Scatto matto
La fiducia non è mai stata una sua qualità innata. Non ha cercato
di affinarla nel tempo per smussare quegli angoli del suo carattere a
causa dei quali la barriera che la circonda la rende lontana,
incomprensibile e quasi fredda nei suoi pensieri e nelle sue azioni.
Le fa comodo, è indispensabile per mantenere razionale, priva di
fronzoli e sentimentalismi inopportuni, la sua visione della realtà.
Un passo falso e si ritrova su una scacchiera senza regole, in cui
subire uno scacco sarebbe facile e inaspettato. Ma lei non può
permetterselo, non quando ha una reputazione ineccepibile da
mantenere, non quando da quella reputazione dipendono i giudizi degli
altri e quelli di se stessa.
Ha bisogno di controllo e di una visione chiara e pulita e, nel
momento in cui le risposte tardano ad arrivare oppure sono fuori
dalla sua portata, la cosa migliore da fare è affidarsi alle
apparenze, senza rischiare di soffocare nelle sabbie mobili di
emozioni nascoste, violente e pericolose. Se l'apparenza coincide con
il resto, allora, non può che essere verità. Si concede il
beneficio del dubbio, ma le sabbie mobili non le affronta. Sono
irrazionali, sono un mondo che sconvolgerebbe il suo equilibrio. E,
molto spesso, sono invisibili.
Toby Cavanaugh era un deserto di
sabbie mobili vivente. Ed era il
pericolo peggiore che Spencer potesse incontrare. Eppure, anche nelle
profondità di quell'abisso l'apparenza, radicata con forza nella
mente di lei, aveva continuato a imporsi. Non l'aveva visto, non
l'aveva sentito, aveva semplicemente continuato a imporre la sua
realtà sulla scacchiera, immobile e indistruttibile come una regina
bianca. Lei, solo lei e nessun altro, poteva imporre lo scacco. I
suoi occhi avevano continuato a seguirlo, accusatori e pungenti, fin
quando Toby non era sceso dalla scacchiera, portandosi dietro gli
scacchi subiti fino a quel momento. I suoi lividi Spencer non li
aveva visti, perché sul nero di Toby aveva trionfato solo il suo
giudizio, lasciando nell'ombra il resto.
Ed era stato in quel momento che la
regina, rimasta sola e cieca sul
campo della razionalità, aveva visto. Aveva ingannato se stessa,
vedendo il nero dove c'era il bianco.
La fiducia non è mai stata una sua qualità innata. Ma ora, mentre corre contro il volere di tutti incontro a Toby – un ragazzo, un uomo, carne e sangue, calore e imprevedibilità – Spencer la percepisce sulle labbra e la invade sempre più velocemente mentre le braccia di lui la stringono di fronte al suo piccolo mondo. E' strano inciampare nelle vecchie abitudini e superarle, è strano respirare per la prima volta fuori dal suo campo di battaglia e tattica. Neanche si accorge che le sabbie mobili si trasformano in respiri e sorrisi, in una culla in cui chiudere gli occhi senza paura. Non si accorge che la regina ha infranto le regole, lasciando una vittoria di polvere al mondo contro cui ha sempre combattuto.
Scacco matto.
Note: Ehm... Se proprio vi venisse voglia di lanciarmi qualcosa, che siano secchiate d'acqua fredda, sarebbero il paradiso in questo momento :D