"Le Regole esistono per Essere Infrante."

La fregatura di questa Meravigliosa Accademia per Idol e Compositori sapete quale è?

E’ che nella scuola vige un'unica, ma severa regola: è vietato innamorarsi del proprio partner, pena l'espulsione immediata.

In una sera come le altre Nanami Haruka stava come sempre alla scrivania della sua stanza ha scrivere testi musicali e ha studiare.
In una sera come le altre Ittoki Otoya stava come sempre in camera ha suonare la chitarra e ha creare nuovi testi.
Mai nessuno dei due si sarebbe aspettato che una di quelle tante sere sarebbe stata diversa.

Nanami era appena tornata da una doccia rinfrescante e si era gettata sul morbido letto, quando ecco che Kuppuru viene ha fargli visita, lei come sempre era felice di riceve la sua visita.
-Cosa ti porta qui questa sera Kuppuru?- chiese Nanami ingenuamente – Come sei gatti potessero parlare.- pensò
Kuppuru dal canto suo indico con la testolina fuori dal balcone, Nanami incuriosita decise di andare ha vedere cosa avevo indicato il piccolo micio.

Ittoki stava suonando tranquillamente la sua chitarra quando si rese conto di aver bisogno di ispirazione se voleva riuscire ha cavare un ragno da un buco, decise quindi di andare ha fare quattro passi al lago.
Arrivato al lago si sedette nel gazebo che c’era li di fianco e rimase ha pensare, come continuare la sua canzone, per molto tempo.

Nanami vide Ittoki che si stava addentrando nel bosco, -Vorrà andare al lago. Ma perché di notte?- Bisbigliò.
Presa dalla curiosità Nanami decise di seguire Ittoki, Dunque scese in giardino e si addentro nel bosco, lasciando da solo Kuppuru in camera sua.
Non ci volle molto prima per arrivare al lago, arrivata li vide Ittoki nel gazebo con gli occhi chiusi.

-Starà dormendo?- Si domandò –Ittoki-Kun sei sveglio.- chiese.
Lui si spaventò non poco, insomma era arrivato li da solo e all’improvviso salta fuori Nanami che gli chiede se è sveglio?, gli venne quasi un infarto.
-Scusa non volevo spaventarti Ittoki-Kun.- Si scusò Nanami il più velocemente possibile prima di beccare una sgridata. –Tranquilla, è stata colpa mia che ho chiuso gli occhi e non ho controllato se ci fosse qualcuno intorno a me.-
Nanami si sentiva comunque in colpa.

-Allora dai dimmi che ci fai qui?- Chiese Nanami curiosa di sapere che ci facesse al lago di sera il suo caro amico.
niente, cerco ispirazione.- Rispose lui guardando il lago. –Capisco. Non hai ancora fatto il testo per la lezione di domani.- Disse lei sovrappensiero.

-Tu che mi dici? Come mai sei qua?- Domandò Ittoki. –Oh, Niente, sono solo venuta ha vedere che ci facevi qui.- Rispose Nanami.
–Ma scusa come facevi ha sapere che ero qui?- Domandò non poco sorpreso Ittoki. –Oh Be Stavo guardando dalla finestra e ti ho visto. Mi sono incuriosita e sono venuta ha vedere come mai sei venuto qui. Niente di che.- Disse lei velocemente, mentre le guance incominciavano ad arrossirsi.

-Capisco. Grazie.-Disse lui con uno sguardo Dolce Guardandola negli occhi.
-Perché mi ringrazi?- Chiese lei Ingenuamente. –Perché Ti sei preoccupata per me e sei uscita alle 22 senza dire niente a nessuno e senza preoccuparti se ti fosse successo qualcosa di brutto.- Disse sempre con quello sguardo dolce.
-Ma..a che dici!- Esclamò tutta rossa. –Non mi stavo preoccupando- Bisbigliò.

Ittoki era divertito dalla scena che si presentava, Nanami era seduta imparte a lui con le ginocchia al petto e con la testa tra le braccia conserte che poggiavano sulle ginocchia.
Si mise ha ridere senza rendersene conto. –Che hai da ridere?- Chiese un po’ arrabbiata Nanami. –Niente, Niente , Scusa.- Disse asciugandosi le lacrime che gli scendevano dagli occhi per il troppo ridere.
-Infondo viene da ridere anche a me- Pensò Nanami, e subito si mise ha ridere.

Risero insieme per circa mezz’ora e poi improvvisamente si fermarono perché si resero conto di essere uno sopra l’altro.
-Ah scusa, Non volevo- Si scusò velocemente Ittoki che era sopra Nanami. –Non, fa niente tranquillo- Disse il più calma possibile Nanami, anche se era agitata.

Ittoki si rese conto che forse era arrivato il momento giusto di dire tutto, tutto ciò che provava per lei.
-Nanami, io…- Stava per dire Ittoki. –Io…Ti amo. -Disse di getto. Nanami dal canto suo rimase interdetta e sorpresa di questa confessione cosi esplosiva.

All’improvviso un brivido freddo le percorse la schiena. Aveva paura. –Oh Ittoki…Anche io…ti amo…ma…- Disse Nanami. –Ma cosa Nanami-Chan? Perché hai detto Ma?- Chiese spaventato dalla risposta dell’amica, che ormai per lui non era più solo un’amica.
-Ma…è contro le regole lo sai…- Disse lei con lo sguardo basso.

–Le regole eh?! A me non importa niente delle regole! Io ti amo e questo non potrà cambiare!- Disse deciso.
-Ittoki-Kun…- Disse con le lacrime agli occhi. Corse fra le sue bacia e pianse, pianse di felicità.
Si scambiarono un dolce bacio e si guardarono negli occhi. –Supereremo le difficoltà insieme Nanami! Affronteremo gli insegnanti, insieme. Non ti lascerò mai da sola!- Disse con convinzione.
–Grazie Ittoki.- Disse lei ancora abbracciata a lui.

“Perché infondo le regole esistono per essere infrante!”