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Autore: HarryJo    19/08/2011    6 recensioni
« Jace… »
In quel nome Clary cercò di inserire tutta la sofferenza, tutto l’amore che provava per lui. Un amore sbagliato, proibito, eppure sconfinato. Sin dal primo giorno lei si era sentita attratta da lui, per ogni suo gesto. Sensazioni che ora entrambi erano costretti a nascondere, in fondo al cuore, nella speranza di cancellare tutto.

One-Shot su Jace e Clary, il mio primo tentativo di scrivere qualcosa su questo fandom, che spero non sia completamente un buco nell'acqua.
A Noth perché senza di lei non avrei mai conosciuto questa saga.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Noth, che mi ha fatto conoscere questa saga meravigliosa,
e grazie alla quale ho passato delle stupende giornate.
A Noth, perché fa dei biscotti al cioccolato buonissimi,
e perché sostiene Jace e Clary tanto da convincermi a scriverci
 (ma non potrebbe essere altrimenti u.u).
Semplicemente a Noth.♥

 

Crudele realtà.

 
 
Jace non aveva la minima voglia di andare a trovare Jocelyn Fray, perché non sentiva nessun legame con quella donna. Anche se gli avevano detto che era sua madre, non riusciva a provare per lei niente che non la identificasse un’estranea.
Era confuso e avrebbe tanto voluto restare da solo. Eppure era andato con loro, perché glielo aveva chiesto lei, Clary. Sua sorella.
Fino al giorno prima era un orfano e figlio unico, ed ora aveva guadagnato un padre, una madre e anche una sorella. Ma aveva perso Clary. L’aveva persa.
Quelle emozioni nuove, travolgenti e inarrestabili che provava quando si guardavano negli occhi erano diventate d’un tratto proibite, sporche.
Come poteva amare qualcuno che condivideva il suo stesso sangue?
Quando aveva capito che Clary era sua sorella si era sentito precipitare dal piano più alto di un grattacielo e gli era quasi parso di sentire in lontananza il suono lugubre che aveva fatto il suo cuore spiaccicandosi nel marciapiede.
Riusciva a pensare solo a quello mentre guardava sua madre – sua madre? – distesa nel letto dell’ospedale, come se non dovesse mai più risvegliarsi. Non aveva parole per lei, e forse era meglio così. Forse era meglio restarsene zitto piuttosto che urlare i suoi pensieri.
« Jace, dì qualcosa ».
La voce di Clary gli arrivò da molto lontano.
« No » le rispose, mite.
« Come no? » sbottò lei, furente. « Jace, ti ho chiesto di venir qui per aiutarci, non per assistere al tuo pacato desiderio di non parlare ».
« No » ripeté lui, testardo.
Avrebbe voluto ucciderlo, glielo si leggeva negli occhi.
« Ma è mai possibile che non vuoi dare mai una mano? Qualche parola a mia madre ti ho chiesto, mica l’intera Divina Commedia a memoria! »
« Quella se vuoi la so » replicò freddo. « Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura, che la diritta via era smarrita. Ahi, quanto a dir qual era è cosa dura! Esta selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier… Ma dubito che questo la possa far svegliare, anzi, rischia di non svegliarsi più » disse sprezzante rivolgendo lo sguardo a Jocelyn.
« Smettila! » urlò Clary interrompendolo. « Credi di essere divertente? »
« Lo sono, è diverso » fece spallucce lui, facendo per uscire dalla stanza. « Qui non ho nulla da fare, Clarissa. Ci vediamo » aggiunse poi, senza guardarla negli occhi. Aprì la porta e se ne andò con un gesto fluido.
Clary non ci pensò due volte e gli corse dietro. Quando furono fuori dall’edificio, urlò il suo nome con quanto più fiato avesse in corpo, e Jace si fermò, voltandosi a guardarla.
« Cosa vuoi? »
« Voglio che tu la smetta di fare il presuntuoso e arrogante. Si può sapere cosa ti ha fatto mia madre? » gli domandò con uno sguardo gelido. « Nemmeno la conosci! »
Jace la guardò stupefatto. Ma com’era possibile che lei non capisse?
Non aveva nulla contro Jocelyn, ma non poteva che essere arrabbiato con lui per essere sua madre.
Non era tanto il fatto che l’avesse abbandonato; aveva capito come stavano le cose e più o meno poteva comprendere il desiderio che l’aveva portata ad andarsene via da Idris.
« Non capisci, vero? » mormorò, stringendo i denti.
« Jace, sei tu che non capisci! Lei non ti avrebbe mai abbandonato, era convinta che fossi morto! »
« Non è per quello! » sbottò lui. « Io non posso credere che lei sia mia madre! Non riesco, non ce la faccio, mi dispiace! »
Clary sembrò ferita da quelle parole, ma non disse nulla, aspettando che Jace si spiegasse meglio.
« Io… Non voglio essere tuo fratello… »
La semplicità e la verità di quelle parole ferì l’aria, che si rese d’un tratto più pesante.
« Sento qualcosa per te, e non è così semplice scoprire che… Che… » le parole gli morirono in gola, impedendogli di concludere la frase.
« Jace… »
In quel nome Clary cercò di inserire tutta la sofferenza, tutto l’amore che provava per lui. Un amore sbagliato, proibito, eppure sconfinato. Sin dal primo giorno lei si era sentita attratta da lui, per ogni suo gesto. Sensazioni che ora entrambi erano costretti a nascondere, in fondo al cuore, nella speranza di cancellare tutto.
Jace non riuscì a trattenersi e sfiorò le sue labbra con quelle di Clary in un gesto dolce, delicato. Si staccò subito, chiedendogli se quello gli sarebbe mai bastato.
Ma faceva male sapere che l’unica volta che era riuscito ad amare qualcuno per davvero era uno sbaglio. Non riusciva a capacitarsi che non avrebbe mai potuto amarla come voleva. Poteva solo rimanere in un angolo, come un fratello.
Quella parola orribile gli sconvolse le viscere.
In pochi istanti si girò e se ne andò, e Clary non lo seguì né lo richiamò.
Suo padre, dopotutto, aveva ragione.
Amare significava distruggere, ed essere amati significava essere distrutti.

 
 


 
 
 
{ Spazio HarryJo.
Lo so, fa schifo, Che ci posso fare? Innanzitutto premetto che ho letto solo i primi due libri di Shadowhunters e che non avrei mai scritto nulla se Noth non vi avesse praticamente costretto. Domani probabilmente andrò a comprarmi il terzo perché non vedo l’ora di leggere come prosegue. Ovviamente sostengo l’amore impossibile di Jace e Clary *w*
Uh, beh, se non vi fa troppo schifo fatemi sapere che ne pensate di questo primo tentativo, mentre se vi fa schifo… Beh, fatemelo sapere lo stesso, così cerco di migliorare ^^
A presto, grazie,
Erica :3
   
 
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