Sono qui, per strada, da sola. Fa freddo ma poco importa io non valgo niente, se mi amalo o se muoio nessuno se ne accorgerà. Sto piangendo, come sempre, piango e scappo ma alla fine dove potrei scappare io? Una ragazza di appena 17 anni, senza soldi. La mia vita fa pena.
Sento dei passi dietro di me, poi una voce.
Lui: dove stai andando?
Lo sapessi, gli risponderei ma io sto solo lasciando che i miei piedi camminino poi dove vanno non mi importa.
Lui: ehi, guardami
Mi alza il viso, dio vedo i suoi occhi quanto li adoro, mi sono innamorata di quegli occhi la prima volta che li ho visti. Quando ero al bar gli stavo versando una soda quando ho alzato gli occhi e … beh dire che ho versato tutta la soda sul tavolo credo sia poco.  
Lui: allora? Dove stai andando?
Oh mamma basta non guardarmi così … quanto sei bello.
Lui: guarda che se non mi rispondi vado via
Io: no! … resta, ti prego … resta con me.
Oddio sto pregando lui di restare con me!? Ok … calma, respira Marisol respira.
Io: ehm … in giro, sto solo facendo un giro
Lui: un giro …
Io: si Daniel un giro, ci trovi qualcosa di strano?
Daniel: si, sei vestita finissima questo freddo e poi … ti ho visto litigare con Layla
Io: quindi mi segui? – gli chiedo –
Daniel: no Marisol  … ero solo preoccupato per te
Che dolce, mi ha visto litigare con la mia migliore amica e si è preoccupato, si ma questo non gli da la scusa per seguirmi, vabbe è troppo bello per prendermela con lui.
Daniel: ti va di venire con me?
Io: dove?
Daniel: devo distribuire un altra decina di giornali e poi possiamo andare alla tavola calda a mangiare qualcosa.
Io: …
Daniel: offro io …
Ehi ma che offre lui, ok non posso pagare perche non ho soldi ma vuole farmi sentire una pezzente?
Io: certo … se offri tu
Bene ora penso una cosa e gliene dico un'altra questo ragazzo mi farà uscire pazza. Saliamo in macchina, mette  lo sterio. Vorrei dei lunapop quella canzone è davvero bella, fa venire la pelle d’oca. Lo guardo è così bello, credo di amarlo. Chissà lui cosa pensa di me. Di certo mi vede come una poverella e per pietà mi sta vicino.
Daniel: Marisol?
Io: si?
Daniel: se non vuoi non rispondermi ma … volevo dire … tu … non hai dei genitori?
Oh fantastico! No io non ho la minima idea di parlare di me.
Daniel: ok … ho capito. Come se non te l’avessi chiesto
No dai e perché ora mi fai questa faccia!? Non vorrai mica farmi sentire in colpa eh! Ehi corpo sta fermo! Perché mi sto avvicinando a lui? Ehi Marisol torna indietro, ah grazie cinta. Fortuna che ho messo la cinta non so cosa stavo facendo ma credo che se non l’avessi messa l’avrei baciato. Avrei baciato Daniel, il ragazzo di cui ho una cotta da ormai quant’è 9 mesi. Ha delle labbra stupende, e come suo solido si morde il labro inferiore , è da baciare.
Daniel: Marisol … ci sei?
Io: eh?! Si .. certo. Dicevi?
Daniel: no niente
Io: io … io credo di avere dei genitori non lo so
Daniel: non … non lo sai?
Io: no … non ricordo niente di quando ero piccola.
Daniel: e chi ti ha cresciuta?
Io: la madre di Layla … lei mi trovò vicino al cancello di un portone. Ero in una cesta. Mi ha preso on se e mi ha cresciuta.
Daniel: sei bellissima lo sai?
Eh!? Che ha detto!? Credo di aver sognato ad occhi aperti si si credo bene. Ora ride!? Che ha da ridere?
Io: perché ridi?!
Daniel: scusa … ma hai fatto una faccia!! Ahahah
Ho fatto una faccia!? Lui mi viene a dire all’improvviso che sono bellissima che si aspettava? Ehi … se mi ha detto che sono bellissima, forse gli piaccio.
Io: tu mi trovi bella?
Daniel: no, io ti trovo bellissima, hai degli occhi stupendi e sei così dolce. Per non parlare delle tue labbra ..
Io: perché?! Cos’hanno le mie labbra? Sono sporche?
Daniel: no … sono … bellissime
Quante volta ha ripetuto bellissime in un minuto!?
Io: …
Daniel: io …
Tu?! Perché non parla? Ehi no eh non ti avvicinare daniel che vuoi fare.
Si avvicina sempre più, mi prende il viso tra le mani e mi bacia, credo che ora svengo. Che labbra morbide che ha.
Daniel: Marisol?
Io: si …
Daniel: io … ti amo
Io: ti amo anch’io daniel.
Torna a guidare e mi tiene la mano, forse non valgo poi così niente.