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Autore: applestark    24/08/2011    3 recensioni
Chi ha letto la saga di L.J Smith conosce il personaggio di Meredith Sulez: risoluta,scaltra,un carattere molto forte...
Immaginiamo che anche lei fa parte della serie tv.
Meredith torna a Mystic Falls dopo un lungo periodo di assenza. Trova tutto cambiato: Bonnie è una strega, Caroline è un vampiro...un nemico di nome Klaus.
E se Klaus oltre a Stefan in cambio della cura per Damon avesse preso anche Meredith? . E se il nostro ibrido trovasse dentro se quel briciolo di umanità che credeva perduto? Potrebbe mai Meredith innamorarsi del nemico?...Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate! Fanfic in corso!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fu il bacio più bello che avessi mai ricevuto. Se ci pensavo potevo ancora sentire il sapore delle labbra di Klaus sulle mie.
Più tardi Lauren venne nella camera dicendomi che Klaus l’aveva minacciata per farla rimanere in cucina.
Dovevo ammettere che la profezia di Lauren era stata giusta: Mi ero davvero innamorata.
Le raccontai del bacio e si limitò a scoppiare a ridere. Infondo anche lei pensava che quella con Klaus non sarebbe stata la più romantica delle storie d’amore.
Sembrava tanto la favola della Bella e la Bestia, solo che, al posto del principe azzurro vi era un vampiro-lupo, una vera e propria bestia quindi.
Ma come poteva allora, essere tanto bello?
 
Era sabato pomeriggio e il tempo non era molto soleggiato;
me ne stavo in camera a cercare di studiare letteratura per il prossimo compito in classe.
Bussarono.
-Avanti- mugugnai senza distogliere lo sguardo dal libro.
-Meredith- .
Come avrei potuto non riconoscere quella voce?
Sobbalzai e chiusi il libro sulle mie gambe.
-Ciao- balbettai guardando Klaus negli occhi.
Non ci parlavamo dal giorno in cui mi aveva baciata, quindi mi sentivo leggermente in imbarazzo.
Mi sorrise; quel sorriso sghembo e con un che di malefico.
-Tutto bene a scuola?- chiese dando un occhiata al libro.
Annuii.
-Cos’è ora ti comporti come il bravo fratello?- farfugliai senza davvero riflettere sulle mie parole.
Mi aveva già detto che nessuno avrebbe mai potuto prendere il posto di Leah nella sua vita.
Intanto non ero ancora sicura che lui credesse al fantasma di sua sorella.
-E’ sempre meglio che comportarsi da bravo vampiro- esclamò guardandomi con aria di sfida.
Abbassai lo sguardo.
-Sai cosa fa un bravo vampiro?- disse sottovoce.
Scossi la testa.
-Uccide- sibilò piano avvicinandosi al mio viso.
-Non puoi uccidermi- esclamai risoluta incrociando le braccia.
Non mi rispose.
-Stasera c’è una festa , organizzata dal sindaco. Verrai anche tu- disse sull’uscio della porta.
-Perché?- chiesi
-Devi- disse solamente uscendo dalla stanza.
Riflettei un attimo. Non mi dispiaceva di andare ad una festa con Klaus ma, volevo solo sapere perché.
Ma con lui non esistevano le risposte, doveva solo fare domande.
Mi diressi in camera di Lauren.
Trovai la porta già aperta.
-Ciao-. Esclamò vedendomi arrivare.
Alzai la mano in cenno di saluto.
-Che succede?- Chiese notando la mia espressione stupita.
Mi accomodai sul suo letto. La camera era diversa dalla mia, più grande.
Le pareti non erano gialle ma rosa pesco, ed anche i mobili erano differenti.
-Klaus mi ha invitato ad una festa- .
Mi sorrise. –Lo so, anche io verrò ma  non mi ha invitata lui- spiegò.
Annuii.
-Dopo andiamo a comprare un bel vestito alle boutique qui vicino- esclamò venendosi a sedere accanto a me.
-Bene!- .
La sua espressione però, divenne seria.
I miei momenti più “Normali” dovevano sempre trasformarsi in incubi.
-Ricordi quando ti ho guardato la mano?- sospirò.
Il cuore cominciò a battermi forte….brutta notizia in arrivo.
-Si- dissi.
Lauren mi prese le mani nelle sue.
-Cosa hai visto?- chiesi in panico.
Mi strinse le mani.
-Ho visto che diventerai un vampiro- sibilò.
Quelle parole, fredde, dure, rimasero così, nell’aria.
Presi un respiro cercando di mantenere la calma.
Non riuscivo a muovermi, ma avevo un groppo in gola.
-Meredith- esclamò scuotendomi.
Scossi la testa. –Non è possibile- continuavo a ripetere.
Lauren mi abbracciò.
-E’ una stupida profezia, può essere che non accade più…ora hai l’anello- mi disse per cercare di consolarmi.
-La mia famiglia non potrebbe mai accettarlo- dissi quasi in lacrime.
-Mio nonno….lui mi raccontava storie sui vampiri, e poi fu aggredito da uno di loro proprio il giorno del mio compleanno….- balbettai.
Lauren mi strinse più forte.
-Farò in modo che non accada Meredith- disse dolcemente.
-Te lo prometto aggiunse- .
Annuii mordendomi il labbro.
-Ma ho solo visto la tua mano….ora andiamo non accadrà- . Sorrise guardandomi negli occhi.
-Anche Bonnie vide che Elena avrebbe incontrato Stefan e poco dopo lo vide davvero!- esclamai.
-E hai visto che mi sarei innamorata e…- balbettai.
Mi guardò dritto negli occhi.
-Sei innamorata?- chiese.
Annuii nervosamente.
-Klaus- aggiunsi in un bisbiglio.
Lauren si portò una mano sulla fronte.
-Andrà tutto bene- affermò dandomi una pacca sulla spalla.
-Adesso andiamo a comprare il vestito per stasera che ne dici?- continuò alzandosi dal letto.
-Va bene- dissi con poca convinzione.
Poi mi rivolsi a Lauren sorridendo lievemente.
-Ehi, grazie- .
Ricambio il sorriso guardandomi con i suoi occhi verdi e vispi.
 
Tornammo dal negozio di vestiti molto tardi.
Erano le otto e per le otto e mezzo dovevamo essere pronte.
Salii di sopra in fretta, Lauren rimase in cucina a “chiacchierare” con Klaus.
Mentre mi facevo la doccia mi concentrai per poter sentire cosa dicevano, ma mi era naturalmente impossibile.
Un futuro da vampira, era l’ultima cosa che avevo sognato per la mia vita.
Non era certo nella lista dei desideri adolescenziali.
Non era il sogno che avevo regalato ad una stessa cadente, assolutamente.
Mio nonno era finito in una clinica per igiene mentale a causa di uno di loro, e diventare un mostro non mi piaceva.
Se davvero lo fossi diventato, mi sarei lasciata bruciare al sole.
Molto meglio che vivere per sempre sola.
Era quella la parte che più mi spaventava della vita dei vampiri:
il Per Sempre.
Per loro non era una metafora, era una verità, qualcosa di certo.
Lo trovavo disgustoso.
Sgattaiolai nella mia camera per vestirmi.
Il vestito che avevo comprato era blu e a spalline, corto un poco più sopra del ginocchio. Molto semplice ma carino.
Lauren diceva che avrebbe messo in risalto la mia carnagione olivastra.
I capelli li lasciai sciolti e mi truccai molto leggermente.
Purtroppo, avrei dovuto mettere le scarpe con i tacchi.
Lauren e la commessa della boutique dicevano che avrebbero risaltato il mio fisico slanciato.
Quando fui pronta mi avvicinai alla scrivania.
Sul diario di Klaus vi era appoggiato l’anello.
Presi un respiro e lo infilai al dito.
Avevo paura che da un momento all’altro avrei incontrato un vampiro che mi avrebbe trasformata in una creatura della notte.
Terrorizzata all’idea, presi dalla borsa anche della verbena.
Guardai l’orologio: Nove meno un quarto.
Mi guardai un ultima volta allo specchio e corsi in giardino per la porta laterale.
Trovai Klaus proprio lì davanti.
-Salve- esclamò.
Era davvero affascinante.
Non mi ero mai accorta che ero talmente bello?
-Ciao Klaus- dissi sorridendo.
Indicò la sua auto.
-Entra- .
Annuii e mi avvicinai allo sportello dell’auto.
-Meredith- disse dolcemente.
Entrai in auto e lo guardai con aria interrogativa.
-Se stasera fai la brava io farò il bravo- .Sorrise guardando la strada di fronte a lui.
Alzai la mano.
-Ci sto- . Lo guardai e ricambiai il sorriso.
Ci fu un attimo di silenzio.
Non ricordavo nemmeno dove era quella festa, forse nella grossa tenuta del sindaco.
Poi notai che stava osservando la mia mano.
-L’hai messo- sospirò indicando l’anello.
Annuii.
-Klaus non ho rubato niente. Tua sorella..- balbettai.
Lui mi fece cenno di stare zitta.
-Devi stare buone stasera- disse un attimo dopo.
Mi portai una mano alla bocca.
 
Arrivati alla tenuta, notai che quasi tutta la città partecipava a quella festa.
Klaus venne ad aprirmi lo sportello.
-Dov’è Lauren?- chiesi.
-Arriverà a minuti- rispose guardandosi intorno.
Ci avviammo verso tutta quella folla e notai che tantissime persone salutavano Klaus con stima.
-Li hai soggiogati?- chiesi sarcastica.
Sbuffò.
-No- .
Ci scambiammo un sorriso.
Fu un attimo fantastico.
Klaus aveva un bel sorriso.
Mi guardai intorno, ma non c’era nessuno nemmeno della scuola.
Avevo conosciuto una ragazza molto vanitosa, durante l’ora di educazione fisica…Kelly, mi pare si chiamasse.
Mi sembrava una tipa festaiola, eppure non c’era.
Di Lauren nemmeno l’ombra.
Klaus si intratteneva a chiacchierare con gente impettita che non avevo mai visto ed era già al quarto bicchiere di liquore.
Elena mi aveva detto che così riuscivano a tenere a bada la fame.
Ebbi i brividi.
Mi avvicinai al tavolo del buffet e mi  versai del ponce.
-Meredith!- sentii chiamare.
Mi voltai a trovai Luke, il ragazzo di letteratura.
-Ciao come stai?- .Gli sorrisi.
-Bene. Sei davvero bellissima- balbettò.
Bevvi un po’ di ponce e ringraziai.
-è la verità…sei fantastica!- esclamò.
Era davvero carino da parte sua cospargermi di complimenti.
Il deejay aveva messo su della musica davvero carina.
-Ti va di ballare?- domandò Luke porgendomi la mano.
Mi guardai intorno, ma non vidi Klaus.
Allora annuii e ci gettammo nella mischia a ballare.
-Com’è Mystic Falls?- urlò.
Con la musica ad alto volume non riuscivo a sentire bene.
-Carina!- risposi.
-Come ti trovi qui? E a scuola?- .Mi sorrise facendomi fare una giravolta.
-Bene, grazie!- gridai.
-Il professore di letteratura è un po’ strano- aggiunsi un attimo dopo.
Lui scoppiò a ridere.
-Marius Dragan? Si- .
Si chiama Marius, mah…che nome strano, pensai.
Non era molto comune in America.
Continuammo  a ballare per un po’ di tempo.
Avevo l’impressione di piacere a Luke, e lui non era molto male.
Alto, slanciato, i capelli scuri….molto atletico.
Ma il mio cuore apparteneva a qualcun altro.
 Mi fermai un attimo asciugandomi il sudore sulla fronte.
-Luke vado a prendere da bere-  gridai allontanandomi dalla pista da ballo.
Arrivata al tavolo del buffet un fondo alla sala sentii dei passi dietro di me.
Mi guardai intorno.
Leah non avrebbe mai potuto scegliere un posto con così tanta gente per apparirmi.
Indietreggiai posando il bicchiere di vetro sul tavolo.
Ma qualcuno mi prese per i fianchi tappandomi la bocca con la mano.
Cercai di dimenarmi ma non urlai.
Non sapevo chi avesse preso, ed ebbi paura che la profezia di Lauren si stesse per avverare.
-Zitta- disse la persona, o il mostro, che mi aveva presa.
-Chi sei?- cercai di urlare ma mi teneva la mano serrata sulla mano con una froza sovraumana.
Non camminammo molto, ma quando finalmente riuscii a vedere qualcosa stavamo in bagno.
Un ragazzo , più o meno vent’anni.
Aveva gli occhi rossastri.
-Cosa vuoi?- chiesi mascherando il timore.
-Sono un vampiro e puoi dire per sempre addio ai tuoi amichetti- esclamò e mi strinse il collo fortissimo.
-cosa vuoi da me?- urlai ancora.
Ma la sua prese si fece più forte.
-Non ti importa- .
Mi guardai intorno, le mattonelle del bagno erano di un blu scuro e nessun oggetto di legno era nelle vicinanze.
Il ragazzo mi guardò dritto negli occhi e il suo viso cambiò colore.
Divenne più chiaro e mi ricordò quando Klaus mi aveva morso.
Gli diedi un calcio, ma non si fece per niente male.
Due denti aguzzi ed affilati stavano per fiondarsi nel mio collo.
Non ebbi nemmeno la forza di urlare.
Mi teneva così stretta che non riuscivo nemmeno a prendere la verbena dalla mia borsa.
-Che vuoi?- gridai. Cercavo inutilmente di dimenarmi.
-Sei una Sulez- lui rispose.
Continuavo a non capire niente, ma perché le persone mi parlavano con frasi ermetiche e senza senso?
I suoi denti erano ad un passo dal mio collo.
Chiusi gli occhi, non riuscivo a respirare.
Strinsi forte il pugno nella mano e ringraziai Leah per avermi dato il suo anello.
Mi morse.
Ingoiavo farneticamente la saliva , sentivo che se mi sarei mossa, sarebbe stata la fine per me.
Poi urlai dal dolore, pregando quel mostro di fermarsi.
Sembrava affamato, i suoi occhi erano rossi e famelici.
La porta del bagno si spalancò, e ricordo solo che il ragazzo venne scaraventato dall’altra parte del bagno.
Io caddi a terra, svenuta.
Prima di chiudere gli occhi vidi Klaus, era infuriato.
 
Quando aprii gli occhi ero sul letto della mia camera.
Riconobbi la figura alla finestra.
-Klaus- bisbigliai con le poche forze che mi rimanevano.
Si voltò e venne accanto a me, sedendosi sul bordo del letto.
-Cosa è successo?- balbettai.
Guardò altrove, la mascella serrata.
-Volevano ucciderti Meredith- rispose.
Gli strinsi la mano, e, per una volta, ricambiò la stretta con eguale intensità.
-Ti credo Meredith. Ho capito perché Leah è venuta da te-  mi disse.
Lo guardai con aria interrogativa.
-Te lo spiego domani- sospirò accarezzandomi il viso.
Annuii.
-Lauren ti ha detto della..- balbettai.
Scosse la testa.
-Farò in modo che non accada- si limitò a dire.
Poi si alzò.
Lo guardai negli occhi.
Sembrava dispiaciuto.
-Grazie- gli dissi piano.
Tornò indietro e mi baciò dolcemente la fronte.
Poi prese qualcosa dalla sua tasca.
Era l’anello di Leah.
Lo guardai stupita.
-Credo che dovresti metterlo. Ora ne hai bisogno più che mai- esclamò.
Mi prese la mano e infilò l’anello di lapislazzuli al mio dito.
Quando se ne fu andato, un tonfo mi fece sobbalzare.
Sarebbe stata una notte molto lunga.

 
 
  
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