Autore: Any Ikisy
Titolo: Un letto accogliente
a cui far ritorno~
Genere: Slice
of life, Demenziale,
Fluff
Personaggi: Sasuke Uchiha, Sakura
Haruno, Naruto Uzumaki [Team
7]
Contesto: Dopo la serie
Rating: Verde
Avvertimenti: Shonen-ai, One-shot,
Het
Presentazione: Al ritorno da una
tediosa missione, Sasuke Uchiha si concede la piccola soddisfazione di
mettere
a tacere Naruto Uzumaki.
Nel
pomeriggio era prevista una schiarita, eppure i cieli plumbei di Konoha
non
accennavano a rasserenarsi nemmeno dopo ben
oltre cinque ore di pioggia ininterrotta.
Dapprima il trambusto di chi rincasava o si recava
frettolosamente al coperto dilagava per le strade più
affollate, mentre ora
l’acqua s’impossessava dei margini e li rendeva
fanghiglia fin troppo
malleabile.
Le violente sferzate di vento colpivano ripetutamente la
schiena già provata di Sasuke, prima che rincasasse
svogliatamente ed
imbrattasse il tatami col poco sangue che ancora portava sugli abiti e pioggia
mista alle polveri di Suna. Da lì provenivano le nuvole
scure e minacciose che
lo avevano accompagnato nel viaggio di ritorno dalla sua missione.
La cappa scura sulle sue spalle ricadde sul pavimento umido
con un suono morbido, anche se l’indumento era zuppo, ma lo
udì a malapena
perché lo scroscio alle sue spalle non lasciava spazio ad
altro rumore. Fece
qualche passo, per poi sfilarsi le scarpe ed allontanarsi dalla
pozzanghera che
ormai giaceva ai suoi piedi nudi, ripromettendosi di asciugarla in un
secondo
momento.
Avrebbe potuto pensarci Naruto, per una volta, visto che si
trattava comunque dell’appartamento che spartivano, ma per
qualche ragione
escluse a priori quest’eventualità: era troppo
persino pretendere ordine, da parte
sua, come
testimoniavano gli abiti abbandonati alla rinfusa sul pavimento, ancora
bagnati, che andavano perdendosi dietro le porte chiuse della loro
camera da
letto, da cui per altro scorgeva una fonte luminosa in funzione.
Seguì la scia di vestiti lungo il corridoio, facendo
tuttavia una piccola deviazione verso la cucina, dove aprì
il frigorifero basso
e mal funzionante per estrarne la confezione di latte; bevve
direttamente da
cartone, finendo per sporcarsi la divisa nel momento in cui un
tuono
particolarmente vicino fece vibrare le finestre, accompagnato quasi
immediatamente da un fulmine.
Prima di partire, ricordava di aver litigato con Naruto
anche riguardo la sua mancanza di educazione: personalmente, Sasuke
riteneva
che ci fossero regole non scritte e spazi da rispettare, in qualche
modo il semplice
bussare faceva parte di entrambe le
categorie.
Per questo entrò senza preavviso della propria stanza: la
sua teoria, secondo la quale prima o poi Uzumaki si sarebbe pentito di
non
avergli dato ascolto, venne confermata in quell’occasione.
«Vedi,
Usuratonkachi¹ ?» iniziò, incrociando le
braccia al petto, inumidendo
nuovamente le braccia ormai quasi asciutte con la stoffa già
sporca di latte.
«Ti
avevo chiesto semplicemente di rispettare una disposizione civile:
capisco che
per te sia impossibile imparare le
buone maniere, ma dovresti sapere che, se ti chiedo qualcosa,
è per il bene di entrambi,
alla fine.»
Spostò
gli occhi sulle lenzuola sparse sul pavimento, come fossero arredamento
o parte
integrante del parquet; sui vestiti dalle tinte rosa e su quelli dalle
più
calde tonalità arancioni; sui corpi nudi di Sakura e Naruto
parzialmente
coperti dai cuscini, finiti probabilmente per errore ad intralciare i
loro
corpi accaldati e madidi di sudore. Eppure fermi, in quel preciso
istante.
«Se
mi avessi dato ascolto, non saremmo finiti in questa
situazione.»
Chiuse con quelle ultime parole un discorso pacato e
controllato, sempre mantenendo un’espressività
quasi assente sul viso da cui
trapelava un’appena accennata stizza, prima di spogliarsi a
sua volta ed unirsi
al suo coinquilino in dolce compagnia.
La pioggia picchiettava violentemente contro i vetri
sprangati della finestra proprio sopra al letto, coprendo i gemiti
più o meno
velati di chi, come Naruto, era piuttosto vocale
a letto; appena fuori dalla finestra, costretta dal tempo
incredibilmente
sfavorevole, una cimice non poteva far altro che affacciarsi alla
finestra,
attratto dalla luce accesa e mai spenta nella stanza, ed assistere alla
scenetta immemore della sensazione che procurava un letto caldo e
accogliente a
cui far ritorno.
¹ letteralmente, coglionazzo; nella traduzione italiana, testa quadra… compromesso, completo idiota.
Note
d’Autore:
mi
piacerebbe sapere che ne pensate.
In
base alle vostre opinioni, deciderò come muovermi in
seguito; ho grandi
-audaci, più che altro- progetti in serbo per questa piccola
creatura… chi ha
gradito e ha qualche minutino libero, è invitato a far
sapere la propria
opinione; non mi farò comunque scrupoli a segnalare le
recensioni che vanno
contro il regolamento all’amministrazione, in ogni caso.
È
triste che debba ripeterlo, ma ci sono delle regole -più che
condivisibili- per valorizzare le fan fiction di ognuno e mantenere una
certa
qualità; questa omeostasi sta andando persa.