Si ringrazia ThePoisonofPrimula per avermi suggerito l'immagine
e per i vari consigli :D
Prologo
Caro diario…
Bah, è inutile parlare con te; Oscar Wilde diceva di preferir parlare con i muri alle persone perché almeno loro non lo contraddicevano mai, ma io sento ora, per la prima volta nella mia vita, di aver proprio bisogno di qualcuno che lo faccia. Diario, voglio essere contraddetta, d’ora in poi. Ma tu ovviamente non puoi capire. Sei solo un quaderno, non possiedi nemmeno un neurone, cosa pretendevo?
Non avrò, per molto tempo, più occasione di scriverti, diario, perciò preparati alla polvere.
Vedi, caro diario, è da sedici anni che il mio cuore batte, ma oggi ho sentito quel "bum bum" che mi ha fatto pensare che fosse la prima volta.
Quest’estate sono molto impegnata.
Nicole
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Tre mesi prima.
L’orologio appeso al muro della sua stanza scoccò l’una di notte.
Nicole non si accorse nemmeno che era così tardi, nonostante già da più di un’ora sentisse le palpebre cadenti, la concentrazione scemare, il sonno impossessarsi di lei…
Tornò in sé. No, no, devo finire di studiare.
Alle nove si era infilata nel suo pigiama rosa, si era chiusa in camera e fino alle undici aveva studiato in pace, alla scrivania. Poi sua madre l’aveva rimproverata perché era troppo tardi, allora si era ingegnata: aveva spento la luce, si era infilata sotto le coperte e, rannicchiata e con una torcia accesa in mano, aveva continuato, segretamente.
Avendo già studiato per tutto il pomeriggio e i giorni precedenti, era chiaro che ormai la lezione la sapesse a memoria. Forse meglio del professore. Ma non importava, perché il giorno dopo l’aspettava il compito di storia. Era suo dovere studiare a fondo, soprattutto per se stessa, ma anche per i suoi poveri compagni. Li avrebbe aiutati, con informazioni, bigliettini e scopiazzature – il professore si fidava troppo di lei per sospettarla, e un anno da leccapiedi le era servito a qualcosa.
Che idiota, disse mentalmente Nicole.
Già si immaginava gli innumerevoli “Grazie” e “Non so come avrei fatto senza di te” dei compagni.
Una piccola dimostrazione della sua grandezza.
Era Nicole.
Era la più intelligente, la più falsa, una gatta sinuosa che faceva le fusa con tutti, mostrava le unghie a pochi, non faceva scorgere la lucentezza dei suoi occhi a nessuno.
Nicole era la ragazza che studiava, che faceva dell’egoistico bene, era la ragazza che all’una di notte si addormentava sul libro di storia dopo una stancante giornata di stress.
Nicole poteva tutto, se voleva. Con tutti.
Quasi.
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Jade's place:
capitolo breve, ma è solo il prologo. Se volete capitoli più lunghi dei prossimi che posterò, basterà dirlo =) la pagina di diario messa sopra in realtà c'entra poco con la storia, perché è solo l'EPILOGO. Quindi, avrete chiarimenti su quello schizzo lassù in alto alla fine ^^' =)
Spero vi sia piaciuto, e per finire... va be', le recensioni sono gradite, ovviamente - soprattutto critiche, perché ne ho un gran bisogno. Mi sento ancora una principiante =)
Fate un salto qui, inoltre, sei vi va: Rebirthing Now - è sempre una mia storia ;D un po' meno commedia di questa, ma c'è sempre il mio marchio sopra :)