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Autore: Fuyu    15/08/2011    5 recensioni
Scusate, non so com'è potuto succedere, forse un problema di publicazione, ma il capitolo era già finito. Non avevo ricontrollato per via dell'orario improponibile nel quale ho postato, perdontemi e abbiate la cortesia di rilleggerlo.
"Oh, non farne un dramma è solo di un numero!" esclamò Chopper scendendo dalla sedia.
"Non è questo il problema...è una questione di principio" proclamò di rimando il cuoco scendendo dalla pedana. "E che diamine sono anche più grande di lui!" esclamò tra se e se andando in cucina con un nodo alla gola. Naturalmente il fatto che fosse solo un numero non cambiava nulla, sopratutto se si parlava di Zoro. "Non lo sopporto, non lo sopporto e non lo sopporto!" sbraitò scaraventando la porta dell'infermeria contro il muro, prima di entrare in cucina, oltre a stritolare la povera sigaretta appena accesa.
"Ehi cuoco!....potresti evitare di rompermi la nave!"
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chopper, Roronoa Zoro, Sanji, Un po' tutti | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un centimetro di troppo

Scusate, non so com'è potuto succedere, forse un problema di publicazione, ma il capitolo era già finito. Non avevo ricontrollato per via dell'orario improponibile nel quale ho postato, perdontemi e abbiate la cortesia di rilleggerlo.

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UN CENTIMETRO DI TROPPO!

Amarini inchi

Non riusciva a capacitarsene, era un incubo. Non solo doveva sopportare di avere una taglia minore a quell'idiota o che lui fosse più famoso e con una foto molto più normale della sua, ma adesso anche questo.
"Oh, non farne un dramma è solo di un numero!" esclamò Chopper scendendo dalla sedia.

"Non è questo il problema...è una questione di principio" proclamò di rimando il cuoco scendendo dalla pedana. "E che diamine sono anche più grande di lui!" esclamò tra se e se andando in cucina con un nodo alla gola. Naturalmente il fatto che fosse solo un numero non cambiava nulla,  ma questo non valeva se si parlava di Zoro. "Non lo sopporto, non lo sopporto e non lo sopporto!" sbraitò scaraventando la porta dell'infermeria contro il muro, prima di entrare in cucina, oltre a stritolare la povera sigaretta appena accesa.

"Ehi cuoco!....potresti evitare di rompermi la nave!" aveva gentilmente fatto presente il carpentiere seduto sul divano con accanto Rufy e Usop. Sanji lo guardò con occhi di fuoco dicendogli tacitamente di non rompergli le scatole. Era già nero di suo se poi ci si metteva pure lui e la SUA nave, andava a finire che Sanji non avrebbe più risposto di se stesso.

"Invece di rompere, vai in infermeria.....Chopper ti aspetta!" disse il cuoco dirigendosi al piano cottura. Era l'unica maniera per rilassarli dopo quella caduta in basso. Per lui cucinare era la creme della creme, dove poteva fantasticare sul cibo e le sue dee.

"C'è qualcosa che non va?!" chiese Nami entrando in cucina seguita da Robin e guardando il biondo cucinare come un ossesso.

"Attenta...può mordere!" esclamò Franki scomparendo dietro la porta dell'infermeria. La cartografa fisso il carpentiere come una che non aveva capito nulla, ma conoscendo il cuoco doveva centrarci qualcosa Zoro. Dopotutto sapevano tutti della relazione, guerra/amore, tra i due e quindi era sicuro che se Sanji era arrabbiato a livelli stratosferici, come adesso, la colpa era di Zoro.

"ZORO...A RAPPORTO, IMMEDIATAMENTE, IN CUCINA!" urlò cercando di farsi sentire per tutti i meandri della nave. Ovviamente lo spadaccino era sempre al solito posto, in cima all'albero maestro ad allenarsi o a sonnecchiare. "ZOOOROOOOOOO!" urlò più forte facendo cadere Rufy dal divano dove stava tranquillamente sdraiato insieme ad Usop.

"Che diavolo hai da urlare strega?!" chiese lo spadaccino massaggiandosi il fondo schiena, causa caduta mentre dormiva per via dell'urlo. Appena entrato in cucina un occhiataccia da parte di Sanji lo trafisse, metaforicamente parlando, al cervello. Il cuoco si poteva definire una specie di gatto arrabbiato con tanto di pelo ritto e pronto all'attacco. Dal canto suo, Zoro non capiva perché Sanji ce l'avesse con lui, quel giorno non gli aveva ancora dato noia e anche la sera prima non gli sembrava di avergli fatto male o averglielo imposto. Era vero che non avevano ancora fatto la solita scazzottata pomeridiana, ma non ne vedeva la necessità visto la bella giornata di sole. In ogni caso non ebbe il tempo di perdersi nei meandri della sua mente che gli arrivò un pugno in testa da parte della cartografa.

"COME MI HAI CHIAMATA?!" chiese in versione squalo a diecimila denti tenuta a stento da Robin mentre scalciava e muoveva le mani in preda a una furia omicida. Nel mentre Zoro faceva la faccia da ignorante e se andava a sedere al bancone con la schiena di Sanji davanti e sempre quella sensazione di sguardo letale addosso da parte del cuoco.

"Suvvia Nami, non è per questo che l'hai chiamato qui!" cercò di calmarla Robin. In fin dei conti Nami aveva chiamato lo spadaccino perché, da quanto aveva intuito, doveva essere la causa del mal umore del cuoco a differenza che lo sapesse o meno. Dopotutto tutti sapevano che se Sanji era di pessimo umore il cibo, seppure ottimo come sempre, poteva essere poco equilibrato  o addirittura ridotto rispetto a quanto ne mangiasse Rufy, quindi ne andava della loro sopravvivenza con un lupo di mare a bordo.

"Giusto...!" disse calmandosi "Zoro! Chiedi scusa a Sanji per qualsiasi cosa sia successa!" ordinò verso lo spadaccino. Il verde fece uno sguardo scettico come uno che guarda un idiota in una casa di riposo dire cose assurde. "Non guardarmi così....Sanji sembra avercela con te e quindi, a meno ché tu non voglia digiunare ti conviene farlo!"

"Non ci penso nemmeno!" esclamò secco. A quel punto Zoro si vide arrivare una padella in piena faccia riuscendo ad evitarla, per miracolo, grazie ai suoi riflessi sopraffini. "Ma sei impazzito torciglio del cavolo...era bollente!" protestò Zoro guardando il cuoco, il qaule non aveva più un occhio normale era diventato una fiammella ardente che bruciava a temperature altissime. "Spiegami che ti ho fatto!?" chiese cominciando ad evitare ogni cosa Sanji gli tirasse contro. Per Zoro era come trovarsi davanti una moglie isterica dopo aver scoperto un tradimento del marito, cosa tra l'altro impossibile, Zoro non si sarebbe mai sognato di tradire Sanji sia a letto che in battaglia a bordo.

"A questo posso rispondere io!" proclamò Chopper uscendo con Rufy, entrato dopo  Franki e poi Usop durante il casino, dall'infermeria. I presenti si girarono verso il medico curiosi di sapere il motivo dell'arrabbiatura del cuoco verso Zoro. "Questo pomeriggio vi ho sottoposto alla solita visita mensile, ma a differenza delle altre volte, vi ho anche misurato in altezza! Ebbene.. è venuto fuori che Zoro è più alto di Sanji di un centimetro!" sospirò sedendosi al tavolo.

"Davvero?" chiese Usop al medico

"Si...Zoro è alto 178, mentre Sanji 177!" specificò leggendo le cartelle che aggiornava a scadenza mensile. Ovviamente faceva ciò per rendere più sicura la navigazione e addirittura, due volte l'anno, faceva anche i prelievi per evitare malattie o roba di altro genere. Era il suo lavoro, nulla da obbiettare, ma quella volta aveva preferito anche le altezze per capire se qualcuno sulla nave fosse sotto o sovrappeso, escludendo Franki e Brook per ovvi motivi. Il solo problema era saltato fuori quando Sanji aveva scoperto che lo spadaccino era più alto di lui, nessun dramma era solo un centimetro, ma Sanji ne aveva fatto una storia greca.

"HAHAH HAAHAHAHAHAHAHHAHA!" cominciò a ridere lo spadaccino. Sanji a quelle risare prede una padella e cominciò ad avvicinarsi allo spadaccino con passo felpato e arrivato alla testa verde del suo compagno colpì con tutta la forza che aveva nel braccio.

"Prova a ridere di nuovo, e il tuo letto sarà peggio del deserto dei tartari per il prossimo millennio!" rosicò tra i denti Sanji disintegrando la terza sigaretta della giornata.

"Beh, però Zoro ha ragione! Dopotutto è solo un numero!" constatò Nami pensando all'assurdità della cosa.

"Vero! E poi, se ci pensiamo, è anche meglio...." sorrise Robin.

"Perché?!" chiese Rufy stralunato con il mento appoggiato al tavolo in cerca di cibo.

"È sempre un bene che la moglie sia più bassa del marito, no?!" spiegò con un sorriso disarmante Robin. Una risata generale fece eco nella stanza e non mancò di far imbufalire Sanji. Il cuoco buttò tutti a calci fuori, tranne Robin e Nami ovviamente. "Non ti devi arrabbiare..l'altezza non conta!" cercò di tirarlo su l'archeologa. Il cuoco parve riaversi dall'arrabbiatura, ma non guardò Robin negli occhi e neanche Nami.

"Non è il fatto di essere più basso.....il problema è che adesso mi tratterà peggio di quanto non facesse prima!" esclamò sconsolato.

"Ma dai...vedrai che Zoro non sarà così idiota!" decretò Nami. Questo è quello che aveva detto, ma.........................................................................................
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IL GIORNO DOPO

"Hai bisogno di una mano.....non ci arrivi tesoro?!" chiese ironico Zoro guardando Sanji cercare di raggiungere, a fatica e in punta di piedi, la ciotola per l'insalata. "Perché non usi la sedia?!" propose sorridendo. Il cuoco tremò a quella frase, era convinto che Nami potesse aver ragione. Sarebbe stato contento di poter sbagliare, una sacrosanta volta, sul possibile comportamento del verde, ma no, doveva avere ragione anche quella volta. In ogni modo non aveva voglia di una lite coniugale proprio in quel momento e quindi preferì soprassedere.

"No grazie, ce la faccio!" esclamò cominciando a tagliare l'insalata lasciando perdere la ciotola per quel momento. Zoro allora si alzò dalla sedia e arrivando dietro a Sanji gli prese la ciotola senza fare nessuno sforzo.

"Ecco tieni piccolo mio!" rise sotto i baffi Zoro appoggiando la suddetta sul tavolo lavoro di Sanji. Il cuoco non ci vide più, tremava dalla rabbia e fumava quasi dalla vergogna, prese la ciotola tirandola verso Zoro, ma colpì per sbaglio Usop che cadde in mare. Zoro ci divertiva, non perdeva occasione per rinfacciargli il fatto che fosse più alto. Certo un centimetro non era una differenza tanto pesante da sopportare, ma il vedere come Sanji si accanisse per quell'assurdo motivo poteva considerarsi esilarante. Lo spadaccino decise di divertirsi con Sanji per, almeno tutto il giorno: lo aiutava a prendere i vari utensili troppo in alto, in magazzino gli prendeva gli ingredienti che servivano e robe simili. Naturalmente a Sanji questa cosa non andava giù, il fatto di dipendere dallo spadaccino per un ridicolo centimetro di troppo era snervante, sopratutto contando che, fino a quel momento, non ne aveva mai avuto bisogno. Anche se pensandoci a desso era sempre così, quando Sanji aveva bisogno di una mano in cucina c'era sempre Zoro con lui, ma la sua presenza era diventata talmente naturale da non farci più caso. Ad ogni modo doveva fare qualcosa, non poteva farsi aiutare in continuazione dallo spadaccino con la fine di sentirsi inferiore. "Usa la sedia....ma sei sordo?!" chiese Zoro stufo del comportamento del cuoco. Era vero che fosse divertente vederlo accaparrarsi in certe cose, ma il gioco è bello quando dura poco.

"Ce la faccio anche senza!" rispose risoluto e cocciuto.

"Guarda che ti fai male....usa la sedia!" protestò il verde vedendo il precario equilibrio in qui versava il biondo. La gamba destra tesa con il piede in punta e la mano destra da stabilizzatore sul piano lavoro, accanto il ginocchio sinistro appoggiato al piano lavoro come molla per alzarsi e la mano sinistra protesa verso l'alto a palmo aperto. "Io ti ho avvisato...ci vediamo dopo!" salutò uscendo dalla cucina. Ovviamente non si allontanò, era preoccupato per il cuoco, sapeva della sua cocciutaggine, ma sperava che capisse dopo un po'

"Zoro! Com'é Sanji?!" chiese Robin divertita da quel gioco.

"Diciamo che se non la smette lo allungo a suon di pugni! È da due minuti che tenta di raggiungere una tazza troppo in alto perfino per me!" spiegò riportando alla donna anche la posizione degli arti del cuoco.

"Ma non si farà male?!" chiese Nami ascoltando la conversazione.

"È quello che gli ripeto da prima, ma lui è cocciuto" rispose scendendo le scale fino al ponte erboso .



"SANJI SCENDI IMMEDIATAMENTE DA LI!" urlò il medico dentro al cucina. "È PERICOLOSO....STA ATTENTO!" Lo sentirono tutti il grido del medico e tutti sentirono anche il tonfo e la caduta di padelle per la stanza. Subito Zoro corse verso la cucina seguito dalla ciurma. Entrando dentro vide il cuoco seduto per terra con tutte le stoviglie addosso, che si teneva la testa e massaggiava il sedere mentre la sigaretta rotolava sul pavimento.

 "Te l'avevo detto di stare attento!" proclamò Zoro mentre il medico andava a verificare come stesse il loro cuoco "Speriamo solo che tu non ti sia rotto nulla!" sospirò Zoro accovacciandosi vicino al cuoco che divenne rosso.

"Ma no,  non mi sono rotto nulla, mica sono fatto di burro!" protestò Sanji soffocato dalle continue prediche di Zoro e Chopper. Tentò di alzarsi sotto lo sguardo apprensivo e severo della ciurma, ma appena provò a fare forza con la caviglia destra per alzarsi una stiletta lo colpì facendolo ricadere a terra con il sedere.

"Ah, ah! Mi sa che ti sei storto una caviglia!" diagnosticò Chopper.

"Vedi che succede a voler fare l'idiota!" lo rimproverò Franki. Sanji gonfiò le guancie a mo di bambino di tre anni, mentre Zoro lo prese tra le braccia per portarlo in infermeria.

"NAAAAA, LASCIAMI!" urlò il cuoco tentando di svicolare da Zoro. "POSSO CAMMINARE DA SOLO!"

"Smettila..oppure sarà il tuo letto a essere peggio del deserto dei tartari!" ringhiò scrutando Sanji in modo severo tipo genitore apprensivo. Il cuoco si zittì trovando rabbia mista a disappunto negli occhi di Zoro e si lasciò trasportare fino in infermeria.
La diagnosi fu di due settimane a letto e poi riabilitazione forzata per un'altra settimana. "La prossima volta usa la sedia!" proclamò lo spadaccino sedendosi sul letto, dove Sanji se ne stava bello comodo sorretto dal cuscino per non restare sdraiato.

"La prossima volta vedi di abbassarti!" sputò Sanji. Zoro rise a quella frase con il suo solito tono strafottente "Poi mi dici che ci trovi da ridere!?" domandò ironico incrociando le braccia sul petto.

"Il fatto che chiedi cose assurde! Come anche la tua natura assurda" spiegò avvicinandosi a Sanji per dargli un leggero bacio a fior di labbra.

"Guarda che non mi sciogli!" sbuffò il cuoco

"Oh, andiamo! Guarda che un centimetro non è nulla crescerai!"

"Si, il problema è neanche tu ti fermerai nel crescere idiota!"

"Questo è vero....però guarda il lato positivo, potrei essere più alto di te di almeno dieci centimetri e non avresti più la frustrazione del numero uno!" esclamò sorridendo per poi tornare a baciare Sanji.

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IL RITROVO DOPO DUE ANNI

"ZOROOOOO.....VIENI QUI CHE TI UCCIDO!" urlò Sanji uscito dalla cucina con una padella di acciaio inox in mano.

"E adesso che c'è?!" chiese Nami esasperata

"Non avrai di nuovo misurato le altezze?!" domandò incerta Robin a Chopper.

"Beh, ho dovuto farlo, dopotutto sono passati due anni!" spiegò il medico

"E allora di quanto si sono alzati?!" domandò Usop, mentre Franki tentava di fermare Sanji dal distruggergli la nave appena ripartita dopo due anni di ferma. Nel mentre Zoro si era appena messo davanti a Sanji il quale corse verso di lui con la padella al vento

"Dunque...." rifletté Chopper andando a leggere le cartelle ".....Zoro è alto 184, mentre Sanji è arrivato a 179*!" finì di leggere sorridendo nervosamente lasciando pietrificati suoi tre interlocutori. Intanto Sanji aveva preso a rincorrere Zoro per tutta la nave, finché Zoro stufatosi lo prese per un braccio e se lo portò vicino, alzandogli il viso e baciandolo, mentre la padella finiva in mare solo per il gusto di farlo incavolare ancora di più.


Se prima non si notava per via di un solo numero, adesso era più che lampante ceh Zoro fosse più alto di Sanji. Arriverà mai la riscossa da partre del nostro cuoco?! ^w^

 

Una cavolata alle undici della sera, quando il cervello dovrebbe essere a nanna, ma mentre rileggevo Yellow di One Piece mi è capitato di leggere le altezze della ciurma. Ora considerando che 188 cm sono un altezza invidiabile per una donna (Ribin). Però la cosa più assurda era appunto la differenza di un centimetro tra Zoro e Sanji, soprattutto constatando che Sanji è più grande di Zoro di quasi otto mesi.

 

* Lo so forse è troppa la differenza, ma altrimenti non veniva la fine perdonatemi e soprassedete.

 

   
 
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