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Autore: Onyria    05/07/2011    0 recensioni
Era appena giunta in città attraversando il Warp Portal, il più comune mezzo di trasporto di Rune Midgard, offerto dalla Kafra Society, che consentiva di raggiungere qualsiasi punto del mondo in pochi istanti. Odiava il Warp, le lasciava sempre la nausea e un forte giramento di testa...
Chaya è un'appartenente della casta degli Assassin, solitaria, malinconica e silenziosa come un'ombra: un'ombra cremisi come il sangue, come i suoi abiti e la sua chioma disordinata... cremisi come il suo cuore.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok, eccoci al terzo capitolo. So di non essere veloce né costante ma fino ad ora la colpa non è stata mia in quanto il mio revisore non ha mai tempo per me. Da ora in poi sarò il revisore di me stessa, spero così di andare un filo più veloce. ^^
Fino ad ora la storia è stata perlopiù introduttiva, da ora - e di più nel capitolo successivo - inizierà a decollare, speriamo in bene.
Detto questo vi lascio al capitolo, anche se non so in quanti lo leggeranno. XD



Spettro

 
Qualcosa non andava, l’aveva capito subito, ancora prima che la nebbia dovuta al viaggio magico le liberasse la vista, permettendole di guardarsi attorno.
Non aveva bisogno della vista per capire che c’era qualcosa di sbagliato nei suoni che sentiva, il suo fine udito aveva carpito l’eco di grida stridule, ben diverse dalle solite urla che solitamente si levavano dalle strade della capitale.
Prontera, la capitale di Rune Midgard e roccaforte del regno, non era mai stata una città tranquilla ma le urla che sentiva erano ben diverse dalle solite gioiose voci che promettevano splendidi oggetti a prezzi irrisori. Così come Alberta, la capitale portuale, anche la città in cui era appena arrivata era animata da mattino a sera dalle gioiose voci dei mercanti che proponevano le loro merci, ma quelle che urtavano le sue orecchie in questo momento non erano certo allettanti promesse di affari ma grida di terrore e clangore di combattimenti.
Svaniti anche gli ultimi residui della Butterfly Wing, poté finalmente guardarsi attorno: si trovava dinanzi alla grande fontana che segnava il centro della città, circondata dalle verdi aiuole ben curate, ma differentemente dal solito, questa volta il bianco lastricato di marmo non era immacolato, bensì chiazzato e sporco. Sangue e icore si mescolavano tra loro, bagnando le merci meno pregiate abbandonate dai mercanti e i resti di ciò che non avrebbe mai dovuto trovarsi li.
Uno scontro era in atto: la solitamente pacifica città di Prontera era diventata teatro di sanguinosi scontri nei quali le guardie, aiutate dagli avventurieri presenti, cercavano di tenere a bada e respingere l’orda di mostri che si era in chissà quale modo, spinta arditamente oltre le mura di cinta, riversandosi poi nelle vie affollate spargendo sangue e terrore tra gli abitanti.
Nonostante lo stupore iniziale, il suo istinto di combattente la mise subito allerta e, ancora prima che il malvagio Zombie si accorgesse di lei, lo lasciò a terra con la ferita fumante infertagli dall’arma elementare.
Abbatté con un unico fendente tre di quei fastidiosi non morti dall’odore di putrefazione che, vedendola, le si avventarono contro permettendo ad un giovane mercante di mettere in salvo se stesso e le sue mercanzie.
Si voltò e si concesse due battiti di ciglia per capire la situazione. La strada principale, che dalle porte del castello a nord tagliava la città in due fino alle mura meridionali, era affollata di combattenti, intenti a mettere fuori gioco una moltitudine di mostri provenienti dalla pericolosa Nameless Island, cercando di dare il tempo ai mercanti più giovani di trarsi in salvo.
Un High Priest la superò trasportando il corpo sanguinante di un giovanissimo Novice che lei pregò essere semplicemente svenuto, lanciando dietro di se l’aura luminosa di un Magnus Exsorcismus, coprendosi la fuga mentre la luce divina annientava le malvagie creature. Le città erano protette dalle invasioni, i mostri si tenevano solitamente alla larga dalle alte mura che racchiudevano i centri abitati e gli accessi erano sempre presidiati dal Corpo di Guardia: che diavolo stava succedendo?
Non si lasciò il tempo per rimuginare sulla situazione, mettendosi subito in posizione di attacco; alla sua destra notò una giovane Accolita che tentava di tenere testa ad un Ghoul, attaccando con ondate di energia positiva ma era oramai allo stremo: Chaya estrasse uno dei suoi pugnali avvelenati, lanciandolo con estrema precisione e colpendo la creatura alla gola. Non si aspettava certo di ucciderlo sul colpo, quelle immonde creature erano già morte e per fermarle bisognava semplicemente farle a pezzi.
Corse verso di loro e, da dietro la maschera intimò alla giovane Acolyte di fuggire:
“Ti ringrazio…” le rispose questa e lanciò con le poche energie rimastele, una benedizione sulla sin, prima di rifugiarsi in uno dei negozi che venivano aperti e subito barricati per permettere ai meno abili di trovare protezione.
Chaya si parò davanti al mostro in posizione di attacco, strinse di più il damascus di fuoco e si lanciò verso la creatura.
Partì con un affondo del main gauche, portato con la mano destra, sollevò il braccio per colpire il volto della creatura, di  due spanne più alta di lei, in modo da costringerla ad alzare la testa e poter così approfittare dell’attimo cieco per iniziare la rapidissima sequenza di colpi che avrebbe inchiodato il suo avversario fino alla sua fine. Gli attacchi erano così veloci che il mostro quasi non si rese conto di cosa stesse accadendo, in pochi istanti tutto finì e la sin scarlatta terminò il suo attacco con un fendente ben mirato che finì il suo avversario.
Solo un attimo di esitazione, non le era mai piaciuto uccidere, prima di voltarsi e ributtarsi nella mischia.
Come lei moltissimi altri combattenti stavano dando man forte alle guardie e un sorriso le increspò lievemente le labbra quando un movimento viola acceso catturò brevemente la sua attenzione. Persino Onyria, la sua datrice di lavoro, si era schiodata da dietro il suo bancone per arginare l’orda ed infatti era li, il pesante Djinn in una mano e le sue micidiali bombe nell’altra, che con l’aiuto del suo bizzarro homuncolo Dana mieteva vittime senza fermarsi.
“Maledizione – la sentì lamentarsi mentre con un Acid Demostration metteva ko una terrificante Banshee – Voglio proprio vedere chi mi ripaga di tutte queste bombe!”
Una semplice distrazione, stava per correre in aiuto della Biochemist purpurea per avvisarla dell’altra creatura fantasma che stava per attaccarla alle spalle e non si accorse di essere lei quella in pericolo: un HellPoodle, il cane fantasma si avventò su di lei approfittando del suo attimo di distrazione. Il suo istinto le salvò la vita: l’odore di cane bagnato fece scattare i suoi muscoli appena in tempo, evitando che le zanne del cane la colpissero alla gola. Le poderose mascelle del mostro le si conficcarono nella spalla, rimandandole dolorose stilettate mentre gli occhi morti della creatura sembravano trapassarle l’anima. Il mastino le era piombato sopra, buttandola schiena a terra e inchiodandola al suolo col suo peso, mentre il morso si serrava sempre più sulle sue carni. L’impatto col suolo era stato secco, il duro lastricato di marmo le aveva mozzato il fiato impattando contro la sua spina dorsale, e il peso della creatura aveva reso il colpo ancora più forte, lussandole la spalla ancora intrappolata tra le fauci. Il fiato putrido della creatura le fece lacrimare gli occhi ma rimase lucida nonostante il dolore: le zanne della bestia avevano di poco mancato il suo collo e questo le aveva probabilmente dato la possibilità di salvarsi da una morte certa. Il braccio sinistro, il suo lato migliore, le era rimasto bloccato sotto la schiena mentre il destro stava diventando insensibile, compresso tra le fauci del cane e bloccato a terra da una zampa dello stesso. Non aveva un istante da perdere, lo sapeva! La sua bassa statura le fu d’aiuto, riuscì a raccogliere velocemente le gambe al petto, rannicchiandosi sotto la creatura, per poi scalciare con tutte le sue forze per togliersela di dosso; l’HellPoodle non si aspettava quella mossa e fu sbalzato dalla sua preda portandosi però via una parte della spalla della ragazza. Un urlo le sfuggì dalle labbra mentre il dolore minacciava di farla svenire ma resistette: ora era libera e sapeva di doversi rimettere in piedi il più in fretta possibile. Liberò il braccio da sotto di se con una rotazione del busto e terminò il movimento rimettendosi in piedi ma l’Hell Poodle era già pronto per un altro attacco, correndole incontro con le fauci già lorde del suo sangue. Il braccio destro era ancora insensibile inerte lungo il fianco, sollevò il sinistro con cui impugnava il damascus di fuoco preparandosi all’impatto.
Il lampo violaceo di un Soul Breaker mise fine alla carica del mastino che rimase immobile solo pochi secondi prima di crollare al suolo, il corpo tramutato in polvere e trascinato via dal vento.
In un soffio le fu accanto, un’ombra chiara che le sussurrò all’orecchio:
“Mettiti in salvo, non sei all’altezza della situazione.” Sembrava quasi che a parlare fosse stato un fantasma, un refolo di vento. Una figura alta e snella la superò di qualche passo, si voltò e il suo sguardo grigio come l’acciaio si fissò sulla spalla martoriata della ragazza. Era un uomo alto molto più di lei, probabilmente sfiorava il metro e ottantacinque, abbigliato con la divisa degli assassini di rango più alto, un Assasin Cross. La sua divisa era grigio chiaro, il volto semi nascosto da un drappo della stessa tonalità che gli copriva naso e bocca, mentre i disordinati capelli, di un grigio uniforme gli coprivano parzialmente gli occhi.
Chaya non aveva bisogno di chiedere, conosceva il suo nome:
“Posso ancora combattere Maestro, posso dare una mano anch’io! Mi basterebbe una pozione bianca per…”
“Taci! – il tono era imperioso ma per nulla irato, sempre e solo un soffio – Non ti ho addestrata a morire ma a sopravvivere… ed ora sparisci, mi sei solo d’intralcio.”
La combattente abbassò sconfitta lo sguardo, gli occhi carichi di lacrime di vergogna:
“Si Maestro Spettro.” Rispose mesta, prima di rifugiarsi anche lei al riparo nello stesso negozio in cui aveva trovato la salvezza la giovane Accolita.
 


Questo capitolo necessita di qualche nota, come i precedenti.
Zombie: Mostro non morto di livello basso.
Ghoul: Mostro del gioco, di livello medio-basso. È un non morto.
Nameless Island: Mappa del gioco molto pericolosa, i mostri di questo luogo sono tutti non morti e vanno da un livello medio basso ad un alto livello di pericolosità.
High Priest: Classe del gioco, possiede magie curative, di supporto e di attacco contro mostri  non morti e i demoni.
Novice: Primissima classe del gioco, molto debole. Non ha capacità particolari – eccetto il First Aid (debole magia curativa) e il Trick Dead (ci si finge morti per scampare agli attacchi dei mostri).
Magnus Exsorcismus: Magia ad area della classe Priest/High Priest che infligge ondate di danno ai mostri non morti e demoni. Non ha alcun effetto su altri tipi di mostri.
Accolita: Seconda classe abbreviata Aco che porterà a diventare Prist/High Priest o Monk/Champion. Mediamente debole, si avvale di magie curative e di supporto. Le magie curative possono essere usate anche per infliggere danno ai non morti.
Benedizione: Blessing, incantesimo di supporto della classe Aco (e successive) che aumenta alcune caratteristiche e aiuta nel combattimento.
Djinn: SQI della classe Alchemist/Biochemist. Ascia ad una mano che aumenta i poteri di chi lo impugna. Molto costoso, si può costruire solo dopo aver completato una quest e con molti materiali costosi.
Homuncolo: Essere creato dalla classe Alchemist/Biochemist. Di quattro tipi diversi, aiuta l’alche/bio in combattimento e lo difende dagli attacchi dei mostri.
Acid Demostration: Attacco della classe Biochemist, si avvale di un set composto da due bombe (Acid Bottle e Bottle Grenade) che, lanciate sul nemico, infliggono un altissimo numero di danni in un colpo solo.
Banshee: Mostro di livello alto, è un non morto abbastanza pericoloso. Si trova prevalentemente a Nameless Island e ad Abbey.
HellPoodle: Mostro non morto con sembianze di cane. Di livello medio alto, si trova anchesso a Nameless e Abbey.
Soul Breaker: Colpo della classe Assassin Cross che infligge un discreto numero di danni con un’onda magica.
Assassin Cross: Classe del gioco abbreviata in SinX, evoluzione della classe Assassin.
Pozzione Bianca: Estratto dalle erbe è un composto che guarisce le ferite. Le pozioni possono essere di vari colori e con vari effetti: rosse, arancioni, gialle e bianche curano le ferite. Blu fa recuperare gli HP per incantesimi e skill e le verdi curano stati come Confusion, Poison e Blind. 
  
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