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Autore: Gale_Eidos    24/06/2011    0 recensioni
Ruth è lontana per lavoro ormai da tre giorni e sarà lontana ancora per altri due. Pat è a casa, da sola. Nessuna delle due sopporterà la lontananza.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’acqua calda cade forte dal getto potente della doccia.

Le gocce scivolano sulla mia pelle. Scivolano sul collo,  lungo la schiena.

Ogni goccia è un tocco, una carezza che sa di nostalgia.

Sei lontana solo da tre giorni e già mi manchi. Ti voglio qui, vicino a me. Ti prego, torna presto.

Ho voglia di sentire la tua pelle sotto le mie mani, i tuoi capelli morbidi tra le mie dita.

Voglio sprofondare tra le tue braccia, in uno dei tuoi abbracci forti.

Una goccia cade sulle mie labbra rosse, rosse come le rose sul nostro balcone.

Il tuo profumo e la tua felicità quando sei intenta a curare quei dolci boccioli sono incomparabili.

Perché sei così felice in quei momenti, Ruth? E’ per il tuo sconsiderato amore per il giardinaggio o perché le coltivi per me?

Mi manchi, ma poule, mi manchi tanto …

***

Il treno cigola forte al suo arrivo in stazione.

Non ce la facevo più. Cinque giorni sono troppi. Troppo tempo lontana da te, lontana tutti quei chilometri. Non ce l’avrei fatta, non avrei retto.

Ho lavorato come un’idiota in questi tre giorni per coprire il lavoro di cinque.

Sono stanchissima e voglio solo tornare a casa, voglio solo vederti.

Pat, ma puce, mi mancavi troppo. Adesso potrò rivederti.

Voglio vedere i tuoi occhi chiari, puri come il diamante.

Voglio vedere i tuoi ricci neri in mio possesso.

Io dipendo da te, dalle mani e dai piedi. Li voglio mangiare.1

***

Sono chiusa, imprigionata dal box della doccia e dalla scatola nera dei miei pensieri.

Non sento le chiavi di casa girare nella toppa, non sento la porta del bagno aprirsi.

Ma sento i vestiti adagiarsi morbidi sul pavimento immacolato, intravedo dietro il vetro smerigliato la tua sagoma. Sorrido.

Ti sento aprire lo sportello. Ti sento sussurrare: “Sei bellissima.”

La mia risata sciocca e cristallina riempie la stanza.

“Smettila di drogarti, Ruth. Lo sai, la legge non lo permette.”

“E tu smettila di pensare al Codice, avvocato!”

Entri anche tu sotto il getto della doccia.

Ora le gocce scendono anche lungo i tuoi capelli dorati, lungo il tuo collo elegante, lungo la tua schiena sinuosa.

Le tue braccia forti si chiudono dolcemente attorno alla mia vita, un bacio lieve si posa sulla mia spalla.

“Come mai sei tornata così presto?”

“Sono troppo incompetenti per me. Ma se non mi vuoi, il mio amante –uomo- sarà ben lieto di accogliermi.”

“Attenta, signorina, potresti farmi ingelosire!”

Scoppiamo a ridere. Adesso è la tua risata candida che si mescola alla mia a risuonare nel box.

“Mi sei mancata.”

“Anche tu.”

Mi volto di scatto e ti bacio piano.

Ti amo, Ruth, come il primo giorno che ti ho vista.

***

La doccia, con i suoi vetri appannati dal vapore, la casa piena di fiori,  la città. Tutte insieme non sono altro che scatole crudeli che racchiudono un amore così grande e spontaneo.

Un amore sbagliato, perverso e forse anche impossibile.

Ma è pur sempre amore.

 

 

 

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1dalla canzone “Batteri- Dipendo da te” dei Tre Allegri Ragazzi Morti

 

Terza classificata al concorso [Mini Original 1] Lo Yuri e … la Scatola, indetto da Eylis.


  
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