16/07/2011
2 recensioniLove, Sex, Magic.
Entro piano nella stanza che lui mi ha indicato questa mattina quando siamo arrivati all’hotel. E’ avvolta nella penombra, le tende sono tirate e lui è sul letto con gli occhi chiusi, ma dal respiro non sembra stia dormendo.
Apre un occhio. – Ciao – sorride.
- Axl, ti disturbo?
- No, figurati, ti stavo aspettando.
Prende un’ultima boccata di fumo dal sigaro che poi spegne nel portacenere di cristallo sul comodino e si siede con le gambe incrociate, appoggiando la schiena alla testata del letto.
Io vado alla finestra, tiro le tende e apro i vetri. Guardo il panorama.
- Come ti sembra Milano? – mi chiede.
- Molto bella, soprattutto adesso che è sera.
- Sì, tutta l’Italia è bella.
- E’ la prima volta che la visito..
Vado sul letto anch’io. Tolgo le scarpe e mi siedo di fianco a lui.
- Comunque.. Ho composto una nuova melodia, ma non ho parole da metterci sopra. – annuncio, mostrandogli il foglio su cui ho scritto le note.
- Fammi vedere.. Hai una chitarra?
- Certo.
Prendo la chitarra e inizio a suonare. Lui dondola a ritmo di musica, muovendo la testa. Inizia a canticchiare qualcosa a bassa voce, non riesco a capire tutte le parole.
- Mi piace, è davvero bella. – esclama appena stacco le dita dalle corde.
- Ho qualcosina da metterci insieme.. Un vecchio testo.. Devo solo ritrovarlo però – ride, iniziando a rovistare nella valigia, dall’altra parte della stanza.
- Cosa cerchi?
- Il quaderno dove scrivo tutti i testi.. Ma dov’è? L’avevo messo qui, diamine!
- Ti aiuto..
Lo raggiungo sul pavimento, mettendo le mani nella valigia e tirando fuori un indumento alla volta.
- Cos’è questa? – rido, prendendo in mano un qualcosa che assomiglia a una camicia. Mi alzo in piedi e la distendo. Scoppio a ridere. E’ orribile. E’ bianca con delle righe rosse e delle piccole palme disegnate ovunque. Ride anche lui.
- Dai ridammela – scherza. Si alza anche lui e cerca di strapparmela dalle mani.
- Dai, Sue! – ripete. Io non mollo, voglio giocare un po’. Mi nascondo dietro le tende e mi cambio, sostituendo la camicia alla mia maglietta.
- Ti sta benissimo! – scherza.
- Mi è enorme! Sembro obesa!
- No ti dona, potresti andare nelle spiagge a vendere il cocco, è adattissima!
- Cocco bello!
- Lo comprerebbero tutti il cocco se lo vendi tu..
- Dici?
- Dico. Bella come sei correrebbero per averlo..
Si sta avvicinando sempre di più a me.
- Dai, toglila, ora cerchiamo quel testo, non può rimanere senza parole quella melodia, è troppo bella.
- No, la tengo su, mi piace troppo.
Torniamo alla valigia e rincominciamo le ricerche.
Sento qualcosa sotto il mio sedere vibrare. Faccio un salto dallo spavento e mi ritrovo a pochi centimetri da lui. Lui prende il telefono da sotto il mio sedere e, molto casualmente, me lo tocca.
- Non sei troppo vecchio per palpare il sedere alle venticinquenni?
- No, non si è mai troppo vecchi..
- Beh, considerando che potresti essere mio papà..
- Ma non lo sono, quindi posso farti tutto ciò che voglio.
- Tutto tutto?
- Sì, tutto tutto.
Ci avviciniamo sempre di più, finché le nostre labbra si incontrano. Le sue sono calde e morbide e sa di fumo. Gli metto le braccia intorno al collo e accarezzo i suoi capelli. Le sue mani invece stringono la mia vita.
Lo bacio di nuovo, con più passione. Ci alziamo e, sempre senza staccarci, raggiungiamo il letto. Mi spinge delicatamente fino a farmi sdraiare e si accomoda sopra di me.
- E’ arrivata l’ora di toglierla, questa orribile camicia.. – sussurra, iniziando a slacciare uno a uno i piccoli bottoncini. Lo fa troppo lentamente, non posso resistere. Lo voglio, ora. Non mi importa se davvero potrebbe essere mio padre, se ha il doppio dei miei anni, se dovremmo essere soltanto amici e quasi neanche conoscerci. E’ da quando sono adolescente che lo sogno ogni notte, ora che è arrivato il mio momento non voglio perderlo. Lo voglio, subito, in questo momento.
Mi lascio comunque trasportare dalla sua calma, non voglio mettergli fretta. E’ tremendamente eccitante anche così, sentire le sua dita sfiorare la mia pelle e liberarla lentamente. Cresce anche la sua eccitazione, tanto che quando finalmente slaccia l’ultimo bottone affonda il suo viso sul mio ventre e poi tra i miei seni non troppo grandi, iniziando a leccarli. Penso impazzirò. Sfila lentamente la camicia e il reggiseno, slacciandolo in un lampo e subito facendo lo stesso con i jeans. Mi stuzzica sempre di più, leccandomi e mordendomi tutta. Con la lingua va sempre più giù, fino ad arrivare al bordo degli slip. Lo fermo. Non voglio essere l’unica ad impazzire, anche se il desiderio di averlo mi persuade sempre di più. Voglio comunque aspettare. Insomma, lui è ancora tutto vestito. Capovolgo la situazione, ora sono io sopra di lui. Gli sfilo senza tante cerimonie la maglietta. La sua eccitazione sta arrivando al massimo, lo sento premere su di me, sotto i jeans. Non voglio lasciarlo intrappolato ancora tanto. Gli strappo di dosso i jeans, slacciando i bottoni con i denti e infine i boxer. Ora è completamente nudo, tutto per me. E’ lo spettacolo più bello che io abbia mai visto, il mio sogno. E voglio assaggiarlo tutto. Abbasso allora la testa e comincio a fare il mio dovere. Lui inizia a sospirare dal piacere, freme tutto. Quando mi sento abbastanza soddisfatta del mio lavoro, le posizioni si invertono ancora. Questo volta è lui che vuole farmi diventare davvero pazza. Dopo avermi avidamente baciata, inizia ad accarezzarmi, dapprima passando la mano sul tessuto degli slip, poi finalmente togliendoli e iniziando a giocare con le dita e poi con la lingua. Sento dei brividi percorrermi la schiena e il sudore iniziare a bagnarmi la fronte. Il mio respiro diventa sempre più affannoso, sempre più corto, e il mio piacere è alle stelle. Quando alza per un attimo lo sguardo lo fisso dritto negli occhi e lui coglie al volo il mio messaggio.
Lo voglio, e questa volta per davvero subito. Non posso resistere ancora. Il mio corpo sta bruciando. Mi accarezza piano l’interno coscia, poi mi allarga leggermente la gambe e finalmente entra dentro di me con una dolcezza infinita. Lentamente, lo sento sempre di più. Poi inizia a dare dei colpi più veloci. Non riesco più a trattenermi, urlo. Urlo dal piacere. Urlo dalla felicità. Urlo per dire al mondo che ora Axl Rose è mio. In questo momento è mio, solo mio, è fuso con il mio corpo.
Dopo aver raggiunto l’orgasmo insieme, ci accasciamo stanchi tra le coperte, uno di fianco all’altro. Mi accarezza le guance sudate.
- Per questo non sono troppo vecchio?
- Mh, no, per niente.. – sussurro. Ridacchiamo.
- Sei stata fantastica, era da tanto tempo che non facevo una cosa simile..
- Tu mi hai fatta impazzire, era quello che volevo da anni.
Mi da un bacio leggero sulle labbra. Siamo bollenti.
- Non dovevi andare a cena con tuo fratello stasera?
- Mh, può aspettare..
- Attenta a non far arrabbiare Wednesday 13! – scherza.
- Se gli spiego il motivo non si arrabbia..
Rimaniamo un po’ in silenzio, continuando ad accarezzarci e baciarci con dolcezza.
- Sono stanca.. – sussurro.
- Dormi, piccina..
Mi abbraccia. Abbandono la testa nel suo petto ancora sudato.
- Grazie.. – bisbiglio. Una lacrima calda scende dai miei occhi. Non voglio che sia già finito, non voglio che questa sia stata l’unica volta, io lo voglio per sempre questo uomo, ho paura di essermi innamorata di lui.
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Il senso di questa roba? Ah, non chiedetelo a me!
Non volevo neanche pubblicarla, non ha nè un inizio, nè una fine .__. Però l'ho messa tanto per far sapere al popolo di EFP che sono ancora viva, ammesso che ve ne interessi qualcosa xD
Detto questo, mi ri-eclisso, byee :D
Ah, spero comunque in qualche recensione xD