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Autore: Blue Flower    04/07/2011    1 recensioni
Questo è il sequel di "Chi E' Che Crede Nell'Amore?" dove abbiamo lasciato Edward e Bella felici a Londra e Liam alla ricerca della sua strada e quindi della felicità. Lui scoprirà che non è facile come pensava ma una persona molto legata a Bella e ai Cullen lo aiuterà...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Il Piccadilly Circus.

Erano arrivati.

La casa era stata ristrutturata e Liam quasi non riusciva a riconoscerla per quanto si era conformata alle altre villette a schiera tipiche di Londra. Era grande, certo. Ma non era come il vampiro dagli occhi screziati di viola se la ricordava: maestosa, imponente, vittoriana.

“Sei pronta?” lei annuì lentamente. “Sì lo sono” e così suonarono insieme il campanello di quella villetta, apparentemente uguale alle altre ma che nascondeva una famiglia di mostri. Lei aprì la porta.

Ma non era lei.

Non può essere lei, pensarono all’unisono Renesmee e Liam.

Eppure erano tutti e due certi che quella davanti a loro era proprio Isabella Swan, la sposa immortale di Edward Cullen.

C’erano cose in lei che di sicuro non facevano parte della trasformazione, ma di un suo volontario cambiamento radicale ed esagerato che a Liam fece venire la pelle d’oca.

La donna che aveva aperto la porta aveva un taglio lungo e biondo platino, probabilmente con tanto di extension e meches che davano tanto l’idea di colpi di sole fatti da mani di un parrucchiere esperto. Il viso non somigliava assolutamente a quello di Bella Swan, ma era diventato più squadrato e sembrava più adulto, ma solo per merito di svariate plastiche che non la rendevano più lei, ma qualcosa di terribilmente finto.

Le sopracciglia schiarite la facevano sembrare più vecchia e troppo diversa.

Il seno non era più ordinato alla sua statura media e al suo corpo esile, ma era tondo e grande, così grande e rotondo da essere sproporzionato.

Liam riconosceva vagamente l’aura della sua Bella… ma quella davanti a lui…

Chi era la donna davanti a lui?

Non la dolce ragazza che aveva conosciuto anni prima.

“Isabella?” domandò incredulo, quasi schifato.

 

 

 

Liam.

Sotto il silicone, il cuore della donna perse un battito, che tra l’altro, non aveva già più da anni.

Renesmee.

Un altro non-battito era andato. Un altro colpo.

Isabella Cullen fu tentata di chiudere la porta, perché due delle persone che lei amava di più la guardavano con una faccia inebetita e quasi con ribrezzo.

La sua bambina la osservava con uno sguardo carico d’odio e di orrore represso.

No, pensò.

Quello era il giorno che lei aveva cercato di evitare per tanto tempo: il confronto con sua figlia e con Liam, che aveva abbandonato alla deriva di chissà quale vita.

“Isabella?” sussultò il vampiro dai capelli biondi. “Liam? Renesmee?” domandò lei.

Ovvio che sapeva chi fossero, ma non riusciva a dire altro.

“Sì, Bella” Liam le si avvicinò dolcemente, come fa un padre con la bambina che ha appena combinato un guaio. “Che ti è successo?” domandò sfiorandole gli zigomi.

 

Fu in quel momento, quando Liam la sfiorò, che capì che per Isabella Swan non provava più nessuna sensazione se non un affetto che si può rivolgere a una sorella e un po’ di compassione per come si era ridotta.

 

 

Renesmee era furiosa.

Non sarebbe dovuta andare lì da sua madre, a chiarire le cose o a litigare ancora. Le aveva provocato solo dolore. Aveva percepito che c’era solo lei in casa.

Ma prima doveva esserne certa, doveva salutare suo padre, che amava alla follia.

“Dov’è mio padre?” chiese con freddezza a Bella.  

“Vedi tesoro…” iniziò la donna muovendo le grandi labbra rosse. “Non c’è. Lo sapevo. Andiamo a cercarlo, Liam!” la madre la prese per il polso.

“Non puoi?” Renesmee le sarebbe saltata addosso. “Dammi solo un buon motivo per non andarmene subito a cercarlo” un attimo parve una vita. “Lui e tutta la famiglia Cullen sono affetti da un morbo che infetta solo quelli… come noi. Non puoi andare… per quanto ne so vivono nei boschi, in attesa che la sete o la morte sopravvenga su di loro” furono parole dure. E in quel momento nella mente della ragazza scoppiò qualcosa, un piccolo nervo che le fece tirare fuori tutta la rabbia repressa. “E perché tu sei ancora qui?! Perché non hai cercato un modo per salvare mio padre?” insieme alla furia sgorgavano lacrime. “Tesoro, lui non è quello che ricordi di aver conosciuto… E’ più simile a un mostro. Qualcosa di… spaventoso” Liam rabbrividì, pensando alla maledizione della Bestia che lo aveva distrutto per secoli.

“… E poi ho cercato di farmi una vita” concluse sua madre. Due secondi dopo, sulla soglia apparve un uomo che, senza preavviso, toccò il seno di Isabella in maniera assolutamente indicibile.

Renesmee per poco non gli saltò addosso.

Quel porco viveva con sua madre.

“Renesmee, Liam… lui è George” no, la ragazza non poteva vedere ancora un minuto di quello spettacolo, mentre quel pervertito godeva.

“Qui l’unico mostro sei tu!” urlò, e tutti i passanti si girarono nella loro direzione.

E poi si mise a correre, schivando per poco le macchine.

Correva, correva, correva.

 

 

Liam guardò un’ultima volta Bella e l’uomo dietro di lei. “Lei ha ragione” e così si lanciò all’inseguimento di Renesmee, con tutta la foga possibile, lasciando la donna da sola.

Di nuovo.

 

 

Nota dell’autrice:

Capitolo un po’ scioccante… non trovate? Ecco, qui sotto ho messo una foto di come mi sono immaginata la “trasformazione” di Bella. Decisamente diversa dalla nostra Isabella Cullen, di una bellezza eterea.

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