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Autore: Calimero19999    12/08/2011    4 recensioni
Raccolta di varie storie, con protagonista l'intero cast di Lucky Star, alcune saranno oneshot altre saranno storyline da continuare. Shoujo-ai e Yuri.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri
Note: Lemon, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a chiunque stia leggendo. Comincerò dicendo che essendo questa una raccolta conterrà varie storyline, alcune delle quali rimarrano al livello di oneshot, mentre altre potrebbero essere svilupate in seguito, anche in base ai commenti, motivo per cui specificherò il rating all'inizio di ogni capitolo insieme agli avvertimenti che reputerò necessari. In fine non so quanto spesso aggiornerò tuttavia che sia necessario un giorno o un mese continuerò a farlo, e se dovessi decidere di smettere avviserò prima. Per il resto Qualunque tipo di critica (costruttiva) non è solo gradita, ma incoraggiata! Ok ora basta con la mia logorrea ecco il primo capitolo. Edit: con il traguardo delle 500 visite al primo capitolo vorrei rigraziare tutti/e coloro che mi hanno letto e commentato, grazie di cuore ^_^.

Desclaimer: Non possiedo, in nessun modo, qualunque cosa che abbia a che fare con il copyright di Lucky Star. E questo vale anche per i capitoli a venire.
 
Rating: giallo
Avvertimento: Lime
 
                                   Solo Mia
 
 
 
Era l'ora di pranzo alla Ryoo High, e come al solito Konata Tsukasa e Miyuki sedevano insieme, i banchi uniti a formare un tavolo comune, aspettando che il quarto elemento del loro gruppo arrivasse. Non dovettero attendere molto, infatti Kagami varcò la soglia della classe 3°B poco dopo il suono della campana che significava l'inizio della pausa pranzo, sedette tra sua sorella e Miyuki, fronteggiando Konata. Le tre ragazze adattarono la discussione affinché la nuova arrivata potesse inserirsi facilmente, poi tutte e quattro continuarono la solita routine fatta di chiacchiere pressoché inutili, ma piacevoli da scambiare durante un pasto. Tuttavia Tsukasa sembrò notare qualcosa di strano nell'altrimenti normalità della situazione. Ad un'occhio esterno sarebbe apparso come se qualcosa mancasse. Inizialmente sembrò confusa, come se non capisse l'origine di quella strana sensazione, ma poi il suo viso si illuminò, probabilmente segno che finalmente la risposta le si fosse presentata. - Onee-chan, ora che ci penso è da un po' che non litigate più, tu e Kona-chan... come mai? cioè mi fa piacere ma...- Iniziò, per poi  interrompersi, probabilmente incapace di trovare un modo per finire la frase senza sembrare invadente. In effetti chiunque le conoscesse avrebbe potuto dire che sua sorella e Konata non litigavano come al solito. Si battibeccavano ma nulla a che vedere con i soliti litigi, in più, Kagami non sembrava minimamente infastidita e Konata non cercava in alcun modo di supplire a tale mancanza, cosa per la quale normalmente non avrebbe perso tempo. 
Kagami sembrò presa alla sprovvista dall'improvvisa  domanda della sorella, ma non ebbe il tempo di rispondere perchè Miyuki decise di aggiungersi alla converzasione. - In effetti se penso agli ultimi giorni mi sento di dire che mi sembri molto più rilassata ed allegra, non che tu non lo sia normalmente, ma ora sembri decisamente più serena, Kagami-san. E, con rispetto parlando, Konata-san anche tu sembri aver modificato il tuo solito modo di fare, avitando i metterci appositamente in imbarazzo e di far arrabbiare Kagami-san di proposito... Oh cielo! non volevo che suonasse in questo modo, spero di non averti offesa.- Concluse Miyuki guardando Konata con sguardo colpevole. La giovane otaku dal canto suo, dopo aver indirizzato un'occhiata divertita a Kagami, che sembrava piuttosto nervosa, si rivolse alla sua amica dai capelli rosa. - Nah, non ti preoccupare non mi offendo, in fondo hai ragione- Disse Konata sorridendo, per poi rivolgersi a Tsukasa dicendo - E anche tu stai tranquilla, lo sappiamo che sei solo curiosa. Probabilmente sono solo io che sto crescendo, e il ritorno di fiamma è che infastidendo meno Kagami lei è più rilassata, vero Kagamin?- Concluse la piccola otaku voltandosi verso Kagami, la quale si limitò ad annuire.
-Sono sollevata, mi sarebbe dispiaciuto offenderti, Konata-san, e mi fa piacere che tu stessa possa riconoscere di stare maturando.- Rispose Miyuki con uno dei suoi soliti dolci sorrisi.
A quel punto Kagami decise di ambiare discorso, - A proposito Miyuki-chan, non credi che sia ora di essere meno formale con noi? Voglio dire, ci conosciamo da tre anni ormai no?- Konata colse subito la palla al balzo e continuò da dove si era fermata sa sua amica. -Già Miyuki, dovresti almeno iniziare ad usare il -chan, voglio dire io ormai ti chiamo solo per nome, sembra strano- Affermò Konata ridacchiando, tuttavia le parole delle due ragazze portarono un leggero rossore sulle guance della loro amica con gli occhiali, che rispose imbarazzata - E-ecco è solo che non sono abituata a prendere tanta confidenza, ma se reputate tanto importante che lo faccia vedrò di impegnarmi d'ora in avanti, uh- Kagami...chan?- Disse Miyuki voltandosi verso Kagami sorridendo, la quale rispose con un'altro sorriso . - Brava Miyuki, non era così difficile no? ora prova con me!- Esclamò allegramente L'otaku del gruppo indicando il proprio petto con l'incide della mano destra.
-U-Uh... Ko-nata...?- Disse piano Miyuki, nervosa all'idea di non usare nessuna onorificenza nel rivolgersi a qualcuno, le era sempre stato insegnato che fosse maleducazione, se non si conoscesse abbastanza la persona. Tuttavia le sue preoccupazioni sparirono nell'istante in cui Konata, con gli occhi accesi di una luce poco rassicurante, abbracciò stretta, la "meganekko" come spesso la chiamava, squittendo - MOE!!- almeno cinque volte in un secondo, facendo arrossire profondamente la ragazza che teneva correntemente tra le braccia.
Durò solo un secondo ma Kagami, cercando di non farsi vedere da nessun'altro scoccò un'occhiataccia alla piccola ragazza dai capelli blù che avrebbe fatto rabbrividire chiunque. Chiunque tranne lei, che tranquillamente lasciò andare Miyuki dicendo - Scusa scusa non sono riuscita a trattenermi.- - Ora però devo andare in bagno, a dopo- Continuò uscendo dalla classe. L'espressione sul viso di Konata aveva qualcosa di strano ma nessuno avrebbe saputo dire cosa in quel momento, ma Tsukasa e Miyuki, non se ne accorsero, o finsero di non accorgersene.
Meno di un minuto dopo l'uscita di scena di Konata, Kagami si alzò di scatto dalla sedia, sorprendendo leggermente le altre due ragazze, disse di aver bisogno anche lei del bagno e poi uscì dalla classe con passo leggermente troppo svelto, gli altri studenti le indirizzarono sguardi interrogativi, e così fecero le due ragazze rimaste sole.
 
Kagami prese le scale per il terzo piano. Non essendoci classi principali, su quel piano non si trovava mai nessuno.
Arrivata davanti alla porta del bagno delle ragazze l'aprì con una certa forza, e vi trovò, come sapeva, Konata ad attenderla.
Non disse nulla, si limitò ad avvicinarsi velocemente a lei, afferrarle le spalle, premerla contro il muro e baciarla con trasporto e passione.
Konata dal canto suo, per quanto sorpresa dal silenzio e dall'essere forzata nel bacio dalla ragazza, che la stava ora premendo con forza, sul muro, ma stando attenta a non farle del male, non era assolutamente contrariata, si stava, anzi, godendo la sensazione della lingua di Kagami, che lottava contro la sua con movimenti leggeri ma decisi che le davano la netta impressione di essere in sottomissione. Non che le importasse. Non era la prima volta che dividevano un momento del genere, che fosse a casa dell'una o dell'altra o da qualche parte da sole. Da qualche tempo avevano iniziato anche a scuola, ed avevano scelto quel bagno, perchè, essendo il più pulito, era possibile per loro dimenticare persino dove si trovassero. Non era nemmeno la prima volta che una delle due cercava di prendere il sopravvento sull'altra, anche se mai tanto ferocemente. Seriamente quel giorno c'era qualcosa che non andava in quella ragazza, ma stava mettendo tanta passione nel bacio che Konata si ritrovò a pensare che al momento non le interessava minimamente e si concentrò compeltamente sulle sue azioni e su quelle di Kagami.
La ragazza dai capelli color lavanda aveva, nel frattempo, afferrato una delle cosce di Konata e fatto scivolare la mano al ginocchio per sollevarla e premerla contro il proprio bacino, cercando di adempiere al suo disperato bisogno di incrementare il contatto fisico tra lei e la piccoletta dai lunghi capelli che stava baciando con tanta passione, la quale trascinata dalla stessa, strinse con veemenza la propria piccola gamba contro il bacino e la coscia di Kagami, che incoraggiata dal movimento iniziò a fal scorrere la sua mano sul ginocchio di Konata, prima e sulla sua coscia dopo, accarezzandola lascivamente. Continuarono la catena di baci alla francese fino a quando la più giovane delle due non fece passare la propria mano sotto la blusa dell'altra, accarezzando con desiderio al schiena dell'altra mentre attaccava il suo collo indifeso, baciando succhiando e mordendo delicatamente ogni centimetro di quella pelle chiara che mandava piccole onde di eccitazione e calore  per tutto il corpo  della piccola, quasi inerme, ragazza  pressata contro il muro. 
Konata aveva iniziato ad ansimare leggermente, ed a perdersi sempre più sotto il tocco dell'altra ragazza, che lasciava una formicolante sensazione di piacere su ogni lembo di pelle su cui posava le dita o le labbra. Senza più il controllo delle proprie azioni iniziò ad accarezzare ogni parte del corpo di Kagami che capitava sotto le sue piccole mani, riuscendo ad evitare di andare oltre solo con un'enorme sforzo di volontà. Passò poi a ricambiare le attenzioni che venivano riservate al suo collo, anche se, mentre nel suo caso invece di concentrarsi sulla parte centrale ed alta, ripiegò sulla parte bassa arrivando spesso alla spalla o alla clavicola per poi tornare indietro, tuttavia dove i movimenti di Kagami erano mirati alle zone più sensibili del collo di Konata, quest'ultima, non riusciva a pensare lucidamente , baciando e leccando a caso la pelle morbida del collo dell'altra. Andarono avanti per qualche minuto alternando i bersagli delle proprie labbra, i loro corpi sempre più premuti uno contro l'altro, nel tentativo di sentire l'altra più forte, tentando di inspirare il più possibile la fragranza naturale della pelle dell'altra. Continuarono fino a che la mano sinista di Kagami non toccò l'interno coscia di Konata, sfiorando poi la stoffa delle sua mutandine con la punta delle dita. La piccola otaku rispose sussultando sorpresa, al tocco della mano estranea. L'afferrò con la sua e la allontanò immediatamente dalla sua parte più privata, guardando direttamente negli occhi la ragazza più giovane. 
Kagami sapeva di aver oltrepassato un limite che si erano silentemente imposte, ma sostenne comunque lo sguardo dell'altra, che decise quindi di dar voce alle proprie domande - Kagami?- iniziò come aspettandosi già una risposta, per poi aggiungere la domanda che poco prima aveva dimeticato nell'impeto della passione. - Perchè oggi sei così aggressiva?- La risposta fu una piccola serie di azioni fatte abbastanza velocemente perchè Konata non potesse opporvisi. Kagami lasciò immediatamente la piccola gamba che teneva ancora con una mano, poi afferrò entrambi i polsi della ragazza dai capelli blu che aveva davanti, e li premette con forza contro la parete, poi mosse velocemente il proprio viso fino a trovarsi ad un soffio da quello dell'altra, guardandola dritto negli occhi, il suo sguardo pieno di lussuria, passione e, Konata si accorse per la prima volta, gelosia.
Lo sguardo di Kagami la stava tenendo inchiodata sul posto impossibilitandola al minimo movimento. Quando la ragazza dai capelli di lavanda parlò aveva un tono basso e risentito, tuttavia quel risentimento sembrava diretto più che altro a se stessa, per aver perso il controllo.
- Davanti a me... - Disse lasciando una Konata perplessa, che tuttavia non ebbe il tempo di replicare, poichè l'altra continuò come se non si aspettasse nessuna interruzione. - L'hai presa e stretta davanti a me! Non azzardarti mai più a toccare qualcuno che non sia io in quel modo!- Disse, la sua voce bassa, a metà tra un sussurro e un sibilo, la gelosia sempre più evidente nei suoi occhi. Poi decidendo di non aver ancora detto abbastanza riprese - Tu sei solo mia, puoi toccare solo me e solo io posso toccare te!- Concluse. Questa volta soddisfatta dalle proprie parole dicise di sigillarle con un'altro bacio, ancor più profondo, nel quale mise ancora più trasporto, stringendola possessivamente nel frattempo.
Non appena liberò le sue labbra tuttavia, Konata sentì di doverle una risposta, una risposta che sorprese Kagami in più di un modo.
Guardandola con uno sguardo stranamente simile al suo, Konata disse - Sempre -.
  
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