Gliel'avevano presentato una mattina a
colazione.
“Ben, questo è Martin. Martin, Benedict.” Era
stato Mark a fare le presentazioni, come se avesse saputo fin
dall'inizio cosa sarebbe successo, spargendo occhiolini tutt'intorno. Quantomeno non l'aveva chiamato Benny.
“Sono sicuro andrete più che d'accordo.”
L'aveva
guardato con un punto interrogativo stampato in fronte, sbirciandolo
da sopra la tazza di cappuccino.
Mark gli aveva sorriso
innocentemente, facendo cenno a quello che doveva senza dubbio essere
Martin di sedersi di fronte a lui. “Io devo andare, mio marito mi
aspetta. Sentitevi liberi di ordinare tutto quello che volete, paga
Steven.” ridendo della sua stessa battuta si era dileguato,
sgusciando tra camerieri e tavolini.
Solo in quel momento Benedict
si era azzardato a guardare sul serio colui che sarebbe stato la sua
co-star per un tempo imprecisato.
“Martin Freeman. Ho visto un
paio di film, sono contento che abbiano scelto te.” Nei prossimi
mesi si sarebbero comunque conosciuti meglio, tanto valeva
risparmiare tempo e cominciare subito a dargli del tu.
“Oh, ed
io te. Ho visto Espiazione, credo, e... L'altra donna del re. Eri
sprecato per una parte così piccola, lasciatelo dire.” Se la prima
cosa che l'aveva colpito di lui erano gli occhi azzurri e l'aspetto
alla mano, decise di cancellare immediatamente il resto di fronte al
suo sorriso.
Tornò ad affogarsi nella tazza del cappuccino per
nascondere il rossore. Era... carino. Non sapeva come altro
esprimersi, si sentiva un ragazzino gay alle prese con la sua prima
cotta, ed il bello era che immaginava perfettamente come potesse
sentirsi nonostante fosse sempre stato un etero convinto. Olivia ne
era la prova vivente.
E Martin continuava a sorridere.
Cristo santo, Mark doveva essere il
diavolo.
“Ti vedo molto bene, come Sherlock.” quasi soffocò
sul serio in quelle due dita di caffè rimaste nella tazza, decise
quindi che fosse meglio allontanarla il più possibile. E allora fu
impossibile non ricambiare il sorriso.
“Bè, grazie, non resta
solo che tingere i capelli.” si indicò i ricci tendenti al rosso,
più vicini al suo colore naturale di quanto dovessero. Ma il giorno
dopo avrebbero cominciato le prove, i parrucchieri avrebbero fatto il
loro dovere.
“Peccato, è un bel colore.”
Ben si strinse
nelle spalle. “Ritornerà. Ci convivo da tutta la vita, un
cambiamento ogni tanto non fa male.” e gli sorrise. Dio, era come
se lo incitasse ad essere gentile ed a sorridergli di continuo. Non
che non l'avesse fatto in ogni caso, ma con lui sembrava impossibile
evitarlo. Si sarebbero trovati bene, insieme, si sarebbe giocato la
testa.
Infatti. “Sono convinto ci troveremo bene. Insieme,
intendo. A recitare.” arrossì appena, costringendo Ben a
nascondere una risata. Oh, si sarebbero trovati bene eccome.
Si
sporse appena sulla tavola, unendo le mani e posandovi il mento.
“Coraggio, cosa prendi? Prendi tutto quello che vuoi, paga Steven.
E fidati che quando lo conoscerai sarai contento di aver speso, esige
tanto.” Vide Martin appena terrorizzato e si addolcì. Gli sorrise.
“Vuole tanto, ma da anche tanto, è una brava persona.”
Si
prese qualche minuto per esaminarlo bene, dopodichè ruppe
definitivamente il silenzio ed il ghiaccio.
“Allora, ordiniamo e
poi mi racconti qualcosa di te, ti va?”
Avrebbero lavorato bene eccome,
insieme.
[Non me la immaginavo proprio così.
Diciamo pure per niente. Gianni, per Dio, impegnati!]
Il primo incontro, visto dal punto di
vista di Benny caro.
Come già detto sopra non rispecchia
quasi per niente quello che avevo in mente, ma meglio tralasciare o
qui scateno la terza guerra mondiale contro il mio caro
Gianni.
Ed io che volevo festeggiare l'apertura della sezione,
tzé.
Comunque. Ennesima – terza, credo che
una non lo sia – pre slash, ma prima o poi tornerà anche lo slash,
non temete, allora si che saranno guai! (Anche se la cosa giusta da
dire sarebbe: si spera che prima o poi torni, lo slash ._.)
Poi. Per quanto riguarda il colore di
capelli di Benny, non mi ricordo dove e non mi ricordo quando, lui
stesso ha detto di essere “auburn” (biondo rame), perciò ecco
spiegato anche un graaaaande mistero. Bè, non so voi, ma io mi sono
sempre chiesta quale fosse il suo colore naturale, visto che lo si è
visto praticamente in tutte le salse (e stava bene in tutte,
CHIARIAMO. E' Benny, mica uno che passava di là per caso), è una
grande scoperta.
Un piccolo passo per l'uomo, un grande
passo per l'umanità. #chemminchiacentra
Il titolo direi che sapete tutti da
dove è preso, quindi non mi dilungo in spiegazioni. Volevo un
qualcosa che c'entrasse con “breakfast” e questa è la prima cosa
che mi è venuta in mente. Accontentatevi, oh.
E... basta, direi che le solite due
cavolate le ho dette, posso ritenermi soddisfatta.
Lascio giusto il link ad ellegei,
qui, perché
ultimamente pubblico quasi solo lì, perciò meglio avvisare che in
caso di scomparsa non sono morta ma sono emigrata.
Non chiamate Chi l'ha visto?,
quindi. #macchiticaga
Bene, a presto.
- G