Il giorno in cui mi trasferii a Misora con mio padre,pensai che mai avrei trovato una compagnia tale da poter sostituire le mie vecchie amicizie. Purtroppo il trasloco a Misora da Osaka fu dovuto al divorzio dei miei genitori, Bella ed Edward. In passato andavano d’accordo, fin dapprima di aspettare me. Qualcosa però, negli ultimi anni li aveva cambiati. Erano diventati acidi l’uno con l’altra. Quello che faceva mamma non andava bene a papà, e viceversa. Per molto tempo andarono avanti a battibeccare su questioni futili e di natura insignificante. Ogni volta che cercavo di creare un dialogo con uno di loro, pareva avessi acceso il camino in una giornata di pieno Agosto. Fino a quando non decisero di dare spazio uno alla vita dell’altra, decidendo di separarsi. Fu una scelta che costò cara alla salute di mamma, che i primi tempi si ammalava continuamente, febbre alta, svenimenti sul lavoro. Incidenti che, insomma, la costrinsero a prendere una decisione: mio padre doveva andarsene. Lei non voleva più avere a che fare con lui. Non voleva più andare a fare la spesa correndo il rischio di incontrarlo nella galleria di deodoranti, oppure in quella di elettrodomestici. Così una sera mia madre decise di far venire mio padre a casa, per parlarne. Lui nel frattempo viveva con i suoi genitori. La decisione fu immediata «Francy, tu hai appena terminato le scuole elementari, le scuole medie potrai iniziarle a Misora. Ho sentito che c’è un ottimo istituto che con i nuovi arrivati è favoloso. Credo che tu e tuo padre vi troverete bene lì». Avevo afferrato il concetto: mia madre non voleva che restassi a vivere con lei, ancora. Fu così che quel giorno io e papà dicemmo «Addio» a Osaka, la mia città natale.