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Autore: YUE3899    17/08/2011    1 recensioni
le Tokyo Mew Mew, una storia che adoro.
è difficile dire quante cose le Mew Mew possono nascondere. progetti ben più grandi attendono i nostri personaggi.
un intruso nella storia che tutti conosciamo e la verità si scoprirà da sola, piano piano, strato per strato.
voglio accompagnare questa Ichigo della mia mente, alla luce, dove tutti potranno vederla.
fan della coppia Kisshu e Ichigo... ho in serbo la realizzazione dei vostri desideri, pazientate e vedrete
Genere: Azione, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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tokyo mew mew 1

le parti che scriverò saranno  i momenti più importanti  che accadono alla nostra protagonista, trascrivere il primo episodio era quasi obbligatorio, ben presto troverete le scene più succose, modificate ovviamente.

La terra, un bellissimo pianeta che ospita la vita, ma da molti anni gli umani la sfruttano, portando a l'estinzione di altre specie viventi.


Ero riuscita ad invitare Mark ad una mostra sugli animali in via d'estinzione, ero al settimo cielo e non vedevo l'ora di andarci con lui.
Ichigo, non pensi che sia ora di alzarsi?
alzarmi? Per cosa?– dissi mentre fantasticavo tra le coperte sulla giornata di oggi.
Poi mi venne un brivido freddo, spalancai gli occhi e seduta sulla punta delle ginocchia c'era Kanna, che mi guardava con i suoi grandi occhi neri, scese subito mentre io mi sparai fuori dal letto.

ora devo vestirmi in tempo record.– dissi tutta seria –perché non mi hai svegliato prima.– Kanna non rispose.
perché sono rimasta sveglia fino a tardi?!!!– urlai mentre scendevo rapidamente le scale.
ciao a tutti– dissi mentre passai davanti al salotto e la cucina.
e la colazione?– chiese mia mamma? –non ho il tempo di farla!– Kanna mi salutò con con la mano dal cancello.
Corsi per la strada pensando al fatto che fossi riuscita a prendere appuntamento con il ragazzo più bello della scuola, non mi importava che il cuore mi battesse forte, ero contenta.
Arrivai camminando nel luogo d'incontro e quando Mark si accorse di me, mi salutò con un grande sorriso.

che bella giornata!– esultai.
si, oggi fa proprio bello– disse con uno splendido sorriso sulle labbra.
Prendemmo la metropolitana, e per tutta la durata del viaggio non riuscì a trovare un argomento per fare conversazione.

Ichigo?– sentì la sua voce pronunciare il suo nome, quindi alzai lo sguardo.
si?
siamo arrivati– diede un'occhiata fuori e poi uscì.
ah!– era come se mi fossi appena svegliata, uscì di corsa e le porte si chiusero subito dietro di me.
Mentre facemmo la fila all'ingresso della mostra, mi raccontò quanto si fosse stupito che sia stata proprio io a chiedergli di venire e prima che mi potesse uscire dalla bocca, che mi ero informata sui suoi gusti deviai la conversazione, chiedendo cosa poteva essere l'oggetto che si trovava in cima all'entrata della mostra.
Una voce ci augurava una visita piacevole.
Leggevo un dépliant, Mark mi chiamo a guardare con attenzione una foto di gatto selvatico giapponese.

è bello, peccato che ci siano così pochi esemplari– parlammo ancora tanto sulla mostra, lui lo faceva proprio in maniera esemplare, mentre io cercavo di stargli dietro sull'argomento, ci facemmo fare una foto ricordo, cercai di fare una faccia la più bella possibile.
Fuori, camminammo ancora un po' per i prati del parco.

grazie per avermi accompagnata.
ma figurati, sono proprio stato bene oggi.– si mise le mani dietro la testa. Ero contenta che gli fosse piaciuta.
Poi ci fermammo.

Ichigo, è da parecchio tempo che ci sto pensando.– mi stava parlando dritto negli occhi.
Come, tutto così all'improvviso, pensai che volesse baciarmi, chiusi gli occhi.

tutto bene?– e in un attimo mi ricomposi.
è che ho una gran sete.– disse arrossendo.
aspetta qui, vado a prendere una bibita.– e lo vidi allontanarsi.
Non riuscii a trattenermi, stavo uscendo con il ragazzo più bello della scuola.
Nello stesso istante in cui mi persi nei miei pensieri adolescenziali una violenta scossa fece tremare la terra.
Vidi i bidoni ribaltarsi e tanta gente preoccupata.

un terremoto, Mark!– esclamai preoccupata.
Una strana luce mi attirò a guardare un vistoso edificio, dalla punta risplendeva una luce rossa.
Poi guardai in basso ai miei piedi, stupita di vedermi brillare.

ma cosa? Dove sono?– la luce calda mi avvolgeva.
ma quello è il gatto selvatico che abbiamo visto alla mostra.– mi dissi mentre apparve dal nulla.
Lo presi in braccio. E dopo esserci guardati negli occhi il gatto mi scivolò dalle mani e mi salto dentro.

mi sento strana e allo stesso tempo serena.– dissi quando un altro fascio di luce calda mi avvolse.
Quando mi risvegliai nell'erba, Mark mi informò che avevo dormito tre ore.
La mia giornata era finita, e lui era stato così gentile ad aspettarmi, mi accompagno a casa.
Il giorno dopo ne parlai con le mie amiche, ovviamente mi sgridarono.

lo so, forse è meglio che ritorni a dirli scusa!– presi le mie amiche per le braccia e le guardai negli occhi.
so dov'è a quest'ora, ha gli allenamenti di kendo.– e corsi via come un razzo.
Eravamo arrivate tardi, c'erano già tutte le sue ammiratrici che urlavano entusiaste del punto che aveva appena fatto.

avete sentito? Il maestro parlava della nazionale.– mi disse la mia amica.
mettiti l'animo in pace, non ti ricapiterà una situazione come quella di ieri.
Non mi interessava cosa stesse dicendo, perché in mano avevo le nostre foto.

cos'hai in mano, fai vedere.– le stavo per mostrare il mio tesoro, ma una ragazza si sbilanciò e sbatté contro di me.
Le foto mi scivolarono di mano.
Allora io presto mi gettai per riprenderle, ma quando le presi mi accorsi che stavo cadendo.
Senti le grida delle ragazze ed il vento che mi premeva sul viso.
Senza rendermene conto veci una capriola e per magia atterrai sulle mie gambe, illesa.
Guardai le mie amiche e l'altezza da cui ero caduta. Un filo di preoccupazione mi salì in gola.
In piena pausa pranzo mi ritrovai sul tetto della scuola.

questa mattina avevo un sonno tremendo, poi mi sono sentita piena di energie ed ho pure addentato un pesce senza neanche accorgermene!” mi ritornò in mente il sogno con il gatto.
Dopo le lezioni mi recai quasi inconsciamente al parco dove avevo avuto il sogno.
Era stupido, si era messo a piovere, proprio come avevo detto alle mie amiche.
Poi un senso di stordimento mi colpì.

da quella parte” e mi misi a correre curiosa di ciò che percepivo.
Mi fermai quando vidi Mark, “che ci fa qui, È venuto a cercarmi?” gli stavo venendo incontro.
Quando attraverso una nebbia strana, vidi un mostro lanciarlo lontano.

aaah! Mark!– mi precipitai temendo che fosse ferito, ma la bestia si lanciò tra di noi.
Mi stava per mangiare quando qualcuno, un bellissimo ragazzo mi portò su un ramo, in salvo per qualche istante.

Ichigo, ora va e uccidi quel mostro.
come fai a conoscere il mio nome?
non c'è tempo da perdere.– era vero, per poco mi ero dimenticata che Mark era stato preso di mira da quella bestia mostruosa.
Qualcosa in me si accese.
Una mano mi spinse ne vuoto e quando atterrai senza farmi nulla, il ragazzo che mi aveva salvata mi lanciò qualcosa.
Sentii come un contatto tra me e l'oggetto.
Mi spuntarono orecchie e coda, con in più un vistoso vestito rosa.

cos'è questo?!– dissi vedendo che c'era un fiocco con campanello attaccata alla coda.
Ma non ebbi tempo di pensare ad altro perché proprio mentre mi sentivo il più confusa il mostro alzò una zampa per colpirmi.
Schivai il colpo, lanciandomi in aria.
Un oggetto apparve nelle mie mani, una specie cuore con all'interno una piccola campana.
Il mostro mi attaccò ancora e io scansai di nuovo l'attacco fulmineo.
Mi trovavo a volteggiare nell'aria, intravidi Kanna tra i cespugli.
Gli feci perdere l'equilibrio e lui fece sprofondare alcune cose. Quando mi ritrovai in volo alle sue spalle gli dissi che era ora per la rivincita.

brutto mostro adesso ti insegno io a fare del male a qualcuno!
E una luce scaturì dalla campana che colpì il mostro facendolo scomparire.
Il ragazzo si complimentò con me mentre io accorsi per vedere in che stato era Mark.

che cos'è questa storia? Esigo una spiegazione!– gli urlai, ma il biondo si limitò a prendermi il viso tra le mani.
tu sei la prescelta.
stai tranquilla, ti spiegherò tutto, mi occupo del tuo amico intanto, fra poco si risveglierà.– le parole gentili provenivano da un' uomo vestito in maniera sobria.
sei molto gentile.
Il piacere è tutto mio, sono Kyle e lui è Ryan.– mi fece il baciamano e io non riuscii ad impedirmi di arrossire.
devi trattarla meglio Ryan, o non conquisterai la sua fiducia.
allora andiamo?– disse lui cominciando ad allontanarsi.
andare dove? E mi volete spiegare come ho fatto a trasformarmi in gatto?

un grazie a chi avrà la pazienza di rivivere la storia e vederla deformarsi. spero che non mancheranno le vostre opinioni.
mi rimetto interamente a voi.

  
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