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Autore: MissBlackRose    05/09/2011    4 recensioni
E se a 17 anni non aveste ancora dato il primo bacio?
E se le vostre amiche ingaggiassero qualcuno per aiutarvi a farvi uscire dal vostro guscio?
“Senti ho freddo e ho solo questo cosino addosso,ho fame perché non ho mangiato quasi nulla e stai fumando ed io odio il fumo,quindi le cose sono due o mi lasci e viviamo tutti felici e contenti oppure mi lasci e viviamo felici e contenti.Un’ampia scelta!” Tirai il braccio per liberarmi,ma mi strinse più forte.
“Le tue amiche mi hanno detto che ti chiami Ami…In giapponese vuol dire Bellezza” Sussurrò.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E IO DOVREI METTERE QUESTO C-COSO!”Urlai fuori di me indicando quel misero straccetto che la mia migliore amica mi stava costringendo a mettere.

Mi sedetti sul letto incrociando le braccia e assumendo la tipica espressione da:”Bambina cocciuta”.

Annabelle scosse la testa e per poco non mi scoppiò a ridere in faccia.

Il che mi fece solo innervosire di più. Tutti si ostinavano a dirmi:”Devi essere più femminile” oppure “Con quel fisico ti copri come per sembrare una monaca di clausura”.

Ok forse la mia t-shirt di Superman L non corrispondeva esattamente alla mia reale taglia una misera S... E forse i miei jeans non erano esattamente quelli che la mia amica definiva:”Siamo qui solo per non farla girare nuda” tanto erano attillati e stretti.

Certe volte guardando le ragazze che li indossavano pensavo:”Ma respirano?Sono di 3 taglie più piccoli!”.

Ovviamente con negativi commenti delle mie amiche… Secondo loro avevo quello che si definiva “FISICO DA BALLERINA”.

Che io di bello in questo fisico non ci vedevo niente.Troppi anni di danza avevano fatto sparire in me ogni speranza di avere un seno.

La mia piccola seconda.Sospirai.

Avevo lasciato un anno fa dopo un incidente al ginocchio,ma continuavo lo stesso ad eseguire la sbarra ogni giorno.Il centro e poi le diagonali.

Ero una sadica,riguardavo i filmini dei miei saggi e quello del diploma.

Guardai la parete di fronte al letto era piena di attestati e poi c’era lui.Il mio diploma in danza classica.Era la cosa a cui tenevo di più,avevo sacrificato tutto per quello!

Una cosa di queste erano i ragazzi,avevo 17 anni e non avevo mai dato il primo bacio.

O almeno quello che si potesse definire un vero bacio.

Dovevo avere ottimi voti a scuola,impegnarmi nella danza e avere un minimo di vita sociale.

Bene,fino all’anno scorso la mia vita era questa.

Ora ero perennemente rinchiusa in casa a studiare e uscivo qualche volta con Annabelle e altre ragazze.

“Dai Ami” la mia amica interruppe i miei pensieri sulla mia penosa vita.

“Ann….” Commisi l’errore di guardarla,aveva messo il broncio e si portò una mano sul ventre accarezzandolo.

“La mossa del bambino non vale!” sapevo di aver perso.

“Sono una donna incinta,isterica e ipersensibile.Poi sono la tua migliore amica…” aveva la voce come rotta dal pianto.

“E Va bene!” Afferrai il vestito e mi alzai,lei sorrise trionfante.

“Su che poi dobbiamo passare ai capelli e al trucco” Dov’era la donna in fase pre-pianto con cui avevo parlato pochi secondi prima?

Aprii il cassetto della biancheria e afferrai il completino che Anna aveva lasciato incartato qualche giorno prima.Non avevo avuto il coraggio di aprirlo.
Mi infilai in bagno e lo scartai piano.

“Signore fa che non sia un tanga o qualcosa del genere” sussurrai mentre lo aprivo.

Tirai fuori un super  push-up e un paio di slip,tutto ok era solo della biancheria intima normalissima,nera con il pizzo e qualche accenno ad una fantasia floreale rossa.

Se non fosse che gli slip erano quasi trasparenti,il tutto era semplice e perfetto.

Anna aveva abbandonato quella malsana idea del farmi indossare i tanga e cose del genere.

Mi vestii in fretta,il vestito nero mi stava bene…Senza bretelline,semplice con una gonna a piegoline,nulla di trascendentale.

Però il mio pallore non poteva che accentuarsi con un abito di quel colore.

Ero l’essere più pallido sulla faccia della terra persino gli albini erano più scuri di me,non scherzo.

I capelli biondi e lunghi erano l’unica cosa di buono in me,gli occhi castani erano in contrasto con tutto il resto.

Uscii dal bagno e andai in camera.

“Il Push-up fa miracoli!E poi posso ringraziare il cielo che tu abbia messo qualche chilo?”Tutti pregavano per dimagrire,lei pregava per farmi ingrassare.

Anna mi si parò davanti con un sorriso stampato in faccia.

“A 21 anni puoi fare quello che vuoi…”risposi alzando le spalle.

“Signore ti rendo grazie di quello che hai fatto!” si fece il segno della croce.

“Esagerata!” sbuffai.

“Tesoro quei 3 kg che hai messo sono perfetti,voglio dire prima,senza offesa,il tuo culo era inesistente ora guarda qua!” Mi diede una pacca sul sedere ridendo e saltellando.

“Darò la colpa di tutto questo ai tuoi ormoni” la guardai storto.

“Sono più grande e so quello che piace ad un ragazzo! E tu se ti scoprissi potresti piacere tesoro!”

“Ho 17 anni e non ho mai baciato un ragazzo,posso piacere?” le chiesi retorica.

“No tesoro…Tu hai 17 anni e hai rifiutato ogni ragazzo,oppure non ti accorgevi che dopo qualche mese passato con te si innamoravano tutti.”

La guardai senza dire nulla,sulla mia faccia c’era un punto interrogativo grande quanto un panda.

“Ami non dirmi che non te ne sei mai accorta…Quel Fabio,quel Carlo,quel Vincent” disse tre nomi di miei compagni di classe.Sì ok si comportavano in modo strano con me…Fabio mi aveva anche cantato una canzoncina tutta romantica e dolce.Ora capivo.

Sgranai gli occhi e la guardai.

“N-no!” arrossii e lei rise.

“Non lo sapevi.” Rise di nuovo.

“Da domani non ci parlerò neanche più.” Mi sedetti sulla sedia.

“Vedi,tu fai così con tutti invece dovresti conoscerli meglio,magari ti potrebbero piacere….”

Mi morsi un labbro. Forse aveva ragione.

“Mmm non lo so,non so che fare!”borbottai.

“Quando ti dissi che ero incinta,ti alzasti dal divano e prendesti il telefono,volevi chiamare alla produzione di MTV per chiedere se avevano uno show per 20enni incinte.”

Iniziai a ridere.

“Non fare quello!” mi disse ridendo anche lei.

“Dai,ma fu divertente!” tentai di calmarmi.

“Decisamente” concordò lei e ridendo ancora mi girò e inizio a pettinarmi i capelli.

Li spazzolò semplicemente,lasciando che i ricci si trasformassero in boccoli appena accennati alle punte.

“Ora il trucco” disse con un tono che non prometteva nulla di buono,mi girò in fretta e mi fece l’occhiolino prima di iniziare a mettere creme,fondotinta e ciprie varie.

“Posso….” Iniziai una frase.

“NO” rispose brusca lei dando il tocco finale all’eye liner.

“Ann…” Riprovai.

“NO!!” Disse di nuovo prendendo il glos e passandolo sulle mie labbra.

“Cazzo Anna devo andare in bagno!”Sbottai di colpo.

“Ok ok,ho finito.”mi portò davanti allo specchio.

I miei occhiali abilmente sostituiti con le lentine,il vestito,i capelli ed il trucco mi rendevano guardabile.

“Stai pensando…Sono addirittura guardabile!-imitò il tono dei miei pensieri sorpresi e felici-smettila di sottovalutarti!”.

Alzai gli occhi al cielo e andai in bagno.

Quando uscii Anna era al telefono,probabilmente con le altre ragazze.

Presi le ballerine e le infilai,”caviglia sottile del kaiser!”

Anna mi passò distrattamente un paio di tacchi,delle decolté nere.

La guardai come per dire:”Ma sei impazzita per caso!”.

“IO SONO DEL PARTITO:SCARPE DA TENNIS FOR LIFE! E TU MI PRESENTI UN PAIO DI TACCHI!”

“Mettili che siamo in ritardo.Io e le altre ragazze abbiamo pensato una cosa”

Mi preoccupai quelle 4 non ne facevano una giusta.Ero la più piccola del gruppo eppure certe volte ero la più responsabile.

Infilai le scarpe e mi precipitai al piano di sotto con Anna,Susanna,Lorena e Sarah che mi aspettavano.

“Ciao ragazze,scusate il ritardo.”

“Con Anna puoi solo ritardare” rise Susanna.

Tutte le altre si unirono a lei,me compresa.

“Sono INCINTA!” disse Anna per difendersi.

“LO SAPPIAMO!”Dicemmo insieme.

Lei rise e andammo in macchina.

“Bene Il mio addio al nubilato wow!”Disse Annabelle.Jeremy  il suo futuro  marito era un ragazzo adorabile,ero felice che avesse incontrato una persona come lui.

“Non ti preoccupare abbiamo lo spogliarellista!E anche gigolò stando a quanto ho scoperto.”

Loro tre si lanciarono un’occhiata di quelle che chiamavamo:”Da capire al volo”,ma io non avevo capito niente.

Arrivammo al locale e dopo aver cenato e aperto i  regali ubriacandoci ovviamente,le tre si allontanarono per un secondo lasciandomi da sola.

Un ragazzo castano chiaro quasi tendente al biondo,abbastanza alto si avvicinò a loro,dopo qualche secondo mi lanciò un’occhiata,mi analizzò e io spostai lo sguardo per terra.

Dopo qualche secondo le ragazze tornarono più felici che mai.

“Alcol” pensai,mi sarebbe toccato guidare dato che ero la più “sobria” di tutte.

La serata continuò,le ragazze bevvero fiumi di champagne e aprirono anche l’ultimo “regalo”.

Il ragazzo entrò con addosso una divisa da poliziotto.

“Fa che non faccia quella stupida battuta da film porno!” Ma non disse nulla guardò ognuna di noi con uno sguardo intenso quasi infuocato.

“Ma era un poliziotto o un pompiere?” chiesi a me stessa,mentre lo guardavo ballare ormai rimasto solo con degli slip inesistenti addosso.

Diciamo slip,non mi ricordo assolutamente cosa fossero perché anche io ero mezza ubriaca.

“Forse dovremmo chiamare un taxi per tornare” dissi e le ragazze troppo prese dallo spettacolo annuirono solamente senza ascoltarmi.Mi alzai e silenziosamente andai a cercare campo con il cellulare.

“Aggeggi del kaiser,non funzionano mai quando ti servono!” imprecai da sola cercando campo alzando le braccia verso l’alto come se volessi urlare agli alieni “RAPITEMIIII”.

Gravemente influenzato da quel programma del giovedì sera dove parlarono appunto di strani rapimenti a bordo di U.F.O abbassai le braccia.

“Io quei cosi non li guardo più!” mi dissi fermamente convinta girandomi per tornare dalle ragazze.

In una città come New York non c’era campo,ovvio no? No ovvio un corno di Mammut!Ma poi i Mammut non avevano le corna.

“Visto che io dovrei essere il tuo insegnante potresti almeno considerarmi,ragazzina!” Una voce maschile mi fece fermare e voltare.

Lo spogliarellista era lì con una sigaretta fra le labbra e bhe vestito normalmente.Gli occhi verdi mi analizzavano.

“Parli con me?”Chiesi guardandomi intorno.

“No con il muro.”Mi rispose sarcastico e con fare seccato.

“Bhe buona conversazione con il muro allora” mi voltai e iniziai a camminare fino a quando lui non mi afferrò per il polso.

“Senti ho freddo e ho solo questo cosino addosso,ho fame perché non ho mangiato quasi nulla e stai fumando ed io odio il fumo,quindi le cose sono due o mi lasci e viviamo tutti felici e contenti oppure mi lasci e viviamo felici e contenti.Un’ampia scelta!” Tirai il braccio per liberarmi,ma mi strinse più forte.

“Le tue amiche mi hanno detto che ti chiami Ami…In giapponese vuol dire Bellezza” Sussurrò.

“Grazie per la lezione,ma credo che i Giapponesi abbiano una vista decisamente di merda.”

“Mi hanno detto anche della tua scarsa autostima.” Rispose.

“Ti hanno anche detto di che colore sono le mie mutande?” Dissi acida.

“No,ma mi piacerebbe scoprirlo.” Sorriso sexy.

“Peccato che non lo scoprirai mai!” Sospirai falsamente dispiaciuta.

“Comunque le tue amiche mi hanno fatto una proposta e io ho accettato,Nana!”

Nana?Ok ero bassa,ma adesso tutta questa confidenza chi gliela aveva concessa.

Alzai un sopracciglio.”Nana? Comunque che proposta,se era indecente capiscile erano ubriache.”

“No mi hanno chiesto di diventare il tuo maestro.”

“Di che ginnastica?”

“Preferirei l’anatomia-mi fece di nuovo quel sorrisetto Dio ora gli rompo le ossa e ci ballo la macarena sopra-Comunque no di seduzione, devo liberarti dal tuo guscio da:Vergine di ferro.”

La sigaretta cadde a terra la teneva nell’altra mano,io sgranai gli occhi e liberandomi andai via senza avere la forza di replicare.

 
 


Angolo autrice:3 (autrice che parola grossa u,u )
Ok ragazze sono qui con una nuova storia,ritornata al mio primo amore le originali,bhe avevo voglia di qualcosa di diverso,cioè qualcosa di più ecco.
Allora chiariamo,la protagonista prende qualcosa da me,come la fisionomia ed il carattere.Il nome Ami mi è venuto in mente leggendolo in una pagina di facebook dedicata al Giappone dove dicevano che voleva appunto dire:”Bellezza” e quale nome più adatto ad una protagonista,che mi rispecchia,che si sottovaluta?Anche le cose che dicono le amiche sono prese dalla realtà,la mia realtà.
Nel prossimo capitolo scopriremo come si chiama il nostro protagonista maschile :3 Ovviamente se deciderò di continuarla.Ho scritto il capitolo ieri dalle 22:30 alle 01:45,però mi piaceva così ho solo controllato qualcosa e lo posto adesso.
Spero vi piaccia,fatemi sapere se volete che la continui :D
Un bacio <3 

   
 
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