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Autore: Arshatt    22/08/2011    1 recensioni
Diverse storie che si intrecciano all'interno del mondo di FF12, mescolando i vari paring e relazioni tra i personaggi principali. BalxAshe, BalxFran, AshexBasch, PeneloxVaan. Multi rating XD, dipende dal capitolo. Ultimo capitolo rating VERDE.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashe, Balthier, Basch, Fran
Note: Lemon, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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“… …Ho appreso con gioia da sua Maestà che ha  provveduto a farti recapitare l’invito per la Cerimonia di Restaurazione, che si terrà tra una settimana  a Rabanastre. Spero che riusciremo finalmente a incontrarci dopo la firma del trattato, alla festa che si svolgerà a Palazzo, al calar del sole.  Sono già trascorsi sei mesi dal nostro ultimo incontro, in occasione degli eventi svoltosi nel Continente Sospeso. Ho molte novità da raccontarti e col tuo gentile consenso, gradirei farlo di presenza.
Adesso con rammarico devo congedarmi, affari urgenti nella capitale richiedono la mia attenzione. Con la speranza di rivederci presto, ti invio i miei più affettuosi  saluti.
Il tuo amico Larsa.”
 
Recitavano così, gli ultimi versi della lunga lettera del piccolo Imperatore, recapitata a Penelo alle prime luci dell’alba, dal più fedele dei sudditi della casata Solidor, il Giudice Magister Gabranth.
 
“ Sei stato molto gentile a consegnarmi di persona la lettera di Larsa. Però non dovevi disturbarti a venire  fin qui, immagino che un Giudice Magister abbia faccende più importanti da sbrigare che fare visita ad una vecchia amica dei quartieri bassi. In genere è Sorbet che si occupa di avvertirmi quando arriva della posta al Moguxi.” disse la ragazza, porgendo una tazza di caffèlatte tra le mani del cavaliere, intento a consumare la colazione. Un tenue velo d’imbarazzo colorava le chiare gote di Penelo, ancora sorpresa per l’inaspettata visita, nella sua umile casetta.
 
“ L’ho fatto con piacere, la tua ospitalità è il miglior benvenuto che potessi sperare di ricevere al mio arrivo. I pomposi manierismi di corte non fanno per me” rispose l’uomo, sorridendole. Nonostante l’importanza del ruolo che rivestiva, dietro quella massiccia armatura scura, Basch era rimasto un uomo umile e discreto che sapeva ancora apprezzare  la semplicità delle piccole cose .
“E Vaan come sta? Credevo che avrei trovato anche lui, qui con te stamattina” chiese incuriosito, tra un sorso di latte e l’altro.
 
“Beh in genere Vaan dorme fino a tardi, ma è da un mesetto circa che sgattaiola fuori di casa ancora prima che sorga il sole per correre a lavorare alla nostra nuova aeronave. .. Beh forse “nuova” non è proprio l’aggettivo esatto visto che l’abbiamo recuperata da una rimessa di aeronavi in disuso, ma lui la tratta come fosse un gioiellino.. Si sta impegnando molto per rimetterla a nuovo!”  rispose la ragazza, con un pizzico d’orgoglio. Il suo compagno d’infanzia e di vita stava crescendo finalmente e iniziava a comportarsi da uomo, più o meno.
 
“E non ho dubbi che ci riuscirà. Diventare aviopirata e possedere un’aeronave tutta sua era il suo sogno del resto.  Con te accanto a sostenerlo, sono certo che supererà ogni ostacolo.”.
 
“Come sta Ashe invece? Dopo le settimane trascorse a Lemures, sei mesi fa, è diventato impossibile avere contatti con lei. I trattati di pace con Rozaria e l’Impero devono impegnarla molto. Fare la regina deve essere piuttosto complicato..”
 
“Si, ma sua maestà è una donna tenace e non si lascia scoraggiare facilmente, con ben sai.  I preparativi per la Cerimonia di Restaurazione in realtà vanno avanti da più di un anno, l’idea è nata pochi mesi dopo l’incoronazione.  Inizialmente è stato molto difficile riuscire ad acquistare una certa credibilità agli occhi di Rozaria, la loro politica è fortemente conservatrice nei confronti dei paesi esteri , ma grazie all’aiuto di Al Cid Margrace siamo riusciti ad ottenere notevoli risultati in poco tempo”.
 
“.. Al Cid ? … vedo che anche dopo la guerra con Vayne, la pace… e …Ashe ..non hanno mai smesso di stargli a cuore.. “ notò perplessa, la giovane.  Lo ricordava come un uomo estroso, dai modi bizzarri ma di buon cuore. Il suo atteggiamento da dongiovanni gentiluomo gli ricordava un po’ Balthier, ma non aveva mai osato farlo presente all’amico. Un sorriso le si dipinse sulle labbra ripensando alle facce buffe e insofferenti dell’aviopirata, di fronte alle innumerevoli avances del principe rozariano, nei confronti dell’allora principessa dalmasca. In quei momenti, non aveva dubbi, l’avrebbe volentieri preso a fucilate.
Fu tentata di condividere con Basch quei divertenti aneddoti, quando l’espressione di disagio sul volto dell’uomo, la fece rinsavire. Era assolutamente il caso di tenere il becco chiuso, pensò.
Non si era resa conto di aver appena fatto un’insinuazione assolutamente fuori luogo, visto il legame particolare che legava il cavaliere alla regina. Entrambi non si erano mai sbilanciati sul loro rapporto, ma dopo le settimane passate insieme a Lemures, Penelo era quasi certa che tra loro fosse nato qualcosa che andava al di là dei vincoli di corte  e probabilmente anche oltre l’amicizia. Infondo lo stesso Larsa, nelle sue epistole, le aveva lasciato intendere che tra i due ci fosse del tenero, seppur s’impegnassero a nasconderlo con ogni mezzo.
“… Quindi.. dicevi che Ashe è molto impegnata?” riprese la ragazza, sperando che Basch dimenticasse quanto appena ascoltato.
 
“Si.. La nostra avventura nel continente sospeso è stata solo una breve distrazione. Tornata a Dalmasca, Lady Ashe si è nuovamente concentrata anima e corpo sui trattati di pace e cooperazione con gli imperi limitrofi. Temo che, rinchiusa a Palazzo, tra file di documenti , ambasciatori indisponenti e scartoffie,  non sia più riuscita a godere della luce del sole..” concluse Basch, lasciando trapelare dalla sua voce un velo di preoccupazione.
 
“Capisco. Dunque nemmeno tu sei riuscito ad incontrarla, in questi mesi? Deve essere stata dura per lei…!... No!.. cioè voglio dire.. si sentirà pressata  dalle responsabilità e dal dovere, tutta sola e senza un amico con cui parlare!!” si corresse Penelo, cercando di salvare la faccia dall’ennesima figuraccia.
 
“No, non ci vediamo dalla notte in cui la Leviatano è atterrata a Rabanastre. Io e sua maestà l’Imperatore siamo dovuti ripartire il mattino seguente,  per partecipare al Gran Consiglio Elettivo dei Senatori. Dopo la morte di Vayne, come già saprai, abbiamo dovuto ripristinare un nuovo ordine ad Archades e avvalersi di gente fidata non è stato facile. Ad ogni modo sono riuscito a mettermi in contatto epistolare con sua altezza Ashe, qualche giorno fa. Mi è sembrata serena e sicura del lavoro svolto dai suoi ministri..” rispose il giudice, con tono rassicurante.
 
“Mi fa piacere. Ormai manca poco alla cerimonia,spero che dopo si concederà una meritata vacanza!” esclamò la bionda, provocando i risolini divertiti di Basch.
 
“Beh temo che convincere Lady Ashe a prendersi una pausa, sia un’impresa più ardua che stabilire un’alleanza duratura tra Archadia e Rozaria..”
 
“Ahh benedetta ragazza, si ammalerà se continua a pensare solo al lavoro. Le ci vorrebbe proprio un uom… oooddio! No.. intendevo dire..” si interruppe ancora una volta la ragazza, maledicendo la sua linguaccia. Intanto Basch aveva estratto qualcosa dalla tasca.
 
“ Stavo quasi per dimenticarmene: sua maestà si è raccomandata che ti consegnassi questo biglietto” disse il giudice, porgendo tra le mani dell’amica una piccola pergamena con sopra anteposto il sigillo della famiglia reale.
 
“ Di che si tratta? Sembra una cosa seria..” disse Penelo, colma di stupore, mentre si apprestava a leggerne il contenuto.
 
“Cara Penelo, in occasione della Cerimonia di Restaurazione che si terrà il diciannovesimo giorno del mese Augustiano, previsto dal calendario Valendiano, ho affidato alla mia amica Clelia Ordell una comunicazione che ti riguarda. Nel retro della pergamena troverai le coordinate per rintracciarla. L’ho già avvertita del tuo arrivo che spero avverrà al più presto.
Ti abbraccio forte.
Con affetto, Ashe.”
 
“Clelia Ordell? Un’amica della regina che vuole parlarmi..? non riesco proprio ad immaginare cosa possa volere da me..”
 
“Non ricordo bene in che occasione, ma ho già sentito quel nome.. Beh non ti resta che andare sul luogo indicato sul biglietto e chiederglielo di persona. A proposito sua maestà mi ha chiesto di domandarti se anche gli altri verranno, sembra che tu sia l’unica che abbia risposto all’invito. Tiene moltissimo che siate tutti presenti all’evento, dopotutto è merito del vostro aiuto se siamo riusciti a porre fine alla guerra”.
 
“ Del “nostro” aiuto, vorrai dire. C’eri anche tu Basch, o te lo sei dimenticato?”
 
“Grazie.. ma non ho fatto più di ciò che era in mio dovere..”
 
“Sempre troppo modesto, cavaliere! Comunque Vaan ed io, cascasse tutta Ivalice, ci saremo! Mi stupisce che Fran e Balthier non abbiamo risposto all’invito invece..  Purtroppo non abbiamo molte notizie su di loro.  L’ultima volta che li abbiamo incontrati è stato un mese fa circa, ad una festa di pirati a Balfonheim e il clima non era particolarmente sobrio per intraprendere discorsi seri. Siamo rimasti insieme un paio di giorni, poi sono ripartiti senza avvisare, per chissà dove.  Ma se hanno ricevuto l’invito sono sicura che risponderanno, prima o poi… Non è nello stile di Balthier ignorare la missiva di una bella donna”
 
“ Hai ragione, del resto c’è ancora qualche giorno prima della cerimonia e le entrate inaspettate sono proprio il genere di cose che piace a quel dongiovanni. Dirò a sua maestà di stare tranquilla e aspettare.”
 
Penelo annuì, facendo un cenno col capo. Basch le sorrise, poi diede un’occhiata all’orologio a pendolo appeso sulla parete della cucina e si sollevò frettolosamente dallo sgabello.
 
“Si è fatto tardi, devo andare al castello adesso, altrimenti Lady Ashe e sua maestà Larsa mobiliteranno entrambi i loro eserciti per venirmi a cercare. Ti ringrazio per la piacevole chiacchierata e l’amorevole colazione”
 
“Grazie a te per avermi recapitato personalmente la lettera dell’Imperatore. Ci si vede tra una settimana allora!” esclamò contenta la ragazza,  accompagnando alla porta il giudice.
 
“Bene e adesso di corsa al mercato a fare la spesa!” pensò tra sé Penelo, mentre osservava l’uomo allontanarsi.



****


Intanto al calar della sera, nelle Gole di Paramina..
 
“Carissima Ashe,
Ti dedico il mio prezioso tempo per compiacermi del tuo invito! Mi rammarico del ritardo con cui ciò sta avvenendo, non è da me lasciare col cuore in sospeso una graziosa donzella ma sono certo che comprenderai quanto possa essere impegnativa la vita di un pirata affascinante come il sottoscritto.
Sai Ashe, la notorietà ha molti svantaggi, spesso allontana dalle cose importanti e ti fa cadere vittima di spiacevoli contrattempi. Qualcuno su quest’aeronave, non ha avuto l’accortezza di avvertirmi tempestivamente della tua preziosa missiva, accatastandola erroneamente, com’è sua cattiva abitudine, sopra le trafile di lettere d’amore delle mie ammiratrici.
L’ho riconosciuta dal tuo profumo, l’inconfondibile odore di dracena.. un fiore raro che cresce solo nelle dune nascoste del deserto. . Seppur abbia risvegliato in me vecchi ricordi di appassionate notti dalmasche, temo a malincuore che tali dovranno restare, assopiti nella memoria ancora per qualche tempo. Tesori di altra natura mi tengono lontano dalle tue amorevoli braccia, in territori con temperature certamente troppo fredde per i bollenti spiriti di qualsiasi uomo.
 Aimè è la dura legge dell’avventura!
Suvvia non piangere, odo le tue lacrime fin qui.. Può darsi che riesca a fare prima del previsto, a patto che tu riesca a trovare delle argomentazioni convincenti..
Purtroppo è arrivato il momento di salutarci, qui a Bur Omisace la notte giunge frettolosa. A Dalmasca sarà l’alba quando questa lettera giungerà a destinazione, dunque fingi che i raggi del sole che baciano la tua pelle di pesca, siano le mie labbra che ti accarezzano per darti il buongiorno.
Ah dimenticavo… Non riesco a capire a cosa alludi quando scrivi di misteriosi ciondoli scomparsi, durante il nostro soggiorno a Lemures e alla ragione per cui dovrei guardare bene nelle mie tasche..
Le fantasie di voi donne vanno davvero oltre ogni limite..
 
Ti stringo forte,
Tuo per sempre, Balthier”.
 
Se la rideva tra sé, il pirata mentre piegava con cura la lettera appena scritta dentro una busta bianca, diretta a Rabanastre. Avrebbe volentieri dato parte del suo bottino di caccia, per vedere contorcere con indignazione il piccolo viso aggraziato di Ashe, mentre leggeva delle sue illazioni. Ormai punzecchiarla era diventato il suo sport preferito, e anche se lei non l’avrebbe mai ammesso, i suoi modi da sbruffone la divertivano.
 
“ Nono, vieni!” sbraitò il ragazzo, facendo riecheggiare la sua voce per tutta la stanza. Dopo qualche istante, Nono accorse al richiamo.
 
“Cosa vuoi ? kupò! Non vedi che sono impegnato a fare in modo che i motori non congelino, kupò e che i riscaldamenti funzionino in modo decente??! Kupòò! Non sopravvivremo altri tre giorni in queste condizioni, senza diventare dei ghiaccioli kupòòò“ rispose stizzito, il moguri.
 
“ Non essere esagerato come al solito! Se siamo fortunati, metteremo le mani su quel cristallo prima del previsto. Dipende da quello che io e Fran riusciremo a combinare domani.. “
 
“Kupò vedete di impegnarvi allora!! Ultimamente mi sembra che siate in luna di miele, piuttosto che a caccia di tesori, come dei veri aviopirati kupòòòò!! Mi sembra che di vacanze alla Costa Phon ve ne siate fatti un po’ troppe kupòò kupòòò!” lo rimproverò, Nono.
Erano ormai mesi che sulla Strahl si respirava un clima diverso e molto poco professionale. In tanti anni trascorsi insieme, Nono non aveva mia visto i suoi due compagni così svogliati e disinteressati alla pirateria. Più impegnati in svaghi futili e giochetti segreti da amici del cuore .. e di letto, che interessati alla ricerca di informazioni  utili su tesori e luoghi inesplorati. Pensionamento  piratesco nell’aria o crisi passeggera? Nono iniziava a domandarselo sempre più spesso.
 
“Beh non mi pare ti dispiacesse quando prendevi il sole insieme a quella moguri.. come si chiamava.. Gary, Gedi..”
 
“Gady!! Kupò! … Comunque, kupò, mi stai distraendo dal mio lavoro! Cosa volevi??kupò”
 
“Dovresti scendere in paese e spedire questa lettera dal Moguxi, diretta per Dalmasca” disse il pirata, porgendo la busta tra le mani pelose del suo amico.
 
“ Cosa kupòò?? Ma fa freddooo, perché non ci vai tu?? O chiedilo a Fran, io sono troppo impegnato qui! Kupòòò!!” cercò di protestare, il piccolo meccanico.
 
“Io non posso andare, devo finire di controllare delle mappe per la nostra perlustrazione di domani.. e Fran è di là che dorme. Resti solo tu!”
 
“Fran dorme di già? Ah.. kupò dimenticavo che il freddo dopo un po’ la rende.. strana.. kupò”
 
“Appunto.. Lo sai meglio di me che è meglio non disturbarla in questi casi. Confido che farai la cosa giusta quindi.. Mi raccomando, è urgente, la lettera deve arrivare domani mattina puntuale”
 
“Come mai tutta questa urgenza? Kupò, una nuova fiamma impaziente? Kupò?” lo sbeffeggiò, il moguri.
 
“Smettila di fare lo spiritoso. E’ per sua maestà Ashe, la tua regina. Come moguri dalmasco, il tuo patriottismo fa pena. Avrei risposto alla lettera settimane fa, se tu non avessi la cattiva abitudine di  gettare la posta sulla scrivania della mia stanza come fosse cartastraccia”
 
“Kupò?? Guarda che non metto piede nella tua camera da almeno un mese kupòòò!”
 
“Uh?Non sei stato tu?.. mm sembri stranamente sincero.. Ci penseremo dopo.. ora muoviti, che sta già facendo buio e le bestiacce in zona iniziano a farsi sentire”
 
“E va bene kupò! Ma almeno vedi di svegliare Fran prima di cena.. kupò  e stai lontano dai fornelli! Kupòòò non voglio intossicarmi di nuovooo kupòòòò!”
 
“Muoviti o ti ci mando a calciii!”
 
E cosi Nono corse al paese alle pendici del tempio sacro, lasciandosi dietro la Strahl e il suo equipaggio, sicuro che quella notte avrebbe digiunato.


 *****

 
 
Il Mattino seguente, a Rabanastre…
 
“E’ il solito fanfarone. .. E quanta fantasia.. Chissà quante sudate ti sarai fatto immaginando queste “appassionate notti dalmasche”,, eh Balthier?” pensava tra sé, Ashe mentre leggeva le righe sfrontate del caro aviopirata.
Sorrideva malefica pensando alla risposta che da lì a breve gli avrebbe dato. Anche se giocava a fare il prezioso, era certa che sarebbe venuto. Ashe sapeva bene come usare il suo ascendente su di lui e stavolta era determinata a ottenere quello che voleva. L’eroe della Bahamut non sarebbe mancato alla sua festa.
Aveva lavorato duramente per fare in modo che tutto fosse perfetto per la Cerimonia di Restaurazione. Un lungo anno e mezzo di fatica, sacrifici e compromessi ma sembrava finalmente esserci riuscita, il trattato di pace e alleanza con l’Impero era finalmente completo e pronto per essere firmato.
Dalmasca e Arcadia unite, un traguardo che pareva impossibile da realizzare, ripensando alla sanguinosa guerra che si era scatenata tra i due popoli solo due anni prima. Stentava quasi a credere di essere riuscita persino a stipulare un “patto di pacifica collaborazione” con l’Impero Rozariano, un paese superbo e decisamente poco propenso alle alleanze, eppure grazie all’amicizia col principe Al Cid ciò era stato possibile.
 
“Quanto sangue è stato versato affinché questo momento giungesse…” pensò con rammarico, accarezzando delicatamente la fede di Rasler, appesa al suo collo. Non poteva più tenerla al dito ormai, il suo cuore non era più con lui, ma non lo avrebbe mai dimenticato.
La sua morte e quella di suo padre avevano segnato l’inizio della guerra e la fine della sua giovinezza ingenua e spensierata. A soli diciassette anni era divenuta capo della Resistenza, ma era ancora insicura e piena di incertezze, molte volte si era sentita inadeguata a quel ruolo ma sentiva di dover andare avanti per vendicare i suoi morti.
La vendetta: il più subdolo e distruttivo dei moventi . C’era voluto un ladruncolo dei quartieri poveri per farle aprire finalmente gli occhi e farle capire che il sangue non si onora con altro sangue, ma facendo del proprio meglio affinché non ne venga versato altro.
Adesso che era cresciuta ed era divenuta matura, quei sentimenti le apparivano distanti, lontani dal suo nuovo modo d’agire e di pensare, eppure non poteva fare a meno di rattristarsi, ripensando a tutto ciò che aveva perso.
 
 “Rasler.. Papà… chissà se vedendomi sareste orgogliosi della donna che sono diventata..” disse a voce bassa mentre con gli occhi lucidi rivolgeva il suo sguardo al cielo azzurro, che si intravedeva attraverso i vetri delle finestre del suo studio.
 
“Lo sarebbero.. …Se potessero vedervi oggi, come vi vedo io adesso.. forte, indomita, giusta e devota al vostro popolo … Non potrebbero essere che fieri di voi, mia regina” disse un uomo vestito di nero, fermo sull’uscio della porta.
 
“Gabranth..” disse Ashe sorpresa, voltandosi verso il cavaliere.
 
“Perdonatemi se mi sono permesso di entrare, senza bussare. Vi ho vista cosi assorta nei vostri pensieri che temevo di disturbarvi..”
 
“Non disturbi mai, dovresti saperlo ormai… … Puoi chiudere la porta alle tue spalle? Cosi potremo smetterla con queste sciocche formalità.. ci fanno sentire cosi distanti, non trovi?”
 
“Come desiderate..” rispose Basch, che per abitudine non si era nemmeno  reso conto di stare nuovamente dandole del lei.
 
“Basch..!” lo rimproverò, la giovane donna, lanciandogli un’occhiataccia seccata. Proprio non riusciva a non essere formale con lei.
 
“Scusami…” disse lui, mortificato, apprestandosi a chiudere la grossa porta di ciliegio bruno che segnava l’ingresso nella stanza di sua maestà.
 
“Com’è andata la notte? Spero che l’arrosto del banchetto di benvenuto di ieri sera non sia stato troppo duro da digerire, il nuovo cuoco di corte ama abbondare con le spezie” chiese divertita, Ashe.
 
“Beh diciamo che due passi in giardino e un digestivo mi hanno aiutato a conciliare il sonno. Tu come stai? Hai riposato bene? Manca poco ormai.. il grande giorno si avvicina..”
 
“Non ti nego che l’attesa mi rende un po’ tesa.. Soprattutto perché sono due giorni che non ho notizie da Al Cid..” confessò  la ragazza, incrociando le braccia sul petto.
 
“ Rozaria non ha ancora confermato gli accordi stipulati?”
 
“In teoria si, Margrace sostiene che la sua famiglia e gli altri casati imperiali non hanno mosso lamentale al riguardo.. ma in pratica non ho ancora ricevuto nulla di ufficiale che me lo confermi. Se qualcosa dovesse andare storto…” . Ashe s’interruppe, immaginando le catastrofiche conseguenze di quel pensiero.
 
“Andrà tutto bene, hai lavorato sodo.. tutti l’abbiamo fatto .. non c’è motivo di preoccuparsi, bisogna solo attendere pazientemente l’arrivo del principe e tutto sarà chiarito” la rassicurò il giudice, poggiando delicatamente la mano sulla sua spalla. Ashe sperò che non si fosse accorto del brivido che quel tocco gentile le aveva procurato.
 
“Hai ragione… sono felice che tu sia qui, adesso.. Mi sono mancate le nostre chiacchierate.. e la tua compagnia..”
Erano mesi che desiderava rivederlo, accanto a lui si sentiva protetta. Anche se la loro relazione non aveva fatto grandi passi in avanti negli ultimi tempi, i suoi sentimenti crescevano di giorno in giorno e sentiva che anche lui provava qualcosa per lei. “Se solo lasciasse emergere l’uomo e non il cavaliere ogni tanto.. “ pensava ogni volta che i loro sguardi maliziosi si incontravano. “Abbi pazienza Ashe, pazienza” le ripeteva sempre Larsa, l’unico a cui avesse confessato la sua attrazione per il giudice e che la incoraggiasse  a non perdere le speranze.
 
 “Larsa ha ritenuto che la mia presenza fosse più necessaria a Rabanastre che ad Archades, così mi ha ordinato di fare i bagagli il prima possibile e venirti a sostenere”
 
“Spero non sia stato troppo sacrificante per te.. Viaggiare da un continente all’altro non è molto rilassante..”
 
“Per me è sempre un piacere passare del tempo qui.. con te” si lasciò scappare Basch, sorridendo imbarazzato.
 
“Bene, i miei burocrati si stanno occupando degli ultimissimi preparativi e Larsa e Al Cid non arriveranno prima di tre giorni quindi.. sembra che fino ad allora io abbia del tempo libero, resta solo da decidere come utilizzarlo..” lo provocò lei, avvicinando il viso contro il suo.
 
“Se posso permettermi, avrei un’idea.. da quanto tempo non esci dal castello?” le chiese, dolcemente, senza scomporsi.
 
“Da così tanto che non ricordo più il colore del cielo..”
 
“Perfetto, allora se me lo concedi vorrei scortarti in un posto che ti rinfrescherà la memoria” disse l’uomo, porgendole un braccio a cui aggrapparsi. La regina accolse l’invito, sorridendogli soddisfatta.
 
“Molto volentieri, cavaliere.. Ah Basch, indovina chi mi ha scritto?.. Sembra che tu avessi ragione su un certo pirata di nostra conoscenza” disse la ragazza, sventolando con una mano la lettera dell’amico.
 
“Balthier? Vedo che ha  finalmente risposto alla missiva… Ci onorerà con la sua presenza dunque?”
 
“Non l’ha detto esplicitamente ma… sono sicura che non ci deluderà”.
 
Lo sguardo furbetto di Ashe, la diceva lunga sulle sue intenzioni e Basch sembrava averle colte in pieno, ma non se ne preoccupò. “ E’ per il suo bene dopotutto..” pensò
  
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