16/09/2011
5 recensioni#1: Walls
of Dreaming(Temari&Kakuro)
Nick (sia EFP e Forum se differenziano): Lalani
Titolo della Raccolta: Temari in Seven Week
Titolo della Flash-fic: Walls of Dreaming
Rating: Verde
Personaggio Base: Temari
Personaggio Aggiunto: Kankuro
Prompt: Profumo
Genere: Generale, Drammatco
Avvertimenti: Flash fic
Note dell'Autore (facoltative): eccomi di nuovo qui, come concorrente di questa intrigante sfida!Le note sono a fine storia!
Walls of Dreaming
Kankuro, a sei anni, era annegato nel deserto.
Io ero la sorella maggiore, ero stata marchiata a fuoco con questo titolo fin dalla nascita, e dovetti farmi scorticare viva, farmi mangiare e consumare dalla sabbia per salvarlo.
Dovetti sgridarlo, finché io rimasi muta e lui sordo.
Dovetti assassinare la mia neonata risata nel sentire quel minuscolo bimbo parlare di un profumo scaturito da un luogo paradisiaco e lontano, un profumo che lo stava chiamando, continuamente.
Dovetti insegnarli che quel profumo di libertà e serenità che sorvolava il deserto, la puzza e il dolore non esisteva.
Dovetti condurlo fuori dai suoi sogni.
A sette anni, Kankuro mi trascinò nel deserto, alla ricerca di quel profumo inebriante e proibito.
Io avevo già otto anni e avevo smesso di annusare il mondo, perché sapevo che avrei sentito solo l’odore acre della sabbia, del sangue, di quel ninja nemico con gli occhi celesti che Baki-sensei aveva ucciso sotto i miei occhi. Morte e putrefazione…l’unico profumo a cui i ninja potevano aspirare.
Perciò rimasi sorpresa, attonita, quando vidi sbucare un piccolo miracolo da quella landa impietosa.
Verde. Verde. Bianco.
Erba, intarsiata da fiori candidi.
Profumavano di zucchero e luce, come la mamma, che, secoli prima, era stata ingoiata dalla sabbia e sepolta nei miei disordinati ricordi.
E mentre Kankuro si immergeva, estatico, in quella minuscola oasi, io guardai verso l’orizzonte, dove sabbia e nuvole si mescolavano.
Forse lo sentivo anch’io, il profumo di un mondo migliore.
Kankuro, a otto anni, vide un mostro.
Potemmo annusare assieme il profumo sibillino della paura e dell’angoscia, mentre ci abbracciavamo, disperati, al suono di quel mostruoso rantolo che faceva fremere le stelle.
Potei odorare distintamente il profumo di quel mondo lontano un’ultima volta, prima che svanisse nelle tenebre di Suna.
Assieme ai nostri sogni.
Avevo nove anni quando dovetti costruire delle orecchie di cartone per Kankuro, che se le pose in testa come se fossero la lapide della sua infanzia.
I muri dei nostri sogni erano pieni di finestre.
Ma Suna le coprì con muri profumati di sangue.
Eccomi tornata, donzelle e gentiluomini!
Non potevo resistere alla nuova sfida di Shark, che mi ha permesso di cimentarmi prima con Ino e ora con Temari!
Ecco i miei primi sei punticini:
V Originalità
V Grammatica
V IC Personaggio Base
V IC Personaggio Aggiunto
V Uso del Prompt (non avrei mai nemmeno osato immaginare qualcosa di migliore!)
V Gradimento personale
X Bonus/Malus (neutro)
Totale: 6 punti
In queste flash tenterò di descrivere il rapporto tra Temari, la sua città natale e il resto del mondo: infatti, per quanto Temari sia innamorata e fedele alla sua Suna, è venuta a contatto con realtà e personaggi provenienti da villaggi diversi che hanno radicalmente cambiato la sua vita. In questa raccolta, inoltre, mi ispirerò alla canzone Blinding di Florence and the machine: il titolo sarà sempre rappresentato da una frase di questa canzone!
Ma ora passiamo alla prima flash! Tenterò di spiegare alcuni passaggi forse poco chiari: Kankuro sente l’odore dei fiori della piccola oasi, un luogo fertile e colorato, raro nei paesaggi di Suna. Grazie al fratellino, Temari comincia a pensare che, se a pochi chilometri dalla città c’è un’oasi, forse, oltre il deserto, oltre l’orizzonte, c’è un mondo ancora più strabiliante.
Il riferimento al mostro è dovuto alla prima trasformazione di Gaara nella vera forma dello Shukaku, subito dopo l’attacco di Yashamaru( Gaara aveva sei anni, Kankuro ne aveva due in più di lui e Temari tre in più). Lo shock per questo avvenimento ha messo bruscamente fine alla’infanzia dei due fratelli, tanto che Kankuro abbandona i suoi sogni e comincia a pensare come un vero ninja (le orecchie di cartone fanno parte del travestimento da marionettista adoperato da Kankuro durante tutte le sue missioni). L’ultima frase deriva dal romanzo “Amabili Resti” di Alice Sebold. Sono 339 parole!
Next Week: Temari+Yashamaru
Nick (sia EFP e Forum se differenziano): Lalani
Titolo della Raccolta: Temari in Seven Week
Titolo della Flash-fic: Walls of Dreaming
Rating: Verde
Personaggio Base: Temari
Personaggio Aggiunto: Kankuro
Prompt: Profumo
Genere: Generale, Drammatco
Avvertimenti: Flash fic
Note dell'Autore (facoltative): eccomi di nuovo qui, come concorrente di questa intrigante sfida!Le note sono a fine storia!
Walls of Dreaming
Kankuro, a sei anni, era annegato nel deserto.
Io ero la sorella maggiore, ero stata marchiata a fuoco con questo titolo fin dalla nascita, e dovetti farmi scorticare viva, farmi mangiare e consumare dalla sabbia per salvarlo.
Dovetti sgridarlo, finché io rimasi muta e lui sordo.
Dovetti assassinare la mia neonata risata nel sentire quel minuscolo bimbo parlare di un profumo scaturito da un luogo paradisiaco e lontano, un profumo che lo stava chiamando, continuamente.
Dovetti insegnarli che quel profumo di libertà e serenità che sorvolava il deserto, la puzza e il dolore non esisteva.
Dovetti condurlo fuori dai suoi sogni.
A sette anni, Kankuro mi trascinò nel deserto, alla ricerca di quel profumo inebriante e proibito.
Io avevo già otto anni e avevo smesso di annusare il mondo, perché sapevo che avrei sentito solo l’odore acre della sabbia, del sangue, di quel ninja nemico con gli occhi celesti che Baki-sensei aveva ucciso sotto i miei occhi. Morte e putrefazione…l’unico profumo a cui i ninja potevano aspirare.
Perciò rimasi sorpresa, attonita, quando vidi sbucare un piccolo miracolo da quella landa impietosa.
Verde. Verde. Bianco.
Erba, intarsiata da fiori candidi.
Profumavano di zucchero e luce, come la mamma, che, secoli prima, era stata ingoiata dalla sabbia e sepolta nei miei disordinati ricordi.
E mentre Kankuro si immergeva, estatico, in quella minuscola oasi, io guardai verso l’orizzonte, dove sabbia e nuvole si mescolavano.
Forse lo sentivo anch’io, il profumo di un mondo migliore.
Kankuro, a otto anni, vide un mostro.
Potemmo annusare assieme il profumo sibillino della paura e dell’angoscia, mentre ci abbracciavamo, disperati, al suono di quel mostruoso rantolo che faceva fremere le stelle.
Potei odorare distintamente il profumo di quel mondo lontano un’ultima volta, prima che svanisse nelle tenebre di Suna.
Assieme ai nostri sogni.
Avevo nove anni quando dovetti costruire delle orecchie di cartone per Kankuro, che se le pose in testa come se fossero la lapide della sua infanzia.
I muri dei nostri sogni erano pieni di finestre.
Ma Suna le coprì con muri profumati di sangue.
Eccomi tornata, donzelle e gentiluomini!
Non potevo resistere alla nuova sfida di Shark, che mi ha permesso di cimentarmi prima con Ino e ora con Temari!
Ecco i miei primi sei punticini:
V Originalità
V Grammatica
V IC Personaggio Base
V IC Personaggio Aggiunto
V Uso del Prompt (non avrei mai nemmeno osato immaginare qualcosa di migliore!)
V Gradimento personale
X Bonus/Malus (neutro)
Totale: 6 punti
In queste flash tenterò di descrivere il rapporto tra Temari, la sua città natale e il resto del mondo: infatti, per quanto Temari sia innamorata e fedele alla sua Suna, è venuta a contatto con realtà e personaggi provenienti da villaggi diversi che hanno radicalmente cambiato la sua vita. In questa raccolta, inoltre, mi ispirerò alla canzone Blinding di Florence and the machine: il titolo sarà sempre rappresentato da una frase di questa canzone!
Ma ora passiamo alla prima flash! Tenterò di spiegare alcuni passaggi forse poco chiari: Kankuro sente l’odore dei fiori della piccola oasi, un luogo fertile e colorato, raro nei paesaggi di Suna. Grazie al fratellino, Temari comincia a pensare che, se a pochi chilometri dalla città c’è un’oasi, forse, oltre il deserto, oltre l’orizzonte, c’è un mondo ancora più strabiliante.
Il riferimento al mostro è dovuto alla prima trasformazione di Gaara nella vera forma dello Shukaku, subito dopo l’attacco di Yashamaru( Gaara aveva sei anni, Kankuro ne aveva due in più di lui e Temari tre in più). Lo shock per questo avvenimento ha messo bruscamente fine alla’infanzia dei due fratelli, tanto che Kankuro abbandona i suoi sogni e comincia a pensare come un vero ninja (le orecchie di cartone fanno parte del travestimento da marionettista adoperato da Kankuro durante tutte le sue missioni). L’ultima frase deriva dal romanzo “Amabili Resti” di Alice Sebold. Sono 339 parole!
Next Week: Temari+Yashamaru