Serie TV > The Mentalist
Ricorda la storia  |      
Autore: Naky94    28/07/2011    3 recensioni
Prendete Hightower, aggiungete delle telecamere, Patrick Jane e Teresa Lisbon. Mischiate bene per un po e vi ritroverete con questa storia servita su un piatto d'argento...
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buon giorno, io sono Naky17, non una novellina sul forum, ma questa si è la mia prima shot su "The Mentalist" quindi è una cosuccia totalmente senza pretese, nata in una nottata di caldo allucinante da una mente altrettanto allucinata per la calura e così eccoci qui... ovviamente non pretendo granché, ma mi farebbe piacere sapere cosa pensate di questa mia prima creatura. Bhe buona lettura allora... Baci!!!

 

 

 

 
Telecamere

 
È venerdì. Il mio secondo venerdì come capo del Dipartimento investigativo della California, in una parola il CBI.
Due settimane da quando il vecchio capo Virgil Minelli, ha lasciato il suo impiego per andarsi a godere la sua meritata pensione.
La seconda settimana da quando mi è stato assegnato il comando di questo dipartimento che conta decine di squadre, fra le quali la più difficile, ma anche quella che chiude più casi fra tutte; quella dell’ Agente speciale Teresa Lisbon. Affiancata dall’ormai conosciuto e famigerato consulente Patrick Jane. Si famigerato avete capito bene. Quando mi è stato affidato l’incarico mi avevano detto di stare attenta soprattutto a Jane, ma non mi sono resa conto di cosa volesse dire lavorare con lui fino a che non ci siamo scontrati, non ricordo neanche per quale motivo, proprio il mio primo giorno di servizio.
E così è cominciata la mia personale lotta contro quell’uomo che sembra essere governato se non solo dalla sua vendetta per Red John, e per la sua voglia di fare scherzi in continuazione ad ogni persona che gli capita a tiro, sfruttando le sue tanto decantate “doti”.
Ed è anche per evitare che Jane combini qualche cosa di troppo grave, o che disturbi troppo i suoi colleghi durante l’orario d’ufficio che ho deciso di istallare delle telecamere di sorveglianza in tutto il Quartier Generale del CBI in modo da poter sapere cosa fanno i miei sottoposti  e scovare eventuali fannulloni. Così da questo lunedì ogni stanza di ogni agente speciale ha la sua telecamera, in ogni piano, ogni angolo ne ha una ed in più ce ne è una puntata proprio sul divano tanto amato da Jane. Tutte le telecamere sono collegate ad un monitor appositamente posizionato nel mio ufficio in modo che io possa avere il totale controllo dei mie sottoposti.
Riguardo Jane, ho fatto promettere a gli installatori delle telecamere di non dire niente. L’unica che sa dell’esistenza delle telecamere è ovviamente l’agente Lisbon.
All’inizio non l’ha presa affatto bene, sembrava darle molto fastidio questa mia decisione, ma poi con un alzatina di spalle è uscita dal mio ufficio, nella quale l’avevo convocata per spiegarle la situazione, non prima di avermi detto “Non saranno delle telecamere a fermare Jane, lo sa vero?”.
Ovvio che lo so, ma da lunedì ad oggi Jane non ha battuto ciglio e non ha fatto niente d’inconsueto, quindi devo dedurre che la mia idea non è poi tanto inutile.
Certo è di Jane che si sta parlando e quindi non dovrei abbassare la guardia, anzi dovrei aspettarmi sempre il tutto per tutto da lui ma manca ormai mezz’ora all’orario di uscita dal CBI, quindi credo proprio che anche questo giorno passerà in cavalleria senza alcuno dei suoi soliti scherzi.
Spengo il mio PC, riordino la mia scrivania e mi preparo a fare il giro del dipartimento per controllare che tutto sia a posto, per poter andare poi a casa dai miei cari.
Il giro di perlustrazione non mostra anomalie, fino a che non entro nel bull pen della squadra di Lisbon e dopo aver dato un occhiata per vedere se tutto è normale, mi accorgo che c’è qualche cosa che non va.
Cho è alla sua scrivania e sta leggendo uno dei suoi tanti libri.
Van Pelt è concentrata sul suo mini PC a controllare non so cosa.
Rigsby  è completamente preso da dei fascicoli da controllare e revisionare.
E Jane…. Dov’è Jane?
Mi giro verso il suo divano, ma… non c’è! Eppure fino a qualche secondo fa la telecamera me lo mostrava comodamente disteso sul suo divano preferito a sonnecchiare.
Esco dal bull pen e mi dirigo verso l’ufficio di Lisbon e lo guardo. Ha le veneziane completamente abbassate e chiuse. Forse vuole solo avere un po’ di pace, infondo Jane non fa altro che perseguitarla ogni giorno, quindi mi sembra del tutto normale che quella santa donna voglia un po’ di pace. E poi –le telecamere me lo confermano- l’ho vista lavorare solertemente fino a cinque minuti fa, quindi non mi posso lamentare.
Comunque il fatto che Jane non si trovi non mi lascia per niente tranquilla quindi dopo essere tornata nel bull pen chiedo agli agenti se sanno dove egli sia.
“Agenti! Sapete dove si è cacciato Jane?” alzano subito gli occhi dai rispettivi punti d’interesse, e guardano prima me, con uno sguardo sorpreso e poi il divano di Jane, e trovandolo vuoto fanno tutti e tre un sorrisino tirato e mi rispondono in coro.
“No capo! Non lo sappiamo” emmm non mi convince poi molto questa risposta.
E poi ora che ci penso, un sospetto mi sorge nella mente.
“Agenti per cortesia, mi potreste dire da quant’è che Jane non è sul suo divano?” tutti si guardano fra di loro, come e chiedersi chi fra di loro debba darmi la notizia, e alla fine l’agente Cho alza gli occhi dal suo libro e mi dice.
“Capo, Jane più o meno non lo vediamo da questo pomeriggio, è letteralmente scomparso” ecco lo sapevo!!! La telecamera sopra il divano è stata manomessa!!! Tutto il pomeriggio ho visto Jane nel bull pen, sul divano e invece loro mi stanno dicendo che non lo hanno visto per tutto il pomeriggio?
Lo sapevo che mi dovevo aspettare qualche cosa da lui, non poteva passare un giorno senza fare niente di strano.
“Ho capito agenti, grazie per la collaborazione, vado dall’agente Lisbon ad informarla, questa volta una lavata di capo non gliela toglie nessuno”, e mentre mi avvio all’ufficio di Lisbon sento delle risate sommesse provenire dal bull pen che ho appena lasciato.
Arrivata davanti l’ufficio senza neanche annunciarmi apro la porta ed entro.
“Agente Lisbon non si trov…….”
“Shhhhhhhh o si sveglia e poi non la finisce più di tormentarmi!”, mi dice Lisbon, senza neanche rendersi conto di chi sia entrata. E infatti nel momento in cui mi nota, sbianca e schizzando letteralmente dalla sedia mi guarda con gli occhi sbarrati, come se fosse appena stata colta mentre commette un reato.
Io intanto mi sono bloccata con la frase a metà dopo essermi resa conto che Jane sta comodamente dormendo sul divano di Lisbon, beato come un bambino. Ma non è questa la cosa peggiore, perché nel momento stesso in cui sono sollevata per aver trovato il “fuggitivo” mi accorgo anche che la telecamera fatta posizionare nell’ufficio di Lisbon, non mi ha rivelato quest’intrusione, ne devo dedurre quindi che anche questa sia stata manomessa. E siamo già a due, e bravo Jane!
“Agente Lisbon mi potrebbe spiegare come mai il suo consulente se ne sta tranquillamente nel suo ufficio a dormire invece si essere nel bull pen come il suo solito?” forse ho gridato un po’ troppo perché Jane comincia a muoversi e lamentarsi sul divano. Al che Lisbon si avvicina velocemente a lui e dopo essersi accovacciata accanto a lui e avergli messo una mano fra i suoi bei ricci gli dice.
“Continua a dormire Jane, non c’è problema, ti sveglio io quando è ora di andare a casa…”. Ma che sta succedendo qui dentro? Da quando Lisbon tratta Jane come se fosse un bimbo piccolo? E da quando Jane dorme sul divano di Lisbon senza che lei si lamenti?
C’è qualche cosa che non va qui dentro…
“Agente Lisbon per cortesia mi vorrebbe spiegare?!” le ordino, seppur abbassando il tono della voce in modo da non svegliare Jane.
Lei dopo aver accarezzato la testa del suo consulente ed essersi accertata che lui dorma di nuovo, sia alza e col viso arrossato mi dice.
“Vede capo, è già da un po’ che Jane dorme sul mio divano, ma visto che è un insonne cronico e che infondo se lui dorme io posso lavorare in santa pace, non ci ho visto nulla di male a concedergli questa possibilità e poi lui dice di riuscire a dormire solo qui perciò….” Perciò Lisbon ti stai addolcendo un po’ troppo col tuo consulente… mi sa che devo ricordare a questi due il regolamento.
“Non stiamo infrangendo nessun punto del regolamento, io stavo solo dormendo e lei stava lavorando….” Ed ecco che Jane riparte imperterrito con la sua campagna –Proteggiamo Lisbon-.
“Lisbon vuoi un caffè? Io mi vado a fare un the, tanto mi sarei svegliato fra qualche minuto…”
“Si Jane, grazie, lo prendo volentieri un caffè”
Ecco come volevasi dimostrare, questi due sono diventati un po’ troppo intimi, anche se per la verità quest’intimità non si è ancora dimostrata nociva per i casi, sono solo un po’ più sdolcinati fra di loro, ma davvero non se ne sono resi conto?
Dopo questo bel siparietto Jane esce dall’ufficio e io mi vado a sedere in una poltroncina di fronte la scrivania non prima di aver preso un bel respiro e aver detto.
“Appena torna il suo consulente parliamo un po’” e Lisbon suo malgrado dopo essere sbiancata di nuovo si siede nella sua poltrona dietro il tavolo.
Mentre siamo qui che ci guardiamo senza spiccicare parola, Jane rientra con due tazze fumanti e dopo aver porto la tazza col caffè nelle mani di Lisbon che lo guarda terrorizzata, come se avesse sentito tutto o come se avesse letto la mente a qualcuno di noi due, si va a sedere nel divano sorseggiando il suo the.
“Allora, come sapete ho fatto installare delle telecamere nascoste in tutto il dipartimento” comincio con molta calma.
“Già me ne sono accorto, ora accanto a Elvis c’è sempre una lucina rossa che mi da fastidio” dice Jane con una chiara nota di risentimento nella voce.
“Comunque chissà come mai, ma mi sono resa conto che due telecamere sono state manomesse, infatti mi hanno mostrato per tutto il giorno cose non vere” i due mi guardano come se stessi scherzando o come se fossi un ufo venuto da chissà quale pianeta.
“E quale di preciso sarebbero state manomesse?” mi chiede Jane molto incuriosito e un tantino anche sorpreso.
“Indovini un po’ signor Jane? Secondo lei quali telecamere sono state manomesse?” gli chiedo.
Lui si guarda un po’ intorno e poi comincia a passare lo sguardo fra me e Lisbon.
“Ah! Ho capito! Ma Lisbon queste cose non si fanno, va bene che hai un bisogno incontrollabile di tenermi sott’occhio, ma non credi che questa volta sei andata un po’ oltre?”
“Come?” chiede Lisbon con gli occhi sgranati.
“Come?” gli faccio eco io, non ci credo che sia stata l’agente Lisbon, lei non farebbe mai una cosa del genere.
“Dai Lisbon smettila di cercare di mentire che tanto con me non ci riesci…” dice continuando a sorseggiare il suo the. Io nel frattempo guardo Lisbon, la quale dopo un primo momento di sorpresa si riprende e comincia a sembrare un tantino colpevole e preoccupata.
“Non ci posso credere, e perché mai Lisbon avrebbe dovuto fare una cosa del genere?” sinceramente non riesco a capirne il motivo.
“Allora da dove cominciare. Domenica ci sarà il battesimo del figlio di suo fratello, ma svolgendosi a Seattle ed essendo lei reperibile tutto il fine settimana, aveva pensato di partire domenica mattina alla fine del suo turno, per poi tornare lunedì mattina prima dell’inizio del suo orario. Ma questo non significa che per poter chiedere un paio di giorni di vacanza basti manomettere delle telecamere…”
“Jane ma che cavolo dici, manomettendo le telecamere si rischia la sospensione, credi preferisca essere sospesa piuttosto che chiedere dei giorni di permesso?”
“Si perché sei troppo stacanovista e chiedendo i giorni di permesso ti saresti sentita in colpa per aver lasciato il lavoro che tanto ami, invece così non ci sarebbero stati problemi, in quanto costretta dalla legge e quindi niente sensi di colpa.”
Ma questi due quando parlano si rendono conto del fatto che la gente li ascolta? Io credo proprio di no e devo ammettere che trovarsi nel bel mezzo di uno dei soliti battibecchi fra loro due è piuttosto divertente.
“E poi conoscendomi ti saresti sentita in colpa per avermi lasciato a carico di Cho, ovviamente non ti preoccupavi per me, ma per lui… ed ecco perché hai deciso di manomettere le telecamere, sapendo poi che ti avrei scoperto senza tanti problemi…” la situazione si fa sempre più interessante…
“Ed infine non credo che il vero problema sia il battesimo di tuo nipote, al quale peraltro dovresti fare da madrina, quando il fatto che tu ODII che ci sia qualcun altro che non sia tu a dovermi controllare, è per questo che ce l’hai così tanto con le telecamere”
Ah! ora si che le cose si fanno più chiare, ed ecco anche spiegata la reazione così rabbiosa quando le ho detto delle telecamere.
“Ho capito, basta litigare ora. Lisbon non ti sospenderò per aver manomesso le telecamere, perché in fin dei conti non è successo niente di grave; però ti obbligo, anzi ti ordino di prenderti il fine settimana di ferie, in modo che tu lo possa passare con i tuoi cari.”
Lisbon mi guarda con un sorriso soddisfatto e felice in faccia e mi dice.
“Grazie capo, ne ho davvero bisogno” e si lo so che ne hai bisogno.
“Bene bene, allora visto che Lisbon ha il fine settimana libero, io posso prendere un paio di giorni, da passare a casa o al mare magari?” beh non ci vedo niente di male, e in fin dei conti un fine settimana sena Jane al HQ è un fine settimana di pace.
“Si Jane puoi prendere due giorni di vacanza, ma meriti anche una punizione per quello che è successo…”  mi guardano di nuovo con l’aria stralunata senza capire e io internamente sorrido.
“Lisbon prenditi 4 giorni di permesso invece che due…” le dico e lei mi guarda sempre più perplessa anche se con uno sfondo di felicità e gratitudine nello sguardo.
“Scusi capo ma non ho capito, la punizione la becco io e lei da due giorni di vacanza in più a lei?”
Non ci credo Jane che non capisce!!!!!
“Jane, prima di lei l’agente Lisbon sono sicura al cento per cento, non avrebbe mai fatto una cosa del genere, ne deduciamo che la colpa è del suo temperamento e dei suoi modi così inusuali di risolvere i casi. Ed è per questo che lei merita qualche giorno in più di riposo… ma la sua punizione signor Jane, sarà dover passare i due giorni in cui l’agente Lisbon non ci sarà, qui al lavoro sotto la supervisione dell’agente Cho. E non provi a darsi malato o a non presentarsi al lavoro, perché tutti sappiamo dove lei vive e possiamo trovarla in un attimo…” concludo il discorso con un leggero sorriso sulle labbra, mentre l’agente Lisbon fa di tutto per non scoppiare a ridere. E devo dire che vedere Jane in uno stato quasi catatonico, con gli occhi fuori dalle orbite, è veramente una visione molto ilare.
“Mi faccia capire capo, -mi dice quasi sussurrando- la mia punizione è passare due giorni senza Lisbon, nelle mani di Cho?” dice dopo aver inghiottito a vuoto, con una faccia bianca come un lenzuolo.
“Ma allora Jane lei capisce quando la gente parla” e mentre ancora cerco di non ridere, mi alzo dalla sedia ed esco dall’ufficio di Lisbon e mi dirigo di nuovo verso il bull pen.

 
Una volta arrivata mi giro verso l’agente Cho e con molta calma chiedo.
“Kimball Cho mi saprebbe dire a quanto sono arrivate le quotazioni?”
L’agente in questione dopo essersi sentito chiamare per nome, come se io fossi una di loro e non il Capo, mi guarda e con la sua classica voce impassibile mi chiede.
“Quali quotazioni signora Hightower?” e con ancora il sorriso sulle labbra gli rispondo.
“Le quotazioni su quei due…” e alzano un dito indico l’ufficio di Lisbon, dove sono sicura i ragazzi sanno della presenza di Jane.
Ma non do l’opportunità a Cho di rispondermi, e dopo aver preso le mie cose dall’ufficio mi dirigo verso l’ascensore, lasciando nel più completo imbarazzo tutti quanti .

 

 

 

 
Note dell'autrice:
Bene eccoci di nuovo qui, Grazie a chiunque ha letto, a chiunque ha recensito e a chiunque dopo aver letto le prime righe ha deciso di non continuare a leggere, perchè non sempre si può piacere a tutti. Grazie per la disponibilità e buona permanenza all'interno del forum...

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Mentalist / Vai alla pagina dell'autore: Naky94