Ed era una notte d’estate, quando una donna ormai allo
stremo delle sue forze diede alla luce due gemelli, questi due neonati ebbero
il fato già segnato prima ancora che nascessero, nelle loro vene scorreva il
sangue di una progenie nefasta, loro ancora non lo sanno, ma il loro destino ha
scelto per loro una delle più tristi vie.
Anche la morte Giace nei paraggi, e osserva pacata la scena, la nascita di
queste due nuove anime, sarà la rovina di molte persone, ma questo è giusto,
perché ormai il tempo sta per scadere e urge un cambiamento, e questi due
gemelli ne saranno la causa, ma chissà che qualcosa non cambi nella loro vita,
modificando le loro strade in maniera irreparabile.
:-Siamo arrivati Drè?- Chiese una ragazza dai capelli
neri legati in una treccia
:-Non ancora Saf, non essere impaziente, fra poco
vedremo la True Cross, avrai tempo per goderti gli
edifici, le lezioni non iniziano che fra qualche settimana- Disse un ragazzo
dai biondi capelli scompigliati e fissati col Gel, mentre leggeva un libro
:-Sai benissimo che non intendevo questo Drake-
Scatto l’altra preoccupata –Le lezioni di Esorcismo iniziano fra qualche
giorno, e ho paura di non essere pronta- Abbassò il viso preoccupata
Il ragazzo alzò lo sguardo dal suo libro e puntò i suoi azzurri occhi in quelli
grigi della sorella alzandogli il viso con un dito
:-Saphira, non ti preoccupare, Il signore Pheles ha detto che avremmo un adeguata istruzione sulle
tecniche di esorcismo, affineremo le tecniche e tutto il resto, non ti
preoccupare- Fece sorridendo –E poi, ti ricordo che siamo già un po’ avanti con
il programma- Aggiunse ridacchiando, sollevando il libro che stava leggendo,
era un manuale sui vari tipi di piante medicinali
:-Già, forse hai ragione e mi sto preoccupando troppo- sospirò guardando fuori
dal finestrino dell’auto
:-Ho sicuramente ragione- Asserì, ma vide che la sorella non si tirava su
–Avanti sono sicuro che ti farai delle amiche- gli appoggiò una mano su una
spalla, aveva centrato il punto
:-Ne sei sicuro?- Arrossì dall’imbarazzo
:-Certo! Come si fa a non fare subito amicizia con una ragazza dolce come te-
questo la rassicurò un po’ –Solo che dovrò picchiare chiunque esponente del
genere maschile ti si avvicini troppo- Aggiunse tanto per tirarla ancora un po’
su
:-Dai, Scemo!- Sorrise lei abbracciandolo
:-Guarda, Eccola!- Indicò una gigantesca città posta su una specie di
promontorio
:-E’ Magnifica!- La ragazza aveva gli occhi che sembravano due fari
:-Già! E noi, ne faremo parte, per un lungo periodo- Disse il fratello, che già
all’idea di dover iniziare un nuovo anno scolastico, per di più in due corsi
diversi, come se fossero due istituti differenti, si stava parecchio buttando
giù.
:-Oh Benvenuti!- Un uomo dai capelli e dalla barba viola,
vestito in modo eccentrico, salutò i nuovi arrivati
:-Salve signore Pheles- salutarono in coro i due
giovani
:-Ed ecco altri due aspiranti esorcisti, oltre che a darvi il benvenuto, sono
venuto a consegnarvi le vostre chiavi- Fece il direttore Mephisto
Pheles consegnando ai due giovani due chiavi d’oro
–queste chiavi vi permetteranno di raggiungere le aule di esorcismo da
qualsiasi porta dell’istituto- Spiegò loro
:-Oh comodo, davvero molto comodo!- Commentò il ragazzo
:-Già così le cause dei ritardo diminuiscono- Fece eco la sorella
:-Esattamente- Annui sorridendo Mephisto –Bene
ragazzi, io ora vi lascio, devo andare a prendere uno studente che, a quanto
pare, ha chiesto il mio aiuto. Vi do ancora il mio Benvenuto, e ricordo voi che
le lezioni di esorcismo inizieranno dopo domani, la prima lezione si terrà
nell’aula 1106 da li poi il vostro insegnante vi dirà il resto- E così
l’eccentrico Preside si avviò verso la sua eccentrica limousine
:-Quel tizio è strano- Prese nota ad alta voce Saphira
:-Molto strano- Incalzò Drake
:-Ma secondo te dove sono i dormitori?- Fece poi la ragazza
:-Non ne ho la più pallida idea- si accorsi che nemmeno lui lo sapeva
:-Allora chiediamo a quelle ragazze laggiù- Disse indicando due ragazze, una
coi capelli castani e l’altra coi capelli viola
:-Per me va bene- Acconsentì il fratello
SI avvicinarono alle due che stavano chiacchierando amabilmente su un muretto
:-Emh! Scusate- Saphira cercò di attirare la loro
attenzione
:-Si dicci- la castana la notò subito
:-Io e mio fratello siamo nuovi- indicò il fratello, che appena si vide gli
sguardi delle due ragazze puntati addosso, sorriso e salutò con la mano –E non
sappiamo dove si trovano i dormitori, sapreste dirci la strada per caso?-
:-Certo, io e la mia amica Izumo ci stavamo per
andare, seguiteci- li invitò cordiale
:-Oh certo, grazie mille- sorrise, senza però essere degnata nemmeno di uno
sguardo dalla ragazza dai capelli violetti
:-Io mi chiamo Noriko Paku,
voi invece?- si presentò una volta scesa dal muretto
:-Io sono Saphira Hasegawa,
mentre lui è mio fratello Drake, Piacere di conoscervi- rispose la corvina
facendo un inchino
:-Piacere- Annuì Drake ridendo
:-Tu invece come ti chiami?- chiese sorridendo Saphira
alla violetta
:-io sono Izumo Kamiki-
rispose quest’ultima sgarbatamente iniziando ad avviarsi
:-E’ sempre così antipatica?- volle sapere schietto Drake
:-Drake!- Lo richiamò la sorella
:-Che c’è? È vero!- incrociò le braccia e mise il muso
:-No, non è sempre così, è solo che ancora non è entrata in confidenza- Cercò
di scusarla Noriko
:-Ah! Capito- Fece un po’ giù Saphira
:-Si ma dovrebbe essere un po’ meno acida-Commentò ancora il biondo, beccandosi
uno scappellotto dalla sorella
:-Forza andiamo- li invogliò la castana sorridendo e guidando i due fino ai
dormitori femminili
:-Ecco siamo arrivati, questo è il dormitorio femminile, mentre invece se segui
questa stradina, in fondo, trovi il dormitorio maschile-
:-Grazie mille- ringraziarono in coro
:-Bene, allora sorellina io vado, ci vediamo più tardi per esplorare la scuola
ok?- Disse il fratello con il borsone in spalla
:-Perfetto, ci ritroviamo dopo qui, ti faccio uno squillo- Rispose alzando il
cellulare
:-Bene a dopo- salutò un ultima volta dando un bacio in fronte alla sorella
–Saluti anche a te Paku-chan, e grazie ancora- Salutò
anche Noriko con un elegante baciamano, non salutò
invece Izumo perché era già entrata nel dormitorio
:-È sempre così tuo fratello?- Arrossì Paku
:-Si!- scoppio a ridere –ci farai l’abitudine non farci caso- la buttò lì
:-Hey aspetta, tu sei Saphira
Hasegawa giusto?- Chiese una conferma
:-Si perché?-
:-Guarda qui?- Disse indicando un foglio appeso a fianco della porta del
dormitorio
:-Siamo in stanza insieme!- esclamò gioiosa dopo aver trovato il punto che
indicava Paku
:-Già- Disse sorridendo –Allora andiamo?- Propose
:-Certo- Prese il suo borsone ed entrò insieme a Paku
nel dormitorio
:-Toglimi una curiosità- fece all’improvviso Paku
mentre percorrevano il corridoio
:-Certo dimmi-
:-Quanti anni hai?-
:-Io ne ho 15, te?-Saphira era felice di aver
iniziato un dialogo per conoscersi meglio
:-Io 16, ma aspetta, tuo fratello è più grande di te giusto?-
:-Si, cioè no, non proprio, siamo nati nello stesso giorni ma od orari
differenti- Cercò di spiegare
:-Aspetta, quindi voi due siete gemelli!-si fermò per un momento
:-Si certo! Perché?- Si fermo pochi istanti dopo anche Saphira
:-Non sembrate per nulla uguali, capelli, altezza, comportamenti- elencò
:-E occhi- Aggiunse la nera –Si in molti ce l’ho dicono, ma si siamo gemelli-
:-Quindi staremo tutti nella stessa classe-
:-A quanto pare-sorrise contenta
:-comunque hai davvero dei bellissimi occhi- fece riferimento agl’occhi grigio
ghiaccio della ragazza
:-Grazie- arrossì – ma a me piacciono di più quelli di mio fratello- Arrossì in
volto per l’imbarazzo
:-Oh davvero? Di che colore sono?- Riprese a camminare seguita da Saphira
:-Azzurro ghiaccio- Rispose semplicemente Saf
:-Bene siamo arrivati- Disse Paku davanti ad una
porta –Izumo deve essere già dentro- E così entrambe
varcarono la soglia di quella porta.
:-Ecco è questo- Fece Drake aprendo la porta corrispondente
al numero che aveva sul bigliettino.
La stanza era davvero graziosa, aveva quattro scrivanie, due che affacciavano
ad una finestra e altre due che affacciavano ad un'altra finestra, le due
finestre erano separate da una colonna, c’era una piccola porticina sulla
sinistra che probabilmente era il bagno e vicino a questa c’erano due armadi
molto capienti, infine agli opposti della stanza c’erano due letti a castello,
quelli sulla destra erano stati occupati entrambi, si vedeva dal fatto che
c’erano vestiti e borsoni sparsi sopra ai letti, mentre quelli a sinistra erano
più ordinati, ma quello di sotto era occupato, perché un borsone troneggiava al
centro del letto, quindi Drake dovette prendere quello di sopra
:-Perfetto, decisamente preferisco stare sopra- disse il biondo appoggiando il
borsone ai piedi del letto e salendo sulla scaletta che c’era di fianco
:”Ah quanto pare le stanze sono a quattro”- Iniziò a riflettere lui
mentalmente, mentre si appoggiava con la schiena al muro adiacente al cuscino e
si raccoglieva le gambe al petto “Quindi avrò tre compagni di stanza, che in questo
momento non sono presenti, chissà se anche loro seguono le lezioni di
esorcismo” Si chiese mentre con sguardo vacuo guardò l’intera stanza “bhè è ora di iniziare a dare una sistemata, in fondo loro
hanno scelto i letti, io scelgo il mio armadio” e così ragionando scese con un
saltello dal letto e afferrò il borsone, iniziando a mettere il suo contenuto
ben sistemato in uno dei due armadi lì presenti, occupando, con una precisione
millimetrica, esattamente metà armadio
:-Perfetto- Fece piegando il borsone e gettandolo sopra l’armadio –non mi resta
che aspettare la chiamata di mia sorella- si levò le scarpe e si buttò sul suo
letto. La chiamata non tardò ad arrivare, e lui rispose al cellulare
:-Drake?- Una voce femminile rispose dall’altro lato
:-No mi spiace a sbagliato numero- Era bravo a cambiare la voce
:-Oh mi spiace io…-
:-No scema, si sono io- Cercò di fermarla prima che riattaccasse
:-Ma perché mi fai sempre di questi scherzi?- era imbronciata la voce
:-Perché mi piace vederti quando fai il muso, sei decisamente carina- Rispose
di rimando il fratello, sapendo che ora stava arrossendo
:-Si va bhe, lasciamo stare. Indovina un po’-
era euforica la sorella
:-Mh fammici pensare- si
pose un indice sul mento, una mezza idea ce l’aveva ma non voleva togliere la
soddisfazione alla sorella di dirglielo, e lui adorava quando sua sorella era felice,
la trovava molto più carina di quando teneva il muso –no, non mi viene niente,
su avanti, spara!-
:-Sono nella stessa stanza di Paku-chan e di Izumo-chan- Urlò eccitata
:-Chi ti ha detto di chiamarmi così?- si sentì una voce proveniente da vicino
alla sorella
:-Zitta vecchia bacucca acida- commentò Drake come se stesse parlando con Izumo
:-Dai scemo!-
:-Ma cosa? Non farti trattare come una schiava, fatti rispettare, anche tu hai
un carattere, quindi mostralo, altrimenti quell’arpia ti metterà i piedi in
testa- Cercò di difenderla
:-Si! Forse hai ragione!-
:-Sei troppo buona Saffy-
:-Sai che odio quel sopranome!-
:-Lo so che lo odi, per questo lo uso- Ridacchio
:-Si va bhè, tu invece? Come sono i tuoi compagni di
stanza?-Volle sapere
:-Non ne ho idea, la stanza era vuota, ma loro avevano già scelto i letti-
:-Ah, e quale letto ti avevano lasciato?- Chiese premurosa
:-Il letto in alto sulla sinistra-
:-Il tuo lato e il tuo letto preferito vedo- si rassicurò
:-Già!- Asserì
:-Bene, senti Paku e Izumo
si sono offerte di farci fare il giro della scuola, ti veniamo a prendere fra
cinque minuti, così vedo anche il tuo dormitorio- Fece candida
:-Sai bene che le femmine non possono entrare nei dormitori maschili, e viceversa- La rimbeccò
:-Ah, è vero!- era delusa
:-Non ti preoccupare, tanto qui non c’è nessuno oltre me, sembra che gli unici
esseri di sesso maschile in questa scuola siamo io e i miei tre misteriosi
compagni di stanza, che non ci sono, quindi puoi visitare il dormitorio
tranquillamente- La tranquillizzò
:-Davvero?- Si stava riprendendo
:-Certo, avanti sbrigatevi, prima che tornino gli uomini del mistero- ridacchiò
:-Arriviamo subito- Disse al settimo cielo,
attaccando la conversazione
:-Oh Saphira!- Esclamò dolcemente il fratello
fissando il telefono –Non meriti questo destino- si rabbuiò mentre si metteva
le scarpa e usciva dal dormitorio per far strada alle tre ragazze.