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Autore: detoxIretox    18/09/2011    4 recensioni
[COMPLETA]
La mia prima storia in questo fandom, che nostalgia. E anche una delle meglio ricevute, il che mi fa cantare il cuore! Nonostante non sia un granché, ne vado ancora fiera! Ecco la mia prima fanfiction capitolata basata su Synchronicity, ad oggi ancora la mia saga dei sogni.
...
Era notte, non si vedeva niente eccetto le stelle nel cielo, che non erano mai state limpide come allora. Sembravano esplodere sulla volta nera come la pece, come delle specie di fuochi d’artificio.
...
[Len/Rin perché sì, past Meiko/Teto, Miku/tristezza, Luka/rimpianto]
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine, Un po' tutti | Coppie: Len/Rin
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Sinchronicity


 Questa long-fic è ispirata alla saga Synchronicity dei Vocaloid. Siccome non esiste una parte conclusiva, inventerò una fine io, così come inventerò alcuni momenti cruciali della storia che non ho capito molto bene: l'incontro tra Len e Kaito, che relazione c'è tra Gakupo, Meiko e Luka, il passato di Miku... 
Per chi non avesse visto la saga, lo consiglio vivamente: la musica è fantastica e i disegni sono stupendi.
Parte 1; Looking For You In The Sky (Len Kagamine) http://www.youtube.com/watch?v=hCN2RB6ivAM
Parte 2: Paradise Of Light And Shadow (Rin e Len Kagamine) http://www.youtube.com/watch?v=OSndOlZqbxA&feature=related
Spero vi piaccia ^^
Ps. I primi capitoli saranno un po' corti, man mano si allungheranno, lo prometto xD

_Prologo - Una stella cadente_

Era notte, non si vedeva niente eccetto le stelle nel cielo, che non erano mai state limpide come allora. Sembravano esplodere sulla volta nera come la pece, come delle specie di fuochi d’artificio.
Ogni tanto capitava che dalla caverna riuscisse a vedere il cielo, ma era un evento più unico che raro, e aveva finito per non sperarci tanto, sempre per non rimanerci troppo male. Ma quelle uniche volte che riusciva a dare un’occhiata a quell’immensa cupola scura, il suo cuore sembrava fermarsi di un battito, e pregava intensamente che arrivasse una stella cadente. Dicevano che se vedi una stella cadente e esprimi un desiderio, il desiderio si avvera.
Già, dicevano un sacco di cose. Ma la maggior parte erano vere, quindi perché non tentare?
Fino ad allora non aveva mai visto una stella cadente. Ma dopotutto, il suo compito era pregare, e lo faceva anche abbastanza bene, quindi perché il cielo non avrebbe dovuto accontentarla, e donarle quell’unico momento di gioia?
Gli occhi azzurri si perdevano a contemplare le stelle. Pensava a che cosa magica e misteriosa fosse il cielo. Ognuno poteva vedere il proprio cielo: nuvoloso, notturno, soleggiato, bianco... ma dopotutto era sempre lo stesso, in ogni parte del mondo. Quel cielo che lei stava scrutando, forse lo stava scrutando anche lui, ovunque fosse. In un qualche modo, sentiva di avere qualcosa in comune con lui, in quel momento.
E proprio nell’istante in cui stava per desistere, e tornare a cantare, anche se completamente sfinita, qualcosa nel buio catturò la sua attenzione, facendola voltare; una specie di bagliore sottile e delicato, che poteva essere preso semplicemente per un’illusione ottica.
Era una stella cadente, una vera stella cadente. Dopo anni a pregare di vederne una, finalmente fu accontentata. Seguì il suo viaggio per tutta la sua durata, rapita, mentre gli occhi brillavano. Dovette durare meno di un secondo, ma per lei fu come se la scia vagasse a rallentatore.  Era la cosa più magica - e magnifica - che avesse mai visto.
Che stupida, stava per dimenticarsi del desiderio. Finalmente aveva l’occasione di esprimerne uno e stava per sprecarla. Così congiunse le mani al petto e abbassò la testa, stringendo gli occhi. Sentì il sapore acido delle lacrime salirle in gola, ma nulla avrebbe mai potuto rovinare quel momento. Le sue cavigliere tintinnarono delicatamente al vento, creando una melodia di suoni leggeri e accattivanti. Con una sola, unica lacrima che le rigava il volto pallido, finalmente espresse il suo desiderio, urlandolo mentalmente con tutto il cuore e l’anima.
Per favore... dovunque tu sia... vieni a salvarmi... Len.
  
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