligno tra le labbra.

Rolf Scamander era un ragazzo della sua età che girava il mondo alla ricerca di nuove piante curative; da quando aveva conosciuto Luna i due erano diventati inseparabili, tanto che Rolf aveva cominciato a credere nell’esistenza dei Gorgosprizzi e girava anche lui con una collana di tappi di Burrobirra.

« Smettila di prenderli in giro » lo rimbeccò Hermione facendogli un pizzicotto.

« Ma non è per prenderli in giro! Pensavo solo che sarebbe stata meglio con Dean, tutto qui. A Villa Malfoy sembravano due fidanzatini! Non lo pensi anche tu, Harry? » spiegò chiedendo man forte all’amico.

« In realtà l’avrei vista bene con Neville, io » rispose.

« Ah, no, io spero tanto che Neville si metta con Hannah! » sospirò Ginny.

« Hannah? Hannah Abbott dici? » intervenne George.

« Proprio lei. Ha una cotta per lui da sempre » spiegò.

« Ma va?! Questa non la sapevo… »

Neville, invece, sarebbe tornato a Hogwarts. Era diventato anche lui un eroe per tutti, forte, coraggioso, aveva anche distrutto un Horcrux, e questo aveva di certo aumentato la sua fama.

« Invece di sorprenderti tanto degli affari di cuore degli altri, George, perché non ci illumini tu su come va con Angelina? »

Arthur fino a quel momento aveva finito la sua colazione zitto, ma rideva sotto i baffi ai discorsi che giravano.

« Bene » rispose semplicemente George.

« Non hai nulla da aggiungere? Qualche particolare piccante…? » lo stuzzicò Ron, ricevendo così una gomitata da parte di Hermione, che era diventata tutta rossa.

« Ron! »

« State attenti, mi raccomando » ammonì Molly. Nessuno aveva ben capito a chi esattamente si riferisse, e tutti lo avevano preso come un avvertimento personale.

« Mamma, al massimo, ti ritrovi un altro marmocchio per casa. E in quel caso, si chiamerà Fred. Fred Jr., il nostro discendente! » George si gonfiò il petto.

Tutti sorrisero all’idea, nemmeno poi tanto malvagia, di avere un piccolo per casa.

« Invece come chiamerà Perce il suo bel figlioccio? » chiese.

Percy Weasley, strano ma vero, si era fidanzato con una ragazza molto carina di nome Audrey. A Ron era andato di traverso il porridge quando l’aveva scoperto.

« Ancora non si sa. Non sanno nemmeno se è un maschio o una femmina ».

« Spero sia una femmina. E che assomigli a Audrey, un altro Percy sarebbe un incubo… »

« Ron! »

« Come non detto, come non detto! » si scusò subito, prima di venir preso di nuovo a pugni.

Percy in quel momento era a lavorare. Aveva riottenuto il suo posto al Ministero, grazie al nuovo ministro, Kingsley Shacklebolt. Erano stati tempi duri quelli per il Ministero; ristabilire l’ordine dopo il dominio di Voldemort non era stato affatto semplice. Arthur aveva chiesto mezza giornata libera per riposarsi, perché davvero non ce la faceva più. Ma per fortuna erano riusciti ormai a concludere quasi tutto.

Kingsley aveva anche offerto a Harry di fare l’esame di ammissione per l’ufficio Auror, ma senza i M.A.G.O. non avrebbe mai potuto sostenerlo. Erano perciò arrivati alla conclusione che avrebbe ricevuto delle lezioni private dal nuovo Capo dell’Ufficio Auror e così sarebbe arrivato pronto per l’anno prossimo.

Harry sorrise ripensando alla vitalità e l’allegria presente in quella casa, nonostante tutto.

Erano riusciti a superare le innumerevoli perdite che li avevano sovrastati, erano riusciti a combattere, resistere fino all’ultimo ed ora erano ancora lì. Ancora avvolti da amore, calore ed affetto.

Harry guardò Ginny, e finalmente la guardò con la consapevolezza che ci sarebbe stato un futuro per loro, un futuro che ormai era alle porte, e che non ci sarebbero più stati problemi.

La cicatrice non gli faceva male da mesi. Andava tutto bene2.

 

 

 

 

 

 

 

Note:

1Disgesti: sono delle creature inventate da me. Ormai Luna viene sempre rappresentata con i soliti Gorgosprizzi, Plimpi d’Acqua, Nargilli, Ricciocorni, Radigorde, ect. e io sono arcisicura che ci fosse di più di questo nelle sue strane idee, quindi mi son presa la libertà di inventarmi queste mitiche creature. Il nome è venuto fuori per caso, quindi non mi chiedete come mi è venuto in mente: non lo so nemmeno io.

 

2Ho tenuto le ultime due frasi dell’epilogo originale, in quanto secondo me erano perfette.

 

 

 

 

 

 

{ Spazio HarryJo.

Saalve. Eccomi qui, di nuovo! Innanzitutto voglio scusarmi per l’enorme quantità di dediche, ma mi sembrava giusto trovare il modo di ringraziare ognuna di loro, in qualche modo.

Vi è piaciuto il mio epilogo? Ha partecipato al “Raccontami il tuo epilogo!” di Jaybree e roxy_xyz e si è classificato primo. *___*

Ringrazio di cuore le giudiciE, anche per il meraviglioso banner che hanno fatto per me, e riporto il loro giudizio.

Fatemi sapere che ne pensate, se avete voglia!

Au revoir,

Erica

 

 

Al primo posto con un punteggio da urla da stadio di 59,75/60 troviamo:

• Erica Weasley, “Everything was fine”

Grammatica: 9.75/10 I titoli dei giornali – Cavillo e Gazzetta del Profeta – andrebbero riportati in corsivo, così come fa la Rowling nei romanzi. Non ci sono altri errori da appuntarti in questo campo.

Stile e lessico: 10/10 Buono, decisamente ottimo. C’è fluidità nel procedere della narrazione, e il passaggio stilistico tra l’articolo di giornale e il racconto vero e proprio è evidente e ben curato. Il lessico risulta vario e mai ripetitivo.

IC: 10/10 Spiegare perché dieci è complesso: perché Harry appare davvero come l’Harry che la Rowling ci ha mostrato, un ragazzo. Perché la Skeeter che risponde al collega è perfettamente lei. Perché George si infila un cucchiaino nel buco dell’orecchio. Perché hai ritratto i personaggi così come li conosciamo (o meglio, li hai ritratti nel modo più fedele possibile).

Sviluppo trama e originalità: 10/10 La scelta di usare un articolo di giornale e il prossimo sensazionale best-seller di Rita Skeeter per illustrare questa fine e di spostare l’epilogo a livello temporale senza rivoluzionare le idee dell’autrice ti premia in originalità. Allo stesso tempo, la costruzione della trama è brillante e ben congeniata: l’alternarsi dei momenti è piacevole e risulta chiaro.

Continuità con la saga: 10/10 I personaggi sono loro, la storia è quella, l’atmosfera è quella, la storia non ha subito rivoluzioni: dieci.

Gradimento personale: 10/10 Un momento bellissimo di vita semifamiliare, un pomeriggio tra amici che devono ricostruirsi una vita dopo il disastro della guerra. Il pezzo è stato davvero apprezzato molto, ci ha fornito un epilogo alternativo che davvero non ci sarebbe spiaciuto leggere alla fine del romanzo.

Totale: 59,75/60

   
 
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