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Autore: KazeSlasher    10/07/2011    2 recensioni
Le riflessioni di Keenan sul suo rapporto con Aislinn durante i festeggiamenti del loro primo Solstizio d'Estate insieme.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla Regina dell'Estate


Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era meravigliosa.
Finalmente si era lasciata andare allo spirito della sua Corte, senza più freni, senza più paure.
Il sole splendeva in tutta la sua forza impetuosa. Il Solstizio d'Estate, il momento più atteso, l'apice di ogni sforzo fatto quell'anno.
Keenan osservava da un angolo le sue creature che danzavano, ridevano, abbandonate alla effimera bellezza di quegli istanti. Dopo secoli di gelo, finalmente l'Estate era tornata.
Tra le ragazze dell'Estate, la sua Regina brillava come un altro sole. Sorrideva e i suoi piedi nudi disegnavano vortici sull'erba. Tutto ciò che sfiorava diventava rigoglioso, lei stessa emanava luce. Era l'essenza stessa della sua Corte.

Il tuo vestito che sfiora il prato
e quella tua dolcezza che si è vestita a festa.
Io l'ho riconosciuta, donna mia.

Ricordava il loro primo incontro. In quel negozio di fumetti di Huntsdale. L'avrebbe riconosciuta tra mille.
Come ogni mortale destinata a stare al suo fianco, l'aveva sognata. L'aveva cercata, l'aveva ammaliata. Eppure si era dimostrata fin da subito così diversa da tutte le altre. Allora ancora non sapeva che Aislinn era dotata della seconda vista, e che quindi poteva vedere il suo vero aspetto al di là della maschera umana che le aveva mostrato.
Lo temeva ed era attratta da lui. E Keenan era troppo sicuro di sé per ammettere che quella ragazza lo affascinava più di tutte coloro che l'avevano preceduta.
I suoi occhi lo sfidavano ad ogni sguardo. Poteva sentire il fuoco che le scorreva dentro.
Stavolta non c'erano dubbi. Era lei. Doveva esserlo.

Dal sogno il passo è stato breve,
se ti ho seguita non ricordo.
Senza vederti ti ho sognata, donna mia.

Era lei la Regina che aveva atteso tanto a lungo.
Ma era valsa la pena di quell'interminabile attesa. La sua Corte era viva come non mai. Tutte le creature dell'Estate scintillavano nella sua scia.
Il lungo Inverno del mondo era finito. L'Estate era tornata, calda e accogliente. Fiori e frutti nascevano ovunque, riscaldati da quel sole che pareva essere stato dimenticato.
Tutti, umani ed esseri fatati, animali e vegetali avevano accolto il ritorno dell'Estate con gioia. I festeggiamenti del primo Solstizio con la nuova Regina procedevano in modo perfetto. Gli alberi porgevano i loro rami carichi di doni, nascosti durante l'Inverno. Aislinn li riceveva radiosa e li offriva alla Corte.
Una danza immortale, intessuta di raggi di sole.

Le tue mani antiche si aprono lievi,
mi porgi i tuoi frutti, la tua terra è ricca.
Non ho aspettato invano, donna mia.

Tutto era splendido, meraviglioso. Ma non perfetto. Non ancora.
Era la Regina dell'Estate. Ma non era ancora la sua Regina. Gli aveva offerto il suo aiuto, il suo potere. Ma non il suo cuore.
La forza della Corte era aumentata vertiginosamente dall'arrivo di Aislinn. Eppure poteva crescere ancora. Le sue creature lo sapevano e rimanevano in attesa, godendosi quella rinnovata forza così a lungo agognata. Se lei avesse continuato a negarsi non avrebbero potuto fronteggiare gli altri Regni Fatati. Keenan non riusciva a capire il perchè di quella sua ostinazione. Perchè lo rifiutava... per lui?
Quel mortale, Seth. Amico dell'Ombra. Era disposta a dimenticare la sua Corte per lui.
Eppure sembrava così vicino ad averla. Tante volte si era trovato ad un soffio dal farla sua.

Se ti ho seguita non ricordo,
senza fatica ti ho creduto,
senza dolore mi hai voluto, donna mia.

Gli si avvicinò piano, a passo di danza. Gli tese la sua mano sorridendo. Nei suoi occhi brillava il sole, sulla sua pelle sbocciavano fiori.
Si inchinò di fronte a lei. Le prese delicatamente la mano e vi posò un bacio. Era la Regina dell'Estate. E lui il suo Re.
Si sollevò e la seguì tra le sue creature, che li osservavano felici, radiose. Il sole del mezzogiorno brillava su di loro, benedicendo la loro danza, il loro mondo.
Strinse Aislinn a sé, danzando con lei a piedi nudi sull'erba. L'odore di frutti maturi e fiori si diffuse nell'aria, il bagliore dorato del grano occupò l'orizzonte. Una pioggia di luce e scintille di sole circondò i due sovrani.

I tuoi occhi larghi cancellano i segni,
mi guardi e io non fuggo, mi ascolti e io mi chino.
Non ti ho sorriso invano, donna mia.

Non era tempo di pensare al passato, né all'incerto futuro. Non era il luogo per pensieri cupi e mesti.
In quel momento erano l'essenza dell'Estate. Il Re e la Regina della Corte del sole danzavano tra le loro creature nel mezzogiorno del Solstizio. Nulla poteva eguagliare la perfezione di quell'istante. Nulla poteva interrompere quella danza. In quel momento appartenevano l'uno all'altra ed entrambi appartenevano all'Estate.
Il viso di Aislinn brillava di luce propria, i suoi capelli scintillavano di bagliori infuocati. La sua pelle bruciava come la superficie del sole.
Keenan sapeva che guardandolo la sua Regina avrebbe visto lo stesso in lui.
Quel calore, quell'indescrivibile gioia. Quella era la Corte dell'Estate.

Ma niente è andato perduto,
se ho avuto freddo non ricordo.
Senza vederti ti ho toccata, donna mia.

 

N.d.A.: la canzone a cui si ispira questa fanfiction è “Donna mia” di Angelo Branduardi.

 

  
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