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Autore: ephemere    11/08/2011    0 recensioni
Oh baby U make me cry yeah
Oh baby U make me cry yeah
Oh baby just tell me why yeah
Oh baby U make me cry yeah

Cry-Mblaq
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, belli e brutti. Questa è la mia prima fanfiction sugli MBLAQ. E' da quasi un mese che ce l'ho in testa e finalmente ho trovato l'ispirazione per poterla scrivere. E mi scuso in anticipo per la brevità di questo primo capitolo, ma lo svolgimento e la suspence lo richiedeva!
Ho messo 20 minuti solo per decidere che avvertimenti mettere, visto che non voglio rovinare nulla di questa fanfiction non trovavo quello adatto e alla fine mi sono decisa a mettere 'What if?'. Gli avvertimenti che vi posso sono: ci sarà di tutto un po'.
Spero vi piaccia, epehemere.



  

Cry


Oh baby U make me cry yeah
Oh baby U make me cry yeah
Oh baby just tell me why yeah
Oh baby U make me cry yeah

Cry- MBLAQ

 



1.
 
 
Era appena tornata dall'università dopo una sfiancante giornata piena di lezioni e quando entrò nella sua stanza sì butto direttamente sul letto. Erano le 5 del pomeriggio di una giornata di pieno inverno e fuori era già quasi buio. Guardò la parete della sua stanza cercando tra le foto una in particolare: lei era più piccola, in quella foto aveva circa 17 anni, i capelli erano molto più lunghi di come lì portava in quel momento, ed il loro colore nero risplendeva sotto i raggi di un sole estivo. Accanto c'era in ragazzo, era tre anni più grande di lei e la abbracciava in modo affettuoso: il suo nome era Lee Chang-seon, conosciuto anche come Joon, ed era il suo migliore amico, erano praticamente cresciuti assieme, i genitori erano amici di vecchia data e loro, fin da piccoli, avevano dato tutti i segni di essere molto legati. Non avevano mai smesso di sentirsi, anche quando lui aveva intrapreso la carriera dello spettacolo ed era sommerso dagli impegni non smetteva di cercarla e di raccontarle tutto di se, come del resto non aveva smesso di fare lei. Joon era forse l'unica persona che poteva dire di conoscerla realmente, sapeva tutto ciò che le passava per la testa, tutte le lotte interiori che aveva affrontato, le crisi che sì erano abbattute su di lei. Era molto protettivo nei suoi confronti, voleva sempre sapere dove andava e con chi andava. Fu così anche quando lei trovò la sua anima gemella: Joon volle sapere ogni minimo dettaglio, famiglia, studio, lavoro e se non si fosse trattenuto avrebbe anche avuto il coraggio di farsi trovare sotto casa sua. Per fortuna Jiyon era riuscita a fargli cambiare idea e a tenere a freno il suo lato iper protettivo, non osò immaginare cosa sarebbe accaduto se fosse andato sotto casa di Minjong, le alternative non erano molte, visto il suo carattere avrebbe avuto il coraggio anche di tagliargli con un colpo secco la parte del corpo a cui lui teneva di più.
Minjong era una persona fredda, calcolatrice, ma molto passionale e impetuosa, si era innamorata a prima vista. Quegli occhi color petrolio e profondi quanto un pozzo senza fine l’avevano conquistata fin dal primo sguardo che avevano incrociato.
Continuò a guardare le foto appese a quella parete. No, foto sue non ce ne sarebbero state, non potevano essercene. Non ne aveva nemmeno sul cellulare, non amava quel genere di cose, forse anche per l’età: aveva quindici anni più di Jiyon, che ogni tanto si chiedeva come facesse a stare con lei o come facesse a non reputarla solo una bambina inesperta che ancora deve scoprire il mondo. Eppure le andava bene così, non sentiva spesso la differenza di età e, oltre quei momenti di tristezza immotivata, non si poneva domane sulla cosa.
Un sorriso le spuntò sul viso pensando a Minjong, quella sera avevano un appuntamento e non vedeva l’ora di potersi perdere completamente per l’ennesima volta in quegli occhi stupendi. Mentre pensava alla sua dolce metà una chiamata interruppe i suoi pensieri, guardò il display: ‘Joonie’, era Chang-seon che la stava chiamando.
« Jiyoooon!»
Quando rispose la voce di Joon era arrivata due ottave al di sopra del normale chiamando il suo nome.
« Joonie! Che onore ricevere una sua chiamata!»
Sì, perché nell’ultimo periodo le chiamate erano diminuite a causa della promozione del singolo in Giappone.
   
 
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