Capitolo II
L’alba s’era levata da poco,
e già, il vento tiepido e quasi opprimente del mattino frustava loro il viso.
Le chiome degli alberi
circostanti si muovevano lentamente, facendo fremere le foglie, espandendo
nell’aria l’odore del polline. L’erba, scaldata dal sole stava già bruciando
sulla cima, ingiallendosi. Il cielo era d’un azzurro mai visto, e nessuna
nuvola oscurava la vista dell’empireo.
Il fuoco era già stato
spento, e le ceneri della legna bruciata erano sparse sull’erba, portate un
poco più in là dal vento.
Zedd stava finendo di
consumare la sua magra colazione, mentre la tunica sgualcita e stinta si
riempiva di briciole. Di sott’occhi, fissava Rahl, che, seduto a terra a gambe
incrociate pareva intanto a fissare il vuoto, mentre finiva di mangiare la sua
croccante mela rossa.
L’atteggiamento di
quell’uomo non variava mai, il suo volto era imperscrutabile, illuminato di
tanto in tanto da un sorriso arcigno o dal luccicare dei suoi occhi che gli
donavano un aria crudele e letale. Il suo atteggiamento nei confronti di tutti
era superbo e distaccato, pareva disinteressato e annoiato dai problemi altrui,
come se fossero superficiali e nemmeno lontanamente paragonabili ai suoi ‘scopi
superiori’. Nell’aria strettamente circostante a lui, pareva ardere un pozzo di
disperazione e indifferenza che impediva a chiunque di parlare. Pareva
costantemente immerso nei suoi pensieri cupi e malefici, mantenendo
l’atteggiamento di chi sa perfettamente cosa fare e di chi ha tutte le risposte
necessarie.
I suoi poteri magici era
svaniti con il suo vecchio corpo, eppure, pareva che dentro di lui, non si
fossero mai sopiti. Pareva che quell’antica e potente magia, tipica della
discendenza dei Rahl, non avesse mai smesso di scorrere nelle sue vene, nemmeno
ora, che aveva assunto le fattezze di Walter.
Zedd era costantemente
inquieto. Poteva vedere anche senza guardare, che nell’animo di quell’uomo
ardeva ancora la rabbia e che dentro aveva ancora quell’inclinazione naturale
per il macabro e l’oscuro. Qualsiasi forma avesse assunto dopo la morte, il suo
animo sarebbe sempre restato avvolto da quell’aurea di maleficio che lo rendeva
imperscrutabile.
<< Hai finito Zedd?
>> chiese Kahlan, accucciandosi accanto al mago:<< vorremo
rimetterci in cammino presto… >> disse con voce dolce e di
incoraggiamento. A volte, Zedd si sentiva trattato come un vecchio pazzo,
eppure, anche dentro il suo animo, non poteva dare torto a quelle convinzioni
dei suoi compagni.
<< Dice la verità?
>> chiese d’un tratto rivoltosi a Kahlan, mentre lei stava per alzarsi ed
andarsene. La bloccò per un braccio e la tirò verso di sé, per evitare d’essere
sentito. Rahl continuava a fissare il nulla, mangiando la mela, eppure,
qualcosa in lui, dava l’amara sensazione che stesse ascoltando tutto quello che
accadeva intorno. Era stato fin troppo invisibile e mansueto in quei giorni.
<< Chi, Zedd…?
>> chiese Kahlan sforzandosi di mantenere l’equilibrio per non cadere pesantemente
a terra. Si accuccio accanto all’anziano e prese a fissarlo, mentre lui non
staccava gli occhi da Rahl, nemmeno per un secondo.
<< Credi che stia
dicendo la verità? >> chiese ancora, indicando cautamente Rahl alzando il
mento.
Kahlan lo valutò un attimo
fissandolo intensamente, non poteva esserne certa:<< non lo so con precisione,
Zedd. Cela con molta destrezza la verità, e ai miei occhi quello che dice è il
vero, ma non posso essere sicura che non stia dicendo una menzogna, nemmeno
l’Ascoltatore è riuscito a leggerlo, io… >> fece una pausa e nel suo
sguardo comparve una vena di frustrazione:<< io… non so come faccia, ma
riesce a mantenere un controllo tale di sé stesso da impedire alle persone come
le Depositarie o gli Ascoltatori di leggere con precisione la sua mente…
>> spiegò tornando a guardare Zedd, che per la prima volta dall’inizio
della discussione staccò lo sguardo da Rahl.
<< Sai che è in grado
di fare questo, Kahlan? >> chiese l’anziano con voce sempre più flebile.
La giovane donna
sospirò:<< una Mord-Sith… >> disse:<< ma Rahl non è una
Mord-Sith, ci deve essere sotto qualcosa di diverso… >> cercò di
rispondere con tono preoccupato.
Zedd scosse la
testa:<< no mia cara, un mago… >> disse in un sbuffo incerto.
Kahlan lo fissò
contraddetta, con sguardo perplesso, rimase in silenzio per un attimo,
nell’intento di valutare quella risposta:<< ma nel corpo di Rahl non vi è
alcuna magia, non più… >> cercò di dire.
<< Si… >> disse
Zedd, interrompendola, stringendole un poco il braccio, per incitarla a
tacere:<< ma forse questo è quello che ci vuole far credere… >>
disse riprendendo a fissarlo di sbieco.
<< Pensi che possieda
ancora qualche tipo di magia? >> chiese Kahlan preoccupata, stringendogli
convulsamente una mano, se Rahl possedeva anche un solo briciolo della sua
antica magia, poteva essere un grave pericolo.
<< Non ne posso esser
certo… >> prese a spiegare Zedd, fissando con più intensità
l’uomo:<< ma nessuno sa quanto la follia di Darken Rahl si sia spinta
oltre il limite… >> disse con tono concitato e preoccupato:<<
quando era in possesso del suo potere faceva continuo uso della magia
Detrattiva, e nessuno sa quanto si sia potuto rafforzare con essa. Può aver
scoperto una magia pericolosa e antica che svelava come mantenere i proprio
poteri dopo la morte, ma io non ne so nulla… >> disse sotto voce.
Kahlan ascoltava attenta,
tutto quello che Zedd le stava dicendo era estremamente pericoloso e allo
stesso tempo impossibile:<< la magia Detrattiva può fare questo? >>
chiese di colpo.
<< Non lo so… >>
disse Zedd, scuotendo la testa:<< io non ne possiedo, e non la conosco,
non la saprei nemmeno riconoscere se me la trovassi davanti… >> spiegò
visibilmente inquieto.
Kahlan sentiva la tensione
del mago come se fosse anche la sua tensione, decise di tranquillizzare
Zedd:<< è impossibile, Zedd… >> disse. << Nulla è impossibile
per un Rahl… >> disse lui riprendendo a fissarla come se fosse un rapace
affamato:<< soprattutto se quel Rahl è Darken Rahl, non so di che può
essere capace, non conosco il limite del suo potere… e faccio fatica ad
immaginarlo! >> spiegò irritato:<< Darken Rahl è subdolo, Kahlan…
>> aggiunse con voce sempre più flebile.
La donna lo fissò
preoccupata, quelle parole non facevano altro che renderla ancora più indecisa
e inquieta, aveva già molte riserve nei confronti di quell’uomo, e tutto quello
non faceva altro che confermagliele:<< Basta ora Zedd… >> disse di
scatto, alzandosi in piedi e fissandolo dall’alto:<< non puoi esserne
certo… >> bisbigliò, chinandosi in avanti:<< ti stai lasciando
sopraffare dal tuo antico odio per lui, è così per tutti… >> aggiunse.
Zedd parve indisporsi
parecchio, perché il suo sguardo si fece sempre più cupo e di scatto si alzò in
piedi, ergendosi ritto e fiero, con i capelli che gli gettavano in ombra il
volto, facendolo apparire ancora più furioso:<< io so che non mi posso fidare
di lui! >> disse in un sussurrò:<< e tu, Kahlan dovresti essere
altrettanto preoccupata! >>disse rimproverandola con un dito ciondolante
a mezz’aria.
<< Preoccupata di
cosa? >> la voce gentile di Richard si fece largo nelle loro orecchie, e
sia Zedd che Kahlan si voltarono di scatto verso di lui:<< di cosa
parlate con così tanto mistero? >> chiese abbozzando ad un
sorriso:<< dobbiamo andare, Zedd, forza! >> aggiunse poi.
<< Niente… >> fu
svelto a rispondere Zedd:<< nulla di cui si debba curare il cercatore…
>> aggiunse con meno preoccupazione nella voce, abbozzando ad un
sorrisetto, guardando Kahlan di sott’occhi, lanciandole il chiaro messaggio di
non dire nulla. La donna annuì debolmente in direzione del mago, poi sorrise al
cercatore:<< partiamo? >> chiese ostentando indifferenza, capendo
che Richard aveva intuito un minimo della sua preoccupazione.
<< Cara, andiamo!
>> disse Richard rivolto alla Mord-Sith, che già li aspettava con la
zaino caricato in spalla e le mani sui fianchi:<< era ora! >> sbottò
irritata, quello che le aveva detto Rahl poco prima l’aveva messa di cattivo
umore, e ancora, le parole dell’uomo le rimbalzavano per la testa:<<
avete sprecato già abbastanza tempo! >> sbottò, iniziando ad
incamminarsi.
Richard scosse vigorosamente
il capo e sogghignò, Cara era sempre la solita impulsiva e impaziente, eppure,
gli pareva che qualcosa, in lei, stessa cambiando. Attese che Kahlan si fosse
caricata in spalla lo zaino, poi si incamminò a sua volta, seguito da Zedd,
che, senza dare nell’occhio, seguiva ogni singolo movimento di Rahl, che
camminava poco dietro Cara. Doveva trovare un momento per calcolare meglio il
potere che Rahl possedeva, doveva capire se poteva essere veramente una
minaccia.
<< Tu e Rahl resterete
qui, Zedd… >> disse Richard con tono sicuro, fissandolo
significativamente per un breve attimo.
<< Resterò io!
>> sbottò Cara, mettendosi tra Zedd e Richard:<< è più sicuro…
>> aggiunse sotto voce, sfiorando l’impugnatura della Agiel. << No,
Cara! >> si intromise Zedd irritato:<< mi credi stupido? >>
chiese:<< so badare a me stesso, e per quanto la tua Agiel possa essere
dolorosa, la mia magia è sempre più veloce d’essa! >> sbottò, portando le
mani chiuse a pugno sui fianchi. Era l’occasione che attendeva da tutta la
giornata, non poteva lasciarsela sfuggire.
<< Sono commosso dalla
vostra smania di restare in mia compagnia! >> disse Rahl con gli occhi
che scintillavano furbamente e un sorrisetto compiaciuto stampato sulle
labbra:<< d’ altro canto, da Cara mi sarei certamente aspettato questo
attaccamento morboso… >> disse fissando intensamente la donna, che non
fece altro che rimirarlo con sguardo infuriato:<< ma da te… >>
disse voltandosi verso il Zedd:<< mago Zorander, non me lo sarei mai
aspettato, cosa avrò fatto per meritarmi tale attenzione? >> chiese con
un tocco di beffa nella voce, sogghignando compiaciuto.
<< Nulla… >>
rispose Zedd, fissandolo rabbioso:<< appunto… >> disse.
Rahl rise sommessamente,
mentre Richard gli lanciava uno sguardo infuocato:<< Zedd! >> tuonò
dopo poco, con gli occhi fiammeggianti, ringhiando per l’irritazione:<<
sta con lui, Cara io e Kahlan torneremo presto, il tempo di fare qualche
provvista, nulla di più! >> sbottò, poi fissò Cara e l’ammonì
silenziosamente, infine, si volto e seguito dalle due donne scomparve dietro la
boscaglia che li separava dalle mura in legno della città.
Tra i due uomini alleggiò
per un attimo un silenzio pesante e teso, interrotto solo dal fruscio delle
foglie scosse dal vendo del mattino.
<< Devo sottintendere
che ci sia un doppio fine a questa tua ‘compagnia’… >> ruppe il silenzio
quasi palpabile Rahl, con la sua voce:<< o devo fingere di credere che tu
sia smanioso di restare con me? >> chiese con voce leggermente increspata
dall’irritazione.
Zedd scosse la testa e
dovette trattenere la sua rabbia. Con un gesto rapido e deciso allungò un
braccio e aprì la mano, rivolgendo il palo verso il petto di Rahl, mentre tra
le dita iniziava a brillare una luce giallina.
<< Mago! >>
esclamò l’uomo allargandosi in un sorrisetto furbo:<< credi davvero che
una tela magica sia necessaria ora che siamo dalla stessa parte? >>
chiese con veemenza nella voce.
Zedd lo fissò irritato,
odiava quel suo sguardo e quel suo sorrisetto furbo:<< che tu stia dalla
nostra parte, mi è difficile crederlo! >> sbottò a denti stretti:<<
ma voglio comunque sapere perché! >> disse.
Rahl alzò le spalle e rise
sommessamente:<< ma per salvare ogni creatura vivente, mi pare ovvio!
>> disse con tono leggermente più piatto.
<< Questa tua scenetta
mi ha stufato! >> sbottò il mago, mentre l’intensità della luce tra le
sue dita aumentava sempre di più:<< dimmi la verità o ti carbonizzo!
>> sbottò.
Rahl sospirò e di scatto e
sollevò due dita:<< Ah, attento mago! >> disse con voce piatta, ma
un poco increspata dalla rabbia:<< se mi uccidi come pensi di richiudere
lo squarcio nel velo? >> chiese.
Zedd grugnì:<< è da
troppo tempo che ti tieni stretta la pellaccia grazie a questa scusa, mi hanno
detto che le capacità celebrali continuano anche pochi istanti dopo la morte
delle membra, mi basterà mandare a prendere l’ascoltatore, ucciderti e
attendere quella frazione di scendono in cui la tua mente non sarà protetta da
una specie di sortilegio! >> disse :<< perché è così che ti
proteggi da Kahlan e dall’ascoltatore, vero? >> chiese ad alta voce.
Rahl rise di gusto:<<
ti devo forse ricordare che il mio intrepido fratellino mi ha ucciso, e che ora
la mia anima risiede nel corpo dello sfortunato Walter impedendomi di
utilizzare qualsiasi tipo di magia? >> sbottò diventando un poco rosso
per la rabbia.
Zedd lo fissò intensamente e
tese ancora un poco le dita, mentre la luce brillava sempre di più:<< che
cosa ti protegge? >> chiese di colpo:<< che cosa vuoi veramente?
>> sbottò.
Rahl sogghignò, e abbassò le
due dita, riprendendo una posa più rilassata:<< prima che io ti risponda
lascia che ti spieghi una cosa! >> disse serio, con tono
d’onniscienza:<< vedi, mago, la magia Detrattiva è affascinante in modi
molto differenti, e credo che dopo tutto, essere morto non mi abbia danneggiato
poi molto… >> prese a dire:<< Richard potrà anche avermi ucciso, e
il Guardiano ha giurato di farmi soffrire l’eterno tormento, ma la cosa che né
mio fratello, né il Guardiano sanno è che io mi sto prendendo gioco di
entrambi! >> disse mentre ancora quel sorrisetto furbo gli compariva
sulle labbra.
Zedd ribollì per la rabbia,
si era aspettato una confessione simile, ma sentirla lo aveva scosso, ora ne
era certo, Rahl il stava ingannando. Stava per dire qualcosa quando Rahl lo
bloccò, riprendendo a parlare:<< vedi, mago, la profezia afferma che il
cercatore troverà la Pietra della Lacrime e che la consegnerà nella mani del
Nemico della Luce… >> disse seriamente, poi fece una pausa e alzò un poco
di più lo sguardo, mostrando una furbizia innata:<< ed è evidente che
sono Io quel Nemico della Luce! >> disse, mentre vedeva che l’intensità
della magia che scorreva tra le dita di Zedd aumentava:<< ma… >> si
affrettò ad aggiungere:<< è anche vero, che io non sto più dalla parte
del Guardiano! >> disse.
<< Sei un folle, ti
ucciderò! >> sbottò Zedd, mentre si concentrava per rilasciare il fuoco
magico, ma Rahl lo interruppe di nuovo:<< questo fatto ha un suo
vantaggio! >> tuonò:<< è meglio essere miei sottoposti o morire
tutti ed essere schiavi del Guardiano, pensaci, mago Zorander? >> disse
con furbizia nella voce.
Zedd si bloccò di colpo. Per
la prima volta dopo tempo, i pani del tiranno Darken Rahl gli erano stati
offerti su un piatto d’argento dallo stesso Rahl, e per la prima volta, aveva
la possibilità di ucciderlo, eppure, qualcosa lo bloccava.
Non poteva ucciderlo, e
consegnarlo nella mani del Guardiano, gli avrebbe rivelato come poter
distruggere la Pietra della Lacrime, e tutti sarebbero diventati suoi schiavi.
Eppure, la prospettiva che Rahl riprendesse il controllo sulle Terre Centrali
era altrettanto spaventosa, chissà, cosa quel tiranno avrebbe potuto fare?
Chissà cosa, ancora stava architettando per rendere il suo dominio infinito?
Allo stesso tempo, non
poteva lasciare che vincesse, non poteva!
La voce di Richard e quella
di Kahlan giunsero alle sue orecchie, gli restava poco tempo per decidere.
Per un attimo fu tentato di
uccidere Rahl, poi l’uomo si affrettò a dire:<< pensa quanto ti odierebbe
se mi uccidessi, sono l’unico che può salvare il mondo, a che prezzo non
importa, se mi uccidi ora condanni tutti, e tuo nipote ti odierà per il resto
dei suoi giorni per non avergli dato la possibilità di vittoria contro il
Guardiano, sei stato poco presente nella sua infanzia, motivo in più per
odiarti… >> cercò di ricattare.
Zedd sentì la rabbia che
ammontava, ma non poteva ucciderlo, non poteva. Né, poteva dire quello che
sapeva a Richard, il nipote avrebbe ucciso sicuramente Rahl, per impedirgli di
dominare sul mondo, e così, tutta la razza umana si sarebbe estinta.
Abbassò di scatto il braccio
e rimise sotto controllo la magia, non l’avrebbe ucciso, non ancora. Odiava
tenere segreti a Richard, ma non poteva fare altrimenti:<< stà attento a
te Rahl, prima o poi la pagherai! >> disse sotto voce.
Richard apparve tra di loro,
seguito dalle due donne:<< possiamo andare! >> annunciò, poi fissò
alternativamente i due uomini. Rahl era imperscrutabile e fiero come alo
solito, ma nei suoi occhi gli pareva di intravedere una nota in più di
compiacimento e furbizia. In Zedd, era ritratto il dubbio e la
frustrazione:<< tutto bene, Zedd? E’ successo qualcosa? >> chiese.
<< No, ragazzo…
>> rispose l’uomo:<< andiamo! >> disse, poi fece per
incamminarsi. Si fece superare dai tre e si affiancò per un attimo a
Rahl:<< il tuo giochetto non durerà ancora per molto… >> lo avvertì
in uno sbuffo.
Rahl rise
sommessamente:<< durerà il tempo necessario! >> disse di rimando
l’altro, mentre lo superava:<< ottima scelta, mago Zorander… >> gli
disse, poi riprese a camminare davanti a lui, silenzioso, senza riuscire a non
sogghignare compiaciuto.
Colgo l’occasione per ringraziare
Dreaming_Archer, flowe_moon e lucisvu82 per le loro strepitose recensioni! Grazie, Grazie, Grazie.
Spero che vogliate continuare a leggere… e ancora
complimenti se avete retto fino a qui in fondo al capitolo per leggere i miei
ringraziamenti!
Hivy!!!