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Autore: Akemi_Kaires    02/07/2011    6 recensioni
Me lo avevi promesso. Se avessi fischiato, tu saresti tornato da me.
I pensieri e le fantasie della povera Invocatrice dopo la scomparsa del suo amato.
Spoiler sul finale di FFX
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Dedicata ai fan della coppia Yuna/Tidus e a chi ha pianto durante il finale di FFX, questo bellissimo gioco. La dedico in particolar modo a Puccio_, grandissimo fan di questa couple!
Ringrazio in anticipo i recensori e i lettori!!


Me lo avevi promesso. Se avessi fischiato, tu saresti tornato immediatamente da me. Saresti accorso nel luogo dove mi trovavo, ignorando la distanza, sentendo il mio richiamo.
Avevi anche detto che nulla ci avrebbe separati, che saremmo sempre rimasti assieme.
Ricordo ancora, con rammarico, tutto ciò che mi avevi giurato lungo questo viaggio.
Alla fine di tutto, quando finalmente avremmo sconfitto assieme Sin, saremmo tornati a Zanarkand. Alla tua Zanarkand.
Avrei finalmente avuto modo di visitare la città che non dorme mai. Ci saremmo potuti divertire, in quella bellissima città dei tempi andati, sulle strade e nei locali.
Ci avresti portati in ogni luogo, mostrando ogni posto dove tu ed Auron eravate stati. Avrei, finalmente, potuto godere di ogni panorama del quale avevi fatto tesoro.
Sì, io mi immagino la tua città come stupenda e bellissima. Esattamente come te.
Avevi anche aggiunto che ci avresti portato nell’enorme stadio, alla sferopiscina dove avevi tenuto le tue più grandi partite. Sai, a Wakka sarebbe tanto piaciuto poter esibirsi in quel fantastico luogo. Ci contava davvero tanto.
Poi, come da mia richiesta, ci saremmo avviati al mare. Avremmo potuto osservare, abbracciati, il tramonto. Avremmo guardato anche le stelle, lucenti nel cielo, mentre avremmo giocato a cercare ogni costellazione presente. Ancor adesso penso che perfin Lulu, amante della notte, si sarebbe lasciata andare ad un sorriso, abbandonandosi alla pace e alla spensieratezza di tutti noi.
E Rikku...! Si sarebbe davvero divertita nel vedere tutte le macchine di Zanarkand. Sarebbe sicuramente rimasta lì, ore ed ore, a smontare e rimontare tutti quei ferri e a sperimentare nuovi “cocktail” tra i vari oggetti. Sarebbe stato divertente vedere la sua espressione gioiosa, come quella di una bambina in un negozio di giocattoli!
Perfino Sir Auron e Kimahri si sarebbero aggregati alla nostra gioia, festeggiando con noi la pace su Spira. A modo loro, certo, però ci saremmo trovati tutti assieme a brindare alla nostra vittoria.
Io e te non avremmo dormito, avremmo fatto compagnia alla nostra città.
Sì, nostra. Se tu fossi rimasto, sarebbe stata nostra.
Avrei visitato casa tua, l’avrei considerata anche mia. Perché, come mi avevi promesso, saremmo rimasti per sempre assieme. Nulla ci avrebbe più separati.
Mi avresti raccontato della tua infanzia, mostrandomi tutti i luoghi a te cari. Avrei fatto tesoro di tutti i tuoi ricordi, avremmo condiviso ogni cosa.
Distanti dal passato, avremmo vissuto finalmente una nostra vita privata, distante dai ricordi atroci delle guerre e dei dolori passati.
Nulla ci avrebbe dissuaso da quell’idea. Nessuno avrebbe avuto il coraggio di ribattere.

Immaginavo così il nostro futuro, mentre ci avviavamo con l’aeronave verso Sin. Fantasticavo su ciò che sarebbe successo dopo, accompagnata dalle tue vecchie descrizioni e promesse.
Se solo lo avessi saputo… se solo fossi stata a conoscenza di ciò che ti sarebbe accaduto una volta sconfitto il Portatore di Morte, forse avrei rinunciato a tutto per amore, per salvarti.
Non appena ti ho visto volare via assieme a Auron, il mio cuore è stato dilaniato dal dolore. E più io provavo ad inseguirti, più tu ti allontanavi da me, sfuggendo alla mia presa, volando via tra i lunioli.
Nonostante le consolazioni di tutti gli altri, ricordo di aver pianto a lungo. Non mi ero mai abbandonata così tanto alla disperazione dalla morte di mio padre. Non avevo più sofferto così tanto.
Mentre osservavo la gente di Spira festeggiare per la pace, il mio pensiero era indirizzato a te. Se tu non fossi mai venuto, nulla ora sarebbe così.
Per noi non sei mai morto. Nessuno ha voluto abbandonarsi a questo duro ricordo che conserviamo tristemente nel cuore. Nessuno ci vuole credere.
Ogni giorno, come da consuetudine, mi reco sempre alla spiaggia di Besaid.
Fischio, con tutto il fiato che ho in gola. Cerco disperatamente di chiamarti, sempre più forte, con più insistenza.
Stringo l’elsa della tua spada, per me pesante, sperando di potertela ridare, un giorno.
Perché me lo hai promesso. Se avessi fischiato, saresti tornato.
  
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