“Uno, due, tre…”

La bassa e sensuale voce era vicina al mio orecchio.

“Ehi, ehi, hai intenzione contare tutte le stelle del firmamento?”

 Kamenashi rise,  una risata dolce che mi faceva sciogliere ogni volta.

“Aaaah! Era tanto che non passavo una serata semplicemente sdraiato ad ammirare il cielo stellato… Hai avuto un ottima idea Koki”.

 In realtà era stata un idea che mi era venuta di getto, quel giorno dopo averlo visto  per l’ennesima volta sull’orlo del collasso avevo pensato che una serata rilassante era quello che ci voleva.
Kame è sempre il solito, nonostante siano passati molti anni dal debutto, nonostante i KAT-TUN ormai siano una delle band più famose del Giappone, lui deve sempre ridursi allo stremo per essere perfetto, a volte ho quasi voglia di prenderlo a sberle!
“
Koooki?! Mi stai ascoltando?!”  

Oops, ho finito per perdermi nei miei pensieri tanto da non rendermi conto che il suo volto è solo a pochi centimetri sopra al mio.

“Kame.. credo che dovresti spostarti…”

“Nande? Ti tolgo la visuale del panorama?” è una provocazione??? .

“Credi davvero che mi interessi del panorama quando posso ammirare te?”  di certo non mi tiro indietro.

“Esatto, perché dovresti guardare le stelle quando puoi guardare me? E soprattutto, perché stai ancora parlando invece di baciarmi?”.

Come darti torto Kame-chan?
Sollevo la mano poggiata sul mio petto e la passo tra i tuoi capelli mentre ci avviciniamo fino far congiungere le nostre labbra dalle quali, mi stacco solo un attimo, uno solo per  guardare i tuoi occhi.

“Tu sei di certo la stella più bella..”

Ti tiro di nuovo a me baciandoti prima piano, poi con un pizzico di passione in più e con la lingua tocco la tua  mentre il desiderio cresce.

“Sai, avevo pensato di farti passare una serata rilassante, ma credo che i miei piani stiano cambiando..”

“Tu, parli troppo!”

“Uhm.. probabilmente hai ragione”

Alla fine finisce sempre così, ma non posso di certo lamentarmi giusto?