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Autore: Sophie Hatter    17/09/2011    9 recensioni
C’è una cosa che vorrei dirti e credo che dovrei farlo afferrandoti per il bavero, spingendoti contro un muro e sussurrandoti freddamente in un orecchio, dopo che tu abbia smesso di divincolarti inutilmente: se ti parlassi con un normale tono di voce, cercando di introdurre il discorso in maniera gentile e pacata, ho la netta sensazione che non mi ascolteresti.
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Terza classificata al contest "Sirius Black - Draco/Astoria, Nonsense contest" di Roxanne Potter e vincitrice del Premio Risata.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'The Nights Are Cold - Wolfstar'
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Nota introduttiva: c’è una spiegazione logica per tutta la pazzia che segue. Avevo voglia da giorni di scrivere una Remus/Sirius, ma sono sotto esami e questo mi mette di malumore, perché significa non avere tempo da dedicare alla scrittura. Stasera, in particolar modo, non ne potevo più. Così mi sono messa a buttar giù qualcosa, e ne è nata questa flashfic di 458 parole. Perché Sirius, a conti fatti, è il personaggio con cui posso dare più sfogo a me stessa senza inibizioni né peli sulla lingua, essendo ormai stato soprannominato da me e da Hazel il Principe del Tatto.
Insomma, so che non è una cosa normale XD ma se qualcuno si trova nello stesso stato d’animo, gli auguro buona lettura.
 
 
 
 
 
 
 
C’è una cosa che vorrei dirti e credo che dovrei farlo afferrandoti per il bavero, spingendoti contro un muro e sussurrandoti freddamente in un orecchio, dopo che tu abbia smesso di divincolarti inutilmente: se ti parlassi con un normale tono di voce, cercando di introdurre il discorso in maniera gentile e pacata, ho la netta sensazione che non mi ascolteresti. Perché, dato che sono di cattivo umore, hai deciso che devi essere tu a riempire il silenzio e ormai nulla sembra in grado di arrestare il tuo incessante monologo.
Mi hai rotto le scatole, Remus. Non mi interessa un grinzafico secco del tuo nuovo libro sui viaggi nel tempo, e neppure del fatto che hai perso la tua copia della Gazzetta del Profeta – per Merlino, ma quando la pianterai con questa mania di leggere qualsiasi cosa ti capiti sotto tiro? – e sì, me ne sbatto anche della tua ‘D’ in Pozioni. Perfino un Troll di montagna avrebbe ormai capito che non è la materia adatta a te.
Me l’hai già detto mille volte, abbiamo finito le scorte di dolci di Mielandia e tu vuoi disperatamente tornarci senza aspettare la prossima gita a Hogsmeade – il che implica che ti dovrò accompagnare attraverso il passaggio segreto, così se ci beccano puoi dare la colpa a me e salvare la tua bella faccia di prefetto.
Sì, stasera sono ancora in punizione con la McGranitt, grazie di avermelo ricordato.
E non ho intenzione di cogliere la tua frecciatina riguardo a tutto il tempo che passo con lei: è quasi un fossile, per Godric.
Non ho la benché minima voglia di mettermi ad interrogarti in Storia della Magia, preferirei pugnalarmi al cuore piuttosto che sorbirmi quella lagna di materia.
E no, non ho la più pallida idea di dove siano finiti James e Peter.
Se non inizi a tacere nel giro di trenta secondi, sarò costretto ad usare la magia.
Sto cercando di risolvere un problema grave, che diamine.
Ho bisogno di stare da solo. Mi servono calma, tempo e silenzio per riflettere sul perché la notte, quando spegniamo le luci e James inizia immediatamente a russare, dopo che Peter ha smesso di rigirarsi da una parte all’altra nel dormiveglia, io venga colto dall’impulso di sbattere a terra le coperte e infilarmi nel tuo letto. Rubarti le lenzuola, schiacciarti nell’angolo e avvinghiarmi a te con un braccio. Infilare la testa in quell’angolo caldo tra il tuo collo e la tua spalla. Immagino di farlo continuamente e credimi, resistere sta diventando sempre più difficile. Se solo sapessi il rischio che corri, forse la pianteresti di blaterare.
Ma, dato che non sai usare la Legilimanzia, prova almeno ad utilizzare un pochino del tuo brillante intuito e leggere fra le righe della mia espressione visibilmente scocciata.
Ti prego, Remus, sta’ zitto.










Ed ecco qui il giudizio di Roxanne Potter *tadaaan*
Terza classificata: "Mi hai rotto le scatole.", di Sophie Hatter. (Premio Risata.) 

Grammatica: 9, 75/10. 

"Mi serve calma, tempo e silenzio..." Sono più cose contemporaneamente, quindi avresti dovuto scrivere "servono." (- 0, 5.) 
"Ma dato che non sai usare la Legilimanzia, prova almeno ad utilizzare un pochino del tuo brillante intuito." Ci sarebbe andata una virgola, dopo "Ma", dato che è un inciso. (- 0, 20.) 

Stile e lessico: 10/10. 

Perfetto, con un lessico vario, molto adatto al contesto dei pensieri di Sirius, non risulta mai pesante. Uno stile scorrevole e fresco, con frasi della giusta lunghezza, decisamente coinvolgente e frizzante. Ci penso su, ma non trovo proprio niente da ridire: la tua storia è scritta benissisimo. Scaraventa nella testa di Sirius, ecco.xD 

Caratterizzazione e IC: 10/10. 

Una caratterizzazione a dir poco perfetta. 
Trovo spassosa e geniale questa parentesi nei pensieri di Sirius, che sono perfettamente credibili e in attinenza con il personaggio, decisamente divertenti. Con dei semplici pensieri, sei riuscita a caratterizzare sia Remus che Sirius. 
Il nuovo libro di Remus, la Gazzetta del Profeta persa, la poca abilità di Remus in Pozioni, il progetto di addentrarsi nel passaggio segreto per raggiungere Mielandia, lo studio di Storia della Magia... oh, mi piacciono troppo le situazioni in cui hai inserito i personaggi.*w* Così come mi piace il fatto che tu non abbia mostrato un Remus completamente secchione, dolce e tranquillo, cliché delle fanfiction: era pur sempre un Malandrino, una persona allegra, e tu qui lo dimostri parlando di come Remus progetta di andare a Mielandia di nascosto. E il fatto che sia negato in Pozioni? Ottima idea! Molto originale. 
Beh, nulla da dire. Hai caratterizzato benissimo i due personaggi. E Sirius che immagina di alzarsi dal letto e... oh, non dico nulla.u.u 

Originalità e sviluppo della trama: 10/10. 

Certamente è originale. Non la solita, banale introspezione sulla morte di Sirius e ricordi lontani, non una commedia come tante. Quest'idea dei pensieri di Sirius è, ripeto, geniale. Può sembrare una cosa semplice, in realtà è una ventata di aria fresca: hai ritratto quello che potrebbe essere un qualsiasi giorno a Hogwarts dei Malandrini, la loro quotidianità, e l'hai fatto senza sfruttare cliché, in modo decisamente divertente. Ho già detto qualcosa sull'originalità nel campo Caratterizzazione. 

Utilizzo del prompt: 0/2. (Non utilizzato.) 

Gradimento personale: 10/10. 

Amo ogni parola di questa storia, così divertente e frizzante. Mi è piaciuto moltissimo questo ritaglio sulla quotidianità dei Malandrini, i compiti da fare, la progettazione di scherzi... un po' tutto, insomma. E, più di tutti, adoro il pezzo dove Sirius immagina di infilarsi nel letto di Remus. *Franca e diretta.* 
Una storia divertente, davvero divertente. La adoro.** 

Totale: 49, 75/52.
   
 
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