Dimenticanze
Sena
nella sua vita di adolescente non aveva mai pensato a un sacco di cose. Prima di tutto non aveva mai preso in
considerazione lo sport finché lo sport stesso non aveva bussato alla
sua porta nelle vesti demoniache di Yoichi Hiruma e l’aveva trascinato, suo malgrado, sul campo
da football americano.
All’inizio
era terrorizzato ma poi aveva iniziato ad esserne così coinvolto da non
poterne fare a meno.
Sorseggiò
un po’ della bibita energizzante, che aveva nella borraccia, succhiando
dalla cannuccia.
Il
football americano aveva finito per diventare parte fondamentale della sua
vita. In un certo senso Sena avrebbe smesso di esistere se non avesse potuto
giocarci.
Suzuna
stava sbattendo i pom pom
in qua e in là chiacchierando a più non posso, ma per Sena era
come se qualcuno le avesse tolto l’audio. Non aveva idea di che cosa
stesse dicendo. Annuì per essere sicuro di non offenderla.
La
seconda cosa alla quale non aveva mai pensato erano le ragazze. L’unica a
cui aveva dato la sua attenzione fino ad allora era
stata Mamori, ma quello era più un rapporto
fraterno. O per certi versi materno.
Anche se era un po’ imbarazzante ammetterlo.
Forse
il problema non se l’era mai posto proprio per quel motivo, non aveva mai
avuto attorno una ragazza che fosse davvero considerabile come ragazza in quel senso.
Alla
fine però la cosa era affiorata anche se lui
non se ne era accorto subito. Certi sentimenti s’insinuano dentro di te
in modo subdolo facendoti fare cosa idiote come risse ai bagni pubblici per evitare
che qualcuno spii la tua nuova amica. La cosa bizzarra era che finché
non si era accorto che dall’altra parte del muro c’era anche Suzuna, insieme a Mamori, non si
era assolutamente preoccupato di nulla. Poi la situazione era degenerata con
l’intervento tempestivo di una ragazza pom pom /wrestler dei Poseidon, ma quelli erano solo dettagli.
Dopo
un po’ se ne era accorto. C’era voluto del tempo, ma c’era
arrivato. Suzuna gli piaceva. Aveva sempre avuto
l’istinto di proteggerla anche se lei se la
cavava alla grande da sola, e poi lei credeva in lui.
Credeva
in lui molto di più di quanto non avesse fatto Mamori
in tutti gli anni che avevano passato insieme come amici. Forse era quella la
differenza. Già dall’inizio, dalla prima volta che si erano incontrati,
era stato ambiguo. I centauri erano convinti che fossero fidanzati. Non che sul
momento gliene fosse importato molto delle opinioni di quei tipi assurdi ma col
tempo, ripensandoci, sembrava una cosa fatta appositamente.
Era
inutile, gli piaceva. All’inizio era terrorizzato da quella cosa, era lo
stesso terrore che aveva provato per il football americano la prima volta che
aveva indossato i panni di giocatore ma alla fine si era reso conto che gli
piaceva proprio e sapeva che era giunta l’ora di fare qualche cosa, anche
se non era davvero sicuro di interessarle in quel senso.
Annuì
a caso a un’esclamazione particolarmente entusiasta di Suzuna. Voleva darle un bacio. Voleva darglielo
assolutamente. In quel momento, perché era sicuro che se ne avesse aspettato
un altro non ne avrebbe avuto il coraggio.
Chiuse
gli occhi e con decisione si protese verso gli lei.
Diversamente
dalle aspettative non riuscì neanche a sfiorarle le labbra.
Ci
fu un sonoro crack plastico, un urletto e un tonfo sordo.
Sena
si sbatté la mano sulla testa rendendosi conto solo allora di avere
addosso il casco protettivo.
Suzuna
era cascata dalla panca dove stava seduta e lo guardava perplessa
“Perché mi hai dato una testata?” domandò.
Era
maledettamente vero che lo sport l’aveva coinvolto, l’aveva
coinvolto così tanto che ormai non si rendeva nemmeno più conto
di avere qualche cosa in testa. Se il football americano ti prende non ti molla
più.
Sena
sperò che non gli succedesse la stessa cosa anche con le ragazze.
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Non
mi è parso di vedere nessuna fic in questa
sezione che parlasse di questi due, sono io che ho gusti strani o dato che non
ho ancora finito di leggere il manga sono all’oscuro del fatto che si
concluda con la fuga d’amore di Suzuna e del sensei Doburoku? Sena che apre un
negozio di fiori in collaborazione con Otawara e il Deimon che si trasforma in una grande casa chiusa? (ma perché poi? @.@)
Comunque
se ho scritto cose in contrasto con ciò che succede dal numero ventitre
in poi vi prego di scusarmi, non ne sono al corrente!
Mi
spiace che il titolo non sia un granché, di solito è una cosa a
cui sto molto attenta ma purtroppo non mi è venuto in mente nulla di
meglio! T.T
Se
qualcuno fosse venuto qui per chiedermi che fine ha
fatto il sesto capitolo di Trentotto
scalini non tema, sono quasi a metà e lo pubblicherò a breve.
Spero.
Questa
ovviamente non è una storia con grandi pretese, spero lo stesso di
avervi strappato almeno un sorriso, grazie per essere passati di qui! Y
Aki_Penn