Fanfic su artisti musicali > Panik
Segui la storia  |       
Autore: echo kiriky    27/07/2011    0 recensioni
"[..]Le fan cominciano a gridare ancora di più, quando i primi accordi di "Neustart" si diffondono nell'aria attorno. Qualcuno comincia a gridare i nomi dei vari componenti e, ogni tanto, tra i tanti dubbi si distinguono frasi come Ich Liebe Dich. Chi non urla, tenta di seguire il rapper di Timo e la voce di Frank, cantando con loro...[...]"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: Ci tengo a precisare che i Panik non mi appartengono, e con questo mio scritto privo di alcuno scopo di lucro, non intendo dare una rappresentazione veritiera del carattere o delle vite dei componenti della band, né desidero offenderli in alcun modo.

Festa a sorpresa ad Amburgo.

Sono le sette e mezza del mattino quando il ronzare sommesso della vibrazione del cellulare, fa tornare dal mondo dei sogni l'ignara Kia che lo recupera allungandosi con la mano sul tavolino posto accanto al divano, andando un po' alla cieca con le mani.

-Pronto?- risponde assonnata, ributtando la testa sopra al cuscino, mentre colui o colei che l'ha chiamata comincia a parlare.
-Banda Bassotti, al rapporto?- domanda allegra la voce di David.
Kia risponde con un farfugliamento reso ancora più incomprensibile dal fatto che abbia il viso coperto dal cuscino.
-Eh?- chiede come risposta.
-Ma io dico, sono le sette e mezza e già devi scocciare con questa "Banda Bassotti"?- risponde alzandosi e mettendosi seduta sul divano, provando a non richiudere gli occhi che, al contrario, non vogliono collaborare.
-Sì- risponde pimpante.
-Stammi alla larga oggi o sarà peggio per te! Ed io, ti ho avvisato.- risponde in modo brusco.
-Ok, ok. Comunque, è tutto pronto?- cambia così, su due piedi, il discorso.
-Sì, sì. Voi per quando avete intenzione di arrivare?- domanda alzandosi dal divano e cominciando, con l'aiuto di una sola mano, a sistemare le coperte per rimettere allo stato originario il divano nel quale ha dormito per due nottate.
-Da quanto ho capito, verso l'ora di pranzo dovremo essere lì. Ti faccio uno squillo quando arriviamo nei pressi di Amburgo. Ora ti devo lasciare perchè mi sa che tuo fratello si sta svegliando. A dopo.- lei risponde con un semplice e, ancora assonnato, A dopo, per poi chiudere e lanciare il cellulare con poca grazia, sul divano e riprendere a sistemare per la festa.
***
Sono le undici passate quando il trillare per qualche secondo del suo cellulare le comunica l'imminente arrivo del fratello e così, gli ultimi preparativi dell'ultimo momento e poi all'attesa.
Quando i sei ragazzi fanno il loro ingresso nella casa sembra tutto normale e con tutta calma David accende la luce per illuminare il loro appartamento. Non fa a tempo a compiere questa azione che vede uscire di soppiatto, dallo stanzino delle scope lì accanto, due persone che riconosce come Kia e Kevin che con molta nonchalance, si muovono di soppiatto alle spalle di Timo, sotto lo sguardo ilare di Linke e di Jan, per poi saltare alle spalle del ragazzo il quale si trattiene a stento dall'urlare dalla paura.
-Oddio!- esclama osservando contemporaneamente il fratello e la sorella che gli sorridono, mentre il resto del gruppo se la ride alla grande. -Volevate uccidermi?- aggiunge poco dopo.
Kia fa per pensarci e poi voltarsi verso Kevin. -Te lo avevo detto che un coltello faceva sempre comodo. Ora sarà più doloroso per lui.- con tutta calma, sorridendo.
Timo gli lancia un'occhiataccia a cui la sorella risponde con una linguaccia.
-Non chiedo neanche chi, tra di voi- guardando i suoi amici- abbia fatto questa sorpresa...-e nel frattempo anche i genitori di Timo fanno il suo ingresso nella stanza.
-Ed ora, che abbia inizio la festa!- sono le parole di Frank, prima di accendere lo stereo ed andare a recuperare un contenitori con i Pop-corn ed uno con delle patatine.

***
Kia è seduta in un angolo un po' in disparte del salone, intenta a guardare fuori dalla finestra, quando David le si avvicina con in mano due bicchieri di coca-cola.
-Hey, tutto bene?- le domanda mentre le si siede accanto e le porge uno dei due bicchieri. Lei si limita ad annuire e a sorseggiare la bevanda senza parlare.-Sicura, perchè non sembra?- chiede ancora.
Lei annuisce sorridendogli. -Daii, raccontami com'è andato questo tour...- le domanda lei.
-Tutto bene. E' bello potersi spostare per la Germania, la Francia e anche l'Austria, anche se non ci è possibile vistare molto delle città in cui passiamo, perchè spesso siamo di sfuggita. Le fans, poi, sono incredibili... non pensavo esistessero persone pazze quasi quanto te...- ride.
-Hey, che vorresti dire?- risponde punta sul vivo.
-Ti ricordo quando eravamo ancora agli inizi, prima che uscisse il cd? Quando Timo è tornato a casa e mi ha trascinato dietro?- lei annuisce con il capo sorridendo mentre il ricordo torna vivido.
Era davanti al computer quando alle sue spalle aveva sentito la voce di Timo. -Cosa fai?- e per tutta risposta lei era saltata sulla sedia e, con un'aria terrorizzata, cercava di nascondere lo schermo del computer dalla visuale del fratello e del suo migliore amico. Senza riuscirci un granché e causando la curiosità dei due ragazzi che, non avevano impiegato molto per spostare la ragazza da una parte e cominciare a leggere la pagina di un sito internet aperto.
-La nostra più accanita fans.- ride mentre lei si finge offesa. -Ma...-continua- Sicuramente la cosa più bella è potersi esibire e far conoscere a più gente possibile la nostra musica. E trasmettere alle persone che ci ascoltano.-
Lei gli sorride. -Fidati, che ci riuscite benissimo. Il vostro concerto è stato stupendo.-
-A proposito. Tu non avevi i capelli con colori differenti?- domanda, notando solo in quel momento il color castano mogano naturale dei capelli della ragazza.
-Sì, ma solo per il giorno del vostro concerto. Era una tinta che andava via con un lavaggio.- alza le spalle- Un modo come un altro per farmi notare.-
-Tu sei tutta pazza!- ride assieme a Kia.
-Già.- silenzio per qualche secondo. -Ah, poi ho una notizia da darti...- risponde ravvivandosi in volto.
-Dimmi...-
Ma Kia non fa in tempo a finire di parlare che la madre le comunica che devono partire subito, per poter essere a casa, per la cena.
A malincuore si alza, imitata da David. -Tranquilla, me la racconterai un'altra volta.- le dice sorridendo. Lei annuisce prendendo la giacca ed indossandola.
-Timo.- si avvicina al fratello. -Se il regalo non ti piace, dimmelo che lo cambio.- gli dice mentre lo abbraccia.
-Secondo te una nuova telecamera, non mi piace? Tu non sei mia sorella, no, pensavo fosse più intelligente.- le sorride e lei ricambia. -Ringrazia anche Lyse.- annuisce e poi, dopo aver salutato il resto dei ragazzi, esce con i suoi genitori per fare ritorno a Neumunster.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Panik / Vai alla pagina dell'autore: echo kiriky