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Autore: Temari    15/08/2011    7 recensioni
- "Misaki gli aveva chiesto di accompagnarlo a trovare i suoi genitori al tempio." -
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Secondo post di oggi, secondo omaggio alla festa che oggi si celebra in Giappone - Obon. Dopo Saiyuki, stavolta sono qui con qualcosa per Junjou ^^
Non ho molto da dire, se non: POV di Usagi (non è prima persona ma comunque...).

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari

Meeting the In-Laws







 

        Misaki gli aveva chiesto di accompagnarlo a trovare i suoi genitori al tempio.
        Non era strano di per sé - anche se era insolito che fosse lui a proporre di prendere la macchina benché in cielo splendesse il sole - ma l'aveva portato a chiedersi come mai non avessero accettato l'invito di Takahiro e Manami di andare tutti insieme... nonostante ciò, aveva acconsentito senza pensarci due volte—non sia mai che Usami Akihiko rifiuti un appuntamento con la persona che amava, anche se quest'ultima avrebbe fermamente negato che potesse trattarsi di un appuntamento.
        Il suo Misaki era tremendamente timido ed impacciato quando si trattava di qualsiasi cosa che potesse essere etichettata come 'relazione'.
        E poi gli si chiedeva come poteva amare un ragazzo del genere...? Era troppo adorabile per non amarlo.

        Si trovavano entrambi di fronte alla tomba della famiglia Takahashi. Misaki inginocchiato davanti alla lapide impegnato a bruciare incenso e pulire la pietra con dell'acqua ed un panno, mentre lui se ne stava rispettosamente in silenzio qualche passo indietro - gli sembrava doveroso lasciare il giusto spazio affinché Misaki potesse salutare i suoi defunti genitori in privato.
        Dopotutto non faceva propriamente parte della famiglia.
        Passarono diversi minuti prima che Misaki terminasse il suo personale rituale e si voltasse verso di lui, "Usagi-san, vieni qui..." gli disse con voce a malapena udibile. Fece come gli era stato chiesto e si avvicinò fino ad affiancare il ragazzo, che però gli afferrò leggermente una manica della camicia e tirò. "Inginocchiati anche tu, per favore."
        Si lasciò andare e, non sapendo bene cosa fare, unì le mani in segno di preghiera e disse, "Salve, signori Takahashi, sono Usami Akihiko." Con la coda dell'occhio si accorse che Misaki gli aveva rivolto un sorriso appena accennato, così gli sorrise di rimando.
        Il ragazzo poi chiuse gli occhi un istante, sospirando profondamente, prima di riaprirli—aveva una strana luce che spendeva nelle iridi verdi... una sorta di muta determinazione mista a nervosismo, riconosceva vagamente quello sguardo perché l'aveva già visto qualche altra volta. Molto di rado.
        "Mamma, papà..." iniziò a dire Misaki, con una voce che stranamente non tremava o esitava. "Conoscete già Usagi-san... vi ho parlato di lui... ma c'è qualcosa che non vi ho detto..." a questo un sopracciglio argentato si alzò di propria volontà e si ritrovò a trattenere il fiato dall'anticipazione, ma il ragazzo continuò ignaro del tumulto che gli stava causando perché troppo preso dalla sua personale battaglia contro l'imbarazzo. "Lui è il mio c-c-compa-gno e stiamo in-insieme e... lo amo...!!" terminò tutto d'un fiato, incapace di sopportare oltre il peso della confessione che aveva appena spiaccicato ad alta voce di fronte alla tomba dei suoi genitori.
        Lui rimase lì per diversi secondi, gli occhi sgranati e il fiato corto—non poteva credere di aver sentito quelle parole uscire dalla bocca di Misaki... aveva il cuore che batteva a mille, tanto era sorpreso ed immensamente felice.
        Poi si riscosse e si affrettò ad allungare le braccia attorno alle spalle tremanti di Misaki, stringendoselo al petto tanto forte che poteva sentire il battito altrettanto forte dell'altro contro il suo. Il ragazzo alzò lo sguardo, incerto, incontrando il suo e lui sorrise, scendendo poi ad incontrare le labbra di Misaki in un bacio casto ma carico di sentimenti.
        Misaki accettò il bacio e lo ricambiò per un attimo, prima di ricordarsi dove si trovavano e staccarsi da lui con il viso in fiamme. "Lasciami, stupido Usagi-san!! Cosa pensi di fare in un tempio?! Lasciamiiii!!!" protestò il ragazzo, mentre lui se lo caricava in spalla per 'scortarlo' in macchina.

   
 
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