Cedere all’amore.
Le imprese impossibile di Spike?
Cedere all’amore.
L’errore che sempre rimpiangerà?
Cedere all’amore …
… ma lo ricompierà.
Essermi innamorato e privo di qualsiasi umana qualità, amor
proprio, sopravvivenza, spina dorsale, coraggio o dignità mi sono
dichiarato a
quell’essere di sesso femminile indegno che torturava il mio ingenuo e
infantile cuore.
Ora come ora mi faccio ribrezzo per quel gesto, ma da allora
io sono fin troppo cambiato.
Immaginatevi l’uomo più inutile che conoscete, privo della
conoscenza del mondo e della sua crudeltà, ingenuo e con una visuale
della vita
e dell’amore di una stupida bambinetta di 4 anni, attaccato alle gonne
materne
nonostante l’età avanzata, amante di libri e poesie, ahimè scrittore di
alcune
di esse, inserite questa imitazione di uomo nel 1800 e avrete me:
William Pratt.
Perché m’innamorai di Cecily?
Ora come ora non saprei, all’epoca la risposta era mal
celata in centinaia di migliaia di quegli obbrobri che osavo scrivere.
Per mia
sfortuna ebbi l’ardire di recitare uno di questi sudetti obbrobri a
colei che
era dedicata. Dove trovai il coraggio non saprei, se avessi taciuto la
mia vita
non sarebbe stata color nero pece. Se avessi avuto il buon senso di
tacere non
sarei stato insultato, non sarei corso via come un ignobile uomo e non
avrei
trovato la morte ad attendermi in un vicolo buio.
Lo sbaglio più grande
della mia non vita?
Essermi innamorato della mia antitesi.
Accontentarmi di mille e più anni a fare quello che più
desideravo, a dar sfogo alla mia natura di donatore di morte al fianco
alla
donna, i cui canini mi hanno rivelato questo mondo e quello che ero,
non mi
bastavano.
Inciampando in lei non potevo semplicemente cedere hai bassi
impulsi vampireschi è riempire le mie viscere del suo prelibato sangue?
No!
Questo inutile e insulso cuore che non pompa più vita nelle
mie vene, inutile organo che aspetta solo l’incontro di un paletto per
trasformarsi in cenere, doveva per forza maggiore riprendere, in senso
figurato, il suo battere per quel sentimento inutile è mortale che è
l’amore?
E’ poi per chi?
La cacciatrice che, come la mia amata e odiata Cecily, mi ha
deriso e rifiutato.
La variante è che non sono scappato, non c’era morte ad
attendermi nel vicolo, questa volta non c’è ne bisogno stavo già
morendo
davanti hai suoi occhi, più privi dei miei di sentimento.
I decenni non mi hanno portato consiglio perché testardo e
privo di logica volevo dimostrare che anch’io potevo amare, che anch’io
ero
capace di provare quel sentimento che mi ha condotto alla morte ed ho
recuperato quell’anima che tu mi dicevi mancasse, per poi scoprire che
non ero
io quello sprovvisto di questo sentimento.
Non hai voluto amarmi comunque.
Lo sbaglio più grande della mia non vita quindi è stato
lottare per l’anima e per l’amore di una donna.
Lo sbaglio più grande
della mia non vita con un’anima?
Ancora non ho ben capito quale sia, l’ho appena iniziata,
posso considerarmi ancora un infante in questa mia nuova esistenza ma
dati i
secoli che ho sulle spalle e l’intelletto, non ancora inebriato da
stupidi
sentimenti, ho il sospetto che sia da collegare a un'altra donna.
La domanda ora è:
Quando questa volta cederò all’amore sarò ancora il solo a
farlo?