Uraboku, 'I do know' di Stray cat Eyes su EFP Fanfiction

Prima di leggere, sappiate questo: ho una mente assai contorta. E mi sa che sono alquanto peggiorata, negli ultimi tempi, soprattutto in quanto alla scrittura. Nonostante questo (e nonostante altre cosucce per le quali vi rimando alle note finali), spero che il senso della fanfiction e la fanfiction stessa vi risultino abbastanza comprensibili. <3
In ogni caso, buona lettura. XD

You’ll knock on my door
And up we’ll go
In white light
I don’t think so
But what do I know?
What do I know?
I know...
(Keane - Bedshaped)

[Sweet and Moving]

I do know.

Era la casa a muoversi, o forse era solo quel momento troppo grande a dilagare, deragliare e sbattere con loro contro i mobili, a fare accendi-spegni con il neon nel corridoio, a cozzare sull’angolo della libreria, a far lampeggiare il televisore e cigolare la porta e miagolare la maniglia in chiusura.
No, forse era davvero ogni parte della stanza ad andar loro incontro – ogni più piccolo suppellettile a volersi rendere partecipe del Momento, con un tonfo e un crash! e un pop, cadendo o ruzzolando o lasciandosi franare addosso due ragazzini schiacciati l’uno contro l’altro.
“Hotsuma...”
La casa vorticava nella sua orchestra di scivoli e guizzi, le tende della camera da letto facevano a gara per tuffarglisi addosso e il parquet ingollò le sue scarpe come vino dolce, quando nell’impeto le scalciò via.
“Hotsuma... Non ha senso...”
Lo strinse fra le braccia, passandosi le sue mani sul viso, cucendosi addosso le sue dita, le sue espressioni, la confusione e gli occhi lucidi.
“Invece sì.” Respirò, forte come non gli accadeva mai. “Invece sì.”

Note.
Allora... scriverla è stata una pena.
Cioè, scriverla in sé è stata una cosa divertentissima e splendida – il problema è sorto poi, quando sono andata a rileggerla. Non so perché, ma ho sempre la sensazione (e il timore) che quello che scrivo appaia chiarissimo a me, ma si riveli assolutamente criptico per chiunque altro. Mi è già successo che mi si dicesse “Sì, bella, ma non l’ho capita”, ed è una cosa che mi spaventa a morte. T__T

Lacrimucce a parte, questa fanfiction è nata in maniera strana.
Nella mia mente, almeno, è stata concepita come un “qualcosa” che sta in mezzo ad un “prima” e un “dopo”; un prima e un dopo che non sono stata in grado di descrivere, anzi, proprio di creare. Però mi è balzata in mente quest’immagine, questo “durante”, e allora intanto ci ho provato. XD
Spero sinceramente di poter fare meglio, in futuro. ^^
Oh, e tanto per chiarire il mio punto di vista, Shusei dice che “Non ha senso” perché è convinto che Hotsuma stia facendo quello che sta facendo (XD) in maniera del tutto random, “tanto per” - senza troppo sentimento, per intenderci. In realtà le cose non stanno così, e almeno questo spero si sia capito. <3
Evvabbè, meglio chiuderla qua. XD Mille grazie per la lettura, e arrivederci!