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Autore: B_Lady    25/08/2011    4 recensioni
“Sei perfetto” gli ripeté ancora appoggiando la propria fronte contro la sua.
Va bene, questa è la prima ff sui franz ferdinand che scrivo. E' una Nilex. Se volete sapere altro entrate e leggete =)
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Desclaimer: Salve! Questa è la prima storia su ff  che scrivo. E' una storia forse un pò zuccherosa ma questo lo deciderete voi. Prima devo dire che l'idea iniziale era un'altra anche se aveva più o meno lo stesso tema. Spiegherò alcune cose della storia alla fine visto che sarebbe inutile farlo adesso. Bene buona lettura e come sempre, commentate! Anche critiche, sul serio, basta che non siano offensive  ma fatemi sapere cosa ne pensate. Ovviamente i personaggi non mi appartengono, non ci guadagno e non li conosco. :)

I'll love you, forever


I raggi del sole che passavano attraverso la finestra della camera da letto colpirono Nick direttamente sugli occhi che, infastidito, fu costretto ad aprirli. Ma quello sforzo venne ripagato dall'angelica visione che gli apparve davanti: Alex Kapranos. Alex , il suo compagno, sorrideva dolce illuminato dagli stessi raggi del sole che lo avevano svegliato. Semplicemente stupendo.
" Buongiorno"
" Buongiorno Alex" rispose sporgendosi un pochino per ricevere un delicato bacetto sulle labbra "e buon anniversario" continuò baciandolo ancora. Il biondo si staccò sorridente e prese da sotto il letto una scatola. " Buon anniversario anche a te! "
" Oh no, avevo promesso che te lo avrei consegnato prima io!". Si alzò e uscì dalla stanza per tornare qualche secondo dopo con una busta da lettere blu con davanti scritto ti amo in argentato. L'aprì e vi trovò dentro due biglietti per la Grecia.
"Ommiodio!! Grazie" lo abbracciò forte.
" Sapevo che volevi tornarci e quindi ho prenotato una settimana solo io e te". Alex lo riguardò per un secondo.
"Non hai perso il vizio di farti bello ai miei occhi eh? “
“Che…cosa vuoi dire? Non ti piace?”
“Si assolutamente, è fantastico. Grazie!” lo baciò e Nick ovviamente si sciolse.
“Questo invece è mio”
Il moro aprì la scatola con entusiasmo e ne perse un pochino quando vide che conteneva un libricino rilegato pieno di poesie con solo il titolo in inglese. Alex non sembrava sorpreso da quella reazione, anzi, forse si aspettava proprio quella.
“Ora devo andare a lavorare” disse alzandosi e cominciando a vestirsi. “Leggilo e guardalo un po’. Poi questa sera mi dirai cosa ne pensi, d’accordo?”
“Ma guarda che m-“
“Non dirlo ok?” lo fermò il biondo zittendolo e poi baciandolo. “Ti amo” gli sussurrò prima di scappare via. “Anche io…….?” Ma cos’ era? Uhm, no, non aveva proprio capito.
Decise quindi di scendere prima a fare colazione per riempirsi di zuccheri e per affrontare al meglio il libretto.


Spese un po’ di tempo a guardare la tv e fare qualche esercizio fisico e, infine, decise di smettere di ignorare il regalo del suo fidanzato.
Doveva ammettere che era davvero carino. Semplice di colore beige che gli donava un’aria quasi antica e tutte le pagine erano legate tra loro da un cordoncino blu notte di raso. Nella prima pagina c’era una piccola dedica: …All’ uomo che mi ha donato la cosa più bella. So che capirai. TI AMERO’ PER SEMPRE… Poi iniziarono le poesie, almeno sperava che lo fossero perché, giustamente, lui il greco e il latino non li sapeva! Quindi potevano benissimo essere filastrocche idiote e lui non lo avrebbe mai capito.
La prima “cosa” si chiamava Tormento. Alex voleva forse dirgli che era un tormento? Che lo era stato? In senso negativo o positivo? O forse era uno dei suoi enigmatici giochi di parole?
Doveva saperlo.
Prese il suo portatile e cominciò a cercare. Certo, sapere che era greco e che s’intitolava Tormento era davvero poco, infatti dopo già 40 minuti di inutili ricerche stava per rinunciare quando riconobbe la prima parola su un link. “Tormento: Amore mi scuote il cuore come il vento che giù dal monte si abbatte tra le querce. Ecco che Amore nuovamente mi da tormento: Amore dolce e amaro, fiera sottile e invincibile” Nick rilesse quelle poche frasi per altre tre volte. Erano così dolci, forti e così…fottutamente vere!. Lui stesso aveva provato quei sentimenti, specialmente con Alex, quando non voleva cedere. Animato dalla voglia di scoprire gli altri continuò la ricerca. “La gioia del ritorno: sei giunta- ti desideravo- hai dato ristoro al mio cuore ardente.” << uao queto Saffo* amava e soffriva davvero tanto
>> pensò.
Poi continuò ancora e dopo altre tre o quattro passò a quelle latine. Tra quelle latine, una “poesia”(Nick ancora non sapeva definirle) l’aveva colpito particolarmente. S’intitolava “Non amo lo sfarzo persiano” e, da quanto aveva capito il poeta aveva scritto questa storia/strofa/lettera dicendo di amare le cose semplici e non lo sfarzo e le troppe ricchezze che, intuì Nick, si dovevano trovare in Persia.
Lo aveva colpito perché era successa la stessa cosa a loro. Anzi a lui, che per farsi più bello agli occhi di Alex spendeva tantissimi soldi in regali costosi, posti super chic, vestiti e qualche volta fingeva anche vantandosi di avere tanti soldi. Per fortuna  un giorno Alex, mettendola sul ridere ma con un tono davvero serio, gli fece capire che l’unica cosa che gli importava davvero era averlo accanto. Niente di più.
Da lì capì subito di amarlo, era proprio un ragazzo d’oro.

Arrivò ormai la sera e lui stava ancora davanti al computer a tradurre quei testi.
“Sono tornato!” esclamò Alex lasciando le chiavi sul tavolino vicino al telefono e togliendosi la giacca.
“Nick? Ci sei?” domandava mentre girava per le stanze.
“Oh, sei qui. Ciao!”.
Nick abbassò leggermente lo schermo del portatile e guardò il suo ragazzo con un leggero ghigno.
“Tu. Sei un fottuto genio” si alzò e lo raggiunse mettendoglisi davanti. Si fissarono per pochissimo secondi a una distanza quasi inesistente.
“Sei bellissimo” soffiò il moro “e perfetto” lo baciò. Un piccolo bacio ma colmo d’emozioni. Il più giovane sorrise.
“Alex, per la miseria, questo regalo è…è…non ho parole per descriverlo. Contiene così tante emozioni, così tante anche di noi! Voglio dire, sembra che siano scritte per noi e tu, sei stato geniale a racchiuderle tutte e a regalarmele.” Gli prese il viso tra le mani e lo baciò con foga.
“Sei perfetto” gli ripeté ancora appoggiando la propria fronte contro la sua.
“Non ringrazierò mai abbastanza qualunque divinità per avermi permesso di incontrarti. Ti amo”
“Ti amo tantissimo anche io Nick” lo baciò Alex aggrappandosi maggiormente a lui.
Rimasero così uniti per un bel po’ finché Nick non si staccò per parlare.
“Ho solo una domanda da farti”
“Sentiamo”
“Perché l’ultima pagina è vuota?” Alex lo prese per mano e lo trascinò sul letto dove prima era seduto. Cacciò dalla tasca dei pantaloni un foglietto dello stesso colore e materiale del libretto.
“Perché volevo leggertela personalmente questa lettera. Voglio farti capire che sei tutto per me che sempre lo sarai”.
Nick aveva già gli occhi lucidi e con le gambe incrociate in quel modo sembrava un bambino. Alex lo baciò di getto per un secondo e poi sorrise prima di iniziare a leggere:
Morirò con te !
Perché mi fai morire con i tuoi lamenti? Non è cosa grata agli dei, come non è una cosa grata a me, che tu, grande ornamento e sostegno della mia vita, chiuda i tuoi giorni prima di me. Se un destino precoce rapisce metà dell’esser mio, come rimango io con l’altra, sgradito a me stesso e mutilo a un tempo? Quel giorno che tu morirai segnerà per entrambi la fine. Io non ho proferito un falso giuramento: verrò, verrò, in qualunque ora, pronto ad affrontare l’estremo viaggio” **


Fine.
 * So perfettamente che Saffo era una donna!! E' stato un errore volontario farla nominare da Nick al maschile.
** Moririrò con te di Orazio. Poeta latino che ho adorato!So che forse è un pò macabra  come letteraperchè Orazio la invia a Mecenate che è molto malato ùma le parole mi sono sembrate comunque magnifichee adatte per questa storia.
  
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