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Autore: Noth    12/07/2011    25 recensioni
"Sai, Kurt, c'è il tuo profumo sulle lenzuola del letto. Su quel copriletto di seta blu che hai tanto sbraitato per avere. In realtà, il tuo profumo è ovunque: sui mobili, sugli asciugamani, sul tappeto dove ci rotolavamo per poi baciarci, sui vestiti, sia miei che tuoi, e nel sapone zuccheroso che usavi per farti la doccia e che, in questi ultimi giorni, ho utilizzato tanto da finirlo completamente. Eppure ancora non profumo come te. Sono terrorizzato dall'idea di girare troppo per la casa, tremo al pensiero che tutte queste cose inizino ad odorare di me. Di un me da solo. Di un me senza di te.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduction: Kurt è morto. E' stato investito. Blaine, dopo qualche giorno, quando si celebra il funerale, scrive il suo epitaffio in onore di Kurt. L'epitaffio è l'elogio funebre scritto da un caro alla persona morta. Spero vi piaccia.

 

"Sai, Kurt, c'è il tuo profumo sulle lenzuola del letto. Su quel copriletto di seta blu che hai tanto sbraitato per avere.
In realtà, il tuo profumo è ovunque: sui mobili, sugli asciugamani, sul tappeto dove ci rotolavamo per poi baciarci, sui vestiti, sia miei che tuoi, e nel sapone zuccheroso che usavi per farti la doccia e che, in questi ultimi giorni, ho utilizzato tanto da finirlo completamente.
Eppure ancora non profumo come te.
Sono terrorizzato dall'idea di girare troppo per la casa, tremo al pensiero che tutte queste cose inizino ad odorare di me.
Di un me da solo.
Di un me senza di te.

Accendo la TV a tutte le ore, ma non trovo altro che trasmissioni che ci siedevamo a guardare insieme sotto al plaid, come 'Sex and the City', dove commentavamo tutti i vestiti come due vecchie zitelle; oppure 'Will & Grace', che ti faceva sempre tanto ridere.
Ed io amavo quella tua risata.
Avrei voluto registrarla e poterla usare come ninna nanna.
Avrei voluto afferrare i tuoi sguardi, le tue carezze, i tuoi sorrisi e tutte quelle notti assieme, passate a chiacchierare o ad ascoltare i tuoi sospiri. Mettere tutto in una scatola, chiuderla e sigillarla con me dentro a ubriacarmi di te.

Se ci penso, dopo questa cerimonia, ancora mi aspetto di tornare a casa e trovarti in cucina, con il grembiule rosso che ti ho regalato lo scorso Natale, mentre cuoci qualche piatto francese dal nome impronunciabile e mi ordini di preparare la tavola. Come al solito sbufferei ma, alla fine, ti accontenterei, perchè non sono in grado di dirti di no.

Persino i nostri litigi mi mancano già.

Quando eri geloso del proprietario del locale dove suonavo il sabato sera, oppure del commesso del negozio di vestiti che esprimeva apprezzamenti su ciò che indossavo. A detta tua era solo un 'incompetente farfallone villano'.
Tu avresti saputo fare molto di meglio.

Mi manca abbracciarti da dietro e baciarti la schiena, e mi manca quando mi mordi l'orecchio prima di prendere sonno come un sasso. Neanche le cannonate sarebbero mai bastate a tirarti su dal letto. E poi, quando dormivi, eri così bello, talmente bello che, a credere che fossi mio, quasi mi veniva da piangere. 

Di foto tue ne ho tante. Le stringo a me tutte le notti, ora. Non mi da, però, la stessa sensazione di averti lì con me. Mi sento, anzi, vuoto, solo, morto. Non ce la faccio senza di te, e tu lo sai.
Ma le cose non possono cambiare.
Quel camion non può scomparire dalla 36esima e non investirti.

Quanto vorrei che potesse.

Mi sento uno schifo solo a pensarti. Prego ogni sera, sai? Prego che torni da me, prego che il mio letto smetta di essere congelato e di potere smettre di mangiare Take Away dato che non so cucinare. Prego di poterti stringere, baciare, di potere tornare a vivere di te, a poter dare per scontata la tua presenza. 

Voglio te, di nuovo.

E questa mia vita mi fa talmente schifo che non la sopporto. 

Torna da me, Kurt, torna anche se non puoi.

O, se non ce la fai, stammi accanto e dammi la forza che non ho di muovere ogni mio passo. Di crescere il figlio che avevamo appena adottato e che arriverà venerdì.
Darren, avevi deciso di chiamarlo.
Non so niente sui bambini, sono una frana nell'argomento, e la sola idea di dover crescere un figlio che in ogni istante mi ricordarà te, è un proiettile all'anima che mi fa male come se fossi già morto. 

Ma adesso devo andare avanti, giusto?

Devo essere forte ed avere il coraggio che ti ho sempre spinto a tirare fuori. Vorrei poter stringere la tua mano, sentire la tua voce confortarmi, ma non mi resta niente.

Però ci proverò, Kurt.

Ci proverò anche per te. Non ti dimenticherò. Non posso.

Resta con me per il resto della mia vita.

Resta con me e con Darren.

Io e te, per sempre, te lo ricordi?

Ti amo, Kurt, e spero ci sia davvero un al di là dal quale tu mi stia ascoltando, perchè ci ho messo sette ore a scrivere questo epitaffio. 

Questo è un arrivederci, Kurt, perchè non vi sarà un solo istante in cui tu non sarai con me nel mio cuore.

Riposa in pace."

           - Blaine Anderson.

   
 
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