ATTENZIONE:
Jaden_Jesse_MJJ
è mia
sorella e abbiamo scritto fanfic con la stessa trama per divertimento.
I
personaggi non mi
appartengono (purtroppo) e non scrivo a scopo di lucro.
“Cosa
sta succedendo?”
chiese Jared smettendo per un attimo di scrivere messaggi col suo
nuovissimo
blackberry regalatogli dalla mamma.
L’ascensore
che li avrebbe
dovuti portare nello studio per fare un intervista si era
improvvisamente
bloccato e la luce era saltata facendo scattare quella di scorta.
Colin
sbuffò maledicendo
quel dannato coso che aveva deciso di morire proprio in quel momento:
non
poteva aspettare ancora cinque minuti?!
Jared
sbiancò, aprì un
paio di volte la bocca secca, ma non riuscì a parlare
limitandosi a gesticolare
nervosamente.
“Sta
calmo…” fece Shannon
mettendo una mano sulla spalla del fratellino, che urlò:
“Arriveremo in ritardo
all’intervista!”
Il
maggiore dei Leto
rimase allibito, aggrottando le sopracciglia mentre Colin
scoppiò a ridere
tenendosi una mano sugli addominali scolpiti, ma doloranti: e si,
troppa
palestra poteva davvero fare male.
Jared
depose delicatamente
il blackberry nelle mani del fratello per poi saltare addosso al povero
irlandese che cercò invano di trattenere quella furia umana:
“Jay, Jay… buono,
dai scherzavo!”
L’americano
ringhiò
fulminandolo con lo sguardo e Colin si defilò nascondendosi
dietro Shannon che
disse un semplice: “A cuccia!” che bastò
per fermare Jared facendolo passare da
alano con istinti omicidi a chiwawa indifeso… volete provare
voi a mettervi
contro i muscoli di Shannimal?
“Verranno
presto a tirarci
fuori…” riprese il batterista mentre Colin
avanzava in punta di piedi verso
Jared che parve realizzare di colpo ciò che era successo:
“E se non si
accorgessero che siamo rimasti bloccati? Magari là fuori
è tutto a posto e solo
noi siamo nei guai… ci lasceranno qui dentro per sempre
e…”
“Jared,
fra cinque minuti
saremo fuori di qui!” disse Colin mettendogli un braccio
sulle spalle (si,
ormai credeva di potersi fidare) e stringendolo delicatamente:
“Ѐ solo
saltata la corrente!”
Leto
strappò il telefono
ancora fra le mani del fratello e bombardò twitter di
minacce contro il
servizio elettrico aizzando le echelon e le fan girl
ad una rivolta armata.
Colin,
al suo fianco,
lesse velocemente e disse con aria drammatica: “Farai
scoppiare la terza guerra
mondiale…” poi ridacchiò, tolse quello
che sarebbe presto potuto diventare un’
arma dalle mani dell’americano e spinse quello stesso
americano contro una
parete della cabina: “Potremmo invece dedicarci ad
attività più piacevoli.”
Non
attese risposta ed
iniziò a baciarlo; Jared non si fece pregare troppo e decise
che quell’attività
gli piaceva più della precedente.
“Perfetto!”
sbuffò Shannon
fissandoli accigliato: “Sono bloccato in ascensore con mio
fratello che
minaccia le società elettriche ed un irlandese
pervertito!” batté un pugno
contro l’allarme e l’ascensore ripartì
di colpo, ma i due dietro di lui parvero
non accorgersene minimamente.
“Cosa
mi tocca fare…” Leto
senior si avvicinò loro cercando di separarli, ma niente:
erano peggio delle
cozze, o dei polpi, perché no: avvinghiati l’uno
all’altro come se fosse l’unica
cosa che li tenesse in vita.
Shannon
respirò
profondamente e si lanciò a peso morto fra Colin e Jared
riuscendo finalmente a
dividerli, ma per una strana legge fisica ancora sconosciuta le labbra
dell’irlandese
si attaccarono alle sue.
Un
urlo schifato, una
risata divertita e uno sguardo che diceva: “Molto meglio
Jay…” questo segnò l’entrata
dei nostri amatissimi eroi nello studio dell’intervista dove
trovarono tutti
impegnati a guardare con le bocche spalancate la registrazione della
telecamere
di sicurezza dell’ascensore… o si, questa volta
avrebbero avuto tante cose da
spiegare!