Jimmy si mosse quasi impercettibilmente sotto le lenzuola, e Robert lo sentì.
Avevano cucinato insieme quella sera, poi si erano ubriacati ed si erano ritrovati l’uno tra le braccia dell’altro. Avevano fatto l’amore, ancora sussurrandosi parole a prima impressione sciocche.
Percy si accostò alla sua schiena avvolgendo con le braccia i fianchi sottili.
-Ho paura- mormorò il moro con la voce affievolita dalle lacrime che poco prima gli avevano solcato il viso.
-Non averne. Te ne prego, è tutto perfetto adesso-
Jimmy sussultò quando Robert gli scostò i capelli e scoprì la nuca per posarvi un bacio.
-Non voglio che finisca-
-Non finirà-
-Non puoi saperlo-
-Hai ragione- disse Percy -Ma so per certo che non siamo qua per caso, c’è una ragione se è nato questo, c’è un motivo se abbiamo iniziato.
-Quale motivo?- sussurrò Pagey tremando
Si voltò e lo guardò in viso.
Robert sorrise e gli accarezzò il viso con il dorso della mano.
-Quando sei felice e ti brillano gli occhi, quando pensi di non essere all’altezza della situazione e corrucci le labbra. O quando ti prendi troppo sul serio e mi resta solo da dirti che sei abbastanza-
-Abbastanza per cosa?- più che una domanda era un imploro
-Per noi due.
-Lo pensi davvero?-
-Assolutamente-
Si abbracciarono di nuovo, avvicinarono le fronti bianche finché non si unirono verde e blu degli occhi e il mogano e l’oro dei capelli.
Si diedero un bacio, solo uno. Breve e struggente.
-Rimani, finché non sarà così banale guardarci e toccarci-
-Rimarrò.