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Autore: Jill_BSAA    08/08/2011    5 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Jill Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jill era circondata da un’acqua talmente limpida da lasciare intravedere le onde che la sabbia descriveva nel fondale dorato. Distesa galleggiava in superficie con il volto rivolto verso il cielo estivo, azzurro e limpido, proprio come i suoi occhi. Le mani si muovevano lente sopra il pelo dell’acqua, simile al velluto al tocco, il respiro appena affannato per la fatica.
In lontananza una testa bionda munita di occhiali scuri, inforcati come al solito, era appena visibile, un’anomalia nel vasto mare. L’agente S.T.A.R.S. prese una grande boccata d’aria immergendosi fino a girarsi nell’acqua, nascondendo il proprio corpo nelle profondità oceaniche.  Dopo qualche metro di nuoto subacqueo si avvicinò, sfiorando la gamba di Wesker che si muoveva lentamente contemporaneamente alle braccia, per rimanere a galla. Sentendo il tocco delicato, l’uomo rimase immutabile in volto, ma solo per un piccolo secondo sorrise. Un movimento di labbra così repentino da non essere visto. “Bello, vero? …” affermò Jill afferrando la mano dell’uomo e avvinghiando le gambe sul suo torace “Sai … un po’ ti somiglia … questo oceano intendo …” cominciò senza staccare lo sguardo da quel bagliore vagamente accennato che proveniva da dietro le lenti scure. Nel sentire quella frase il biondo alzò il sopracciglio destro, perplesso “perché?” domandò senza aggiungere altro. In realtà era interessato alla teoria della ragazza perché anche lui si sentiva come quell’acqua. “bhe… sei sempre calmo, imperturbabile … ti scomponi solo se sei colpito, come quando si getta un sasso in acqua, ma torni subito calmo.” “ e tutto questo ti sembra normale?” domandò ironico con un ghigno sulle labbra “ Capitano Wesker… non credo che tu sia propriamente normale …” a queste parole l’uomo allargò il sorriso sulle labbra e senza dire una parola si immerse nell’acqua blu scomparendo alla vista della ragazza per qualche secondo prima di riapparire all’orizzonte. Jill rimase a osservarlo nuotare per qualche minuto, poi decise di lasciarlo solo, dopotutto l’acqua non va sfidata se non si vuole affogare. Così, seguendo l’esempio del superiore Jill, cominciò a macinare metri grazie a lunghe bracciate. Sulla riva poteva vedere i suoi compagni e soprattutto Chris che la salutava sbracciandosi. Con grazia uscì dall’acqua mostrando il corpo plasmato da ore e ore di allenamento, e con fare tranquillo si voltò, facendo svolazzare lunghe gocce d’acqua. Wesker non si vedeva più. Sorrise appena “già..come l’acqua…”
  
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