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Autore: AlessiaDettaAlex    26/06/2011    3 recensioni
Storia definitivamente interrotta
Ecco qua la famosa Sekai no Yami... una storia che riunisce le prime 4 serie di Pretty Cure e in cui accadrà di tutto.
Una fanfiction tragica ma con un lieto fine, un racconto introspettivo, d'azione, d'amicizia, di sacrificio, di forza, lealtà e coraggio. Qualcosa di eroico per certi versi, oppure "epico" come alcuni l'hanno definito. Scritta per un tributo alle leggendarie guerriere Pretty Cure oltre che ai fans del genere dark.
E, ovviamente, anche per un piacere personale di cimentarmi in una storia simile.
"Questo era ciò che di norma accadeva alle dieci magiche eroine, per cui ormai niente sembrava impossibile. Ma loro stesse spesso lo ammettevano: così era fin troppo facile vincere."
Genere: Drammatico, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Honoka Yukishiro/Cure White, Nagisa Misumi/Cure Black, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sekai no Yami

 
Imbattibili
«Forza ragazze... ALL’ATTACCO!!» gridò una rapidissima Cure Black mentre si scagliava contro il quarto nemico del mese insieme ad altre nove Pretty Cure. Un coro di “sì” le ritornò come risposta mentre le eroine del pianeta Terra e dei rispettivi mondi magici facevano piazza pulita dei mostri sul campo di battaglia. Alla fine dell’azione si diedero il cinque divise per coppie. Sì, la vita era davvero facile quando si lavorava in ben dieci Pretty Cure: c’erano le leggendarie Nagisa Misumi e Honoka Yukishiro nei panni delle prime Cure Black e Cure White accompagnate dalla fedelissima Shiny Luminous alias Hikari Kujou; a seguire le atletiche Saki Hyuuga e Mai Mishou trasformate in Cure Bloom e Cure Egret e, occasionalmente, in Cure Bright e Cure Windy; infine le cinque ragazze definite le “novelline” del gruppo, Nozomi Yumehara ossia Cure Dream, Rin Natsuki nei panni di Cure Rouge, Urara Kasugano alias Cure Lemonade, Komachi Akimoto che impersona Cure Mint e infine Karen Minatsuki che combatte sotto l’identità di Cure Aqua. Al loro fianco le loro fedeli mascotte quali Mipple, Mepple, Pollun, Lulun, Flappy, Choppy, Coco, Nuts e Milk. Dal giorno esatto in cui tutte quante si erano conosciute non avevano più smesso di combattere insieme, pur dividendosi spesso i nemici tra i loro vecchi gruppi.
«Siamo state grandi, ragazze!» annunciò fiera Cure Dream sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori e facendo segno positivo alla squadra col pollice destro. Ormai combattere sembrava essere diventato un gioco da niente, tanto che Urara spesso lo faceva a ritmo di musica con le cuffie del suo nuovo mp3. Quelli furono i mesi più gloriosi dei loro combattimenti e le dieci ragazze lo sapevano benissimo. Ma quei mostri occasionali che ogni tanto facevano la loro apparizione non sembravano essere parte di nessuno dei mondi oscuri che già i tre gruppi conoscevano. Certo, a loro che ormai riuscivano a sconfiggere chiunque questo non pareva un problema rilevante. La sola cosa che interessava era che fossero praticamente imbattibili grazie anche al rispetto che si riservavano l’un l’altra; Black e White erano naturalmente quelle più ammirate, in quanto prime Pretty Cure per cronologia e esperienza in battaglia; non erano le leader ufficiali del gruppo perché pari importanza andava ad ogni paladina, però molte le consideravano già tali. Saki Hyuuga era una di queste.
«Capitano Black!!» fece infatti lei saltando addosso alla povera ragazza castana che tentava inutilmente di liberarsi.
«Smettila di chiamarmi così, Saki!»
«Ma tu sei il mio fantastico capitano!» rispose però lei strofinandosi di più al suo braccio. Mai sospirò: continuava così da mesi ormai. Maledetta quella volta in cui lei stessa l’accompagnò al Tako Cafè per farsi raccontare le passate avventure di Nagisa e Honoka! Da quel giorno le due Pretty Cure per Saki diventarono un modello da seguire, e Nagisa in particolare. Faceva di tutto per imitarla, tutto per lei, per il suo “capitano Black”. Le altre ragazze risero sotto i baffi alla scena divertente di Nagisa che gridava disperatamente aiuto con Saki addosso, mentre Mai tentava in vano di separarle. Ma dal loro volto presto sparì quel risolino quando la diligente Karen fece notare poco gentilmente che erano le 8.35 di mattina; in altre parole, erano in un consistente ritardo scolastico. Come razzi tornarono allo stato originario e salutandosi corsero ognuna verso la propria scuola.
Questo era ciò che di norma accadeva alle dieci magiche eroine, per cui ormai niente sembrava impossibile. Ma loro stesse spesso lo ammettevano: così era fin troppo facile vincere.






Note di Me.
Ecco, ho cominciato SnY, vi va bene? xD Adesso però voi, pazze masochiste siete obbligate a seguirmi fino alla fine, muhahaha! *sperando che ci sia una fine ç_ç*
Beh, questo era un incipit. Così stanno le cose, loro sono imbattibili e Saki ama all'infinito Nagisa. (oddeo)
Che ne pensate? Io penso che le Pretty Cure tutto il macello che accadrà in seguito se lo sono tirate con l'ultima frase del capitolo. Tutto perché le poverette si annoiavano. De hi hi ho ho.
Saluti!
Videl
   
 
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