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Autore: BiriBiri    10/08/2011    6 recensioni
Reborn organizza un campeggio per la famiglia.
Ce la faranno i guardiani di Tsuna a passare una notte sotto la stessa tenda senza rischiare di uccidersi a vicenda?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le (dis)avventure della famiglia Vongola'
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Era stata ovviamente un'idea dell'Arcobaleno Reborn.
Chi altri poteva avere la brillante idea di portare tutta la famiglia in campeggio?
Se poi per famiglia intendiamo l'allegra combricola di guardiani che Tsuna aveva continuamente intorno, il risultato non poteva che essere disastroso.
Così ora si ritrovavano sistemati in 2 tende.
Nella prima e più spaziosa, il boss insieme a Reborn e Dino. Si perchè Reborn aveva chiamato pure Dino per qualche arcano motivo.
Nella seconda tenda i guardiani. Tutti i guardiani.
Gokudera, Yamamoto, Ryohei, Lambo, Hibari e Mukuro. E sugli ultimi due Tsuna sta ancora interrogando Reborn su come abbia fatto a convincerli.
Poteva almeno ringraziare il cielo e le divinità di non dover dormire insieme a quelle sei persone. Sopratutto al ricordo di ciò che aveva passato condividendo la stessa stanza di ospedale con Hibari. Era ancora terrorizzato.
Avevano passato tutta la giornata a camminare e arrampicarsi sotto ordine del severo Tutor per raggiungere il luogo dell'accampamento. Ovviamente Reborn non aveva scelto un luogo facile da raggiungere, giusto per far stancare un pò Tsuna. Aveva così passato una giornata ammazza-timpani tra i "Kyokugen" urlati all'estremo, i "Juudaime" dritti nelle orecchie, i "Kufufu" inquietanti che provocavano sempre brividi lungo la schiena, i "Kamikorosu" che facevano rizzare i capelli, e le risatine ebeti di Yamamoto che facevano saltare gli ultimi nervi rimasti. Poi non poteva nemmeno dire di essere stanco.
Almeno ora, calato il sole, poteva finalmente stendersi e riposarsi. Era sicuro che almeno Dino non avrebbe fatto nulla per disturbarlo. Doveva solo sperare di non trovare cadaveri nella tenda accanto la mattina successiva. O, peggio ancora, di rimanere vivo fino a quel momento.
Così si accivinò lentamente alla lanterna appesa alla tenda, la spense piano piano, per poi tornarsi a stendere e chiudere finalmente gli occhi.
Sperava che la notte potesse durare all'infinito così da poter riposare a più non posso.
Al contrario c'era chi, come Gokudera, sperava che la notte passasse con uno schiocco di dita.
Non poteva andare contro gli ordini del Decimo, quindi era stato costretto ad accettare la condizione di dormire in tenda con quelle mezze cartucce degli altri guardiani. Si, sempre che si potesse usare il verbo "Dormire" in quel caso. Aveva iniziato ad avere dubbi nel momento in cui entrati nella tenda, Ryohei si era lanciato sui sacchi a pelo devastandoli e urlando qualcosa all'estremo. Era entrato poi a ruota Hibari che senza dire una parola aveva iniziato a fulminare il guardiano del Sole, che però non sembrava recepire il messaggio "Ti mordo a morte se non la pianti subito". Hibari era poi stato seguito a ruota da Yamamoto che senza apparente motivo aveva cominciato a ridere e non sembrava intenzionato a smetterla.
Poi era entrato Lambo che aveva iniziato a lanciare granate a destra e sinistra, prontamente recuperate e spente in tempo da un infuriatissimo Gokudera che aveva poi preso a urlare parolacce a una divinità non ben specificata.
Infine era entrato Mukuto che ridendo come al solito aveva subito superato tutti. Mentre passava dietro Hibari aveva poi riso più forte del solito e i due avevano iniziato a menarsi di punto in bianco.
Che dire, si preparava una notte davvero lunga.

Fu Gokudera, che iniziò ad accendere e spegnere una torcia in continuazione, a interrompere il silenzio e richiamare su di se l'attenzione di tutti.

"Se non la piantate immediatamente con 'sto casino finirete per svegliare il Decimo!!"

Senza rendersene conto stava urlando così tanto, che probabilmente sarebbe bastato quello a svegliare il povero Tsuna. In tutta risposta, Hibari a Mukuro conclusero la loro pausa da un decimo di secondo e ripresero a combattere, Lambo scoppiò in lacrime senza motivo, Yamamoto non aveva ancora smesso di ridere e Ryohei cercava di srotolare il sacco a pelo senza però riuscirci e urlando quindi frasi estreme.
Il cervello di Gokudera stava ormai emettendo uno strano e inquietante fumo che risaliva verso l'alto. Tentò di ragionare su un modo di zittire tutti quanti senza bisogno di disturbare il Decimo. Gli bastò una parola.

"...Sfida." 

L'attenzione di tutti i guardiani fu riportata immediatamente sull'albino che aveva alzato l'indice. Calò nella tenda un silenzio molto pesante. La parola "sfida" era bastata a guadagnarsi l'attenzione di quella banda di scalmanati. Gokudera doveva proprio ammettere di avere avuto una buona idea.

"Il primo che sveglia il Decimo, ha perso la sfida."

Spiegò quest'unica regola in tono forte e chiaro in modo che anche quel testone di Lambo recepisse il messaggio. La sua tecnica sembrò avere effetto. Hibari odiava perdere, non importa che tipo di sfida fosse, quindi dopo aver fatto spallucce cercò un sacco a pelo che lo aggradasse ignorando il fatto che erano tutti identici.
Mukuro lanciò l'ennesima risatina e si sistemò nel sacco a pelo di fianco a Hibari. Yamamoto ovviamente rideva ancora, non aveva smesso un secondo, e sempre ridente si sdraiò in un sacco a pelo a fianco di Ryohei.
Il guardiano della tempesta, soddisfatto prese posto nel sacco a pelo di fianco al guardiano della pioggia. Lambo senza farselo ripetere due volte era crollato a dormire per terra.
Tutto perfetto. Nemmeno Ryohei estremizzava qualcosa. Aveva compiuto il suo dovere di braccio destro garantendo sonni tranquilli al suo Boss. Tutti i guardiani erano in posizione nelle loro cucce. Spense la luce e si preparò a fare bei sogni.
Non aveva però calcolato una cosa.
Nessun guardiano vuole perfere la sfida; ma vogliono far perdere gli altri.

Gokudera chiuse appena gli occhi ma fu subito colto di sorpresa da un forte boato che riecheggiò per tutta la tenda. Accese velocemente la luca pensando a un possibile attacco nemico. Niente di tutto ciò. Era il guardiano del sole. Ryohei stava russando.
Gokudera sentì una vena gonfiarsi sulla sua fronte. Era decisamente impossibile che una persona si addormentasse e russasse in una frazione di secondo. Lo faceva apposta. Lo faceva sicuramente apposta.
Decise di ignorarlo. Avrebbe sicuramente smesso se nessuno gli dava corda.
Spense ancora una volta la luce e appoggiò la testa sul cuscino cercando di ignorare quei tuoni che uscivano dalla bocca di Ryohei.
Ce la poteva fare. Gli sembrava quasi di non sentirli più.

"Kufufu..."

Poi ancora una profonda russata.
Gokudera non accese nemmeno la luce questa volta; scattò seduto sul sacco a pelo, impugnò il cuscino e lo lanciò dritto in direzione del guardiano della nebbia.

"Che cavolo ti ridi brutto essere perverso! Testa d'Ananas! Parassita sott'aceto!"

"Kufufu..."

Gokudera iniziò a pensare per quale assurdo motivo stesse ancora ridendo dopo essersi beccato un cuscino in faccia, ma la risposta arrivò da se.
Nel buio, vide una sagoma di fianco alla cuccia di Mukuro muoversi. Non è che aveva sbagliato mira? Cercò di ricordare chi ci fosse di fianco a Mukuro e venne scosso da un brivido di terrore.

"Adesso muore qualcuno."

Aveva colpito il povero Hibari in pieno volto. E ora non sembrava molto disposto al "parliamone".
Preso dal terrore del momento, Gokudera diede uno scossone a Yamamoto che ancora senza motivo iniziò a ridere come un ebete.

"Così non mi aiuti coglione!!"

Intanto Hibari avanzava verso di lui minaccioso, con i tonfa alle mani usciti da non si sa dove.

"Kyoya... Perderai la sfida... Kufufu..."

Il guardiano della nuvola si bloccò. Dopo aver lasciato per qualche secondo Gokudera agonizzante nel terrore, fece dietro front e tornò nel suo sacco a pelo.
Mukuro sembrava davvero divertirsi. Molto.
Il guardiano della tempesta deglutì pesantemente e tornò a coricarsi cercando di non far rumore.
Solo una piccola cosa continuava a infastidirlo.
Perchè Yamamoto stava ancora ridendo!?
Per evitare di svegliare nuovamente Hibari, iniziò a tirare delle piccole gomitate al guardiano della pioggia.
La reazione di quest'ultimo, fu quella di iniziare a ridere ancora più di gusto. Il povero Gokudera iniziava a chiedersi seriamente se non avesse degli effettivi problemi mentali. Tirò una gomitata un pò più forte. Troppo forte. Yamamoto volò dritto dalla parte opposta tra le braccia di Ryohei, ancora addormentato.
Il risultato fu che il moro finì con l'essere l'orsacchiotto del guardiano del Sole che lo stringeva come un peluche e non sembrava intenzionato a lasciarlo andare.
Yamamoto non rideva più. Che fosse morto o meno ora era zitto. Gokudera si voltò su un fianco deciso finalmente a dormire. Ormai aveva capito come ignorare il russare di Ryohei.

"Kufufu..."

Strinse i denti. Lo voleva provocare, ma lui sarebbe stato capace di ignorarlo.

"Kufufu..."

Poteva ignorarlo. Poteva ignorarlo.

"Kufufu!!"

"Rokudo Mukuro."

Gokudera ringraziò il cielo per aver fatto intervenire Hibari prima che la sua poca pazienza lo portasse a lanciare dinamite.

"Oya? Sei sveglio, Kyoya?"

"Zitto."

"Kufufu...Sai che sei proprio carino quando dormi?"

"..."

"Oya oya...Perchè non rispondi? Vuoi che ti faccia compagnia? Kufufu..."

A seguire si sentì solo un rumore metallico, e qualcosa sbattere sul terreno. Mukuro non rideva più.
Dopo aver celebrato una breve preghiera per il guardiano della nebbia, Gokudera pensò definitivamente che avrebbe potuto dormire in pace d'ora in poi.
Passò qualche minuto che il guardiano della tempesta usò per prendere sonno. E dire che c'era quasi riuscito.

"Lambo-san deve fare pipì..."

Tutto ma non questo. Non poteva rovinare tutto proprio ora. Ora che tutti erano finalmente zitti. Era quasi tentato di ignorarlo, ma sentì improvvisamente gli occhi di Hibari fissarsi su di lui in modo minaccioso. A quel segnale scattò in piedi, afferrò il bimbo-mucca e si precipitò fiori dalla tenda diretto verso il primo albero che capitava a tiro.
Maledicendolo, fece liberare Lambo dal suo impellente bisogno tirandogli un paio di pugni in testa quando alzava troppo la voce. Avrebbe potuto soffocarlo e toglierselo definitivamente dalle scatole, ma il Decimo sarebbe poi stato triste quindi dovette resistere.
Quando il bambino ebbe finito i suoi comodi, lo riprese su a malomodo e tornò nella tenda. Oh...Ma cos'era successo in quei due minuti?
Prima di tutto la luce era accesa.
Yamamoto rideva. Ancora, rideva.
Mukuro si era ripreso e stava punzecchiando con il tridente la pancia di Ryohei per testare la profondità del suo sonno.
Ryohei, appunto, russava forse più forte di prima.
Hibari invece, si stava avvicinando con aria minacciosa e tonfa in mano al gruppetto.
Se li avesse raggiunti avrebbero sicuramente svegliato il Decimo. Non poteva permetterlo.
Buttò a terra Lambo, che scoppiò in lacrime, e si lanciò contro Hibari scaraventandolo a terra e finendoci steso sopra.
Gli sguardi di Mukuro e Yamamoto si erano posati su di loro. Il guardiano della pioggia aveva smesso per mezzo secondo di ridere, ma poi si prese la pancia e scoppiò in una risata ancora più pesante. Il secondo invece li guardò con aria maliziosa emettenso un solo "Kufufu...".
Gokudera lanciò un'occhiata veloce al ragazzo sotto di lui e rimase sbalordito. Stava dormendo. Stava per uccidere delle persone nel sonno. Incredibile.
Ma questo giocava a suo favore. Si alzò piano piano dal guardiano della nuvola lasciandolo steso a terra e tornò di fronte a Mukuro e Yamamoto.
Si rivolse prima all'illusionista.

"Mukuro. Tu. Ora. In quel sacco a pelo. Capito!?"

Mukuro si alzò facendo spallucce e si diresse verso il suo sacco a pelo.

"Si, si paparino...Kufufu..."

Questo era troppo. Il guardiano della tempesta si rimboccò le maniche e si preparò a scagliarsi contro Mukuro ma venna trattenuto dalle mani di Yamamoto che iniziarono a massaggiarlgli le spalle. Gokudera rimase a bocca aperta.

"Coglione del baseball, ma che diamine stai facendo!?"

In tutta risposta, Yamamoto continuò a ridere come ormai faceva da inizio giornata.
Mukuro aveva raggiunto intanto il suo nido e alla vista della scena decise di prendere in mano la situazione minacciando il guardiano della tempesta.
Puntò minacciosamente il tridente verso la faccia di Hibari, ancora steso a terra.
Un messaggio molto chiaro: "Rompimi ancora i coglioni e lo sveglio"
Sia Gokudera che Yamamoto deglutirono e si riavvicinarono ai loro sacchi a pelo.
In tutto questo lasso di tempo, il povero Lambo era stato totalmente ignorato e questo lo aveva fatto arrabbiare.

"Lambo-San è molto molto arrabbiato!!!"

Detto questo tirò fuori il bazooka dei dieci anni e se lo puntò contro.Prontamente Gokudera e Yamamoto, che sembrava aver forse capito la situazione, o forse emulava solo l'albino, si lanciarono contro il bambino per togliergli di mano la pericolosa arma,
Arma che volò dritta dritta in testa al guardiano del sole, provocando un gran fumo rosa.

"Kufufu..."

La risatina di Mukuro rendeva la situazione ancora più tragica e inquietante.
Gokudera temeva cosa ne sarebbe uscito da quel disastro. E non era per niente buono.
Il fumo si diradò completamente e ne uscì una figura alta, vestita di giacca e cravatta nera e con i capelli sparati all'aria.

"KYOKUGEN! Che cavolo sta succedendo qua!?"

Bene, un Ryohei Sasagawa di dieci anni più vecchio era appena arrivato a rovinare il sonno del Decimo, ora erano senza speranze.

"Kufufu..."

Mukuro rideva, Yamamoto rideva, Hibari stranamente dormiva, Lambo se l'era squagliata e Gokudera era sul punto di piangere.

"Testa a polpo! Sono estremamente contento di vederti!!! Dove siamo!?"

"Stai zitto idiota!! Sveglierai il Decimo se continui a urlare così!"

Il guardiano della tempesta cercò con tono grave e voce bassa di far capire a Ryohei che non doveva assolutamente urlare all'estremo o cose così. E Muktuo continuando a ridere e punzecchiare Hibari in viso non aiutava, anzi...

"Idiota!? A chi hai dato dell'idiota!? Sono estremamente offeso!!"

Gokudera si portò le mani in faccia in segno di disperazione. Non c'era verso di spiegare la faccenda in meno di 5 minuti a uno come lui e farlo quindi stare zitto.
Yamamoto aveva ripreso a ridere per l'ennesima volta, questo fece imbestialire Gokudera che afferrò il moro per i baveri e iniziò a scuoterlo insultandolo.
Ryohei continuava a urlare estremamente frasi senza senso. Lambo probabilmente non lo avrebbero più ritrovato in mezzo al bosco.

"Kufufu..."

Mukuro con l'ennesima risatina, punzecchiò nuovamente il viso del guardiano della nuvola. Il colpo di grazia. Hibari si alzò lentamente come uno zombie e dopo aver assestato una bella "Tonfata" in faccia all'illusionista, proseguì poi mettendo a tacere tutti i rimanenti guardiani, compreso il vecchio Ryohei. Tornò poi nel suo sacco a pelo, si mise il cappellino da notte e riprese a dormire. Ora più nessuno parlava. Dopo qualche minuto un fumo rosa tornò a espandersi nella tenda e il russare  del guardiano del sole ruppe nuovamente il silenzio.
Passò così la notte...

Il mattino seguente, Tsuna preoccupato per le condizioni dei suoi amici, corse appena sveglio a controllare la situazione.
Tirò un sospiro di sollievo nel vedere come dormivano tutti beatamente l'uno abbracciato all'altro.

"Meno male... Vedo che in fondo si vogliono bene, sono sollevato!"

Detto questo, decise di lasciarli dormire ancora un pò, ignorando il fatto che del piccolo Lambo non c'era traccia.

*Da qualche parte nel bosco*

"Tsuna...Mamma....Dove siete?!"


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Cosa vi aspettavate dalla mia mente bacata se non una fic demenziale?
Scusate ma i guardiani che dormivano insieme li dovevo scrivere x°D Non ho saputo resistere...
Poi mukuro che kufufuneggia nel mezzo della notte... x°D
Vabè...fatemi sapere che ne pensate di questo sclero ò.ò
Alla prossima! Bye-Bai!! ^^
   
 
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