Giochi di Ruolo > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: Aliceppp    21/07/2011    1 recensioni
"Mamma per favore dimmi che non è vero, che è tutto frutto della mia fantasia. Ti prego, mamma, DIMMELO !", la solita frase che pronunciava prima di andare a dormire. Ma la madre a questa "richiesta" non sapeva mai cosa rispondere.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                    Ricordi Sbiaditi.

Asia aveva paura del mondo. Aveva paura di stare sola. Aveva bisogno sempre di qualcuno. Lei non si riconosceva. Si guardava allo specchio e non sapeva chi era quella persona riflessa. Lei ha sempre pensato di essere strana, ma mai troppo strana da non avere amici, eppure si chiedeva perchè li aveva, lei fosse stata nei suoi amici non sarebbe mai stata amica di se stessa. E tutto questo perchè ? A questa domanda lei non ha mai trovato una risposta. Forse per il semplice fatto che, come per tutto il resto, lei non ragionava. Se le cose non le venivano subito non ci perdeva più tempo. Più o meno come si fa con la matematica, non so se avete presente. 

Asia viveva con la madre, in un paesino sperduto della Campania. Il padre viveva a Milano. Lei stava bene, fino a quando, però non incontrò quel ragazzo. Non era un ragazzo qualunque per lei. Era diverso, era bello ma strano e non le ha mai voluto dire il suo nome. Asia si era quasi innamorata di questo ragazzo che veniva da una città. Ma lui non era un bravo ragazzo. Forse perchè suo padre era un tossico e la madre si era suicidata. Lui si drogava, beveva, scappava di casa, e per giorni Asia lo cercava senza trovarlo.

Ma Asia che ne poteva sapere ?  Ad Asia piaceva, alla madre no. 
Asia pensava sempre a quel ragazzo senza nome che vagabondava per il paesino ubriaco e drogato. Per questo la madre non la fece più uscire di casa. Asia stava male, non mangiava più niente. Non si lavava più, non faceva più niente di quello che una ragazzina della sua età dovrebbe fare.
Ma grazie a Dio, la madre un giorno diede il permesso ad Asia di uscire.
Lei andò subito a cercarlo. Ma senza trovarlo. Così decise di andare al posto dove si erano incontrati la prima volta. Un fiumiciattolo, con alla fine una cascata.
E lì trovo l'unica cosa che non volle mai trovare. I vestiti del ragazzo. Nella tasca della giacca c'era un biglietto:

Cara Asia,
Volevo solo dirti che io in quella casa non riuscivo più a vivere. Non sapevo dove andare e così ho pensato bene di buttarmi nel fiume. Sapevo che saresti venuta qui, per questo ti ho scritto. E so ancora di più che tu vuoi sapere il mio nome. Però scusa, ma non te lo dico. E' stato bellissimo conoscerti. Spero che un giorno ci rivedremo, così mi racconterai un po' di cose.
Grazie di tutto.
                                                                                                                                                        M.



Asia si sentì male. Si accasciò sui vestiti del ragazzo e non si mosse da lì fino a che qualcuno non la trovasse. Passarono ben 2 giorni, ormai lei aveva solo un ricordo sbiadito di tutto. Nella sua testa c'era un'immagine fissa. Quella del ragazzo.

La madre la cercò. E la trovò. L'unico posto in cui poteva portarla era la casa.

"Mamma per favore dimmi che non è vero, che è tutto frutto della mia fantasia. Ti prego, mamma, DIMMELO !", la solita frase che pronunciava prima di andare a dormire. Ma la madre a questa "richiesta" non sapeva mai cosa rispondere.



10 Anni Dopo.

Asia ormai aveva  25 anni. Studiava psicologia presso la Sapienza a Roma. Ed era felicemtne fidanzata da 3 anni con uno studente di medicina. Ma ogni sera, dovunque si trovava ecco che il suo stomaco le iniziava a far male. Non riusciva a muoversi. Erano i ricordi sbiaditi del tempo. SI ricordava quel dannato ragazzo di 10 anni prima. Si ricorda il fiume. Si ricorda la lettera. E per quanto il suo fidanzato cercava di aiutarla lei non poteva andare avanti così. Allora decise di tornare nel paesino sperduto in Campania. Andò a salutare la madre.

Andò a sedersi sulla riva del fiumiciattolo. Lo guardò attentamente. Scrisse su un foglio una "sottospecie" di lettera e la lanciò nel fiume. Si tolse i vestiti di dosso. Guardò il fiume e si buttò.
Sulla lettera c'era scritto:

"Caro M.,
Non ce la facevo più a vivere in quel modo. E così ho pensato bene anche io di buttarmi nel tuo stesso fiume. Spero di rivederti presto.
Ti amo. 

                                                                                                                                      Asia."                                               

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Aliceppp