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Autore: sawadee    16/03/2006    0 recensioni
Pubblicata già da me stessa medesima su un altro sito, è una delle mie prime fanfic, scritta quasi due anni fa. E' una sorta di ispirazione scritta a partire dal violino del conte.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A VIOLIN FROM THE PAST

A VIOLIN FROM THE PAST...
- Capitolo 1° -


Premessa lunga, breve prefazione. Sono sawadee, ma questo lo sapete già. Ieri sera ho ascoltato un cd di Ennio Morricone in cui c'è questo brano "Canone inverso", colonna sonora del film omonimo. In seguito, oggi pomeriggio un amico mi ha fatto vedere il film e, per caso, uscendo da lì, ho trovsto su una bancarella il libro. Sono molto legata sia alla musica di Morricone sia al libro sia al film ed è per questo che ho deciso di scrivere questa fanfic... Vi avverto sin da ora, l'incredibile Jeno Vargas e Sophie non compariranno nella mia fanfic se non in modo molto breve e lo stesso vale per i campi di sterminio... Parenti di miei carissimi amici ci sono morti e per me è abbastanza difficile parlarne, dato che mi sono avvicinata allo studio del Talmud grazie ad un amico rabbino che ha avuto la famiglia sterminata nella Shoa. Un altro fatto che ha reso ancora più scarsa la mia voglia di parlarne è che, pochi mesi fa, sono successi dei fatti abbastanza gravi: un mio professore è stato criticato proprio perchè di religione ebraica mentre una oca antisemita, se mi giustificate la citazione da Nietzsche, ha continuato ad importunare una persona a cui sono particolarmente affezionata e che stimo moltissimo solo perchè ebreo! Per farvi capire la stupidità di questa persona vi dirò che si è fatta avanti con ben due exragazzi di una mia amica di origine ebraica, per poter dire di essere migliore di lei, e, senza sapere che uno di loro è di famiglia ebraica, ha iniziato a parlare alla presenza di questo ragazzo dell'utilità dei campi di sterminio per omosessuali, ebrei e persone di colore... Tempo fa aveva promosso una campagna di firme per scacciare un docente ebreo dal mio vecchio liceo ma si era ritrovata quasi ad essere gettata dalle scale da parte di mia sorella minore, fierissima per una volta di finire in presidenza... Un'altra cosa che non molte persone sanno di me, neanche quelle con cui divido il tetto, è che io suono il violino dall'età di quattro anni.Dopo alcuni mesi di convivenza non hanno ancora capito che il violinista del convitto, colui che suona durante gli orari dei pasti, è, in realtà, una ragazza, io. Non sono stata spinta dai miei, anzi... I miei genitori non avrebbero mai voluto che suonassi, solo che non sono riusciti a fermarmi... Immaginate una bambina che a) dall'età di un anno rompe che vuole il violino e passa la giornata con il violino di una bambola di porcellana in braccio chiamandolo "amore mio", b) corrompe una zia e si fa cercare da lei una scuola di musica, c) molla dopo nemmeno 6 mesi la scuola di musica perchè chiama il maestro "lo scemo" (con la scusa che non aveva ancora 4 anni e6 mesi il maestro non le dedica nessuna attenzione dicendo:-Cosa può capire di musica una bimba così piccola!- Peccato che ero l'unica di quel corso che a tutt'oggi suoni...) d) va dalla zia di cui sopra e insieme cercano un maestro che le piaccia (a forza di guardare riviste, zia mi ha insegnato a leggere). Tra l'altro ho alcuni spartiti che sono appartenuti alla grandissima Gioconda DeVito, la più grande violinista del XX sec, forse più di Menuin... La mia maestra di violino è stata sua allieva e ha insegnato in vari conservatori... Credetemi, farle accettare di vedere una bambina di non ancora 5 anni non è stato uno scherzo, ottenere, però, le lezioni e che fossero quasi gratis invece è stato istantaneo. Amore a prima vista. Per il violino, naturalmente. Spero che dopo 16 anni non si sia pentita di avermi preso come allieva. Avverto subito che la protagonista della fanfic è un carattere assolutamente inventato.
Fatte queste premesse, vi dico subito che il legame con il film è legato solo dal violino che per caso finisce nelle mani di....
A voi scoprirlo leggendo.

1) A violin from the past.

Selciato. Marciapiede. Fermare motorino. Tirare giù treppiedi... Via casco. Togliere guanti. Freddo.
Sul viso. Sulle mani. Rinfilare i guanti.
Avvicinarsi al portone. Andito. Scala. Prima piano. Porta di casa.
Radio accesa. Babbo in casa, mamma amusicale, babbo amare musica. Chiave. Toppa. Il freddo rende i pemsieri telegrafici, taglienti come lame... Il caldo mi scioglie lentamente i pensieri... Radio. Bach. Chaccon. Menuin. Inconfondibile. Morbido, elegante, femmineo quasi ma di una grazia inneffabile...
- Mamma, sono tornata...-
- Elisa, te lo abbiamo detto mille volte di non correre per casa, poi cadi...-
Salto in braccio a babbo. E' almeno 10 centimetri più basso di me ma non ci faccio troppo caso. -Elisa, perchè hai preso in prestito il motorino da Bea?-
-No, è che era tardi stamattina e non mi andava di farmela a piedi.-
- Ma
sei andata a piedi a fare la spesa. Ti ho visto fare la discesa a piedi.-
-No, mamma, no, il motorino era dopo la discesa...-
-Ah...-
Mia madre non lo sa, ma la sera prima mi sono calata dalla finestra e sono andata a vedere correre le moto a Roma. L'ho fatto tempo fa, sembra una vita fa... Mi piaceva sfidare tutto. Apparentemente una ragazza sofisticata, intelligente, che fa tanto sport, tutta 9 e 10 a scuola, in realtà una border line.
Soffrivo di disturbi dell'alimentazione dall'età di 13 anni, nessuno a casa se ne è mai accorto. Troppo attenti all'immagine esteriore di Elisa per accorgersi di quanto stia male, di quanto le faccia male sentirsi dire dalla madre:- MAngi troppo, poi ingrassi...-
L'ora dei pasti... quando mangio la sera da sola è facile buttare tutto in un secchio e far pensare che vada tutto bene, ma più che continuare a vomitare di nascosto colazione e pranzo non posso fare. E così vado avanti fino ai 16 anni, anni in cui mi sento una crisalide. Buio, mi sento decomporre, credo che il mio bozzolo sia un sudario...
16 anni. Ambiente e giro strano... E, poi, lui. Bello, biondo, occhi azzurri. Futuro medico, buon musicista. Bello per la sua bontà, per il fatto di essermi caratterialmente identico, di capirmi anche quando annuivo...
Entro nel giornale scolastico, smetto di punto in bianco di fumare, divento magra senza sforzo e senza fare più diete alternate ad abbuffate. Goliardia nella scuola.
Entro e divento il capo, dopo nemmeno un anno.
Non avrò una storia con lui ma capisco che non vale la pena buttarsi via. Ho la mia prima storia seria...entro in una prestigiosa università ed è già un po' che studio lì... Eccomi tornata a casa per le vacanze dall'uni, le vacanze di Natale.
Al primo appello ho già dato tanti esami.
Sono soddisfatta.Un esame e scriverò la tesi... Dovrò aspettare 6 mesi per sostenerla, ma pazienza... Il greco è la mia passione... E ora sono a casa.
Mio padre mi guarda:- Senti, Elisa, ci sarebbe un regalo particolare di Natale. Vuoi averlo ora?-
- Sì.-
E' una custodia di violino un po' logora, di quelle dove si tengono gli spartiti.
Lo apro. I miei non hanno notato che il velluto è fatto per tenere delle corde all'interno, scommetto che non sanno nemmeno che la piccola scatolina all'estremità sinistra si apra.
Prendo in mano lo strumento.
Osservo il riccio che finisce con una testa di donna. Scuola altoatesina, sicuramente non cremonese o veneto.
La cassa dovrebbe produrre un bel suono potente, leggermente più cupo di quello che va ora (diciamo che accordo il violino su un la degli anni 30 perchè è leggermente più caldo)... Le forcelle sono eleganti, sottili.
La forma ricorda proprio un corpo, un meraviglioso corpo umano. Sfioro gli archetti. Il moderno non è un granchè, molto superiore il mio Pleyel, molto più flessibile e maneggevole... Il barocco è semplicemente perfetto. Buona manegevolezza, crini integri e candidi.
-Babbo, quanti milioni hai pagato questa meraviglia?-
- Niente.-
-Come niente?-
-Era di una signora, Costanza, una violinista. Ha sentito la registrazione di te che suoni il violino, ha chiamato il nonno ed ha voluto darti il violino. In cambio si è fatta promettere che tu saresti andata a suonare per lei. D'altronde abita nella tua stessa città.-
- Elisa...-
Mia madre.
-Suoni
qualcosa per noi? E' tanto che non ti sento suonare, da quando ti sei trasferita...-
Sfioro la cordiera in silenzio. Scelgo lentamente, anche se ho deciso di non fare il conservatorio e di non fare della musica una professione, suono tranquillamente i Capricci di Paganini... No, per lui c'è sempre tempo... Bach... Scontato, lo hanno ascoltato ora... E' un brano che non suono da un po', ma lo ricordo tutto a memoria. Un po' monumentale magari, ma dovrebbe farli contenti.
Mendhelsson. Concerto in re minore violino ed orchestra.
Lo attacco, tirandomi i boccoli indietro.
Dopo 15 minuti mia madre torna ai fornelli ma continua ad ascoltare, sospirando...
Mio padre si siede a sentirmi, mentre sempre più spavalda suono...
Più tardi, in camera da letto, perlustro l'interno della custodia.
Foto.. Un nudo delizioso, anni 30 al massimo, molto simile ai Mucha di Praga... Una foto di una bellissima ragazza bionda. Una dedica "Da Sophie a Jeno"...
Gli spartiti all'interno sono ingialliti.
Concerto di Mendhelsson.
Chaccon.
Capricci.
Tutti miei cavalli di battaglia, rifiuto di suonarli in pubblico come primo brano perchè so che tanto li chiederanno per bis...
Tartini...
Fisico e violinista... Adorava la moglie al punto di scappare dal seminario per sposarla. Hanno aperto la tomba e tutto ciò che ne è rimasto erano le loro due fedi una sull'altra, in un mutuo abbraccio musicale...Quando sono stata a Padova, è, forse, stato un segno del destino, il mio albergo era vicinissimo al coservatorio e attaccato alla chiesetta in cui sono sepolti. Gli ho portato una rosa rossa, come quelle che lui regalava alla sua Elisabetta...
"Canone inverso"
Note a margine in tedesco.
Ho speso l'estate in Germania studiando la lingua per i miei studi di filologia.
Le leggo:- Un canone ha in sè il passato ed il futuro.-
Lo suono, dovrei esserne in grado.
E' come se mille visi di bambini cantassero, fossero liberati ed un uomo sorridesse su una grata, come un ragazzino che si arrampica su un albero per vedere la ragazza di cui è innamorato...Un bagno ebraico con un ragazzo che ci entra per avere un autografo, due corpi che vibrano di passione...
Smetto di suonare.
Ho chiuso da poco la mia prima storia importante e sto ancora male.
Suonare quel canone è come farmela rivivere istante dopo istante, croma dopo croma, intreccio dopo intreccio... La forza delle sue braccia, la passione assoluta anche dopo che ci eravamo lasciati, quella passione che ci aveva portato a scambiarci baci pieni di amarezza poche ore prima...
Mia madre entra:-Cosa era?-
- Un canone...-
-E' come se il tempo fosse scorso al contrario...-
-Sì, mamma.-
Il giorno dopo vado dalla mia maestra di violino e suono per lei. ha quasi novant'anni ma è lucida e pimpante... -Ti ho mai detto che io mi sono perfezionata in Germania durante la guerra?-
-Sì, so anche che lei ha rifiutato sempre di prendere la tessera del partito e suo padre è stato manganellato perchè di sinistra.-
-L'ho sentito alla stazione un giorno.. Era come se provenisse da un carro bestiame...-
Perchè questa misteriosa Costanza mi ha voluto donare il violino? Perchè ha scelto me?
Chi è Costanza? Cosa vuol dire il violino? E chi sono io?

   
 
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