Vivo in una piccola città , niente di speciale.
Vivo in Italia, il paese delle quattro emme, di cui ne ricordo solamente due.
4.Marzo.Duemilaundici.
Sono a scuola.Io, la più emarginata della classe, la più sfottuta, la più sfigata.
Nicole e Erika danno una festa per il loro compleanno.Mi hanno invitato, inaspettatamente.
Ci vado, non ci vado, ci vado, non ci vado, ci vado non ci vado.
5.Marzo.Duemilaundici.
Sono a questa dannata festa.Meravigliosa festa. Tutti ballano, ballo anche io insieme alle mie "amiche". Dopo un secondo sono da sola sulla pista.No, c'è anche lui. Lui che è sempre rimasto nei miei sogni, che è stato baciato, abbracciato, che gli hanno fatto fare di tutto sul corpo di altre donne, ma che da me non è mai stato toccato.
Sono pazza di lui da due anni.
Gliel'ho detto.
Lui mi ha sorriso, poi è andato dai suoi amici per raccontarlo.
Mi sfotte anche lui.
Piango, tutto quello che vedo è lacrime.
7.Maggio.Duemilaundici
Lei.La mia migliore amica.
-Come stai?
-Non tanto bene.
-è ancora per colpa sua?
-Si.L'ho amato sai?
Lacrime roventi mi cadono giù dalle guance.
-Oh!Non piangere Cathy!
Mi abbraccia, e non sto meglio, perchè sento in quell'abbraccio che non mi capisce, mi stacco.
Gli ultimi intervalli passati dentro i bagni chiusa a chiave, a piangere, pregando per qualcuno che mi amasse.
10.Agosto.Duemiladodici.
è Estate, ma con le nuvole e il vento sento l'Autunno.
Lui non c'è più, ho solo lacrime e sole, sole che mi aiuta a rimanere felice.