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Autore: Harribel    19/08/2011    11 recensioni
Salve a tutti!
Eccomi tornata con l'ennesima fic stupida!
Questa volta la fic narra delle avventure del povero Gold, il protagonista dei videogiochi Heart Gold e Soul Silver!
Verranno svelati i peggiori segreti e retroscena di questi due videogiochi!
Quindi non perdetevelo!
Allora, che state aspettando?
Leggete questa fiction e........recensite numerosi!!!
Saluti
Marty
P.S aiuti per il titolo sono molto apprezzati!
Genere: Avventura, Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Si, sono un'allenatore e detesto i pokemon


Era una tranquilla mattinata di settembre.
Ho detto bene, ERA, perché dopo pochi secondi……
-Gooooooold, alzati che oggi compi 10 anni e finalmente riceverai il tuo primo pokemon-
Sia chiaro, io con questa pagliacciata non c’entro nulla.
Bhe, credo che prima di iniziare dovrei presentarmi:
Buon giorno a tutti, sono Gold un ragazzo sfrattato da casa mia a 10 anni da mia madre che ,per non avermi più tra le scatole, mi ha cacciato dicendomi di andare in giro solo con una bicicletta rubata da un negozio di bici sconosciuto al mondo per una regione di cui non conosco neppure il nome.
Ovviamente mia madre non poteva dirmi che voleva farmi partire per questo maledetto viaggio perché voleva farsi i suoi comodi con un operaio ‘bello’, ‘sorridente’ e simpatico come il mal di pancia, che da anni viene a casa nostra per riparare l’orologio in camera mia. Non voglio insinuare nulla ma io abito in questa casa da quando sono nato e il mio orologio non è mai funzionato e dubito che mai funzionerà.
Ma lasciamo perdere i motivi per cui mia madre mi ha cacciato di casa, sono poco importanti, vi starete chiedendo perché mio padre non si è mai opposto a questa decisione, molto semplice, io non ho un padre!
Si, avete capito bene, io non ho un padre.
No, non è che se n’è andato, semplicemente non c’è mai stato.
Vi chiederete (come mi chiedo anch’io d’altronde) come abbia fatto a nascere senza un padre, bhe, io propongo l’influenza dello spirito santo!
Sarebbe l’unica soluzione possibile!
Lo so cosa state pensando, mia madre potrebbe essere una ‘donna dai facili costumi’ e potrebbe avermi concepito dopo una notte di follie da ragazzina, bhe, pensatela come vi pare ma vi assicuro che non è così!
No, non lo dico perché penso che mia madre sia una santa, semplicemente lo dico perché l’ho vista in faccia.
Voi non avete mai avuto la sfortuna di vederla, bhe, non lo augurerei neppure al mio peggior nemico!
E’ brutta, ma non brutta, è di una bruttezza sconfinata, è obesa, tv-dipendente e l’unico movimento che abbia fatto è stato quando la mattina del mio famoso 10 compleanno sono sceso dalla mia stanza e lei si è alzata dalla sedia e mi ha detto tutta contenta che dovevo levarmi dalle scatole.
Fine.
Da allora non si è più mossa.
Sono tornato a trovarla a volte, non si è mai mossa, sempre inchiodata davanti alla tv a vedersi quei programmi deficienti.
Quindi io sono nato dal nulla.
Ma non è questo il problema, vi stavo raccontando come è cominciata la mia sfigata avventura.
Io abitavo in un paese sconosciuto al mondo, che conta in tutto 5 case e 3 tizi (di cui uno obeso come mia madre e un falso biondo maniaco) che vivono all’aria aperta senza una casa e senza mai invecchiare!
In stile, Gesù mi fa un baffo, insomma.
Dicevo, prima di scaraventarmi fuori di casa a calci mia madre mi ha detto che il prof. Elm, un ceco pelato che si atteggia da saputello mentre non sa fare un accidenti che per mia sfiga è anche il nostro vicino di casa, mi stava cercando.
Poi fregandosene del fatto che non me ne poteva importare di meno mi ha sbattuto la porta in faccia.
Appena sono uscito di casa che succede?
Ovviamente arriva una mocciosetta dai capelli geneticamente modificati che ,nonostante sia più piccola di me, se ne va già in giro con il suo pokemon, tutto condito da un sorriso ebete stampato sulla faccia ovviamente, bha, e poi dicono che la legge è uguale per tutti.
Peccato che il suo pokemon sia un idiota che mi scambia per la sua padrona e appena Cetra arriva quel deficiente del suo pokemon passa tre ore a guardarci per decidere chi di noi sia il suo padrone, poi prende una decisione, e con un lampo di genio decide che io non sono Cetra, torna da lei e se ne vanno senza neppure salutarmi.
A proposito, vi ho già detto che odio i pokemon?
Si, è proprio così, io abito in una regione di maniaci di pokemon che passano tutta la loro vita a dire quanto sono carini e pucciosi questi maledetti mostriciattoli, che fosse per me, sarebbero già estinti da un pezzo.
E quando dico che passano tutta la vita a sbavare dietro i loro pokemon non lo dico per scherzare, non vanno a scuola, non hanno una vita sociale, non lavorano, non fanno un cazzo insomma, passano tutta la vita ai lati delle strade ad aspettarti con i loro schifosi pokemon a cui darei volentieri fuoco pronti a farti perdere 3 ore di tempo addormentando il tuo mostriciattolo personale/confondendo il tuo mostriciattolo personale/paralizzando il tuo mostriciattolo personale, prima che tu possa riprenderti e ,incavolato nero, malmenarli con la stessa facilità con cui schiacceresti una mosca.
Ma nonostante questo loro continueranno a dire di essere i più forti del mondo e ,invece di liberare quei piccoli mostriciattoli, continuano a dire che gli vogliono tanto bene e che se li hai battuti è stata solo fortuna!
Bha, non li capirò mai!
Ma torniamo a noi.
Dopo aver incontrato quella mocciosa mi dirigo verso la casa/sede di oscuri esperimenti dove cercano i modi più strani e inutili per complicarmi la vita/laboratorio segreto del prof. Elm e cosa vedo?
Un uomo che si nasconde dietro la casa del prof. Elm!
Ovviamente tutti se ne fregano e mica vanno a pensare che probabilmente è ungenio un ladro che vuole dare fuoco alla casa e poi fottersi tutti quei dannatissimi pokemon, personalmente prego che ci riesca e lo lascio perdere augurandomi che ,se quel ragazzo dovesse davvero dar fuoco alla casa, si sbrighi in modo da non costringermi a diventare anch’io un malato di pokemon che gira per il mondo senza un obbiettivo preciso. 
Entro nella casa/sede di oscuri esperimenti dove cercano i modi più strani e inutili per complicarmi la vita/laboratorio segreto del prof. Elm, dove, ovviamente vengo bellamente ignorato dai suoi collaboratori.
Appena mi vede quel vecchietto del prof. Elm mi si avvicina e mi dice che, non solo dovrò portare uno di quei mostri con me ma che ormai portarli nelle pokeball è una cosa fuori moda e che quindi il mio primo mostro me lo dovrò portare in giro senza pokeball facendo il triplo della fatica e rischiando di perderlo, e nel mio caso di fucilarlo, ogni 3 secondi.
Dopo questo splendido inizio ovviamente il vecchietto non mi lascia neppure un minuto di silenzio per pensare un modo ,possibilmente indolore, per suicidarmi e inizia subito a sfruttarmi.
Come se me ne fregasse qualcosa inizia a raccontarmi che un’altro vecchietto ancora più decrepito di lui ha trovato un uovo di pokemon mentre se ne andava a passeggio e dato che non sapeva che farci (io proporrei un’omelette) dice che vuole regalarglielo, ma ovviamente Elm è troppo vecchio e stanco per andarci e allora indovinate chi ci deve andare?
Io, ovviamente!      
Naturalmente non mi ci può mandare da solo, così ‘per proteggermi’ inizia subito ad affibbiarmi il primo mostriciattolo.
Dato che c’è la crisi questo vecchio sfigato dispone di soli 3 pokemon, i più deboli mai inventati tra l’altro, ecco la scelta che mi si presenta davanti:

A)Un mostriciattolo verde con una foglia in testa e gli occhi rossi più grossi della faccia, obeso anche lui e con delle zampette in stile chiwawa e un sorriso ebete stampato sul muso.

B)Un topo senza occhi che spara fuoco dal sedere invece di fare i proprio bisogni, ovviamente la testa è sa forma di pera di colore blu e giallo come tutto il corpo, contrariamente al mostriciattolo verde non stà su 4 zampe ma, essendo nato da un’unione tra una gallina, un topo e un chiwawa, ha 2 zampe più massicce e le altre 2 minuscole, perfettamente inutili; per completare il capolavoro è messo nella stessa posizione di un uomo seduto su un water impegnato in immaginabili occupazioni e quelle fiamme che gli fuoriescono dal di dietro non fanno che aumentare l’idea che mi sono fatto di questo pokemon appena l’ho visto: questo mostro ha la diarrea!

C)E infine ecco a voi l’ultimo mostriciattolo: lui appena lo vedo, mi ispira un disgusto pari a quello degli altri pokemon ma ha una cosa che mi incuriosisce: non mi guarda!
E’ già, contrariamente al mostro verde che non fa altro che fissarmi con quel suo sguardo idiota, e al topo con la diarrea di fuoco che non ha gli occhi questa specie di coccodrillo geneticamente modificato nato dall’unione tra un coccodrillo e un dinosauro mi ignora bellamente, anzi mi correggo, se ne frega di me!
Piuttosto che degnarmi della sua attenzione si guarda intorno come a dire ‘non me ne frega niente di te e te lo voglio dimostrare’, un sorrisino sadico mi si disegna sul volto, generalmente sono un ragazzo tranquillo, abbastanza tranquillo, ma quel pokemon è il primo mostriciattolo che non rientri nel programma classico della vita di noi sfigati costretti ad andare in giro con questa specie di mostri geneticamente modificati che ci venerano, un odio profondo per questo mostriciattolo mi nasce dentro, ho una voglia matta di eliminarlo! E così decido di scegliere lui come mio primo mostro, lo vedo già il patto tra noi ‘tu non mi rompi le scatole e io ti lascio in pace’, sarebbe perfetto.
E’ già, SAREBBE, ho scordato che in questo paesino sperduto la mafia ha terreno fertile e ben addestrato.
Il vecchio mi lancia un’occhiata da vero mafioso made in borgo-della-rottura-eterna-e-perpetua facendomi intendere che il fatto che io possa scegliere il mio mostro è un modo di dire, totodile è per gli sfigati, cindaquil per le femminucce, cosa resta?
Sospiro e guardo disgustato la bestia verde, probabilmente è una delle peggiori, il suo sguardo indemoniato mi disgusta, rinuncio rassegnato ai piacevoli litigi con quel coccodrillo azzurro che continua a ignorarmi mandandomi rapidamente in bestia, il prof. Elm mi fa capire quale mostriciattolo devo scegliere, li odio, odio tutti questi maledetti mostriciattoli, odio mia madre che mi ha sfrattato di casa e odio questo maledetto vecchiaccio mafioso, lentamente sospiro.
-Il mostriciat…….Chicorita, voglio chicorita-
Sospiro rassegnato mentre il vecchiaccio mi fissa soddisfatto.
E poi inizia ‘cura questo pokemon e bla bla bla’.
Sogghigno, ma certo che lo curerò bene, mi dico ridendo tra me e me.
E poi il vecchietto mi dice di dargli un soprannome.
Cioè questa cretinata mi mancava!
Ma crede davvero che decidendo il nome del pokemon il mostriciattolo ti ascolti di più?
Oddio, quanto è stupido, peggio di mia madre!
Guardo con odio il mio mostriciattolo e sogghigno, ‘Ho il nome perfetto per te’ penso.
-Ma certo prof. Lo chiamerò Yagami!-
Affermo tentando di non ridere.
-Yagami vieni qui- esclamo guardando con odio sottile il mostro verde.
Il prof. Elm ovviamente dice che il nome è bellissimo nonostante in cuor suo pensi che faccia schifo.
Rischio di scoppiargli a ridere in faccia, non ha capito, yagami al contrario è Im a gay, sono un gay, la mia vendetta è iniziata, quasi quasi inizio a prenderci gusto.
Dopo avermi sparato altre 3 ore di discorso su questi inutili mostriciattoli mi dice che dato che devo essere un bravo allena-mostri e amare profondamente questi piccoli mostriciattoli quando vengono sconfitti devo andare da una tizia che passa la sua vita dentro a un edificio religioso di beneficenza dove i pokemon così deboli da essere stati sconfitti dagli sfidanti ricevono un po’ di doping che in 3 secondi e mezzo li rimette come nuovi pronti a scassarti le scatole come sempre.
A quel punto non mi ero ancora reso conto che quel luogo sarebbe stato per me un angolo di salvezza.
Purtroppo noi siamo l’unico paesino sperduto in cui questo meraviglioso edificio non esiste e quindi devo andare in un’altra città per potermi staccare questo imbecille-scassa scatole di torno almeno per 5 secondi.
Per concludere in bellezza il vecchiaccio mi ricorda che adesso che ho ricevuto il pokemon sono diventato ufficialmente il suo schiavo e quindi devo obbedire ai suoi ordini da bravo schiavetto, quanto lo odio.
Così, dopo aver compiuto due o tre reati da sfruttamento dei minori penalmente condannabili al tribunale dei minori, mi costringe ad andare a minacciare l’altro vecchiaccio suo amico ,Mr. Pokemon, per costringerlo a cedere a noi mafiosi di borgo-della-rottura-eterna-e-perpetua l’uovo che ha trovato mentre passeggiava.
Che lavoraccio.
Mentre mi allontano lanciando silenziosamente improperi a entrambi i vecchiacci che mi sfruttano e tentando di prendere a calci Yagami senza farmi notare, uno degli altri schiavetti del padrone/schiavista/professore Elm mi si avvicina e mi regala un doping in contrabbando per inaugurare la mia entrata nel mercato nero del doping per mostriciattoli, mi sussurra inoltre che il doping che mi ha dato si chiama pozione, poi fugge via inseguito dalla polizia.
Finalmente esco e chi mi trovo davanti?
La mocciosa dai capelli geneticamente modificati!
Ma che sfiga porca miseria, non è possibile.
Il suo marrill ,un palloncino blu e bianco che fa venire voglia di giocarci a pallone con dei minuscoli occhi porcini, una coda da topo morsicato che termina con un altro palloncino blu che, rifletto, potrebbe servire ad attirare i fulmini, e delle orecchie più piccole degli occhi, continua a tentare di scappare dalla sua padrona che continua ad inseguirlo disperata.
Dopo aver legato il suo mostriciattolo alla sua gamba per non farlo scappare Cetra attacca bottone, ecco, lo sapevo, la mocciosa è innamorata di me, un altro mostriciattolo da gestire, maledizione!
Dopo aver sparato 368 parole nell’arco di 6 secondi ed avermi raccontato vita, morte e miracoli del suo palloncino deficiente (marrill) inizia a sfottermi!
-Ma che bel pokemon che hai scelto! E che bel nome gli hai dato!- afferma innocentemente.
Non credo si sia mai resa conto di quanto sia stata vicina alla morte in quel momento.
Mi controllai, tentando di convincermi che commettere un omicidio non avrebbe semplificato le cose in quel momento.
Lei sorride e continua  -Lo sai che più lo porti a spasso più si affezionerà a te, perciò ogni tanto prova a girarti verso di lui e rivolgergli la parola!-
‘Si così lo fucilo meglio e non rischio di sbagliare mira’ penso girandomi verso quel mostriciattolo verde e lanciandogli uno sguardo di odio e segnando mentalmente che devo trovare il modo per liberarmene il prima possibile.
Prima di lasciarmi finalmente in pace la mormocchia mi sferra il colpo di grazia
-Perché non fai vedere il tuo pokemon alla tua mamma?-
NO!
Il mio subconscio mi suggerisce questa risposta ma ovviamente non posso urlarle che mia madre mi ha sfrattato di casa come a tutti noi sfigati allenatori di mostriciattoli quindi mi limito ad annuire tirando fuori il migliore dei miei sorrisi finti.
Ovviamente dalla mamma non ci vado ma ,sempre ovviamente, non faccio neanche in tempo ad uscire dal paesino che una delle schiavette di mia madre mi prende per le orecchie e mi dice, molto sinteticamente, che finche non avrò parlato con mia madre la mafia di borgo-della-rottura-eterna-e-perpetua mi impedirà di uscire da questo posto sfigato.
Le mie solite botte di fortuna ovviamente.
Mi avvio verso casa pregando che la visita sia breve ed indolore, poi entro.
Mia madre mi accoglie come sempre spaparanzata davanti alla TV dopo poco inizia anche lei a sfottermi.
-Ma che carino il pokemon che ti porti dietro, se il prof. Elm conta su di te per questa missione non puoi deluderlo, parti subito all’avventura!-
Afferma, felice di aver trovato una ragione per cacciarmi.
Poi anche lei se ne parte con un discorso di tre ore sui pokemon e sull’amicizia.
Dopo avermi stordito con le sue chiacchiere da zitella mia madre mi consegna il pokegear sostenendo che nessun allenatore ne può fare ameno, la verità è che non sa che farci e non vuole nulla che le ricordi che esisto.
Nonostante sappia benissimo che io lo so usare da quando ho 5 anni lei ,per dire a se stessa di essere una buona madre preoccupata per il figlio, mi chiede se mi ricordo come usarlo, ovviamente gli rispondo di si e lei ,sempre ovviamente, mi ignora e se ne parte con altre tre ore di discorso sul pokegear.
Dopo 20 ore di tortura finalmente sono libero di uscire e tento di scappare fuori da questo maledetto villaggio.
Ovviamente neanche questa volta mi va bene perché il vecchiaccio esce proprio in quel momento dal laboratorio e per sorvegliarmi meglio mi costringe a registrare il suo numero sul pokegear così da non dover fare neppure la fatica di raggiungermi a piedi per darmi ordini.
Lo ripeto, quanto lo odio!
Poi dopo avermi tartassato di avvertimenti idioti torna a tramare contro di me nel suo covo malefico.
Finalmente sono libero, libero!!!
Per un attimo provo un lampo di gioia poi Yagami si struscia contro la mia gamba e la gioia svanisce.
Stupido pokemon mi hai sporcato tutto il pantalone con la sporcizia che ti ricopre.
Maledetto!
Prima di partire per andare a minacciare Mr. Pokemon e farmi dare l’uovo lancio un’occhiata al ragazzo dai capelli rossi appostato dietro il covo del vecchietto, è ancora lì, ma che cavolo fa?
Per un ultimo attimo lo fisso e mi ritrovo a chiedermi nuovamente cosa ci faccia lì.
‘Ci sono…….anzi no, o forse potrebbe essere……’ rifletto concentrato.
‘Shhhhhhhhhh’
Un rumore ,non capisco per quale motivo familiare, interrompe le mie elucubrazioni.
Mi volto e guardo in basso.
Vedo una macchia giallognola e puzzolente allargarsi sulla parte inferiore del pantalone andando a bagnare anche i calzini e le scarpe, fisso Yagami che mi guarda a metà tra lo spaventato e il terrorizzato, tenta di darsi un’aria innocente ma non riesce a sopprimere la sua aria da colpevole, impallidisco e Yagami arretra improvvisamente capisco cosè quel liquido giallognolo.
-YAGAMIIIIIIIIIIIII!!!!-
Le ultime parole prima di iniziare ad inseguirlo pieno seri istinti omicidi.
 
Spazio Autrice:
Salve a tutti!
Eccomi di nuovo qui con una fiction deficiente!
Prima di tutto spero si sia capito che nella scena finale chicorita fa la pipì sul pantalone di Gold!
Bhe, adesso vi spiego un po’ meglio la trama della fic.
Avete presente Soul Silver e Heart Gold (cuore d’oro e anima d’argento)?
Bene, questa fiction è praticamente il racconto del protagonista (Gold) e di tutte le sue avventure descritte dal suo ipotetico punto di vista!
La fic si basa per la maggioranza di fatti che accadono realmente nel gioco, infatti molte delle frasi che ho fatto dire a Cetra, alla mamma e al prof. Elm sono prese dal gioco parola per parola, poi magari aggiungerò dei particolari divertenti però cmq la storia sarà quella del gioco!
Vi avverto che ,come avete potuto vedere, prendo molto in giro i pokemon, ovviamente SCHERZO, chi mi conosce lo sa, a me i pokemon piacciono molto quindi qualunque cattiveria scriverò la dirò per scherzo e spero che i fan non si offendano perché le scrivo solo per rendere tutto più divertente!
La stessa cosa vale per i personaggi ovviamente!
Se devo essere sincera sono soddisfatta per la mia idea, non completamente della realizzazione di questo ‘progetto’ però nel complesso lo ritengo accettabile!
Lo so, il nome di Chicorita è una cretinata assurda ma non mi veniva nient’altro in mente!
Poi ovviamente stà a voi giudicare sia la fic che il nome!
Prima di passare alle dediche volevo chiedere un consiglio per il titolo, a me non me ne viene nessuno decente in mente!
Quindi se per caso vi vengono in mente idee sono tutta orecchie!
Infine le dediche, questa fic è dedicata a :
Pikaendpichu98
Rozen Kokoro
Sweet_Contestshipper_
Miku_Chan Hatsune
Per il loro sostegno!!!!
Bhe, con questo concludo!
Saluti a tutti!
Martina.
 
  
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