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Autore: Iwasbornthiswaybaby    10/09/2011    4 recensioni
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Spazio Autrice: Salve! questa è una FF sulle principesse Disney, ma devo darvi alcuni avvertimenti prima di iniziare a leggere. Ho chiamato Cenerentola con il nome Cindy, e Biancaneve con il nome Bianca, per renderli meglio ai giorni nostri. ve la immaginate una che si chiama Cenerentola in un liceo moderno?
Spero che la storia vi piaccia.
Kiss, EWingy




Aurora raggiunse le sue amiche al tavolo della mensa con aria sognante. Appoggiò lo zainetto rosa su una sedia e si mise a sedere, sistemandosi la frangetta bionda. Quando si fu seduta, sospirò,  assorta nei suoi pensieri.
-Ragazze... – disse con tono estasiato alle cinque amiche che la guardavano incuriosite – Mi sono innamorata. –
-Oh! Era ora! – le rispose Cindy, alzando lo sguardo da una rivista di moda.
- E chi sarebbe il fortunato? – le chiese Belle, facendosi interessata all’argomento.
- Il ragazzo dei miei sogni... – rispose la bionda, sempre con quel tono rapito.
Bianca la guardò come se fosse pazza, e le disse – Dicci almeno come si chiama! –
-Ancora non lo so. Quando lo incontrerò, lo saprò- Le rispose Aurora, iniziando a mangiare un’insalata.
-Tu sei tutta pazza! – replicò Bianca, fissando stupefatta l’amica – E tu Ariel – disse riferita alla rossa, seduta accanto a lei, che fissava come ammaliata un tavolo poco distante da quello delle sei ragazze – non dici nulla a questa matta?-
Ariel distolse lo sguardo dal tavolo che stava guardando – Oh, sono contenta per te Aurora, spero lo troverai presto- disse con aria malinconica, per poi girarsi di nuovo.
Jasmine le portò una mano sulla spalla – Ariel, devi parlarci. Dai, vai lì e rivolgigli la parola!
-La fai facile tu! – sbottò la rossa – a te non viene da balbettare in modo incomprensibile quando parli con un ragazzo che ti piace! Anzi! Sarebbe un buon passo balbettare! In sua presenza non riesco neppure a dire una parola! – E detto questo tornò a fissare il tavolo dove era seduto il ragazzo che attirava l’attenzione di Ariel.
- Ariel – Aurora chiamò l’amica con tono affettuoso – Sono certa che Eric si accorgerà di te! E poi dai! Credi che possa reggere quella stupida di Ursula ancora per molto? Sarà anche carina, ma non è certo così simpatica! È con me nel corso di tedesco e ti giuro, è insopportabile- Ariel sorrise alla bionda e si alzò da tavola, prese il suo zainetto verde e se ne andò via, diretta a Biologia.
Bianca tornò a rivolgersi ad Aurora – E come sarebbe fatto, nei tuoi sogni, questo ragazzo? –
-Oh, è gentile, e bello, e simpatico e mi ama! – le rispose la bionda, con aria sognante. E quindi prese una mela dal suo vassoio e l’addentò.
-Ehi! Ferma! – esclamò Bianca, facendo smettere di masticare Aurora – L’hai lavata quella mela?-
- Uff.. Bianca! È della scuola, sarà pulita!- le rispose l’amica.
-Non puoi mai sapere! Ci sono certi germi sulla buccia della frutta! Non puoi nemmeno immaginare! E se poi ti viene una malattia?- ribatté Bianca, indignata.
-Ma quanto sarai paranoica, Bianca!- rise Jasmine – A proposito, quando c’è la prossima lezione di canto?-
- Domani, alla terza ora – le rispose Belle, con un tono professionale.  Detto questo si alzò, prese lo zaino azzurro e si incamminò verso la lezione di letteratura francese, con la coda di cavallo, legata in un fiocco celeste , che le sfiorava il collo.
-Allora, andiamo ragazze? Geografia ci aspetta!- esclamò Cindy, con un tono di finta allegria. Le altre annuirono e la seguirono, un po’ annoiate.

Come ogni pomeriggio, Aurora, dopo aver finito i compiti, si dedicava alla sua corsa per tenersi in forma. Aveva ritrovato dopo mesi il suo Mp3 e non vedeva l’ora di correre ascoltando le sue canzoni preferite. Si mise i suoi leggins grigi e la maglietta nera e si strinse i lunghi capelli biondi in una coda di cavallo. Salutò le tre zie, sedute sul divano, completamente assorte in una soap, e uscì di casa. Si diresse correndo verso il parco, dove di solito si allenava per un’oretta. Era un tale sollievo per lei ascoltare la sua musica preferita. Si era fatta prestare, nei mesi precedenti, gli mp3 dalle sue amiche, ma le canzoni non erano le sue preferite.
Aveva corso per 40 minuti, ma si sentiva esausta, così di sedette su una panchina, nella zona alberata. Non fece in tempo a distendere la schiena che sentì nelle sue orecchie una dolce melodia che non udiva da tempo.
 Così si abbandonò completamente a se stessa. Non c’era nessuno nei dintorni, così si alzò e iniziò a ballare con un cavaliere immaginario. Quando la cantante iniziò a cantare, Aurora fece lo stesso.
-So chi sei
Vicino al mio cuor
Ogni or sei tu
So chi sei
Di tutti i miei sogni
Il dolce oggetto sei tu
Anche se nei sogni è tutta illusione e nulla più
Il mio cuore sa che nella realtà
Da me tu verrai
E che mi amerai ancor di più-

Improvvisamente udì una voce che cantava con lei. Era una voce maschile. Aurora si girò di colpo e vide, davanti a sé, un ragazzo della sua età. Era alto, aveva i capelli castani e la stava guardando, con aria dispiaciuta.
-Scusami, non volevo interromperti. È solo che ti ho sentito cantare quella canzone e, bè, credevo di essere l’unico a conoscerla sulla faccia della terra. –
Aurora sorrise, col cuore che le batteva a velocità della luce – Davvero la conosci pure tu? Era la ninna nanna che mia madre mi cantava prima di addormentarmi, tutte le sere, quando ero piccola. Sarà degli anni ’50! – rispose la ragazza.
-Invece io l’ho sentita da mia zia, che la canta sempre. Mi è sempre piaciuta, a dir la verità, anche se è un po’ vecchiotta- le disse con una voce dolce il ragazzo.
Aurora staccò le cuffiette dall’apparecchio elettronico, e fece ricominciare la canzone da dove l’aveva bloccata. I due la cantarono insieme, e il ragazzo fece ballare Aurora, a passo di valzer.
-Sai ballare il valzer? – chiese la ragazza, impressionata.
-Eh si! Sai, quando vai ad una scuola privata, ci sono certe lezioni che devi fare per forza- rispose il giovane, alzando appena le spalle.
Aurora sorrise, poi guardò l’ora. Avrebbe fatto meglio a tornare a casa, o le zie si sarebbero preoccupate.
-Allora ciao, io devo andare- disse la bionda, e si girò, per andarsene.
-Aspetta! – le urlò il ragazzo – Io sono Filippo! Tu?-
La ragazza di girò – Aurora – rispose, con le guancie arrossate. Dopodiché salutò di nuovo il ragazzo e corse via.
Eccolo, aveva trovato il ragazzo dei suoi sogni.
 
  
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